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Autore: white_kahlan    27/06/2010    1 recensioni
Dlin dlon. Il campanello della porta. Il ragazzo alzò un sopracciglio e si guardò con l’animale, chiedendosi se fosse veramente il caso di alzarsi da quella posizione estremamente comoda. Poi osservò il suo abbigliamento. Boxer e canottiera, altro motivo per non spostare nemmeno un muscolo. Tanto di sicuro era il postino.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara | Coppie: Shikamaru/Ino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fase 5

“Ahia!” fece Kiba seduto a terra a gambe incrociate mentre con le mani si teneva un bernoccolo delle dimensioni di un melone.

“cosa le hai fatto disgraziato?” urlò Sakura facendosi grande il triplo di fronte al moro.

“io non ho fatto niente!” aggiunse lui lacrimando per il pugno e portandosi le braccia a coprire il viso vedendo l’amica caricare un altro colpo.

Grazie al cielo, pensò Kiba, Hinata riprese i sensi attirando l’attenzione della furia omicida che imperversava in Sakura.

“C-cos’è successo?” chiese lei imbarazzata dal risveglio nel locale della festa, quando l’ultima cosa che ricordava erano il parco e la gelateria.

“è quello che vorrei sapere anch’io!” disse Sakura rivolgendosi al moro con un pugno chiuso e ben visibile in posa minacciosa.

Hinata guardò Kiba e arrossì prima di farsi scappare un risolino per il suo bernoccolo lampeggiante.

Il volto di Sakura si trasformò in un punto interrogativo mentre Tenten rideva per l’espressione sconvolta della rosa. Ino invece sorrideva maliziosamente percependo che le cose erano andate per il verso giusto e il suo piano era in fase di attuazione. Certo le dispiaceva che Kiba avesse visto la sua festa a sorpresa prima dell’arrivo di tutti gli invitati ma forse poteva essere un punto a suo vantaggio: sarebbe stato con lei durante la festa. Ah e poi qualcuno doveva pur portare indietro Hinata svenuta.

Sakura abbandonò la sua indole vendicativa quando sentì Hinata raccontare cos’era successo e, ormai tranquilla sapendo come erano andate le cose, si concentrò sulla faccia della Yamanaka che sembrava al settimo cielo e indaffarata, poco lontana da loro. Sakura le si avvicinò.

“ora tocca a te Ino-pig, mi chiedo cos’ha in serbo nel cilindro il nostro playboy per te!” la stuzzicò maliziosamente dandole una lieve spinta col gomito.

“ohhh beh, vedremo” rispose la bionda con un sorriso largo quanto tutta la sua faccia, ma non cadendo nel tranello dell’amica, che cercava di farle rivelare le sue vere intenzioni. Adorava che Sakura non capisse cosa le passava per la mente, anche in una sciocchezza come questa.

Sakura scosse il capo e sorrise “sappi che non me la dai a bere, Yamanaka! Io SO il motivo per cui hai organizzato tutto questo, mi sfugge qualche dettaglio, ma so chi è l’obiettivo, e non temere, mi godrò tutta la scena!!” disse quasi minacciosamente.

“Sexy-Yamanaka, mi vado a cambiare, staremo insieme alla festa, se non ti spiace” disse l’Inuzuka alla bionda avvicinandosi al duo di amiche.

Sakura la lasciò da sola con lui fingendo di spostare una ciotola di pop-corn e quando fu alle spalle del giovane le fece un gesto con gli indici a volerle dire “ti tengo d’occhio!”

La bionda sorrise al ragazzo mentre con il tic frenetico di un sopracciglio cercava di calmarsi per non mandare maledizioni all’amica.

“ma certo Kiba-kun! Nessun problema!” cinguettò agitando le mani.

Il moro si avvicinò rapido e le sussurrò in un orecchio. Il gesto fu così inaspettato che la fece rabbrividire “tanto era questo che volevi fin dall’inizio no?” poi si allontanò ghignando per godersi l’espressione di lei. Certo non era un genio lui, ma a giudicare dal raggio di apertura degli occhi di Ino aveva fatto centro, eccome se lo aveva fatto.

“Kiba io...” tentò di giustificarsi goffamente lei, sentendosi scoperta in pieno.

“shhhh!” le fece lui tappandole la bocca con l’indice, avvicinandosi di nuovo “stasera sei mia” aggiunse poi, facendole l’occhiolino e sorridendo così dolcemente da farla arrossire. Per un attimo la giovane pensò che il suo piano le stava scivolando di mano. Questo Kiba dolce e perspicace era proprio piacevole.

“c-come rifiutare allora” articolò lei cercando di essere il più naturale possibile.

