Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Mavala    22/06/2010    3 recensioni
SOSPESA.
Bella neo-laureta,in cerca di lavoro approda a New York.è il destino vuole farla trovare un posto di lavoro come seconda assistente di Anna Wintour,ossia la direttrice dell'olimpo di "vogue".Non le manca il talento ma lei aspira a diventare giornalista . Viene assunta ma le sue intenzioni sono quelle di rimanere un anno per poi passare alla redazione .Ma Bella non ha fatto i conti con la concorrenza e la malignità di coloro che reputano una forma d'arte la moda.Ma soprattutto non aveva fatto i conti con lui,ossia Edward Cullen!Redattore della rivista sportiva ,stronzo per eccelenza e narciso fino alla nausea.Finchè un congresso fà cambiare l'opinione di lui da Bella, facendo cadere la maschera.Nel fraattempo misteri si confondono con la vita lavorativa.Finchè a Parigi nella settimana della moda si scoprirà tutto .
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Allora…da dove inizio ???Dalle scuse ??Si inizio da quelle …Chiedo scusa per il ritardo mostruoso ..Oh Rob ,questo capitolo non voleva scriversi ma alla fine c’è l’ho fatta è devo tutto ad una bellissima e splendida canzone della regina del r’n & b :Beyoncè –If i were a boy

Questa canzone mi ha ispirato tantissimo infatti nel racconto farò riferimenti riguardanti ad essa .

Giovedì come tutte sapete c’è stato l’evento a Roma per Eclipse dove sono venuti anche Tay e Kris ..io voglio dire solo che io c’ero ed erano stupendi  .Tay era un’ amore,un ragazzo molto alla mano mentre Kris sembrava  intimorita da tutta quella folla ma si è dimostrata disponibile con i fan !!Che dire oltre al fatto che porterò nel mio cuore quest’esperienza unica avrei voluto che ci fosse stato anche Robert ma mi sono dovuta accontentare del video messaggio(bellissimo come sempre)…spero che si ripeterà anche l’anno prossimo con lui ovviamente.

Bene detto questo vi lascio il link della canzone e i miei ringraziamenti come sempre per chi ha il coraggio di seguire ,recensire o semplicemente leggere .Grazie!

 

 

CAPITOLO 14 

Se io fossi un ragazzo non mi preoccuperei di tutte quelle cosi inutili,non avrei mille paranoie o semplicemente non dovrei mai dover tener conto di nessuno .Non avrei quella strana sensazione di paura di poter essere giudicata nella maniera sbagliata o di essere sottomessa alle regoli morali.  Allora perché c’era quella parte di me che mi diceva di essere così? Perché volevo mandare per una volta tutte quelle regole a quel paese?Forse perché mi ero stufata di essere una marionetta di cui le regole erano dettate dalla società . Trovavo più bella la collaborazione e l'accettazione e il non giudizio...piuttosto che la categorizzazione .

Volevo essere ,anche io per un volta, un ragazzo. Volevo essere superficiale e infischiarmene della gente. Volevo altamente essere felice.

Tutto questo pensare di certo avrebbe facilitato il mio invecchiare ,domani avrei trovato sicuramente qualche ruga a sottolineare la mia teoria.

Mi girai nel letto in cerca di trovare quella posizione che mi avrebbe permesso di essere comoda ma i miei tentativi furono inutili. I miei occhi non accennavano a chiudersi e la mia mente non voleva sgombrarsi da tutti quei pensieri .Dalla mia bocca usci un sonoro sbuffo ,testimone della mia esasperazione mentre indirizzavo il mio sguardo verso la sveglia posta sul comodino dove lampeggiavano quei numeretti che mi indicavano o che era troppo presto  per alzarsi, prepararsi e recarsi a lavoro o era troppo tardi e dovevo immediatamente chiudere gli occhi . Non potevo o meglio non riuscivo,pensare a quello che era successo poche ore fa’ con Edward nel retro di quella limousine, rifaceva ritornare prepotentemente nel mio stomaco lo svolazzare delle farfalle.

