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Autore: Pheonix Red    24/06/2010    2 recensioni
"Scesi a fare colazione, che sicuramente sarebbe stata un uovo mezzo marcio cotto su una stramaledettissima padella troppo bruciata. Il tutto annaffiato con un goccio di birra, l’unica bevanda che ormai popolava la casa. Mia madre era intenta a racimolare qualche dollaro per riuscire ad andare a fare la spesa, dato che quel fottutissimo frigo era sempre vuoto" Bella vive nel disagio, anzi SOPRAVVIVE. Incontrerà Jake, che le insegnerà a vivere.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Jacob
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dato che non potevo resistere, ho pubblicato subito il capitolo! ^^

Prima però vorrei rispondere alle vostre recensioni:

MartinaBea: Ciaoo! Sono contenta che la storia ti piaccia **  Si, Bella è convinta di essere uno sbaglio, si Jacob è già un licantropo u.u

 

missrikottina: No, non si spaventa vedendo Jake-lupo (anche se non sa che è lui)!  Si l’Edward della storia è  “mister perfezione Edward Cullen” ._.

Alla tua domanda “Cosa potrebbe fare a Bella” non posso rispondere, perché sarà una spiacevole sorpresa L  Non posso fare anticipazioni ùù

Per quanto riguarda Bella e Jake non stanno insieme, ma in questo capitolo si frequenteranno molto.  Bella non si innamorerà di Edward, anzi..

NO! Sto rivelando troppo :P Per ora, BASTA ANTICIPAZIONI.

Ora starete gridando “Bruciatela! Bruciatela!” ahah ma devo tacere! Un bacio! ^^

 

 3_LupkkiOtta_3 : Lo so, lo so. Il vampirozzo però ci deve essere ç__ç Sisi, lui vuole Bella, Bella vuole Jacob. :D

 

fayeforyou: Carissima! Ebbene si, gli argomenti principali sono già messi in chiaro anche se ci saranno molte sfumature, quindi, prometto che rimarrete soddisfatte!  Si, la mia Bella è decisa, perspicace, e a volte aggressiva. Nei prossimi capitoli scoprirete che dietro le apparenze, c’è molto da scoprire! I capitoli POV Jacob erano INDISPENSABILI u.u

La parte di Breaking dawn “Jacobiana” mi ha fatto troppo ridere, soprattutto i titoli! xD ma mi ha anche molto commosso T^T Tanti saluti!

 

Ora vi lascio al capitolo! 

RECENSITE!

Solo con te, riesco a vivere.

 

Ero sola in casa.

Ero sola al mondo.

Ero sola e nuda davanti ad uno specchio.

A cercare di sembrare quello che non ero: Una donna forte.

Perché io sembravo forte, ma non lo ero. Ero fragile, come la porcellana. E potevo cadere, frantumarmi, infrangermi al suolo come la pioggia che scrosciava lungo il tetto di quell’orribile casa. Cosa potevo fare?

Cosa DOVEVO fare?

Lasciarmi andare alle persone? Uscire dalla mia bolla? Piccola e indifesa nelle mani del mondo? NO!

Eppure, l’unica persona con cui sentivo il bisogno di aprirmi, era Jacob.

Lui era così speciale.. Nei giorni dopo il nostro primo incontro, non ci eravamo allontanati un attimo. Il giorno a scuola, la sera al cinema, al ristorante, al luna park. Lui mi faceva sentire viva. Come mai nessuno.

Lui mi faceva sentire importante.

Come per nessuno.

Ero appena uscita dalla doccia. Osservai i miei capelli bagnati, una goccia partì dal collo, attraversò il petto e si perse sulla mia pancia piatta.

Mi osservai bene, il volto, le braccia, il ventre, le gambe.

Poi, come un automa, mi girai e mi vestì. Mancavano due ore.

Ora, come se fosse il dilemma più grande della mia vita, mi venne in mente un quesito: Cosa avrei indossato?

Optai per un paio di jeans neri, all star, e canotta nera, con giacchetto di pelle.

Lasciai i miei capelli ricadere sulle spalle, ondulati.

Mi truccai leggermente, ed infine, gira e rigira, si erano fatte le 19. Jacob sarebbe arrivato a minuti.

