2 CAP:
Odio gli orfanotrofi.
Arrivammo di sera a quello dall’altro lato della città e quando il
poliziotto bussò
venne d aprirci una suora bassa e grassa.
Si, lo so, non sono molto gentile.
Non sono in vena di esserlo.
Si fece dare i miei dati personali, e poi altre cose di cui avrebbe
potuto fare sinceramente a meno,
quali peso, altezza, hobby preferito.
Non ho mai avuto un hobby.
Vivevo le giornate come mi andava, riempiendo ogni secondo con
qualcosa di assolutamente improvvisato.
Mi condusse in una stanza con dei letti, dove c’erano già altri
bambini.
Li scrutai per vedere se non
conoscevo qualcuno, benché non conoscessi molti orfani.
Scaricai la mia borsa accanto ad un letto libero e presi il libro che mi ero portato da casa,
non rivolgendo lo sguardo a nessuno.
Quando potevo sgattaiolavo fuori dal dormitorio e andavo in chiesa,
che si trovava sul retro.
Andai proprio una sera, non appena i miei compagni si furono
coricati:
accesi un cero ai miei genitori e mi inginocchia silenzioso sulla
panca
-Cosa ci fai qui?-
Aspettandomi la vecchia suora grassa, mi girai di scatto.
Ma non era la suora, era bensì il prete.
Si venne a sedere accanto a me
-Pensi ai tuoi genitori, vero? Scommetto che erano delle brave
persone-
-Lo erano-
Risposi serissimo
-Dove credi che siano, adesso?-
Gli lanciai un occhiata perplessa
-Pensi che siano volati in cielo??-
Sospirai si impazienza
-Non credo a queste cose. Che importanza ha, ormai?-
-Dove credi che siano adesso?-
-In paradiso-
Risposi senza pensarci.
Lui mi sorrise
-Visto? Tutti crediamo in queste cose, anche se diciamo che non è
vero-
Restammo per un po’ in silenzio, io riflettevo sulle sue parole
-Ma io sono ancora piccolo. Perché mai Dio, che dicono è tanto
buono, li ha chiamati proprio ora? Non poteva lasciarli con me un altro po’?-
Chiese
-Tu sei un bambino dovrà fare molte cose da solo, Angelo. Ma non
per questo ti devi scoraggiare. Loro ti guardano da lassù-
E indicò la finestra sopra le nostre teste.
Poi sospirò, si alzò e disse
-E’ ora, sarebbe meglio che tu vada a letto, prima che la Superiora
venga e ti prenda dalle orecchie-
Mi riaccompagnò al dormitorio
e ci salutammo.
Mentre mi dirigevo verso il mio letto, un ragazzino che si chiamava
Kristien, ma che chiamavano tutto Aphrodite perché sembrava una ragazza, mi chiamò
-Cosa ci fai ancora alzato?-
Gli bisbigliai
-Niente-
Mi rispose lui .
Poi sollevò la testa dal cuscino e disse
-Dove sei andato?-
Io non sapevo se raccontargli la verità, ma poi decisi che potevo
fidarmi e gli raccontai tutta la storia.
Alla fine lui annuì e disse
-Anche i miei sono morti. Incidente aereo-
-Mi dispiace-
Gli risposi sinceramente intenerito.
Aveva un faccino triste e sembrava che avesse bisogno di parlare
con qualcuno
-Possiamo diventare amici?-
Mi chiese poi
-Eh? … oh, si, si, certo. Mi farebbe piacere-
Lui mi sorrise
-Ora è meglio che vada a letto. Ci vediamo domani-
E mi diressi verso il mio letto.
Prima di dormire, raccontai ai miei genitori dell’incontro con il
prete e della mia nuova amicizia.
Li immaginai che mi sorridevano, seduti su una nuvola d’oro, con
due vestiti bianchi che mi salutavano.
Mia madre mi raccomandò le solite cose: fai il bravo a scuola, non
andare a letto tardi e tutte queste piccole premure che una madre ha sempre per
i propri figli..
Mio padre mi disse ‘ti voglio bene’.
Poi si allontanarono sulla loro nuvola.
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finnish_pancake: Oh, ciao!
Veramente devo ammettere che mi è venuta di getto e pensavo che non fosse
un granché, e mi ha fatto molto piacere ricevere recensioni positive!
Bé, eccoti il secondo capitolo, come ti sembra? ^^
JackoSaint94:
Ciao anche a
te!
Volevi conoscere la sua storia?
L’hai chiesto alla persona giusta: eccola qua! XD
E grazie per averla inserita al primo colpo tra le ‘seguite’ ^^