Cielo !!!!!Sentire le sue mani sul mio corpo ,sentire la sue labbra sulle mie ,sentire il suo odore inebriante mischiato ai nostri respiri affannati era stato un qualcosa di eccitante misto a pura passione .Le sue mani , le sue caldi e forti mani ,erano capaci di incendiarmi con una sola carezza propagando quel fuoco per tutto il mio corpo ,come una torcia umana che si incendia irradiando calore. Quel calore che sentivo anche da parte sua ,quel calore fatto di fiamme e scintille non voleva scemare voleva continuare ad ardere .Volevo congelare quell’attimo per sempre ,volevo godermelo all’infinito .Non riuscivo a capire, a spiegarmi come si potesse provare una cosa così forte per una persona quasi “sconosciuta”. Ero in balia di una forza assurda, potente e ignara .Una forte empatia e attrazione si era venuta a creare tra di noi come calamite che miravano allo stesso polo. Non era possibile, eppure quella notte era successo ,ci eravamo avvicinati senza timore di poterci scontrare,era quello che noi volevamo .Era stato lui a staccarsi per primo, intuendo che questo suo “volere” gli era costato un certo sforzo .Ero sicura che ,come me, lui avrebbe voluto continuare senza sosta ma tutte le cose belle sono destinate a finire e anche la nostra era arrivata al termine .

Solo in un secondo momento e riprendendo pieno possesso di me ero riuscita a capire che eravamo fermi mentre io mi trovavo a cavalcioni su di lui con il suo volto a due centimetri dal mio.

Era una situazione imbarazzante ,molto imbarazzante . Come sarebbe andata a finire?

I suoi occhi accesi di un verde scuro mi fissavano con ardore ,passione ,sapevo cosa voleva .

La piega che stava prendendo la serata non prometteva nulla di buono non volevo finire in una lunga lista creata da “mister fascino” ,non volevo essere “classificata”.

Ma quando sentii il suo naso strusciare su e giù sul mio collo la ragione mi abbandonò e con lei anche la mia forza di volontà mentre i miei ormoni erano in festa. Inspirava il mio odore mentre depositava lievi baci sul mio collo ,pian piano iniziò la risalita  fino a  soffermarsi al mio orecchio.

- Che gentiluomo sarei se non ti avrei riportata a casa sana e salva? La sua voce arrivata alle mie orecchie era carezzevole ,impregnata di dolcezza .

Mi sarei aspettata di trovarmi una villa enorme o un hotel ma quello che vidi mi lasciò perplessa. Eravamo di fronte casa mia . Come faceva a conoscere il mio indirizzo?

- A domani mia dolce Bella .Fai sogni d’oro. Con queste parole e un bacio a fior di labbra ero scesa dalla limousine ancora stordita per quello che era successo.

Come diamine faceva  a sapere dove abitavo?  Lui non era in possesso della mia scheda personale e non poteva avere accesso ai miei dati .. Forse Tanya aveva fatto qualche ricerca sul mio conto o qualcuno gliela aveva fornito ma che senso aveva tutto questo ?

Basta . Basta .Scossi energicamente la testa ,dovevo smetterla di viaggiare con la mente ,dovevo smetterla.

 

 

 

-Bella .Bella .Muoviti è tardi .Chi era questo imbecille che si permetteva di urlare mentre io dormivo??Ero troppo stanca e avevo ancora sonno ,perché non mi lasciavano in pace?

Mi accucciai meglio mentre stringevo il mio cuscino ,un’abitudine presa da piccola e che adesso non riuscivo a sopprimere .

- Bella !!!Ancora ma non avevano niente da fare? No ,non volevo svegliarmi ,volevo solo dormire. Era chiedere tanto ?Evidentemente si visto che non mi lasciavano in pace.

- Lo hai voluto tu ! Non ebbi modo di elaborare quelle parole che mi ritrovai con il sedere per terra mentre sentivo delle risate .Cazzo , che dolore!

 Lentamente i miei occhi presero contatto con la realtà mettendo a fuoco la stanza e le due persone di fronte che incuranti continuavano a ridere .

