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Autore: echelon1985    24/06/2010    7 recensioni
Una specie di carta moschicida per amori sbagliati, ecco cosa era.
Questo era quello che si ripeteva Quinn mentre percorreva la strada che da casa sua lo portava a scuola.
Era come se ogni volta che gli piacesse qualcuno si accedesse un'enorme insegna luminosa che diceva "epic fail"
[...]
"Padget, tu lavorerai con Allman"
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bullet for My Valentine, The Used
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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That's What Friends Are For






Quando  Quinn aveva riaperto gli occhi era quasi sera.
Le giornate si stavano progressivamente allungando e fuori il cielo era limpido e chiaro
nonostante fossero già le sette.
Aveva recuperato il suo cellulare ed aveva mandato un breve sms ai suoi amici.
Non aveva dato nessuna spiegazione particolare, esprimendo solo il bisogno di restare per
un po’ da solo.
Non aveva nemmeno aspettato di ricevere le telefonate che sicuramente sarebbero arrivate
dopo il suo messaggio, si era limitato a spegnere l’apparecchio ed a rintanasi nuovamente
sotto le coperte.
Era rimasto chiuso in casa per l’intera settimana successiva, senza rispondere al telefono
o aprire la porta a nessuno.
Aveva davvero bisogno di disintossicarsi da qualsiasi cosa.
Non voleva ascoltare nulla, né vedere le facce dispiaciute dei suoi amici che l’avrebbero
fatto sentire ancora più patetico e stupido.
Perché era un fallimento annunciato, il suo, eppure vi si era gettato ad occhi chiusi
come faceva sempre



Le vacanze di primavera erano terminate velocemente, senza che nessuno di loro avesse
ancora ricevuto notizie di Quinn.
Quella mattina le lezioni sarebbero ricominciate come al solito, e Bert si era stancato di aspettare
che l’amico si facesse vivo, così si era alzato un po’ prima per prepararsi per
la scuola e poi aveva camminato fino a casa di Quinn
Aveva suonato il campanello aspettandosi di trovare il biondino già pronto, data la sua fissazione
per la puntualità, ma non aveva ricevuto nessuna risposta.


Quinn aveva sentito il campanello suonare, era già sveglio.
In realtà aveva dormito a malapena.
Aveva pensato tutta la notte al giorno dopo, al fatto che sarebbe dovuto tornare a scuola
E rivedere Padge
Ed aveva semplicemente fatto la scelta più semplice, aveva deciso che non ci sarebbe andato.
Come nei giorni passati era rimasto immobile dov’era, aspettando che qualunque persona
ci fosse davanti alla porta desistesse, e lo lasciasse in pace.
Non era andata così
Il campanello aveva continuato a suonare per almeno dieci minuti.
Solo quando aveva sceso le scale per andare nell’ingresso aveva sentito la voce di Bert.

“Quinn, lo so che ci sei. Continuerò a suonare finché non aprirai questa cazzo di porta”

Il biondino aveva alzato gli occhi al cielo e poi si era avvicinato per aprire.
Conosceva abbastanza bene Bert da sapere che stava dicendo la verità, e voleva evitare
che attirasse l’attenzione di tutto il vicinato.

“Devi proprio fare tutto questo casino? Che vuoi?”
“Perché non sei ancora pronto? Oggi c’è scuola”
“Da quando in qua sei un’amante della scuola?”
“Da quando in qua tu salti una lezione?”
“Da oggi”

Quinn aveva tentato di chiudere la porta, ma Bert si era messo in mezzo e l’aveva spinto
di lato infilandosi in casa

“Che sta succedendo Quinn?”
“Niente, ho solo bisogno di stare da solo”
“Sei sparito per una settimana, e adesso non vieni neanche a scuola, dovrai essere molto
 meno vago di così”
“Non mi va di parlarne”
“E’ stato lui vero? E’ colpa di quel Padge? Te l’avevo detto che non andava bene per te”

