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Autore: Sarhita    01/07/2010    4 recensioni
ATTENZIONE: in data 25/9/15 sono stati aggiunti due capitoli, e non uno soltanto, di cui il penultimo era stato già pubblicato, ma è stata aggiunta una parte. Grazie per l'attenzione.
"Sei un bravo attore, Sasuke. Lo sei sempre stato. Anche questo sentimento, per quanto scoinvolgente e doloroso sia, verrà nascosto dalla gelida maschera che ormai fa parte di te. Sasuke Uchiha. Un nome vuoto e freddo." Perché quei pensieri sembravano così ingiusti anche a me stesso?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Konohamaru, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Capitolo 16: *** Dichiarazioni spezzate a metà ***

« Naruto? Ci sei ancora? Fai un rumore, parla. »
«Kyuubi vuole ucciderti, ora. »
«Cos… cosa?»
«È da quando sei tornato che aspetta l’occasione giusta e ha detto che è adesso.»
Erano... erano azzurri o rossi quegli occhi che avevo davanti?


Deglutii a vuoto. Il senso di quelle parole mi roteava furioso nella testa, e non poter vedere era dannatamente frustrante, però nel tuo chakra non percepivo variazioni, quindi… c'era speranza?
« Naruto…»
Un sospiro provenne dalla tua parte, come se tu stessi cercando di calmarti.
«Ma io, Sasuke, non voglio… non so perché…»
Naruto… non sapevo cosa dire. Allungai la mano sul tavolo in cerca della tua.
Inaspettatamente tu la afferrasti con entrambe le mani, portandotela al volto. Potevo sentire la tua guancia sul dorso muoversi mentre parlavi, e facevi dei discorsi strani. Io però in quel momento ero del tutto concentrato sulla mia mano, calda, tra le tue. Probabilmente la sensazione più strana del mondo. Non mi era mai successa una cosa del genere.
«Sai Sasuke, io non sopravvivrei anche a questo, se dovessi morire anche tu…»
Ascoltavo in silenzio l’eco delle tue parole, sorridendo amaro dentro di me. In effetti fin da piccoli, sembrava che qualcosa più grande di noi ci avesse legati profondamente, e non sto parlando della solitudine che provavamo entrambi.
« … io non riuscirei più ad andare avanti. Sto cercando di farla stare zitta. Quando… quando sei qui con me sembra più facile tenerla a bada… Sai, quando te ne sei andato ho tentato di riportarti indietro più volte, senza mai riuscirci. Alla fine tutti hanno iniziato ad arrendersi, anche Sakura, sai? Non ti ama più, non sei più il suo Sasuke.»
«Immagino…»
« Ma io credo di non essermi mai arreso perché tu, per me, sei più di un amico.»
Già, lo avevi già detto. Tante di quelle volte.  «Un fratello.»
«No, non proprio... Ecco, Sasuke… io…»
Realizzai. In fondo potevo capirlo. Avrebbe spiegato molte cose. I pezzi di un enorme puzzle che andavano al loro giusto posto, rendendo il quadro più delineato.
Di scatto tolsi la mia mano ancora stretta tra le tue. «Konohamaru dovrebbe essere già qui.» dissi velocemente, rasentando l'isteria.
«Sas-»
«Riuscirai a sconfiggere la volpe, vedrai.» E pregavo mentalmente che stessi zitto. "Non continuare la frase, non continuare quella frase!"
«Sasu…»
«Perché quello stupido ragazzino è in ritardo? Dove si è cacciato?»


Naruto non emise più un fiato. Era evidente che Sasuke avesse capito esattamente cosa voleva dirgli e che stesse evitando apposta l’argomento.
Stava piangendo, silenziosamente, senza farsi sentire. Cosa credeva? Ancora non gli sembrava vero che Sasuke fosse lì. Sembrava un sogno. Tutto era successo così velocemente. Era troppo debole perfino per esserne felice. Si sentiva da schifo. Un idiota. Sasuke era lì, finalmente. Non avrebbe dovuto rovinare tutto così.
Strinse tra le mani la stoffa dei pantaloni.
Spostò lo sguardo ancora umido su di lui. Ne osservò il profilo fiero e i capelli neri troppo lunghi, rispetto a come se li ricordava. Chissà se il suo vecchio taglio gli sarebbe stato ancora bene.
Deglutì, raccogliendo un po’ di coraggio.
«Sa… Sasuke?» aveva paura di essere interrotto di nuovo. Il moro si irrigidì, ricordando spaventosamente una corda di violino. Continuava a tenere il volto in modo da nasconderlo alla vista grazie alla sua chioma, più lunga di come Naruto la ricordava.
«Ti andrebbe di farti tagliare i capelli? Sì, insomma... di farteli tagliare com’erano prima?»
Sasuke sgranò gli occhi cechi e rimase completamente di sasso dalla quanto mai inaspettata domanda.
«I… capelli?»

