Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    29/06/2010    5 recensioni
-Credi che sia l’estate giusta per trovarti un ragazzo?-
Sakura arrossì di botto e balbettò:
-M-Ma… Che domande fai? C-Come puoi chiedermi di tradire Shaoran?-
Tomoyo spense la telecamera e sorrise dolcemente all’amica.
-Shaoran non c’è più, è partito cinque anni fa, e non è più tornato. E poi non sei la sua ragazza.-
-Per come hai detto che non c’è più sembra che sia morto.- Rise Sakura, poi sospirò.
****Shaoran è partito da cinque anni; Sakura riceve un invito per un parco di divertimenti a tema Horror, su un'isola. Che scherzi sta architettando il destino per lei?
Aggiornando ho fatto la mia buona azione della settimana, voi fate la vostra offrendomi una recenzione XD
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6 - RISVOLTI

La ragazza tese le braccia verso di lui, poggiandogli lievemente le mani sulle guance, poi si alzò sulle punte dei piedi e poggiò un lievissimo bacio sulle labbra di lui.
Shaoran rimase basito; ebbe solo il tempo di portare la mani alla vita della ragazza, prima che il cellulare che aveva in tasca iniziasse a suonare.
I due dovettero separarsi, anche se a malincuore; Shaoran portò il cellulare all’orecchio e rispose.
-Che fine avete fatto? Che state facendo?- Domandò Eriol all’altro capo del telefono.
Shaoran non rispose.
-Ho chiamato nel momento sbagliato?- Si preoccupò poi.
-In effetti si… che ti serve?- Sospirò Shaoran.
-Tomoyo e Meilin sono preoccupate; si sono svegliate e non hanno trovato Sakura in camera, ma lei è con te; è Yamazaki che non si trova… Chiharu è preoccupata…-
-Yamazaki non si trova?- Domandò di rimando.
Sakura si voltò verso di lui; gli occhi sgranati e le guance ancora rosse.

Cercarono per tutto l’albergo ma di Yamazaki non c’era traccia.
Chiharu era preoccupatissima e faticava a mettere due parole sensate in fila. Verso mezzogiorno, dopo ore di ricerche che non avevano portato a nulla, Sakura, Tomoyo, Eriol e Shaoran si incontrarono in camera delle ragazze per discutere.
-Come è possibile che non abbiamo percepito nulla? Non un segno, non un movimento sospetto, nulla!- Stava dicendo Shaoran agli altri.
Sakura, poco distante da lui, teneva lo sguardo basso e restava in silenzio, tentando di percepire un qualche potere alla stessa maniera con cui fino a qualche anno prima percepiva le carte di Clow.
Lei e Shaoran, in un comune accordo muto, avevano deciso di non parlare di quello che era successo sul balcone tra loro qualche ora prima.
-E se mandassimo in giro le carte di Sakura a cercare Yamazaky? – Propose Meilin entrando nella stanza.
-Non saprei, potrebbe essere pericoloso per le carte e per Sakura. – Commentò Eriol preoccupato.
-Se è pericoloso come dici allora non lo faremo. – Affermò Shaoran convinto lanciando un occhiata cupa a Sakura.
La ragazza, sentendosi chiamata sempre più in causa si sedette sul letto. – E se telefonassimo a Kerochan? –
-Non credo che Kerochan possa capire una cosa che neanche io comprendo.- Disse Eriol mortificato. – Intanto comincia a prendere le carte. – Propose.
Sakura annuì, allungando la mano verso il cassetto del comodino in cui le aveva infilate quella mattina.
Infilò la mano nel cassetto in cerca del libro, comprendendo, sempre con più terrore, che non ve n’era traccia.
Scattò in piedi spaventata frugando tra la carta da lettere e alcuni appunti di storia che aveva infilato nella borsa per caso, poi fu costretta ad ammetterlo ad alta voce:
-Il libro non c’è.-
-Come sarebbe? – Chiese Meilin ansiosa, lanciandosi verso il cassetto e iniziando a cercare. Sakura fece qualche passo indietro, con le gambe tremanti. – Giuro che l’avevo messo lì! –
-Ne sei sicura? – Eriol le si avvicinò quasi nervoso, perdendo l’espressione calma che lo contraddistingueva.
-L’ho vista io mentre ce lo infilava! – Assicurò Meilin.
-Si, e poi siamo andati a cercare Yamazaki, nessuna di noi è tornata qui dopo! – Affermò Tomoyo.
Sakura sentiva un groppo alla gola. Le sue amate carte erano scomparse, qualcuno le aveva rubate, e chissà cosa ne avrebbe fatto. Portò una mano alla bocca per soffocare i singhiozzi.
Sentì una mano poggiarsi dolcemente sul suo braccio e si abbandonò nella stretta confortante di Shaoran, piangendo sulla sua spalla.
-Lo ritroveremo. – La rassicurò lui all’orecchio.
-Potrebbero averlo preso le cameriere. – Suggerì Tomoyo speranzosa.
-sarebbe furto, perché avrebbero dovuto farlo? – Ragionò Meilin.
-Andiamo dagli altri. – Disse Eriol aprendo la porta.