Quinn si era coperto le orecchie, non voleva parlarne, voleva solo che lo lasciassero in pace
Era stanco di pensare a Padge, di sentirsi così male, e non voleva essere giudicato da
nessuno

“Piantala Bert, tu fai sempre così, per questo non ti dico più nulla”
“Sono solo preoccupato per te”
“Allora dì sono preoccupato per te, non dire te l’avevo detto”
“Scusami, hai ragione. E’ solo che non mi piace vederti soffrire”

Quinn gli aveva lanciato un’occhiata significativa, fissando dritto negli occhi l’amico.
Bert aveva ricambiato lo sguardo senza incertezze, perché era davvero ora che finalmente
parlassero apertamente di quello che c’era stato tra loro.
Era davvero ora che Quinn capisse che l’aveva fatto per lui, per entrambi, perché il loro
rapporto era sempre stato troppo bello e speciale per lasciare che si rovinasse per una
cotta adolescenziale che non sarebbe durata.


“Era tutta un’altra situazione, lo sai”
“Si, una situazione diversa con lo stesso risultato”
“Noi siamo amici cazzo, avremmo incasinato tutto”
“Non mi importa più Bert”
“Dimmi quello che è successo, giuro che sto in silenzio ed ascolto soltanto”

Il biondino aveva sorriso della solennità del tono di Bert, sottolineato anche da
un silenzioso annuire con la testa.
Bert ascoltava silenzioso, dispiaciuto per quello che l’amico stava dicendo.
Sapeva che prima o poi sarebbe arrivato quel momento, che Quinn si sarebbe realmente
innamorato di qualcuno
Era quello che provava per Padge, glielo leggeva in ogni espressione del viso.
Quinn aveva parlato sommessamente, e mano a mano che le parole uscivano dalla sua bocca e la realtà
di quello che era successo gli si parava davanti agli occhi si sentiva sempre
più triste.
Ma si sentiva anche come liberato di un peso
Era perfettamente consapevole che Bert era un buon amico, nonostante le loro particolari divergenze
Gli aveva raccontato ogni cosa, ridacchiando ogni volta che l’altro se ne usciva
con qualche esternazione tipo ‘che stronzo’ oppure ‘fanculo’
A parte le espressioni colorite non aveva detto altro, aspettando che Quinn finisse il suo
racconto

“Mi dispiace”
“Grazie”
“Voglio dire.. anche per.. la nostra situazione”
“Lo so”
“Ma è diverso adesso, mh?”
“Che vuoi dire?”
“Che stavolta fa più male perché lui ti piace sul serio”
“Non lo so. Pensavo che forse..ha ragione”
“Su cosa?”
“Forse è davvero sbagliato, forse noi siamo..sbagliati”
“Non lo pensi davvero”
“Lo pensano tutti, forse qualcosa di vero c’è”
“Padge non lo pensa”
“Ah no? Devo essermelo sognato allora”
“Quinn, il fatto che sia venuto a letto con te è una smentita abbastanza evidente”
“Ma poi se n’è andato”
“Ok, è strano che sia io a dirti questa cosa, perché lui non mi piace, ma ha solo paura.
 Puoi fargliene una colpa?”
“Lo stai difendendo?”
“E’ difficile per tutti Quinn, noi lo sappiamo, ci siamo passati. Ognuno reagisce a modo
 suo”
“Beh il suo modo fa schifo”
“Tornerà”
“Non voglio vederlo più”
“Si che vuoi. Lascia che ti dica una cosa, quando quello che provi è vero, non c’è
 modo che tu possa scappare”
“Come sei diventato saggio”
“Già.. per questo non mi serve più la scuola, ci vado per convenzione culturale.
 Vieni con me?”
"No, non me la sento ancora di vederlo. Mi serve un pò di tempo"
"Ok, vuoi che resti con te?"
"No, sto meglio adesso. Grazie"
"Chiama se hai bisogno"

Quinn gli aveva sorriso, e Bert l'aveva abbracciato.
Erano entrambi contenti di aver chiarito la tensione che si era creato tra loro.
Il biondino l'aveva accompagnato alla porta, sentendosi un pochino meglio
per la prima volta in quella settimana.

