Capitolo 14
Una volta riuscita ad allontanarsi dal frigorifero, balbettò qualcosa a
riguardo della matematica e si rimise a sedere. Forse, concentrandosi sui
numeri e sulle incognite, sarebbe riuscita a non pensare a quello che aveva
appena realizzato, e che, doveva assolutamente rimuovere dalla testa.
Come se nulla fosse accaduto, invitò il ragazzo a mettersi vicino a lei
per continuare da dove erano rimasti, era talmente sconvolta che anche Ligabue
era in religioso silenzio.
Piergiorgio leggermente basito dal comportamento non fece domande e si
limitò a controllare lo stato degli esercizi che la ragazza stava facendo.
Poco dopo, a salvarli da quell’imbarazzo che si era creato, arrivò
Ettore assieme alla babysitter Masha, di origini croate ed inevitabilmente
bionda.
-ciao piccoletto!- lo salutò Piergiorgio
-come mi hai chiamato?- chiese il bimbo guardandolo male
-scusa!- disse immediatamente -siete proprio fratelli- continuò rivolto
alla ragazza che abbozzò un sorriso
-ciao, io sono Piergiorgio- aggiunse allungando la mano al bimbo
-Ettore, molto piacere- rispose formale -Tizzi, ci fidiamo di lui?-
chiese alla sorella
-speriamo- rispose sottovoce mentre annuiva col capo
-e questa bellezza, deve essere la tua babysitter?- domandò guardando la
ragazza che era rimasta in disparte
-piacere Masha- gli strinse la mano
-tutto mio- rispose il ragazzo con fare piacione
-scusate…mi dispiace interrompere quest’adorabile siparietto, ma io
dovrei studiare…- interruppe forse troppo acidamente la ragazza
-noi andiamo di là- la babysitter scortò Ettore in salotto
-non mi avevi mai detto che Masha fosse così carina!- disse rivolto a
Tiziana per farla arrabbiare visto che già le sembrava sulla buona strada
-non pensavo fosse rilevante, ma se vuoi, d’ora in poi, mi segno tutte
le bionde che incontro!- ringhiò infastidita
-non mi serve un assistente, ma grazie lo stesso- la prese in giro -non
fare la gelosa, ti ho già detto che m’imbarazza!- aggiunse
-tu, invece, devi fare il cretino con tutte?- chiese sempre in malo modo
-fa parte del mio dna…- rise guardandola sbuffare
-allora vai di là, che io mi arrangio!- brontolò indicandogli il salotto
-però muoviti perché tra mezz’ora va via…-
-con tutto quel tempo si possono fare un sacco di cose- ammiccò
guardandola
-ti ricordo la presenza di Ettore- lo fermò
-ma io dicevo qui, micca di là!- ammise seriamente
-sì, hai ragione si possono fare un sacco di esercizi- lo placcò sul
nascere e s’immerse nuovamente nel libro lasciandolo sbuffare sonoramente.