Raggiunsero gli amici, scoprendo che Yamazaki era ancora disperso e che, ora, anche Chiharu non si trovava più.
Sakura strinse forte la mano di Shaoran, che non si allontanava da lei neanche per salire le scale o sedersi.
-Dov’è stata l’ultima volta che l’avete vista? –
-Vicino al bosco, ha detto di aver visto Yamazaki, gli è corsa dietro, sempre se l’ha visto davvero.- Rispose Naoko a Meilin.
-Ok, allora non dobbiamo più separarci, li ritroveremo, vedrete.- Affermò Shaoran convinto tentando di rassicurarli, mentre con lo sguardo teneva d’occhio ogni minimo movimento della ormai sconvolta Sakura.

Arrivò la sera, e l’ansia aumentò. I ragazzi restarono insieme in albergo. La cena fu consumata in silenzio, poi si recarono tutti nella sala degli spettacoli. Rika, Meilin e Naoko andarono con gli altri, sperando che Yamazaki e Chiharu tornassero all’improvviso dicendo che era tutto uno scherzo.

-Sicuro che sia stato saggio lasciarli da soli? Insomma, separarci? – Domandò Tomoyo ad Eriol preoccupata, camminando affianco agli altri due.
Quasi senza rendersene conto Sakura aveva tenuto per tutto il giorno la mano intrecciata a quella di Shaoran.
-Assieme a Yamazaki e Chiharu sono spariti altri ragazzi, e tutti si erano allontanati dal gruppo, erano soli, sono spariti solo ragazzi che erano rimasti soli. Stando a coppie dovremmo essere al sicuro. –
-Ora che facciamo? Qual è il piano? – Domandò Shaoran.
-Io e Tomoyo raggiungiamo le ragazze, voi due fatevi un giro, credo che dobbiate parlare di certe cose. –
Sakura e Shaoran si scambiarono un’occhiata imbarazzati, allontanandosi di colpo, ma prima che potessero ribattere Tomoyo ed Eriol avevano già voltato loro le spalle.
-Non dovremmo separarci… - Borbottò Sakura.
-Staranno bene, vieni con me, dobbiamo parlare davvero. – La interruppe il ragazzo trascinandola dietro di se su per le scale.
La porta della terrazza si aprì subito, e i due uscirono all’aria aperta.
-Ok, parliamo. – Sakura si appoggiò alla parete alle sue spalle, stringendo le braccia al petto.
-Hai freddo? – Le chiese Shaoran premuroso.
-Non importa. – Rispose lei scuotendo la testa seccata.
-Shaoran, loro, Rika e Naoko, credono che potrebbe essere tutto architettato dall’hotel e che loro siano da qualche parte a divertirsi, e che magari ci stiano osservando in qualche modo. –
-Ma noi sappiamo che non è così. – Osservò Shaoran a sguardo basso. Non era di questo che gli premeva parlare.
-C’è qualcosa qui, e dobbiamo scoprire cosa. –
-Non dobbiamo parlare di questo, Sakura. – Si scambiarono un’occhiata, e la ragazza arrossì.
-Qual è il problema allora? – Chiese.
-Questa mattina, sul balcone… - Azzardò lui rosso in viso, ma con gli occhi puntati nei suoi. Sakura sobbalzò, arrossendo a sua volta a quello sguardo serio.
-Non c’è nulla di cui parlare. – Mormorò Sakura, terrorizzata dal dubbio di poter essere respinta. Amava Shaoran, ma non sapeva se lui, dopo tutti quegli anni provasse ancora le stesse cose per lei.
-Sakura, tu mi hai baciato! Dobbiamo parlarne eccome! –
Shaoran stesso si stupì della facilità con cui l’aveva detto.
-Non c’è niente di cui parlare. – Ripeté Sakura sperando di essere convincente. Poi si raddrizzò, pronta a raggiungere la porta, dando le spalle al ragazzo.
-Forse hai ragione, non c’è nulla di cui parlare. – Disse Shaoran a denti stretti afferrando la ragazza per un polso e spingendola di nuovo verso la parete.
Forse fu un gesto un po’ avventato, ma non aveva davvero voglia di parlare. Sapeva solo di dover fare capire tutto a Sakura.
Senza pensare alle possibili conseguenze o a tutti i problemi che li circondavano, con una risolutezza quasi programmata, la baciò.