"Ah, Bert"
"Si?"
"Non fare nulla, per favore"
"Spiegati meglio"
"Niente offese, o battutine taglienti, e soprattutto niente risse con Padge"
"Non posso neanche tirargli un pugno?"
"No"
"Sei sicuro?"
"Si, e poi sarebbe abbastanza strano se tu lo facessi visto che lui non sa chi sei"
"Se mi presento prima posso pestarlo?"
"Bert peserai trenta chili, non voglio averti sulla coscienza"
"Per uno che non vuole vederlo più lo difendi parecchio"

Quinn aveva riso dell'espressione idiota di Bert ed aveva risposto con una linguaccia
Nonostante tutto aveva i suoi amici, e finché ci fossero stati qualsiasi altra cosa
sarebbe stata affrontabile.
Eppure non si sentiva ancora pronto per vedere Padge, gli aveva fatto male.
E Bert aveva ragione, adesso era diverso, più doloroso.







Padge era arrivato a scuola leggermente in anticipo quella mattina.
Non aveva voglia di restare a casa sua, e perfino la scuola gli sembrava un luogo
più accettabile.
Aveva raggiunto il solito posto dove incontrava sempre i suoi amici, ed aveva
preso posto accanto a Matt.
Lui era sempre il primo ad arrivare
Avevano entrambi acceso una sigaretta, senza prestare grande attenzione l'uno
all'altro.
Lo sguardo di Padge vagava per il cortile della scuola che si stava riempiendo lentamente.
L’aria iniziava a farsi tiepida, e le felpe ed i cappotti erano stati progressivamente sostituiti
da t-shirt colorate di ogni genere, che rendevano il cortile come una specie di strano circo.
Page si era riscosso quando aveva sentito la voce dell’amico

"Lui non c'è"
"Chi?"
"Il biondino, Quinn"
"Grazie per l'informazione non richiesta"
"Beh lo stavi cercando"
"No"
"Si, non fai altro da quattro giorni, esattamente da quando la scuola è ripresa.
 Ma lui non c'è neanche oggi"


Padge l'aveva guardato un pò meravigliato, non pensava di essere stato così ovvio, e non
pensava che Matt sarebbe arrivato a certe conclusioni
E non era esattamente sicuro se esserne contento oppure no.
Era piuttosto spaventato all’idea di dover affrontare quella conversazione, e soprattutto lo
era perché non sapeva come Matt l’avrebbe presa.


"Pensavi che mi fossi bevuto la storia della chimica?"
"E' vero, abbiamo lavorato insieme per quel progetto"
"Nemmeno una cosa orribile come la chimica può creare tanta tensione, ci
 dev'essere dell'altro"
"Che vuoi dire?"
"Non lo so, lui mi sembra una di quelle persona con cui è quasi impossibile
 litigare, qualcosa dev'essere successo"


Padge aveva distolto lo sguardo, probabilmente era ora di vuotare il sacco
Perché quello che aveva accanto era il suo miglior amico da sempre, e perché
quella situazione lo stava facendo impazzire.
Lo faceva impazzire ripensare a quello che era successo.
Era combattuto tra la voglia di stare il più possibile lontano da Quinn e il sentirsi un vero stronzo per quello che aveva fatto.
Ma prima ancora di tutto questo, quello che lo sconvolgeva, che non riusciva ad accettare,
era l’impulso sottostante alle sue azioni
L’attrazione e il desiderio di vicinanza che provava per Quinn, che non avrebbe dovuto esserci, ed invece era lì
Tanto prepotente e forte da ridurlo senza volontà.
Lo faceva impazzire l’assoluta incapacità di controllarsi che sentiva quando Quinn era presente.


