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Autore: Sheelen_    21/06/2010    3 recensioni
« Forse arriverà quel giorno in cui io e tu scopriremo soltanto di essere degli insignificanti esseri al centro di questa grande illusione chiamata vita. E allora forse tutte queste lotte sembreranno davvero vane. Vampiri e Licantropi non dovrebbero nemmeno esistere, eppure ci sei tu, e c'è tutto il resto. » Si alzò schiodando gli occhi lungo l'orizzonte che le si affacciava, sentendo qualcosa dentro che si muoveva come mai. Dall'altro canto Paul sembrava confuso da tanta filosofia, tuttavia gettò una risata nell'aria avara ridondandola con uno dei suoi modesti pensieri. « Sarà, ma una cosa è assodata: illusione o no, io da licantropo sarò sempre più fico di un branco di sanguisughe. »
E se tutto fosse veramente un enorme illusione? Il mondo è fatto di mille volti come l'intera esistenza, è possibile secondo voi riuscire a scoprire quale sia il suo effettivo volto?
Genere: Generale, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quileute
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ FIFTH CHAPTER --
Verso la fine della vita avviene come
verso la fine di un ballo mascherato,
quando tutti si tolgono la maschera.
Allora si vede chi erano
veramente coloro coi quali
si è venuti in contatto durante la vita.

- Schopenhauer
SONG:Two Steps From Hell  -Fateful Night

Aveva avuto inizio, la battaglia.
I poveri cittadini di Forks non avrebbero mai potuto sospettare cosa stava avvenendo al di là di quella foresta sperduta che ricopriva tutta la costa. Se solo avessero alzato lo sguardo un po’ più in alto.. no, non avrebbero comunque visto. Non erano disposti a rovinare millenni di silenzio e segreti, non l’avrebbero mai permesso, i Volturi.
Da un paio di giorni si erano appostati lì, come ombre della notte, ad osservare come il piccolo esercito di Neonati continuava a crescere, a diminuire, a crescere e a diminuire. Non gli era sfuggita la causa di quell’insurrezione: l’umana tanto cara ai Cullen riusciva a smuovere fin troppo rumore, per Jane era solo questione di tempo, ma anche lei avrebbe fatto la fine che meritava. Si chiedeva perché Aro attribuisse così tanta fiducia a quella famiglia così strana, ma sapeva che sotto doveva esserci già un piano prestabilito.
L’idea che qualcuno sfuggisse al suo potere la faceva imbestialire e l’avevano capito tutti nonostante il suo viso rimanesse candido come quello di una perfetta bambola di porcellana.
« Quanto tempo deve ancora perdere? » Felix sembrava impaziente. L’idea di stare lì, fermo, senza dover far esattamente nulla, lo mandava in bestia ma non poteva disubbidire, gli ordini erano ordini.
« Arriverà a momenti, non temere. » Replicò Jane mascherando la solita pazienza che suscitava maggior ansia nei presenti, come se dal canto suo, qualsiasi situazione fosse, la vittoria era nelle sue mani.
« E’ iniziata la battaglia, già. » Mormorò Jane con quel tono vellutato e infantile, ad un interlocutore invisibile. In realtà non parlava al vuoto ma ad una giovane figura che si era appena mostrata alla loro clemenza.
« Vampiri e Licantropi contro altri vampiri. Sono divisi in due, Edward e l’umana sono diroccati molto più in alto, ma la vampira rossa è andata a fargli visita. Era tutto un diversivo.. ». Dal volto coperto da un cappuccio di seta soffice, dello stesso colore del cielo plumbeo, scivolò quella voce sottile, quasi meccanica e fredda.
« Bentornata Helena. » Demetri era rimasto al suo posto insieme ad Alec ma non aveva potuto far a meno di salutare la fiamma che tanto lo allettava, quasi si era dimenticato che dietro di loro una battaglia stava spargendo cristalli di polvere ovunque. Ma cosa doveva importare loro, che erano lì per tutt’altro motivo?
La presunta Helena fece scivolare il cappuccio scoprendo così la sua chioma nera come l’oscurità che avvolgeva quei volti, e un viso… quel viso, il viso di chi sotto mentite spoglie, aveva portato a termine il suo piano.
« Com’è stato il tuo soggiorno? Spero non così spiacevole. » Sentenziò Jane con un tono mellifluo che falsamente sembrava porgere un certo interesse ma in realtà il suo era un sorriso amaro che Helena non riusciva a sopportare. Nonostante ciò si mostrò composta senza destar alcun fastidio.
« Ho avuto tutte le informazioni che servivano a Caius, ed anche di più. » Esordì senza troppo entusiasmo, come se fosse stato fin troppo semplice.
« Spero che tu abbia agito con discrezione. I Volturi fanno un lavoro pulito. » Asserì con tedio Alec che al fianco di sua sorella mostrava poco interesse per quella visita, e non aspettava altro che la fine di tutto, una fine veloce, ma dolorosa.
« Metti in dubbio le mie qualità? Vuoi mettermi alla prova? »Ruggì la ragazza assumendo un’espressione di sfida che Demetri cercò di far placare inserendosi nel discorso ma fu Jane ad intromettersi, facendo indietreggiare il segugio. Si ricompose e inclinando la testa leggermente verso sinistra mostrò un’espressione finalmente divertita.
« No, preferisco farlo io. » Quella piccola voce sembrò tagliare l’aria fredda come marmo e in pochi attimi l’aria si riempì di urli stremanti.

