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Autore: Alice Joy    26/06/2010    7 recensioni
“l’ amore è come il pulsare del cuore: nessuno gli dice batti, nessuno gli dice batti più forte, così accade che senza volerlo si vive e senza volerlo si ama.” Poiché l’amore è irrazionale e quando ti piace qualcuno ti piace e basta, non importa se agli occhi degli altri sia bello o brutto, giusto o sbagliato. La distanza; un elemento fondamentale tra Alice e Jasper. Eppure… basterebbe così poco per far si che lui si innamorasse di lei.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 4: GREEN HOPE



Ho cominciato a contare le pecore cercando d'ignorare i miagolii del mio gatto che ormai cominciavano a darmi veramente sui nervi.

All'improvviso Klimt mi è saltato addosso, sentivo le sue zampette affusolate farsi strada tra i miei capelli.

Si può sapere che diavolo ti prende?” sono scesa dal letto per cacciarlo dalla camera.

Avevo voglia di dormire, chiudere gli occhi e dimenticarmi di Jasper.

Girava in tondo, strusciandosi sulle mie gambe, ogni tanto si fermava provando a spingermi in avanti con il muso.

Che ti prende?” Klimt mi ha guardato con gli occhi di un azzurro acceso.

OK!, vengo!” ho risposto come se il gatto potesse comprendere, mi sono infilata le pantofole e l'ho seguito giù per le scale fino al piano di sotto.

E' schizzato giù dai gradini come un fulmine, fermandosi di botto in fondo alle scale, miagolando come un matto in direzione del salotto. L'ho seguito il più velocemente possibile, per quando il buio della casa me lo permettesse, mentre l'orologio a pendolo batteva l'una.

Il gatto si è proiettato in salotto, andando quasi a sbattere contro la porta d'ingresso.

Klimt che diavolo ti prende?” quasi ho urlato. Qualcosa di strano si stava facendo strada nel cuore della notte.

La fioca luce proveniente dal lampione in giardino filtrava dalla finestra illuminando debolmente la stanza. Le ombre dei mobili si allungavano sinistre sul pavimento; al suono del vento che ululava fuori tra i rami degli alberi, un lungo brivido mi ha percorso la schiena.

Hei piccolino, che c'è?” ha iniziato a grattare furiosamente la porta con le unghie, forse nel tentativo di aprirla.

Fermo Klimt! Se scrosti la vernice mamma ci ammazza! Se vuoi uscire ti apro!”

Sono andata incontro alla porta ed ho afferrato la maniglia. Ho guardato fuori dalla finestra con la coda dell'occhio e, l'ho vista.

Un'auto sfavillante, lussuosa, parcheggiata proprio davanti a casa.

Mi sono sentita gelare. Non si trattava di un'automobile qualsiasi ma, dell'Audi di Jasper, ne ero sicurissima.

Alice, so che sei lì, ti ho sentita scendere! Aprimi!” se ne stava lì, proprio dietro alla porta. Potevo vedere la sua ombra allungarsi nel nostro salotto da sotto lo stipite.

Ho avvertito il respiro farsi irregolare mentre il cervello mi diceva che non era il momento di farsi prendere dal panico e, senza che lo volessi, le lacrime hanno iniziato a bagnarmi il viso.

Aliceee” continuava picchiettando la mano sulla porta.

V-vattene!” ho sibilato attraverso il legno.

Non me ne andrò di qui finchè tu non mi avrai aperto!”

Se...se non te...te ne vai chiamo la polizia!”

Cosa credi? Sono il figlio di un avvocato!” mi ha risposto risoluto.

Ho afferrato la maniglia, ho respirato profondamente e ho aperto. Klimt si è catapultato fuori, sparendo in giardino.

SEI UN BASTARDO! ECCO QUELLO CHE SEI!” gli ho urlato in faccia con le lacrime che mi rigavano le guance.

Se ne stava lì, con l'aria classica di uno strafottente, a fissarmi con i suoi ardenti occhi verdi e le guance ancora rosse per la sbornia. Si è sgranchito braccia e gambe, ha girato la testa a destra e a sinistra e ha sospirato.

Adesso che hai urlato stai meglio?” il groppo in gola dovuto alle troppe lacrime mi ha impedito di rispondergli.

Mi ha cinto i fianchi con entrambe le mani, osservandomi dall'alto al basso. Non sono riuscita a sostenere il suo sguardo, sono scivolata a terra, portandomi una mano sul collo, come a voler lenire quel dolore che il semplice fatto di vederlo incrementava.

M-mi ff-farai del m-male?” ho balbettato.

L'ombra di un sorriso gli ha illuminato il volto. Mi ha sollevato da terra facendomi rientrare in casa, chiudendosi la porta alle spalle.