- Non è per nulla divertente !! La mia voce era ancora arrochita dal sonno mentre le mie mani si ancoravano al letto nel tentativo di alzarmi. 

- Oh mia cara Bellina ,lo sai che ora sono ?Emmett e la sua voce mi avevano irritata maggiormente e senza degnarlo di una risposta o di uno sguardo mi allontani dalla camera per dirigermi in cucina .

- Bella ,sei cosciente che sono le 08:45 e tu non sei ancora pronta?

Cosa???

 

 

 

Ok .Ok . Niente panico .Niente panico .

 La mia assenza di certo era passata inosservata in fondo ero solo la seconda assistente della strega cattiva che andava avanti e indietro per soddisfare i sui bisogni  e che sarebbe andato tutto bene in fondo il mio ritardo consisteva in 20 minuti ,si sarebbe stato inosservato. Ma chi volevo convincere. Mio Dio mi farà a fette!  La spia luminosa dei pulsanti dell’ascensore segnava che mancavano ancora 11 piani per arrivare a destinazione e nel frattempo cercavo di sistemarmi al meglio anche se non avevo potuto fare molto per coprire le occhiaie .

Plin .

Silenzio , silenzio tombale . Adesso si che iniziavo davvero a spaventarmi,non c’era mai stata questa calma piatta . Passando per il lungo corridoio lanciavo sguardi furtivi ad ogni postazione  ed ogni dipendente era al proprio posto mentre sbrigava le proprie faccende allora perché non c’era il solito tram tram mattiniero ?Arrivata a destinazione anche Jessica era al proprio posto con sguardo fisso sul monitor .

- Alla buon’ora.

- Colpa mia .Scusa e che è successo un casino ieri e mi sono addormentata tardi .Continuai con la mia arringa prima che lei mi interrompesse .E…

- Stop .Non voglio sapere il motivo ma pretendo che quest’episodio non si ripeterà più in futuro .

Annui energicamente a quelle parole nel tentativo di farle capire che avevo ricevuto il messaggio

-Sei fortunata che Anna non è ancora arrivata . Finii sorridendo .

Grazi Dio!Un sospiro di sollievo fu più che sufficiente a farmi capire che ero salva per oggi ,non mi sarei trasformata in un’enorme sottiletta !

Ma adesso avevo un altro problema da risolvere ed aveva solo un nome :Edward !Come si sarebbe comportato lui ed io?Cosa avrei dovuto fare?

-Ti consiglio di preparati ad una sfuriata di Anna .Non ha  gradito per niente lo scherzetto di ieri sera e di sicuro arriverà incazzata .

Jessica ,che nel frattempo si era alzata per raggiungermi, recuperò dalla sua scrivania  delle riviste per poi adagiarle sulla mia. Ognuna di loro ritraeva in prima pagina le foto di Anna riguardante la serata adiacente conclusa ,per lei ,in malo modo .Non sprecai nemmeno tempo a leggere quello che c’era scritto ormai non si poteva tornare indietro e purtroppo avremmo subito noi attivamente le conseguenze di quell’affronto .

L’assenza dell’arpia si era  prolungata per tutta la mattinata ,regalandoci un momento di relax ma non appena ebbe modo di mettere piede in sede dovemmo salutare quella calma irreale meditata come yoga per dare benvenuto al pandemonio apocalittico .

L’aria furente del suo volto lampeggiava come un’insegna luminosa dove la parola  “pericolo” era scritta a caratteri cubitali mentre con passo spedito si andava a rintanare nel suo ufficio .

Oh Oh qualcuno è incazzato nero !Non riuscì  a trattenere un sorrisino ,strano visto la situazione ma in fondo ci ero abituata ai suoi modi, ogni giorno era una continua lotta con lei ,ogni giorno subivo i suoi trattamenti ed ogni giorno si ripeteva la stessa storia ,oggi sarebbe stata  più tragica delle altre giornate ma potevo sopravvivere a lei .