Giovanni non aveva accompagnato Eleonora subito a casa, si era fermato
in un posto che gli piaceva molto, era una piazzetta nel centro storico, con,
in mezzo un piccolo monumento sul quale si sedette la ragazza, per essere alla
sua altezza occhi
-quindi?- chiese lei sorridendo quando lui le prese il viso tra le mani
per baciarla -questo argomento lo abbiamo già affrontato, mi sembra- gli disse
appena riuscì
-e non ti è piaciuto?- domandò lui rimanendo con la fronte appoggiata a
quella della ragazza
-sì certo!- ammise candidamente
-come mai stamattina non ti ho visto?- le chiese allontanandosi
leggermente per guardarla negli occhi
-avevo da fare…- mentì spudoratamente
-di meglio che venire da me per un bacio?- domandò alzando un
sopracciglio
-e va bene!- sbuffò, non riusciva più a stare zitta -non sapevo come
comportarmi…- ammise infine, poi per spiegarsi meglio aggiunse -cioè, ecco
vedi, non sapevo…cosa fare…cioè, come relazionarmi…cioè, non sapevo com’eravamo
rimasti, se eravamo rimasti in qualche modo….cioè…- a quel punto un bacio la interruppe
e lei legò le sue braccia al suo collo
-non sapevo come fermarti- ammise il ragazzo sorridendo
-hai scelto un ottimo metodo, hanno fatto di peggio!- gli sorrise di
rimando
-dimmi come avresti voluto relazionarti- tornò sull’argomento
-la verità?- chiese sorridendo -quando ti ho visto arrivare, nel
giardino della scuola, avrei voluto correrti incontro, saltarti in braccio,
arpionarti a me- e lo strinse tra le sue gambe -e baciarti- si avvicinò al lui
per appoggiare le labbra alle sue
-tutta questa scena…per un misero bacetto?- chiese lui schifato
-hai ragione, ma in fondo sono timida, e c’era mezza scuola, e
soprattutto le tue ammiratrici…- si giustificò -in realtà avrei dovuto fare
così…- disse tenendolo sempre stretto a se e baciandolo con amore
-molto meglio, è perché non l’hai fatto?- domandò
-sei tu l’uomo, ho rispettato i ruoli!- spiegò convinta ripensando al
discorso dell’amica
-quindi se voglio uscire con te, devo passare da tuo padre?- chiese
preoccupato
-no, se non tu non voglia sposarmi subito!- chiarì Eleonora -vuoi uscire
con me?- chiese poi
-certo!- risoluto -vorrei anche avere una relazione con te, perché
vedi…- si stava agitando e passando nervosamente una mano tra i capelli -io…io,
sono innamorato di te!- finalmente riuscì a dire quello che voleva
-veramente?- chiese lei realmente stupita prima di essere interrotta
nuovamente da un altro bacio
Il mattino seguente Eleonora e Tiziana si ritrovarono in motorino
assieme verso scuola, la bionda aveva deciso che per un po’ si sarebbe fatta
accompagnare dall’amica per poi tornare a casa col ragazzo.
Dopo aver raccontato con dovizia di particolari, non richiesti, la prima
parte del suo pomeriggio passato con Giovanni, Eleonora notò lo scarso
entusiasmo da parte di Tiziana
-visto che la mia storia d’amore non t’interessa, raccontami tu
qualcosa!- sbuffò verso l’amica che stava parcheggiando
-scusami, sono in ansia per il compito, dopo ti presterò tutta
l’attenzione che meriti- le disse più per farla stare buona che per altro.
Mentre erano in giardino in attesa di entrare, arrivò Giovanni che con
un sorriso smagliante raggiunse la sua ragazza e la baciò con foga
-oh, finalmente ho visto la nuvola d’odio spostarsi dalla mia testa alla
tua!- disse convinta Tiziana all’amica che la guardò con sorriso ebete
-non vorrai creare degli squilibri cosmici?- le domandò Piergiorgio
prima di depositarle un bacio con tanto di schiocco sulla guancia, facendola
arrossire
-mi stavo godendo il momento….e tu subito a rovinarmelo!!!- rispose
Tiziana imbronciata
-allora Piergiorgio, la tua alunna è pronta?- chiese Eleonora rimanendo
ben abbracciata al suo Giovanni
-certo che sì, dopo essere passata sotto di me!- disse a voce alta
facendo borbottare la folla di ragazze che nonostante tutto continuava a
seguirlo
-ecco! Grazie a te sono di nuovo la più odiata del liceo….- brontolò
controllando gli sguardi omicidi delle ammiratrici del moro
-non ti ha detto che se prenderà la sufficienza dovrà uscire con me?-
domandò il ragazzo ad Eleonora attirando molte occhiate interrogative da parte
dei presenti e della folla al seguito
-beh, Titti, non mi dici mai niente!!- sbuffò la bionda mettendo su il
muso -dovrò prendere dei provvedimenti e declassarti come amica!- continuò a
lamentarsi
-perché non è vero, se l’è inventato sul momento, non avrei mai
acconsentito ad un simile ricatto!!- spiegò la ragazza convinta
-ti fai ricattare da Achille e non da me?- domandò Piergiorgio alzando
leggermente il tono della voce -credo che mi offenderò per questo!- continuò
incrociando le braccia al petto
-a questo punto…mi defilo che vado a concentrarmi per il compito!- con
un cenno della mano salutò i ragazzi e si diresse a passo svelto verso la sua
aula
-allora stasera cinema!- le urlò dietro ridendo sapendo che la cosa
l’avrebbe fatta infuriare, infatti, dalla mano alzata per salutarli spuntò un
dito
-quella mi nasconde qualcosa….- disse Eleonora tra sé e sé
incamminandosi pure lei verso l’ingresso.