C-che c-cosa v-vuoi da me?” lui si è schiarito la voce e ha detto, con un tono del tutto naturale, “parlare”.

Io continuavo a fissarlo impietrita. Mi sentivo come una bambina, piccola ed indifesa.

Vieni qui” ha mormorato tendendomi la mano, “non ti farò del male”.

La sua voce era sicura, non lasciava trasparire nessuna nota d'incertezza e , nonoastante tutto, una parte di me, non so quale e quanto importante, moriva dalla voglia di toccarlo.

L'ho fissato con aria di sfida finchè non ha distolto lo sguardo e ha ritirato la mano.

Ho afferrato il forchettone del caminetto e gliel'ho puntato contro. Lui ha aperto la bocca per ridire, con aria stizzita, “ Cosa vorresti fare con quello?”

Mi difendo!” gli ho risposto convinta “CHE RAZZA DI SCHERZO E' QUESTO, HALE?”

Ha scosso la testa, seccato. “Ti ricordo che mi hai quasi ucciso, Cullen!”

Anche tu...” ho sbuffato rabbiosa. Si è morso il labbro notando i lividi sul mio collo e gli occhi rossi per le lacrime.

Chiedimi scusa...” ho sussurrato.

Siamo rimasti a fissarci per un po' finchè lui non ha rotto il silenzio.

Mi dispiace...scusa...io...”

mi sono tirata la camicia da notte fino alle caviglie, rabbrividendo.

Perchè?” gli ho chiesto nuovamente in preda ai singhiozzi.

Ero ubriaco. Di solito non bevo mai tanto...mi dispiace...”

Chi mi dice che non lo sei ancora?”

Adesso sto meglio beh...ecco...ho...vuoi proprio che te lo spiega?”

NO!” gli ho urlato già sapendo benissimo quello che stava per dire.

Non c'è niente di cui aver paura” ha detto lui. “Volevo solamente chiarire...”

Si è alzato in piedi e ha fatto per andarsene. Io ho inghiottito il nulla.

Riuscirai a perdonarmi?” al suono delle sue parole ho tremato.

Posso fidarmi di te?” i suoi occhi si erano velati di tristezza.

Sarebbe davvero bello se tu lo facessi” ha commentato, poi si è voltato per andarsene.

ASPETTA!” le parole mi sono uscite da sole in un urlo assordante. Lui si è voltato e mi ha guardata dritta negli occhi.

Ho paura” ho sussurrato talmente piano da dubitare che mi avesse sentito. Jasper ha fatto due passi verso di me accorciando notevolmente la distanza che ci separava.

Hai paura di me?” ha chiesto timoroso.

Mi sono guardata i piedi “di restare da sola” ho risposto mentre sentivo le guance andare a fuoco.

Lui mi ha guardato con un sorriso di soddisfazione stampato sul viso. “E' un implicito invito a rimanere?” mi ha chiesto. Ho annuito debolmente.

Mi ha accarezzato una guancia con un dito, sfiorandomi appena l'occhio. “Hai bisogno di dormire” ha proferito. Mi ha preso in braccio, senza neanche darmi il tempo di pensare e mi ha portata di sopra, in camera mia.

Per un momento mi sono sentita come dentro ad una fiaba, come se tutta la felicità del mondo si fosse condensata dentro ad un unico essere, dentro di me.

E' durato solo un attimo, finchè lui non è entrato nella mia stanza facendomi ricordare tutto il casino che avevo fatto.

Mi ha appoggiato su letto e poi l'ho visto volare fino alla mia scrivania.

Si può sapere che hai combinato?” mi ha chiesto notando i colori ancora sparsi sul pavimento.

...un disegno riuscito male...” bofonchiai cercando di essere credibile.

Sai dipingere?” ho mosso la testa in segno di assenso.

Il tuo stile è molto malinconico anche se la tecnica è eccellente” ha commentato osservando alcune nature morte appese alla parete.

Ti piace la pittura?” gli ho chiesto curiosa.

No. Dico solo quello che vedo. Trovo che la musica sia molto meglio”

Dovresti dipingere soggetti più positivi , dare più energia ai tuoi disegni” ha criticato.

I miei disegni hanno energia!” ho ribattuto stizzita.

Si come no!” ha detto lui con convinzione. Poi ha cominciato a scrutare i fogli sparsi sul pavimento. Solo allora mi sono ricordata di aver lasciato lì il suo ritratto.

E questo che significa?” mi ha chiesto mostrandomi il disegno.

Mi stavo esercitando sui ritratti” ho mentito.

Lui mi ha fissata dritta negli occhi. “Alice, le bugie distruggono qualsiasi tipo di rapporto!”