Ero improvvisamente entusiasta, eccitata e felice!

Si, ero felice. Come mai in vita mia. Il campanello suonò, io mi fiondai giù per le scale.

Mi guardai un attimo allo specchio e aprì la porta con un sorriso a 32 gradi:

Trovai Jake, sorridente e felice. Felice come me.

Buttai le braccia al suo collo e lui allacciò le sue alla mia vita. Gli sussurrai all’orecchio “Cel’hai fatta, ti ho aspettato tutto il giorno”

“Verrò sempre, per te” mi rispose.

Non resistetti, mi allontanai di poco e premetti le mie labbra sulle sue.

Erano calde,morbide, la perfetta metà delle mie.

Dischiusi le labbra e la sua lingua giocò con la mia. Il bacio si fece più passionale, fino a che non ci staccammo, entrambi ansanti.

Lui appoggiò la fronte alla mia, io lo fissavo negli occhi.

“Andiamo?” mi disse sorridente.

“Io avrei qualche altra idea..” gli dissi maliziosa. Staccandomi.

“Ahahahaha dai, andiamo gattina” mi disse, ancora tra le risate.

“Arghh” gli feci, imitando un gatto che graffia.

Mi prese per mano e mi condusse alla sua moto. Mi fece indossare il casco e partimmo. Io mi strinsi alla sua enorme schiena, cercando di catturare più quantità possibile del suo profumo.

Arrivammo davanti ad una spiaggia, io ero confusa.

“Ma, dove siamo?” Gli dissi, scendendo dalla moto e togliendo il casco.

“Siamo alla spiaggia di La Push, ho pensato che sarebbe carino fare una cena al mare.” Mi sorrise e mi prese per mano, guidandomi sulla spiaggia, dove era posizionato un enorme tappeto.

C’era da mangiare di tutto. Finito di mangiare, ci sdraiammo e io mi accoccolai sul suo petto.

“Le stelle sono bellissime..” dissi, sovrapensiero.

“Già”

“Vedi quella stella? Quella che brilla di più? Si chiama Isabella.” Disse guardandomi negli occhi, che sentì pungere. Neanche due minuti ed ero scoppiata a piangere sul suo forte petto.

“Perché piangi?” mi disse preoccupato.

“Idiota! Mi hai fatto commuovere! E ora il trucco?”

“Ahahah ti dedico una stella e tu ti preoccupi per il trucco?” disse divertito, ma con una punta di delusione.

“Sciocco di un ragazzo! Ti amo!” gli dissi.

Si avvicinò al mio orecchio “Allora sei contenta. E comunque, ti amo anch’io” poggiò le sue labbra sulle mie, delicate.

“Che ne dici di un bagno?” mi guardò malizioso.

Lo fissai per alcuni minuti, cercando di capire se fosse serio o meno.

“Ehii Bella addormentata ci sei?”

“Ah ah spiritoso!” gli dissi seria, ma poi inziò a farmi il solletico. Le sue mani agili erano velocissime sui miei fianchi e sulla mia pancia.

Ci ritrovammo in una posizione ambigua, io sotto, lui sopra.

“Ho vinto io” mi disse.

“Peccato che io AMO stare sopra”gli dissi con tono di sfida, invertendo le posizioni, ora ero io a cavalcioni su di lui.

Con uno scatto fulmineo, mi aveva presa in braccio e ora stava correndo verso il mare, sentivo gli schizzi d’acqua bagnarmi la schiena. Solo quando sentì i polmoni bruciare mi accorsi che eravamo entrambi sott’acqua. Sguizzai via da lui, riemergendo poco più in là. Dopo un secondo riemerse anche lui.

“Questo non dovevi farlo” mi disse, con fare minaccioso.

Appena lo vidi muoversi, scattai verso la riva. Inutile dire che le mie possibilità erano nulle, dato che mi aveva afferrata per i fianchi e portata a largo.

Allacciai le braccia al suo collo, il capo poggiato sulla sua spalla, le gambe attorno alla sua vita.

Ero esausta, lui capì e mi riportò riva.

Mi fece sdraiare sul tappeto e mi coprì con una coperta. L’unica cosa che ricordo è il suo volto mentre mi poggiava sul mio letto..

 

  
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