Kiba fece due passi  avanti in direzione della porta e quando si trovò accanto a lei, sussurrò nuovamente “se stasera Nara non apre gli occhi, ti giuro che gliele suono, almeno gli darò una buona ragione per tenerli chiusi” poi si volatilizzò, soddisfatto di averla almeno messa in imbarazzo.

Ino restò pietrificata e intenerita da quelle parole.

Il suo splendido piano per far ingelosire Shikamaru facendosi vedere con Kiba era andato oltre ogni più rosea a aspettativa, con anche piacevoli svolte più o meno previste per le ragazze.

Tuttavia il fatto che il ragazzo ne fosse a conoscenza ora più di prima la faceva sentire terribilmente in colpa. Aveva pensato solo a sé stessa senza contare le emozioni di Kiba. E a quanto pare ne aveva parecchie. In più aveva deciso di aiutarla comunque a conquistare il cuore di quel pigrone.

La giovano rimase qualche secondo ferma nella posizione in cui Kiba l’aveva lasciata, immersa nei pensieri, poi si scostò il ciuffo decisa. Kiba era proprio un bravo ragazzo e lei si sarebbe scusata per la sua mancanza di tatto, gli avrebbe fatto passare una serata indimenticabile.

Certo, in più avrebbe fatto ingelosire Shikamaru, ma questo soooolo in secondo luogo, come si dice, due piccioni con una fava no? Anche se al pensare alla vendetta per Shikamaru di-ritorno-da-Suna-dopo-un-periodo-di-tempo-imperdonabile le si illuminò il volto, e questo si che la rese veramente e cinicamente felice, stampandole un sorriso a trentadue denti che Sakura non poté ignorare, dopo aver seguito attentamente tutta la scenetta di soppiatto.

“tu ci hai capito qualcosa?” chiese Tenten alla rosa spingendo una cassa di sakè clandestino sotto a uno dei tavoli.

“oh si” rispose l’amica con un’espressione talmente soddisfatta e compiaciuta da far paura “siamo tutte pedine del grande piano d’attacco di Ino Yamanka, incapace di prendere a schiaffi Shikamaru Nara per essere stato tanto tempo a Suna senza scriverle, e talmente verde di gelosia che ora vuole infliggere al suo adorabile fidanzato la stessa medicina, fingendo di assecondare le avance di Kiba, ovviamente. Come diavolo ho fatto a non arrivarci prima… e si, Ten non fare quella faccia ne sono assolutamente sicura, è Ino” concluse sotto lo sguardo attonito e confuso di una Tenten che, per quanto dubbiosa spaventata e ammirata dalla diagnostica di Sakura, non avrebbe mai osato contraddirla.

“Ragaaaazzeeee!! Andiamo a farci belle per il ballo?”

 

“quello no”

“non provarci nemmeno”

“no”

“ma sei pazzo?”

Shikamaru continuava a cambiarsi camicia come fosse un bambolotto automatizzato. 
Espressione seccata in volto ed entusiasmo zero. 
Aveva tentato più volte di giocare la carta“dai Cho, una cosa vale l’altra” ma l’amico paffutello non ne voleva sapere. 
E lui indossava un semplice jeans con un altrettanto semplice maglietta.

“no no no, dai Shika, vorrai perlomeno essere alla sua altezza, lei sarà bellissima, vuoi vergognarti a starle vicino?”

Shikamaru sbuffò.

“ancora con questa storia?” disse poi.

“quale storia?” domandò beffardo il rosso.

Shikamaru aprì bocca per rispondere, lo seccava tutto quel parlare di lui insieme a Ino come se fossero un “loro” 
quando non c’era nessun “loro”, ma poi non parlò constatando che smentire che ci fosse un “loro” era più ammettere
che almeno un lui era effettivamente attratto dalla prospettiva di un “loro” che altro. 
Dannazione, Choji lo stava confondendo con tutto quel parlare di Ino, Ino e ancora Ino. 
Tuttavia su un solo punto il ragazzo era stato silenziosamente d’accordo con suo il compagno di squadra.

Lei sarebbe stata come sempre bellissima.

Si voltò scocciato verso l’armadio ormai disfatto e afferrò un paio di cose che Choji notò essere riposte con cura, per poi indossarle.

“oh così si che vai bene, andiamo o arriveremo in ritardo, sono affamato” 

proferì l’Akimichi alzandosi e incamminandosi verso la porta udendo dei chiari tentativi di protesta alle sue spalle seguiti distintamente da un mendokuse.

 

 

Note:

ehilà!! Di nuovo scusate il ritardo, ora adotto la scusa del lavoro ^^

spero che con questo capitolo il piano sia più chiaro! Nel prossimo, probabilmente l’ultimo, vi prometto che ci sarà il momento di Shika e Ino ^^

come sempre spero di avervi divertito, un bacio!

  
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