Le prime due ore passarono, e il compito anche, Eleonora era tranquilla
per come lo aveva svolto, Tiziana un po’ meno, ma, dopo aver confrontato i
risultati, si rincuorò, pensando di non averlo fatto malaccio, in fondo quel
pomeriggio terribile a qualcosa era pur servito.
Arrivata ricreazione, le ragazze uscirono e si ritrovarono nell’atrio,
dove la mora cominciò come quasi ogni giorno a litigare con la macchinetta del
caffè
-sicura che tu non mi debba raccontare qualcosa?- le chiese Eleonora che
la vedeva più strana del solito -mi sembri nervosa…- aggiunse -e la scusa del
compito non regge più…-
-assolutamente- mentì con convinzione
-strano perché la mia farfalla dice il contrario…- le passò vicino con
aria di chi sapesse
-staccherò le ali a quella maledetta farfalla….- ringhiò all’amica che
invece sorrideva convinta
-quindi, quando ti decidi ad aggiornarmi?- le chiese Eleonora
guardandola negli occhi
-non adesso che stanno arrivando Red e Toby…- fece cenno col capo
indicando i ragazzi che si stavano avvicinando
-lo sapevo che mi nascondevi qualcosa…- fece in tempo a dire prima
dell’arrivo dei ragazzi –dammi un indizio?- chiese per sedare la curiosità
-tuta- riuscì a dire prima di essere interrotta
-com’è andato amore?- chiese Giovanni alla bionda in uno slancio di
romanticismo
-benissimo- rispose prima di baciarlo
-credo che questo caffè mi andrà di traverso!- commentò schifata Tiziana
-vuoi che ti baci per non essere da meno?- le
chiese Piergiorgio con un ghigno malefico
-sto benissimo così, grazie- la ragazza era terrorizzata all’idea di un
nuovo incontro ravvicinato col moro, ora che aveva scoperto di provare qualcosa
per lui e il suo amato Luciano si era rifatto vivo urlandole come suo solito in
testa…per il cielo è un po’ presto, per
l’inferno non c’è posto…
-allora stasera esci con me?- le chiese poi
-devo aver preso quattro!- rispose per cercare di dissuaderlo da quella
catastrofica idea
-allora andremo al cinema quando vi portano i risultati- spiegò il
ragazzo convinto che avesse almeno preso la sufficienza, mentre lei scuoteva la
testa sconfitta.
Al rientro in classe Eleonora era sistemata sul banco pronta per un
interrogatorio in grande stile, ma l’ingresso della professoressa e la chiamata
dell’amica alla cattedra per un’interrogazione in storia dell’arte la fece
desistere e a malincuore dovette rimandare il discorso che era dalla mattina
che voleva fare.
Uscirono dall’aula in ritardo perché Tiziana dopo essere stata tutto il
tempo sotto torchio stava rallentando i movimenti sperando di non incontrare
Piergiorgio, mentre l’amica cercava di smuoverla perché al contrario voleva
incontrare i ragazzi e soprattutto Giovanni.