La foresta sembrava esser stata violata da un apparente inferno che ormai aveva dissolto le sue tenebre lasciando posto ad una singolare armonia, come se non fosse esattamente accaduto nulla di devastante su quella terra.
« Victoria?» Alice pronunciò quel nome con ansia quasi non si fidasse del verdetto che già aveva visto nelle sue visioni.
« E’ finita. » Rispose Edward che stringeva tra le sue braccia Bella come se avesse il timore che da un momento all’altro potesse scapparle via. Non capiva come potesse rivolgergli quello sguardo ancora così fiducioso dopo aver visto qual’era la sua natura. Quella ragazza lo stravolgeva in tutti i sensi.
« Non ancora, stanno arrivando. » Aggiunse Carlisle che aveva richiamato gli altri componenti della famiglia per disporsi in riga, in attesa.
« I volturi. » Sussurrò Alice riaprendo gli occhi.
Come un perfetto passo di danza i cavalieri dell’ordine apparvero fra gli alberi della foresta come una perfetta sequenza di un film horror. Le cinque figure sembravano sincronizzate in un moto di perfetto equilibrio e si facevano spazio tra la nebbia che li rendeva perfette figure stilizzate in lontananza. Si avvicinarono quanto bastava per mostrare la natura dei loro volti prima di ricevere un felice benvenuto da Edward, con il suo solito tono cortese.
L’attenzione di Jane fu catturata dalla piccola ragazza raggomitolata vicino al grande falò, che rantolava a causa della sete che la stava soffocando.
Fingendo di non essere assolutamente al corrente di nulla volle sapere le dinamiche della vicenda, da chi la giovane vampira era stata creata, quanti erano, perché erano lì e che lei avrebbe fatto esattamente la stessa fine di tutti gli altri perché chi infrange le regole merita il castigo (1). I Cullen cercarono di restare impassibili ma la tensione che aleggiava tra le file opposte non era facile da occultare. Non appena la giovane Bree menzionò la visione di enorme bestie che avevano lottato insieme ai vampiri dagli occhi mielati, Jane sembrò cogliere la palla al balzo. Un sorriso malefico le si stagliò sul volto mentre rivolgeva lo sguardo dritto verso i vampiri.
« Figli della Luna, ne sei sicura? Sai che mentire non ti giova affatto. Quindi avete stretto un’ alleanza contro quegli esseri, e ditemi un po’, dove sono adesso?»
I Cullen furono senz’altro colti di sorpresa. Fu Edward a parlare mentre il volto di Bella si oscurava in preda alla disperazione ma prima che potesse aggiungere qualcosa gli bastò leggere i pensieri di Jane che volutamente le aveva fatto intuire qualcosa di fondamentale.
« Una spia? » Sibilò Edward confuso mentre Jane faceva segno ad una delle figure dietro di lei di avanzare. Quella che Carlisle non era riuscita ad identificare.
La sagoma femminile in pochi minuti le fu al fianco. Era molto più alto di Jane, non era sicuramente giovane quanto lei.
« Esatto. Qualcuno ha fatto sapere a Caius della loro esistenza, di una nuova generazione, e come ben saprete non ama far questi generi d’incontri, quindi voleva documentarsi un po’ prima di agire. » Spiegò Jane.
« Così grazie al suo potere, ha lasciato che fosse lei ha fare il lavoro. » Indicò la fanciulla al suo fianco che svelò il suo volto, conseguenza dello stupore e del disgusto dei presenti.
« N-Nina?!!? » Il volto di Bella fu assalito dal panico mentre osservava i tratti di quel volto meraviglioso, adornato da dolci boccoli corvini che le scendevano lungo la veste come morbida seta. Era Nina, si, ma era diversa. La sua era una bellezza innaturale, la sue pelle era bianca come la neve che aveva visto sulla montagna, una caratteristica che ben sapeva riconoscere. Il suo volto non era quello caldo e lucente delineato da un perfetto sorriso vivo, sembrava… morto. Nina era un vampiro??
« No, non sono Nina. Mi chiamo Helena. » La voce però tradiva quella realtà distorta, il tono era quello di sempre che lei ricordava ma era freddo, lontano, inumano.
« E lo sono sempre stata, soltanto che voi vedevate quello che io volevo mostrarvi. » Esordì mentre un lieve sorriso glorioso si faceva posto in quell’espressione amara.
