CAPITOLO 10

CARO HARRY POTTER …

Senza ripensarci duo volte misi a fuoco il pericolo che stavo correndo e che avevo fatto correre agli altri, afferrai il diario con mano tremante, sono una furia, in poco tempo mi ritrovo nel bagno, sul luogo dell’aggressione, la MIA aggressione, vorrei bruciarlo, sento il potere scorrere, mi richiama come una melodia. Devo resistere. Dirò tutto ad Harry domani. Pur a costo di venire espulsa. Getto il diario nel water, tiro la catena e mi dissolvo.

Visto che non trovo assolutamente la maniera per conferire ad Harry il mio amore ne approfitto dell’occasione per scrivergli una lettera di San Valentino, per fortuna ho sentito dire da Allock che quest’anno ci saranno degli gnomi che leggeranno privatamente delle carole di San Valentino, così il giorno della festa, durante la lezione di Pozioni scarabocchio una riga buttando giù i miei vaghi sentimenti per lui:

“Occhi verdi e lucenti di rospo in salamoia …

Capelli neri e lucidi come di corvo in volo …

Vorrei che fosse mio – quale divina gioia! –

L’eroe che ha sgominato dell’Oscuro signore il dolo …”

Lo ripiego in una piccola busta e lo consegno durante l’intervallo al nano.

Sono molto più sollevata in effetti senza il potere di Riddle, anche se a volte ne sento ancora il richiamo e cerco di resistere. Soprattutto adesso che ci sono le vacanze e lui potrà essere mio.

Aspetto l’intervallo … ecco, finalmente Harry leggerà la mia dichiarazione d’amore e mi vorrà con lui, sperando che quella dannata Granger si levi di torno!

Lo vedo subito: è lì in mezzo alla folla che si sta dirigendo ad Incantesimi, ecco il nano!

Sento il cuore battere mentre le mie parole vengono liberate nell’aria, ma come sempre il risultato è ad effetto contrario di come speravo. Risate, quanto le odio! Harry si rialza ma quell’odioso di Draco Malfoy gli rompe la borsa e …

È come venire svegliati all’improvviso da una doccia gelida, o prendere la scossa o svegliarsi da un incubo, mi vengono i brividi e per qualche motivo rimango ferma a fissare il pavimento … dove giace il diario di Tom! D’un tratto mi sembra tutto chiaro: i momenti di sbandamento, le sensazioni di risveglio come se all’improvviso mi avessero preso a schiaffi durante un sonno profondo. Quel diario aveva qualcosa di potente, non era il semplice libriccino in cui avevo riposto i miei segreti  e le mie paure, era un’arma. Un’arma letale che ti rovina l’anima, ce l’aveva Harry e se l’avesse letto avrebbe capito tutto, magari Riddle gli avrebbe detto come sbarazzarsi di me. Dovevo impedirglielo ad ogni costo di scoprire i miei segreti, anche a costo di ucciderlo …