Una volta fuori dalla classe la bionda cominciò a tirare l’amica per lo
zaino per metterle fretta
-dai che non vorrei che il mio cavaliere fuggisse!- cercò di spronarla
Eleonora
-non sarebbe un gran gentiluomo nel caso…- rispose piccata la mora
-alle tre oggi pomeriggio, tu ed io al bar in centro…così mi racconti…-
la minacciò col dito la bionda -soprattutto mi spieghi cosa significa “tuta”,
anche se una mezza idea…-
-è necessario?- chiese sperando vivamente in una risposta negativa
-lo sai benissimo! Ed ora visto che remi contro, io mi fiondo dal mio
amor…- le disse prima di fuggire verso il parcheggio.
Tiziana trascinandosi i piedi sconsolata stava ripensando a quello che
le era capitato, mentre Ligabue continuava a confonderla…la linea sottile fra baciare e mangiare…, lei che voleva passare
gli ultimi nove mesi di liceo nella maniera più tranquilla possibile, si era
ritrovata, contro la sua volontà, innamorata. E non di un ragazzo qualunque,
bensì, del più bello della scuola, che per giunta era allergico alle relazioni.
E questo, in effetti, poteva essere un punto a suo favore in quel momento.
L’unica soluzione sensata che trovò era quella di negare l’evidenza e di
farsela passare il prima possibile.
Immersa nei suoi pensieri non si accorse di avere davanti due ragazze
che la stavano salutando
-oh, scusate, non mi ero accorta…- disse quando stava ormai per
investirle
-tutto a posto Tiziana? Mi sembri un po’ strana!- le chiese Valeria
-un compito e un’interrogazione, mi hanno stremato!- mentì, non poteva
di certo raccontarle che era tutta colpa di suo fratello
-quando ci si mettono…sti prof, sono terribili!- rise Luciana guardando
l’amica
-avevate bisogno?- chiese Tiziana vedendole impalate davanti a lei senza
accennare alcun movimento
-di un immenso favore!- la supplicò Valeria con le mani unite in
preghiera
-ti prego, ti prego, ti prego!- aggiunse Luciana
-se posso, volentieri…- non sapeva dove le due volessero arrivare e
neanche lo immaginava
-ecco…- iniziò il discorso Luciana -siamo venute a sapere…-
-tramite le nostre fonti…-s’intromise Valeria
-fonti sicure…- continuò la castana -che tra poco ci sarà una grande
festa…-
Tiziana intanto le guardava girandosi aritmicamente da un viso all’altro
continuando a non capire
-…in bagno non si parla d’altro…- spiegò Luciana credendo di aiutarla
-e noi…- aggiunse Valeria -vorremmo…ecco…-
-parteciparvi- urlarono in coro facendo sgranare gli occhi a Tiziana che
si chiedeva il suo ruolo in tutto ciò e quando effettivamente stava per chiederlo
-devi aiutarci a convincere Fred e Barney!- la illuminò finalmente
Valeria
-che…come puoi aver immaginato dal nome…sono all’età della pietra per
certe cose…- chiarì il tutto Luciana
-stiamo parlando della festa di compleanno dell’ominide piccolo e unto?-
domandò infine Tiziana per aver ben chiaro il quadro della situazione,
continuando a non capire l’entusiasmo
-Achille Catena quinta F!- specificò per non lasciare nessun tipo di
dubbio Valeria
-sappiamo che voi ci andrete…- le disse anche Luciana
-sempre secondo l’informatore che vive in bagno?- chiese Tiziana
preoccupata di quante cose sapesse
-a dire il vero ho origliato una telefonata di mio fratello!- spiegò
Valeria ridendo
-così ti voglio!- le diede una pacca sulla spalla -ho faticato tantissimo
a convincere Pier…Fred…Barbieri, se volete, farò un tentativo, ma non
garantisco niente…- aggiunse -scusate, ma non vi conviene chiederlo ad
Eleonora, che ora ha delle aderenze e degli argomenti molto convincenti?-
domandò pensando all’amica e al neo fidanzato
-sono nella fase cuoricino…non ci darebbe ascolto!- spiegò Luciana
leggermente schifata
-non sottovalutatela…- rise Tiziana -comunque se è questo che
volete…farò il possibile!- liquidò così le ragazze dirigendosi verso il
parcheggio dove gli altri l’aspettavano.