NOI NON ABBIAMO NESSUN TIPO DI RAPPORTO!” gli ho urlato contro piena di rabbia per via della sua critica.

Potremmo...” ha sussurrato con la voce roca. Ha allungato un braccio verso di me, nel tentativo di accarezzarmi nuovamente la guancia.

Io mi sono seduta leggermente più indietro. “Certo se tu fossi un po' meno sulla difensiva...” ha aggiunto poi.

Devo ricordarti di quello che mi hai fatto?”

Sta a te decidere” ha concluso sicuro.

Mi sono alzata di scatto e sono corsa giù dalle scale, ho sollevato la cornetta del telefono ed ho composto il numero di Edward. Desideravo disperatamente che lui tornasse a casa, che lui fosse con me. Jasper ha riattaccato prima che me ne accorgessi.

Ero in piedi, di fronte alla porta della cucina, gli occhi fissi sul nulla. Lui ha aperto la porta d'ingresso facendo rientrare Klimt. Non potevo ma, soprattutto non dovevo farmi ingannare da lui.

Faceva avanti indietro per il salotto mentre io lo seguivo con lo sguardo. All'improvviso si è avvicinato pericolosamente. “Forza, andiamo a letto” ha ordinato.

Mi sono sentita crescere il groppo in gola e mi sono accorta di avere le mani sudate. Dalla bocca mi è uscito un gemito strozzato. “Forza che è tardi” ha aggiunto.

C-che cosa v-vuoi f-fare?” ho balbettato.

Quello che succederà dipende solo da te. Sei libera di scegliere cosa cambiare nella tua vita” ha annunciato, un sorriso sornione stampato in volto.

Col cuore in gola ho risalito le scale fino alla mia stanza mentre lui, silenziosamente, mi seguiva.

Sai, mi sono sempre chiesto come mai la maggior parte delle persone abbia così tanta paura di fidarsi! Certe cose si possono capire solo se si ha fiducia”

la tristezza ha riempito di nuovo i suoi occhi mentre si passava lentamente una mano tra i capelli biondi.

Ho chinato la testa per evitare di scoppiare a piangere mentre lui ha sospirato impaziente.

Mi sono accoccolata sul cuscino ed inevitabilmente ho iniziato a piangere come una stupida.

Jasper mi è scivolato accanto porgendomi un fazzolettino di carta.

Ho sentito il cuore battere selvaggiamente quando la sua mano ha sfiorato la mia guancia asciugandomi una lacrima.

Non capisco cosa sta succedendo!” ho singhiozzato.

Spero che tu lo capisca presto” ha risposto con tono solenne.

che vuoi dire?” gli ho chiesto confusa.

Ha guardato dall'altra parte, “devo correggere un errore”.

Ho tirato su col naso prima di asciugarmi le ultime lacrime con il fazzoletto.

Adesso dormi” ha ordinato sistemandosi anche lui sul mio letto.

Mi sembrava impossibile riuscire ad addormentarmi così, con un simile concentrato di stress e con Jasper, disteso sul mio letto e con il viso a pochi centimetri dal mio. Jasper, Jasper...

Ho posato la testa sul cuscino ed ho inchiodato i miei occhi ai suoi sprofondando, definitivamente, in quelle iridi verdi.

* * * * * * *

Eccomi di ritorno! ;P come sempre grazie a tutti!


@Ale R: grazie tantissimo per le tue parole! Mi hai reso felicissima! Anche per me Alice e Jasper sono la coppia per eccellenza, li adoro! Mi fa piacere che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, spero che tu abbia gradito anche questo :)

@Isangel: ciao cara, confesso che mi è costato un certo sforzo :P non è proprio il mio prototipo di Jasper questo! Ma mi è nata così e allora ho detto “Ma sì dai proviamoci!” Ogni tanto si deve pur uscire dal coro, no? ;)

@MaryWhitlock: wow addirittura geniale? Tu mi lusinghi! :D ho preferito che fosse imprevedibile per dare un po' di vivacità alla storia. Questo Jasper è un po' fuori dai soliti schemi ma spero comunque che possa esserti piaciuto! :)

@Alice96: ciao cara, come va? Ho saputo dell'account ma cosa è successo? Grazie mille per aver letto e recensito come sempre. Nello scorso capitolo Jasper era veramente sotto l'effetto dell'alcol. Adesso che invece è sparito, chissà quel che farà! ;) spero di risentirti presto!


* * * * * * *

Per quanto riguarda il rating ho tenuto questo! ;) semmai seguirò il consiglio di Mary Whitlock!

Grazie a tutti per il supporto! ;DD













   
 
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