La porta della sala era spalancata. I ragazzi all’interno ridevano e chiacchieravano mentre lo spettacolo di magia, sul palco, proseguiva.
Tomoyo ed Eriol non riuscivano ad individuare le ragazze.
Il mago, sul palco, sfilò un coniglio dal cappello, per poi poggiare entrambi sul tavolino e farli scomparire sotto il mantello.
-Ora mi servirebbero tre volontari. – Annunciò poi rivolto verso il pubblico.
Due ragazzi ed una ragazza si fecero avanti e l’aiutante del mago, che indossava un succinto costume da strega, li fece entrare in delle grandi scatole che aveva portato.
-Ragazzi, siete venuti! – Esclamò Meilin spuntando alle loro spalle.
-Che fai qui? – Le domandò Tomoyo, - Senza le altre? Da sola? –
-Ho pensato che non mi servisse la scorta per andare in bagno! – Spiegò lei come se nulla fosse. – Ecco le altre. – Disse poi tranquilla indicando un tavolo in seconda fila.
I ragazzi videro finalmente le loro amiche, ma l’attenzione di Eriol fu presto richiamata da una potente aura malvagia che proveniva dalle scatole in cui erano entrati i ragazzi.

Erano ormai diversi minuti che, su quel tetto, Shaoran la baciava incessantemente. Se non fosse stata così tanto impegnata a rispondere ai baci e a rabbrividire Sakura si sarebbe data della stupida per aver avuto così tanti dubbi. Soprattutto ora che la mano del ragazzo si era infilata sotto la sua camicetta, perché sapeva che Shaoran non avrebbe osato se non l’avesse amata davvero, se non fosse stata una cosa seria.
Il ragazzo iniziò a baciarle il collo trepidante e lei, incapace di reggere il suo stesso peso, scivolò giù, finendo con il sedere poggiato per terra.
Shaoran tentò di sorreggerla come poteva, ma inevitabilmente finì a terra con lei.
-Che fai? – Le chiese. Ma lei non rispose, afferrandolo per il colletto e impossessandosi di nuovo delle sue labbra.
Poi le urla si riversarono all’esterno dell’albergo, e una moltitudine di esplosioni fecero saltare alcune finestre al piano terra.


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Dany92: Certo che, se quella scenata ha fatto scena, questa scena, beh… Uao! XD (L’opzione P era Parlare, la B era Baciare!) XD
DenaDena: Eriol… Perdendo colpi… Forse si, se servisse alla storia… Ci penserò.
Ciel88: Qualcuno morirà. Il povero Eriol ha perso pochi colpi per fortuna, se non li avesse mandato lassu a “parlare” sai dove sarebbero adesso? Lo so io! A guardare ciò che c’è dopo lo spettacolo di magia! E non è una bella cosa!
Laurettachan: Credi che il finale di questo cap sia meglio di quello dello scorso? Io credo di si…
Kairi_92: Non preoccuparti se non recensisci da tanto, l’importante è che da ora in poi tu lo faccia! XD Vorrei tanto sapere di questi tuoi flash!

   
 
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