Prima stava per dire qualcosa di pesante, una confessione che volevo evitare, non ero ancora pronto per tutto ciò. Mi sentivo confuso. Sentivo il bisogno di cancellare quella conversazione.
Quando poi ha di nuovo pronunciato il mio nome temevo volesse continuare, e, invece, da bravo imprevedibile, se ne esce con i miei capelli?
Che razza di…
«Beh, non che tu non stia bene così, però… così, ecco, così non sei tu. Non sei il m… non sei il Sasuke che conosco.»
Il mio Sasuke. Stava per dirlo. Me lo immagino benissimo anche se non posso vederlo. Così impacciato e buffo. Tenero quasi.
E pensare che questi pensieri li facevo già da prima di lasciare il villaggio, e mi sono sempre sembrati cosi sbagliati.
“Cosa mi sta succedendo? Cosa CI sta succedendo?
Tutto questo non sarebbe dovuto accadere. Non saremmo dovuti arrivare a tanto. Avrei dovuto scoprire la verità su Itachi prima di rincorrere la vendetta. E noi, non avremmo mai dovuto incontrarci. Sono tornato per capire cosa ancora mi spingesse inesorabilmente verso Konoha, ma ora che l’ho capito, è tutto così sbagliato.
Non sarebbe mai dovuto succedere.
Forse se faccio finta di niente…
L’ho ignorato per anni, ciò che mi lega a te, posso farlo ancora.”
«Allora, cosa ne dici?»
«Nh, come vuoi.»
“Devo tornare freddo con lui, possibile che senza il segno maledetto e una volta perso il mio scopo, il mio carattere si sia rammollito così tanto? Eppure al tempo stesso mi sento così forte.
Perché? Perché sono tornato?”
«I capelli sono tuoi, la mia era… era solo una proposta…»
-    nh
“Puoi farcela Sasuke. Sei un bravo attore. Lo sei sempre stato. Anche questo sentimento, per quanto sconvolgente e doloroso sia, verrà nascosto dalla gelida maschera che ormai fa parte di te, Sasuke Uchiha, solo un nome vuoto e freddo.” Perché quei pensieri sembravano così ingiusti anche a me stesso?
Pensieri che  furono interrotti dall’arrivo di Konohamaru. Nel resto della giornata, sia durante il pranzo, sia durante il pomeriggio, e persino a cena, feci finta che quella dannata conversazione non fosse mia avvenuta. Sentivo che eri triste, Naruto, ma ti ignoravo volutamente. Egoisticamente forse. Ma questa “cosa” era troppo per me. Cerca di capirmi…