-alla buon ora!- la salutò gentilmente Piergiorgio facendola sbuffare
-dimmi che almeno era un bel maschio?- le domandò Eleonora abbracciata
al suo Giovanni
-difficile, gli unici decenti sono già qui!- rispose al suo posto
Piergiorgio
-ehy, tu, Pier…galletto…Barbieri, abbassa immediatamente la cresta!- lo
sgridò -non mi sembra di avervi obbligato ad aspettarmi!- ringhiò
-vedo che l’umore, nonostante la scuola per oggi sia finita, non ti è
migliorato!- la riprese la bionda prima di posare un bacio sulla guancia del
ragazzo
-d’ora in poi, sarà sempre così?- chiese la mora schifata rivolgendosi a
Piergiorgio
-fattene una ragione!- le rispose Eleonora -ed ora che sei arrivata, ti
saluto, e ti ricordo il nostro appuntamento!- si sistemò meglio sullo scooter
del ragazzo e partirono lasciandola lì e per non rischiare contatti
ravvicinati, salutò frettolosamente il ragazzo e sparì pure lei.
Il pomeriggio all’ora prestabilita si fece trovare al solito bar, aveva
già ordinato una cioccolata calda con panna quando vide arrivare Eleonora
-è così grave la faccenda?- le chiese mentre si sedeva al tavolino
-sempre la tua fida farfalla?- domandò a sua volta Tiziana
-no! Era per la cioccolata con annessa panna!- spiegò Eleonora indicando
la tazza -una carenza d’affetto così…non è da te! Vieni qua che ti abbraccio!-
allargò le braccia aspettandola
-come se l’avessi fatto!- le rispose turbata la mora guardandola storto
-dai su, racconta!- la incitò e Tiziana sapeva che non avrebbe mollato
finché non le avesse confessato tutto, e in fondo, parlarne con un’amica
probabilmente le avrebbe fatto bene -è colpa di Piergiorgio Barbieri, vero?-
domandò per darle un inizio
-in un certo senso…- Tiziana prese coraggio e continuò -ieri pomeriggio,
mentre mi baciava, ho capito una cosa tremenda…- e si bloccò non sapendo bene
che termini usare per continuare, martoriandosi le dita delle mani
-vuoi che lo dica io, se non riesci?- le chiese Eleonora che aveva già
capito tutto da un pezzo
-sì- biascicò abbassando il capo sconfitta
-come avevo previsto…ti sei innamorata di Piergiorgio Barbieri- disse
semplicemente sorridendo
-e adesso mi devi aiutare!- la supplicò la mora
-non credo che tu ne abbia un gran bisogno…- era già partita in quarta
-secondo me, è bello cotto pure lui...- aggiunse soddisfatta -ma, per qualsiasi
cosa ci sono!- concluse lasciando l’amica con gli occhi sbarrati e fuori dalle
orbite
-mi devi aiutare a rimuoverlo dal cervello! Non a conquistarlo!- spiegò
scandendo bene la prima frase non ammettendo repliche
-hai qualche idea?- le chiese cercando di assecondare quel delirio
momentaneo
-visto che è un problema mentale…pensavo chessò, di iscrivermi ad un
corso di meditazione yoga…o giù di lì, per togliermelo dalla mente e
sostituirlo con qualcos’altro!- continuò nella sua follia
-fossi in te, visto il soggetto, mi butterei in un corso di tanta…-
scoppiò a ridere Eleonora mentre l’amica la guardava malissimo -poi, tanto per
la cronaca, è un problema di cuore…- aggiunse facendosi seria
-consigli un trapianto?- chiese Tiziana
-potrebbe essere un inizio, ma lo sai, le liste d’attesa sono
lunghissime…- la prese in giro –un’altra idea?-
-per il momento nessuna, spero solo non si metta mai più la tuta- ammise
sconfitta
-da stupro- voleva essere una domanda me ne uscì un’affermazione
-sì, sennò non lo avrei mai baciato di mia spontanea volontà!- rise
anche lei per la sciocchezza detta
-seeeee-
Ben ritrovati, dopo un settimana passata ad ignorare la febbre, aver contagiato una quantità di amici spropositata che, continuano a minacciarmi….siamo arrivati allegramente al capitolo 14, le cose stanno per complicarsi e l’avvicinarsi delle mie ferie (ne ho bisogno) significa che stiamo per giungere al termine. Spero comunque continuiate fino alla fine.