- Jes ,vado un minuto in bagno ad “incipriarmi” il naso . Un modo carino di dire che mi scappava la pipi e che Jes capì al volo.

Non potei non notare che il corridoio si era trasformato in una strada affollata .Non c’erano auto o mezzi pubblici ma solo stand scaraventati da una parte ad un’altra, fogli che volavano e un fuggi fuggi di persone intende ad apprestare il loro dovere il più velocemente possibile .Era buffo come una singola persona potesse esercitare tutto quel potere .

Ma prima di arrivare a destinazione la mia attenzione fu catturata da qualcosa di magnetico che inspiegabilmente mi attirò a sé  .Non serviva voltarmi per capire chi fosse quel vortice che mi stava risucchiando ,poteva essere solo una persona .Una persona che si decise a seguirmi non appena entrai nella mia meta. Non attesi a lungo nel sentire due braccia che mi avvolgevano in modo da farmi voltare ,adesso potevo vedere il volto del mio persecutore ,colui che popolava i miei sogni,colui che stava conquistando il mio cuore .

Sentire l’esigenza di quel corpo ,dell’ irruenza di assaggiare quelle labbra e assaporarle  portarono ad una sola conclusione :prendere ciò che volevo. Il mio istinto prese il sopravvento trovando la forza di  trascinare Edward con me nel piccolo bagno per poi chiuderlo .

Se io fossi un ragazzo adesso ti sbatterei contro il muro per farti cosi immaginabile e non mi importerebbe delle persone che ci circondano perché il mondo non esiste quando ci sei tu. Non esisterebbe tutta questa mia esitazione nel voler fare qualcosa di lecito ,non esiterei a concretizzare i miei pensieri .

-Se ogni giorno riceverei un buongiorno del genere ,le giornate sarebbero sicuramente sempre migliori .Non ricevette risposta ormai le sue labbra come le mie erano impegnante in qualcos’altro molto più utile che parlare .Le nostre labbra si fusero per creare un solido legame tra due oggetti dinamici nella missione di dar vita ad un unico oggetto ,un'unica dimensione .

Le mie mani ,mosse da una volontà loro,si insinuarono nei suoi capelli che morbidi come zucchero filato si scioglievano al contatto con le mie dita .Assaporare le sue labbra era come fare una scorta

d’ossigeno prima di immergersi in apnea .Odorava di buono ,di menta , cannella e lampone che miscelati in un’unica miscela esplosiva erano in grado di stordirti ed era quello l’effetto che aveva su di me .Era in grado si destabilizzarmi ,farmi perdere la cognizione del luogo e del tempo. Farmi essere totalmente in balia di emozioni potenti capaci di essere paragonati a scariche di adrenalina. Spinto da una nuova urgenza o dalla mia intraprendenza ,Edward prese il comando della situazione,in una frazione di secondo mi ritrovai appoggiata alla parete sovrastata da lui che impetuoso continuava con la sua opera di tortura .Le sue mani esploravano il mio copro,la sua bocca si dissetava con la mia e il suo respiro era diventato un tutt’uno con il mio .I nostri corpi combaciavano come due perfette metà di una mela .Ero troppo presa ad assaporare il momento che non badai ai rumori provenienti da fuori .Sembrava di rivivere una di quelle scene adolescenziali in cui ci si chiudeva nel bagno della scuola  intenti a fare quello che noi stavamo facendo. Non potei non sorridere a tale pensiero, era imbarazzante paragonarmi ad un’adolescente in piena crisi ormonale eppure lo ero .Dannazione! 

-Per caso ti faccio ridere?

Anche questa volta non ricevette risposta ma fu sottintesa con un nuovo bacio più audace e più forte degli altri da fargli intuire la mia risposta . Spinto da una nuova ondata di desiderio con un movimento deciso portò le mie gambe a cingergli i fianchi mentre le sue mani stringevano i miei  glutei  come burro. Da quella posizione potevo sentire ogni minimo movimento ,ogni minimo crescente e non solo di desiderio ma anche di qualcos’altro che faceva capolinea tra le sue gambe.

Oh Dio!!!