« Incredibile, vero? Ha un bel potere. E’ in grado di creare illusioni così vere e tangibili per un tempo illimitato, senza alcun contatto. E' lei a scegliere quando far cadere il velo. Riesce a mostrare tutto quello che vuole anche che la terra sta cadendo a pezzi.» Jane sembrava soddisfatta di una tale capacità tale da invidiarla ma non tradì il suo tono che più che altro mirava a confondere i Cullen.
« Non è possibile, non capisco.. era umana, anche Jake, Embry, mio padre, tutti voi sentivate che era un’umana e.. Paul..L’imprinting..non.. » Bella sembrava in preda ad una crisi, la sorpresa l’aveva sconvolta più di tutti, le domande erano troppe, legittime e volle rispondere proprio Nina-Helena a tal proposito.
« Illusioni, pure illusioni. Vedila così, come se restassi nella stessa dimensione ma scelgo io cosa farvi vedere e in quale forma. Semplicemente ho finto di essere la nipote di quel vecchio che non ha neanche mai visto effettivamente. Ho indagato bene, i suoi figli hanno davvero una poca considerazione di lui, in fondo è un uomo solo ed è stato facile mettere in atto la mia recita. Ho proiettato quella che era la mia immagine da umana con tutte le sue caratteristiche, ecco perché non ho destato sospetti. » Cercò di dar spiegazioni dirette ma saltò il particolare dell’imprinting che ancora doveva ben capire e poi non era neanche il momento adatto.
« Semplice, da umana Paul avrebbe avuto l’imprinting con te. » Rispose Edward che si era intrufolata tra i pensieri di Helena. Gli lanciò uno sguardo inviperito, non sopportava l’idea che avesse libero accesso con la sua mente.
« Come hai potuto? Noi… non puoi fare una cosa del genere. Ti hanno accolto con tanto amore, come puoi essere così crudele… Nina… Helena..chiunque tu sia.. » Bella era sconvolta, una pena l’era stata tolta dal cuore ma un’altra se n’era appena aggiunta.
« Il mio cuore è duro come il marmo, pensi che mi sia stato difficile? » Helena scoppiò in una risata meschina e guardò quell’umana quasi con disprezzo.
Carlisle tentò in tutti i modi di farli ragionare, che il clan dei Quileute non aveva fatto del male a nessuno e dovevano esser lasciati in pace. Jane ricordò che se neanche loro rispettavano i patti, riferendosi a Bella, non vedeva perché loro dovevano far altrimenti.
« E poi sono ordini di Aro, non i nostri. Potrete patteggiare con loro quando verrà a farvi visita per Bella. » Concluse e richiamò Felix per occuparsi di Bree.
Prima un ruggito profondo e robante, poi un lamento stridulo che si spezzò in fretta, poi l’unico rumore furono strappi e lacerazioni nauseanti.(2)
Jane richiamò tutti pronti per andarsene ma Helena sembrò trattener l’attenzione di Edward. Il suo sguardo era duro, impenetrabile come mai forse neanche una roccia avrebbe potuto esserlo. Eppure i suoi pensieri vagavano lungo un versante ripido si, ma di tutt'altro genere; erano pensieri fatti di carta vetrata e tante vane illusioni. Un cuore in petto rimaneva, che fosse cenere questo non era importante perchè al di sotto di quello strato morto qualcosa ancora continuava a vivere.
Osservò gli occhi mielati del vampiro, confusi, consapevole che almeno lui avrebbe potuto sentirla.
« Non ho altra scelta, mi dispiace. Capirai presto. » Quelle parole nella sua mente sembravano accordi dissonanti di un pianoforte nuovo, melodioso e perfettamente accordato. Eppure anche le mani più abili a volte si lasciano scappare vie le note, come se improvvisamente i tasti scivolassero via dalle dite e tutto il mondo cadesse dietro quell'errore.
« Disprezzami con Paul più che puoi. Voglio che mi odi, deve odiarmi! »
L’espressione di Edward non tradì alcuna emozione ma lei sapeva che aveva sentito tutto.
Il suo volto si posò su quello di Bella che non riusciva neanche a rivolgerle uno sguardo. Niente sensi di colpa, niente sofferenze. Come il vento gelido che era appena entrato in quella piccola valle lei andò via, seguendo le scie dei manti neri.