"Ho scopato con lui"
"Cosa? Mi prendi in giro?"
"No"
"Cristo, sei impazzito? Che cazzo ti è passato per la testa?"
"Dio Matt, non lo so, lui.. lui ha un odore così buono"
"Sai chi altro ha un buon odore? Le donne"
"Cazzo piantala, non sei di aiuto"
"Non fare lo stronzo con me, avresti dovuto dirmelo"
"Lo so, mi dispiace, lo so. Solo.. non so neanche io quello che sta succedendo"
"Parlami di lui"
"Cosa?"
"Il mio miglior amico ha scopato con un ragazzo, e non mi ha detto nulla, il
 minimo che tu possa fare adesso è dirmi qualcosa di lui"

Aveva acceso un'altra sigaretta, e ne aveva offerta una all’amico.
Nessuno dei due si era mosso quando la campanella aveva suonato l'inizio
della prima ora di lezione.
Matt era sempre stato il suo miglior amico, forse perché era molto simile a lui, riservato
e silenzioso.
Non gli aveva mai nascosto nulla, ed aveva sentito il desiderio bruciante di raccontargli
di Quinn, di quella strana sensazione che gli provocava, dal primo giorno, solo che ne
aveva paura.

"Lui è.. non lo so.. onesto, e timido, e anche un pò strano, come se stesse in un mondo
 tutto suo la maggioranza del tempo"
"Sembra carino, che altro?"
"E’ solo che.. non so come spiegarlo, lui riesce..a calmarmi, sai.. come se spegnesse la mia
 testa, tutti i pensieri, i casini. Mi fa sentire in pace"
"Cazzo"
“Cosa?”
“Te ne sei innamorato”
"No, io non ho detto questo"
"Ma ti senti quando parli? L'hai appena detto. E' così che funziona, quando ti
 innamori di qualcuno tutte le stronzate si spengono quando quella persona
 è presente"
"Non posso essere innamorato di lui, è un ragazzo"


Entrambi erano rimasti in silenzio per un po’, presi ad assimilare informazioni nuove e riflettere
su come le dinamiche avessero necessariamente subito una grossa modificazione
Matt l’aveva ascoltato parlare, e Padge sorrideva.
Pensava a quel ragazzo e la sua bocca si apriva in un sorriso mentre ci pensava.
Era una cosa che non aveva mai visto succedere
La terza sigaretta nel giro di mezz’ora aveva segnato un nuovo contatto
Matt aveva deciso di capire qualcosa di più si quella situazione inaspettata.


"Ma non capisco perché lui non sta più venendo a scuola. Hai fatto schifo a letto?"
"Fanculo, no"
"Allora?"
"Non sono stato proprio carino con lui. Gli ho detto delle cose orribili.
 che era sbagliato.. contro natura"
"Wow, io non sono esattamente un fan dei rapporti tra uomini, ma questo
 sembra un pò troppo perfino per me"
"Matt, era panico"
"Posso capirlo, ma adesso che il panico è passato perché sei qui e non a casa sua a
 supplicarlo di perdonarti? Sai dove abita, no?"
"Tu pensi che sia passato? Non fa altro che aumentare"


La voce di Padge, già solitamente bassa, aveva diminuito ancora maggiormente la sua
intensità
Era una cosa estremamente rara vedere Padge così.. scoperto
Matt riusciva a sentire la paura che provava, era un cambiamento così enorme che lui
stesso ne era un po’ spaventato
Il suo miglior amico si era innamorato, il che era già abbastanza sorprendente, di un altro
ragazzo, perdipiù                                                                                
Poteva capirla, quella paura, ma era come se Padge si rifiutasse di accettare quella realtà.
E lui era suo amico, e non poteva lasciarglielo fare