TOC .TOC.

Ero immobile ,terrorizzata come del resto lo era anche lui .

TOC .TOC.

Era come rivivere la scena a rallentatore .Il cuore che batteva forte ,la maniglia che si abbassava e rialzava ,i nostri occhi che si trasmettevano la stessa paura .I secondi trascorrevano lenti fino a diventare minuti ,dall’altra parte non era udibile niente, solo silenzio .Eravamo nella stessa posizione di prima con la differenza che adesso stavamo trattenendo il respiro . Con un gesto lento e misurato Edward fece riappoggiare i miei piedi al suolo nella speranza di non riprodurre alcun suono e non insospettire nessuno dal lato opposto .Con circospezione e cautela fece scattare la chiave nella serratura e dopo avermi posto una muta domanda spalancò la porta .Vuoto,vuoto assoluto. Nell’atrio del  bagno non c’era nessuno oltre alle nostre figure riflesse negli specchi .

- Adesso dovrei andare ,il lavoro mi attende.

Un misero bacio a fior di labbra e una folata  di profumo alla menta  erano gli unici ricordi di quello che era appena avvenuto .Le sue parole avevano avuto lo stesso effetto di uno schiaffo ricevuto in pieno viso solo che non avevo sentito il dolore sulla pelle ma nel cuore perché quando un uomo “scappa” dà la certezza che non si rifarà più vivo.

Sapevo a cosa andava in incontro ,sapevo a quali rischi avrei corso eppure la speranza si era insediata in me ,mi ero illusa e cosa ancor più grave mi ero aggrappata a quest’illusione pur di essere felice. Con il cuore sotto i piedi e l’umore nero ritornai a svolgere quello per cui io ero pagata. Non c’era traccia dell’arpia e non c’è ne fu fino all’ora di pranzo .Solo in quella breve pausa riuscimmo a scorgerla di sfuggita mentre andava via .Strano comportamento ,una donna da esempio che fugge via da un oltraggio .Non cercai di trovare una spiegazione al suo comportamento ero troppo  presa dai miei problemi per accorgermi che la giornata si stava per concludere .Cosa mi sarebbe rimasta di quella giornata?Il coraggio ?L’intraprendenza ?Oppure la delusione? Non sapevo scegliere .

Jes aveva avuto modo di descrivermi la sua serata mentre io ascoltavo in silenzio .Aveva conosciuto un uomo ,un ‘imprenditore .Divorziato ,con figli a carico ed ex-moglie da mantenere ma non per questo era meno interessante ,a detta sua era un tipo carismatico .Se per lei carismatico significava qualcuno che sganciava soldi come macchinetta era un uomo ideale e che la faceva felice allora ero felice anche io.

Giungemmo davanti agli ascensori strapieni di persone che attendevano impazienti di uscire da quella “prigione ” ma prima di intrufolarmi anche io in quella massa notai qualcosa che fece perdere qualche battito al mio cuore.

Un donna minuta ,sulla cinquantina e con capelli di uno strano dorato camminava ancorata al braccio di Edward .Mi ricordava le svampite dei film muti ,quelle donnine che avevano bisogno d’aiuto .Sarebbe passata inosservata senza la presenza di quell’uomo affascinante che rispondeva  con amore alle sue occhiate ,che ricambiava la sua stretta o per il discorso che erano riusciti ad instaurare.

Lui è solo un uomo .Non può capire come ci si sente ad amare una ragazza ogni giorno con la speranza che possa diventare l’uomo che tu desideri .Non sai ascoltarle le donne.

Se fossi un ragazzo non mi importerebbe di avere il cuore spezzato… Se fossi un ragazzo penso che potrei capire come ci si sente ad amare una ragazza perché so come fa male. Giuro che saprei essere un uomo migliore ,l’ascolterei . Ma io non sono un ragazzo e questa è la verità .Abbassando lo sguardo percorsi quei pochi metri che mi dividevano per raggiungere le porte dell’ascensore mentre sentivo qualcosa sgretolarsi :la mia speranza .

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Mavala