Spazio_VioletDAY

Per il capitolo mi è venuto l'ispirazione stanotte. Fatemi l'in bocca al lupo per la prima prova di domani U.U. Comunque, le frasi in corsivo e con i numeri (1) e (2) sono ovvi riferimenti presi direttamente dal Libro ECLIPSE della zia Meyer, non miei. In questo capitolo quindi ho svelato qual'era il segreto di Nina-HELENA. Lo so, vi ho scioccati tutti. Ci tenevo a precisare il suo potere. Nel libro la Meyer dice che Bella è immune ai poteri psichici come quelli di Jane ma Jasper riesce comunque a farla star bene quando vuole e il suo è una sottospecie di potere psichico u.u, quindi abbiate la buona volontà di mandarmi a buono anche quello di Helena.
Il suo potere consiste nel mostrare agli altri una realtà magari vera ma che può regolare a proprio piacimento. E' un potere particolare. Può lasciare il paesaggio inalterato ma mutare il colore delle acque, far soppraggiungere tempeste e robe del genere, come ha fatto fingendosi ancora allo stato umano quando in realtà lei è una vampira ha tutti gli effetti. Può agire su chiunque voglia per un arco di tempo indeterminato, non finisce da un momento all'altro ma solo quando lei vuole smettere.
Non le crea alcun fastidio comunque per altri chiarimenti potete scriverli commentando che nei capitoli prossimi ci sarà modo di spiegare meglio chi sia Helena, perchè abbia agito così perchè non dovete odiarla ç_ç, ha dovuto farlo, e altro. Penso che farò anche un capitolo dal punto di vista di Paul, dobbiamo sapere la sua reazione. ç_ç. Grazie mille ancora per i commenti fayeforyou, daniciao, vannagio.

   
 
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