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Autore: Naomi    29/06/2010    1 recensioni
Dopotutto è il college no?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Claire Bennet, Sylar
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Parigi.

 

Pioveva quando Claire arrivò a Parigi. Entrò in un taxi che la portò direttamente all’ appartamento sull’ Avenue Montaigne . Era un appartamento estremamente lussuoso, decisamente qualcosa a cui Claire non era abituata.

‘La vacanza inizia perfettamente’ pensò mentre posava la valigia a terra vicino alla porta d’ ingresso e iniziava l’ esplorazione della sua nuova casa.

Il jet lag si faceva sentire, Claire si buttò ancora vestita sull’ enorme letto di quella che sarebbe stata la sua nuova camera per le prossime settimane, o per i prossimi mesi.

 

 

New York.

 

Peter, Sylar e Matt erano seduti ad un tavolino in un bar poco vicino da casa di Peter,  le loro colazioni ancora intatte davanti a loro mentre col viso preoccupato i loro occhi erano persi nel vuoto.

Un grande problema. Salvare New York senza Claire. Come ci sarebbero riusciti?

Senza Claire…Sylar si soffermo su quelle due parole, senza Claire. Ma lei era andata via ormai, non sarebbe tornata, era inutile anche solamente pensare a lei, si era voluta allontanare da lui, non lo amava, era solo attratta, dopotutto il ragazzo tenebroso e irraggiungibile va molto di moda tra le ragazze, e lui era anche molto più grande di lei. Ovvio. Non era innamorata.

 

“Staremo qui a pensare o faremo sul serio qualcosa?” Disse Sylar ad alta voce per tentare di soffocare le voci che sentiva nella sua testa.

 

 

Parigi.

 

Un raggio di luce entrò da una delle imposte difettose e colpì Claire in pieno viso. Lentamente la ragazza aprì un occhio e poi un altro. Infastidita dalla luce si alzò e andò in bagno, si lavò la faccia e si sentì finalmente pronta ad accendere le luci e aprire le finestre.

In casa entrò un venticello fresco e un odore di pioggia. Quanto tempo aveva dormito? Non lo sapeva. Aprì il frigo alla ricerca di qualcosa da mangiare. Vuoto. Si sarebbe fatta una doccia e poi sarebbe andata dritta in un ristorante e a comprare qualcosa con cui riempire il frigo.

 

Parigi era bellissima. Le strade ancora bagnate, la gente chiudeva gli ombrelli, i bambini si precipitavano nei parchi e la gente usciva dai taxi per riprendere a camminare.

Claire entrò in un ristorante italiano e ordinò un piatto di spaghetti e mentre aspettava la sua mente si rivolse a New York. Non sapeva se lasciare la città fosse stata una buona idea ma era certa che per lei era stata la cosa migliore da fare. Non poteva, non doveva continuare a pensare sempre agli altri mettendo la sua vita e la sua felicità sempre al secondo posto, non era giusto nei suoi confronti.

C’ era tanta gente egoista al mondo, perché non poteva esserlo ance lei?

Pensò a Gabriel. Al loro primo bacio all’ università, al loro secondo bacio, al sogno, le passò tutto davanti. Aveva fatto bene ad andare via. Innamorata di Gabriel. Innamorata di Sylar. Solo un pazzo si sarebbe lasciato sopraffare da un sentimento così forte per un tale mostro. Anche se Claire aveva scoperto un nuovo lato di Sylar, aveva scoperto il Gabriel che pochi conoscevano, quello che era prima di scoprire i suoi poteri, prima di diventare lo spietato assassino per cui ora era conosciuto.

 

Andare a Parigi non era stata per niente una pessima idea.

 

 

New York.

 

Qualcuno bussò alla porta

“Noah apri Tu?” Disse Laurel che troppo impegnata a cercare informazioni su Samuel non aveva intenzione di alzarsi dalla sua postazione davanti al pc.

Noah andò ad aprire. Syalr, Matt e Peter erano davanti a lui.

“Claire è partita” disse Peter senza aspettare un minuto di più

“Partita? – esclamò sorpreso Noah – Partita dove? E quando? Sta bene?” Chiese poi senza aspettare la risposta alle prime domande.

“Tranquillo Noah, sta bene – disse Matt – è a Parigi”

Noah tirò un sospiro di sollievo. “Entrate” Disse poi rendendosi conto che erano tutti ancora tutti sulla soglia.

 

  
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