“Ok, ragioniamo.. com’è stato? Il sesso, voglio dire..”
“Cosa? Non vuoi saperlo davvero”
“No, per carità niente dettagli, voglio solo capire cosa hai provato”
“Non lo so. E’ stato.. sesso”
“Non è vero, non staresti in questo modo se fosse stato così senza importanza.
 E’ stato bello mh? Questo ti ha sconvolto?”
“Tutto quello che implica Quinn mi sembra bello, questo mi sconvolge”
“Ti rendi conto che è assurdo combattere contro una cosa che ti fa stare bene?”
“Tu hai sentito la parte in cui ti ho detto che è un ragazzo, si?”
“Non posso dire che la cosa non mi abbia sconvolto.. ma Padge, chi se ne frega se
 ti fa del bene”
"Il fatto è che.. io non sono forte come lui Matt"
"Forte? Che significa?"
"Si, cioè.. le persone, lo sai come trattano quelli come lui, lo feriscono, e lo
 prendono in giro..anche noi l'abbiamo fatto. Non voglio.. stare dall'altra parte
 della barricata"
"Hai scopato con lui, sei un pezzo oltre la barricata oramai, non la vedi neanche più”
“Dio.. lo so. Penso che sia meglio che io non lo veda più, anche perché ogni volta
 gli faccio del male, sembra che ogni fottuta parola che esce dalla mia bocca riesca
 a ferirlo”
“Mh, sembra molto ragionevole”
“Lo è”
“Ho detto sembra.. in realtà è una stronzata. Padge non dico che sarà
 semplice, ma io non ti ho mai visto così per nessun’altra persona. Te ne sei innamorato, è
 una cosa grossa, non puoi far finta di niente. E gli fai male solo che continui a combattere
 contro questa cosa, e ne fai anche a te”
“Quindi se io decidessi di.. provare, tra noi sarebbe ok? Voglio dire… tra me e te”
“Sei il mio miglior amico, saremmo ok anche se ti scopassi mia nonna”


La frase idiota di Matt aveva fatto ridere entrambi come degli cretini per dei minuti.
Padge si sentiva infinitamente meglio per averne parlato con lui, e probabilmente Matt gli aveva dato
una visione più chiara della confusione che aveva nella testa.
Sapeva che aveva ragione, che ogni singola cosa che aveva detto era giusta.
Matt gli aveva poggiato una mano sulla spalla e gli aveva sorriso

“Dovremmo entrare in classe adesso”
“Si”
“Ci andrai da Quinn?”
“Si, ci andrò”









Ma grazie *-*



Wazzup
: Che bello, una nuova lettrice!! ^ ^
Sono molto contenta che ti piaccia! Che te ne pare del nuovo capitolo?

Jessromance: ihih guarda anch’io penso sempre allo zucchero filato quando
penso a Quinn *-*
Niente minacce di morte, ho fatto presto stavolta, giusto? xD

Ioamolacocacola:  L’incontro a scuola non c’è stato.. ma Quinn ha fatto
la sua rivelazione a Bert.. che era quello più problematico xD
Padge è istintivo, hai ragione.. speriamo che indirizzi quest’istinto per cose
buone xD

ChemicallyUsed: Hun, come sempre hai capito perfettamente cosa
intendevo trasmettere. Il sesso è successo così in fretta  proprio
perché Padge non riesce a controllarsi.. questa mancanza è e sarà
sempre parte del personaggio.


Friem: Già, sono un po’ amante del melodramma ultimamente xD
Quinn è sensibile.. reagisce a modo suo.. anche se un bel cazzotto
ci starebbe perfetto xD

ColdBlood: Honey, è stato il patto più breve della storia xD
Per fortuna che tutti e due hanno dei buoni amici..
Ho fatto ricomparire il tuo Bert, che te ne pare xD

Xx_ImJustAKid: Io cattiva? Calunnie ù.ù
Ahah avevi indovinato il te l’avevo detto di Bert.. era scontato xD
Forse Matt gli ha aperto un po’ gli occhi, e già il fatto che abbia avuto
il coraggio di confessarlo a lui è un buon segno, no?


 

   
 
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