Renesme e jacob: oh, grazie, troppo gentile! Ho piacere che i personaggi ti piacciano, nei prossimi capitoli ci sarà un po’ di maretta…ma risolveremo tutto! Bacioni
Vampistrella: ebbene sì Tiziana se n’è resa conto….non hai sentito le campane suonare a festa???(anche io amo le tute…ma non diciamolo troppo in giro!!!) Ele e Gio, mo si sistemano, e le sisters non sono così diaboliche o forse sì….beh almeno sono simpatiche!!! Grazie di tutto
SCD71001: Pier…prima o poi…Barbieri, è un po’ lento, ma confidiamo in lui!!!! Ce la farà a capire…bisogna solo dargli tempo!!!
4lb1c0cc4: per la macchina effettivamente ho preso spunto da un gnoccolone incontrato tempo fa…ora ho scoperto abitare nella mia via…oooohhh!!! La tuta ha sempre un suo perché, ovviamente dipende anche da chi la indossa…cioè pensare ad Achille in tuta…mi fa star male…baci e grazie!!
Freeze:….Pier in kilt….che idea malvagia!!!! Credo di aver capito cosa intendi ed in effetti lo prendo come un complimento…poi è estate, non si può leggere roba troppo impegnativa, già mi si fonde il cervello dal caldo, figuriamoci l’omino in giacca di pelle…ieri era in canotta!!! Una brutta visione ti assicuro!!
Lo ammetto ho passato il liceo nel bagno dei maschi, molto più divertenti e simpatici rispetto alle donzelle!!!
Le squinternate indemoniate: omioddio ma è un tema….devo prendere appunti per rispondere!!! Non so cosa dirvi, non ho parole!!! Posso solo ringraziarvi e amarvi!
p.s. secondo me Pier sa del patto…
ma andiamo avanti, tanto già sapete…continuo a ringraziarvi e a baciarvi!!!
Zucchina: addddddiritttttura un genio!!!! Il mio ego ringrazia, anche se pensa tu stia esagerando!!!!
Continua pure e divertiti con noi! Grazie ancora
Nicoletta2: ti dico la verità….fumo solo quando esco con le amiche!!!!
Il mio maniaco è ormai assente ingiustificato da troppo….o non gli interesso più…o è morto, o spero per lui…ha trovato di meglio!!!
Ops scusa il volo da prenotare è per malaga…poi ci trasferiamo allegramente a marbella!!! Partenza il 21! La macchina fotografica è un prolungamento del mio braccio!!! Baci e alla prossima
Lili D G: siccome è maschio…dobbiamo attendere!!!! Giovanni è solo un timidone…diamogli tempo! Per il compito…speriamo, ma in fondo chissene, la matematica è pur sempre un opinione (quello che ho sempre cercato di spiegare a mia madre portandole a casa dei 3). Grazie e ciao