«Sakura…»
Shikamaru era sorpreso di vedere Sakura a quell’ora, soprattutto perché non voleva scocciature, e una Sakura che entra nel suo ufficio con l’aria di aver visto un fantasma, era di certo una di queste.
«Shikamaru, ho… fatto le analisi a Uchiha, ed è risultato questo.» disse lei mostrandogli una cartella medica contenente alcuni fogli.
“L’ha chiamato Uchiha, Uchiha non Sasuke” pensò per un secondo il settimo Hokage prima di prendere la cartella e dargli un’occhiata.
Quello che lesse lo lasciò un po’ di stucco.
«Cosa vuol dire?» chiese al ninja medico, avendo già intuito la risposta.
«Senza un’analisi approfondita non ci sarei mai arrivata. Pensavo che la causa della cecità fosse la corrosione dovuta al chakra di Kyuubi, o qualcosa del genere.»
«Ma… - la incitò a continuare.»
«Ma questo non è normale! È come se un po’ del chakra di Kyuubi avesse tentato di sigillare lo Sharingan di Sasuke.»
Shikamaru sgranò gli occhi. «Non è possibile, il demone non dovrebbe essere in grado di farlo…!»
«E infatti non lo è! È stata la tecnica di Sasuke. Ha cercato di riportare la volpe al suo posto, ma credo che il demone sia riuscito in qualche modo a…»
«A rigirare la tecnica contro di lui!» – realizzò Shikamaru. «E questo è un bene o un male? Nel senso, ora che lo sai, tu e la tua equipe medica potreste trovare una soluzione…?»
Sakura scosse la testa abbattuta «Non lo so, quella che cercava di usare Sasuke è una tecnica di controllo dello Sharingan, solo lui la sa usare, e solo lui può sapere come scioglierla. Ma non è detto che la volpe non ci abbia messo del suo. Magari ha usato qualche tecnica aggiuntiva o… non so.»
«Però…» fece Shikamaru pensieroso. «se è una tecnica di sigillo o simile, c’è un modo, comunque, per spezzarla…»
«Probabile…» Sakura ci aveva già riflettuto sopra. Ma se questa tecnica esisteva, lei non la conosceva.
«Quindi dobbiamo mettere al corrente anche il padre di Ino della situazione, il suo clan è esperto in tecniche di controllo, mentre per quelle di sigillo, sia Jiraiya, che Tsunade, Yamato e Kakashi sono morti… fantastico… chi ci rimane?»
«Ma Inoichi è sempre membro del consiglio! Non è rischioso?»
Shikamaru sospirò «L’arrivo dell’Uchiha, possessore di una tecnica oculare come lo sharingan, in grado di controllare, seppur in parte la volpe, mi aveva fatto nascere una piccola speranza. Se prima la prospettiva era di controllare Naruto in modo da farlo vivere, che vita poi… ora invece, con Sasuke, sebbene un Nukenin, c’è la speranza di salvarlo o almeno di farlo tornare ad una vita normale. Non mi importa dell'Uchiha, ma lo aiuterò, nonostante ciò che ha fatto. Soprattutto per Naruto. E Inoichi è ancora vivo grazie a Naruto, così come tutti noi.
«Ma il consiglio non sarà d’accordo e benché mi fidi di Inoichi Yamanaka io…»
«Il nuovo consiglio non è mai stato informato per volere di Naruto, perché la situazione era comunque senza speranza,  ma non è come il vecchio consiglio. È un consiglio di ben sette membri. Ricorda che parliamo di Inoichi Yamanaka, il padre di Ino, Shikaku Nara, ovvero mio padre, Choza Akimichi, il padre di Choji, Hiashi Hyuuga, il padre di Hinata, Gai Maito, Shibi Aburame, il padre di Shino e Kontaki Somaki. La maggior parte dei loro figli ha combattuto al fianco di Naruto, ha svolto missioni con lui, ci si è affezionato. E i loro figli sono stati salvati da lui, e anche loro stessi. Mi fido abbastanza da sperare che su sette membri almeno quattro, se non tutti, capiranno che Sasuke è l’unica possibilità di Naruto. Poi decideremo sulla sorte di Sasuke, non mi interessa di lui francamente. Ma so che se Naruto starà bene, sarà lui stesso a salvare Sasuke, in qualche modo. Sai com’è fatto.»
Sakura abbassò lo sguardo. «Sì, Naruto per Sasuke farebbe qualsiasi cosa. È per lui, che lo facciamo.»
Shikamaru annuì, capendo al volo a cosa si riferisse la rosa. «»Sì, e Naruto fosse stato davvero in missione e non in quelle condizioni, probabilmente Sasuke a quest’ora sarebbe sotto arresto. Io sono l’Hokage, e lui è un Nukenin. Ma io non abbandono Naruto, che è il vero Hokage di Konoha, un eroe e un compagno.»
Sakura sorrise. Naruto sapeva conquistare l’affetto di tutti quelli che erano disposti a conoscerlo abbandonando i pregiudizi. C’erano state poche volte in cui Shikamaru si era dimostrato così risoluto.
Una di queste volte era riuscito a sconfiggere e ad uccidere un ninja di livello S, e per giunta immortale.
Sarebbe andato tutto bene, si disse, mentre si congedava e usciva dall’ufficio dell’Hokage.




-«Non funzionerà mai, Kiba. Non sei più un ragazzino, dovresti arrivarci da solo... e Naruto è certamente sorvegliato dagli Anbu. Da quanto dicono i miei insetti c’è una barriera a prova di Byakugan.»
«Mi chiedo solo come possa esistere una barriera così…» disse Kiba mentre addentava una mela, seduto a terra all’ombra di un albero.
«Le conoscenze in questo campo sono aumentate dopo la lotta contro la radice. In fondo Danzo assoggettava tutti con il suo sharingan tanto da riuscire a diventare Hokage.»
«Già…» Kiba lanciò il torso della mela ad Akamaru, poiché era la sua parte preferita del frutto.
«E poi ci sono sempre gli Anbu intorno alla casa.»
«Uuuh, ma tu sei loquace solo per rovinarmi i piani!?» sbottò l’inuzuka, evidentemente esasperato.
«Se sono destinati al fallimento… sì.» ammise l’altro.
Kiba si alzò in piedi a fronteggiarlo. «Ma non mi possono mica dire niente se sarà Lara a finire inavvertitamente nell’appartamento di Naruto.»
«»Sempre che non l’abbattano prima…»
Kiba emise un gridolino sconvolto «NO! Non lo farebbero! È solo un cane!»
«Il riconoscibilissimo abile cane ninja della famiglia Inuzuka. Essere uno degli “eroi”» sputò la parola quasi con disprezzo  «di Konoha vuol dire che sanno tutto di te, Kiba.»
Kiba mise il broncio, e Akamaru e Lara, sintonizzati sulla stessa frequenza del padrone, abbassarono le orecchie.
Shino non amava particolarmente demoralizzare il suo amico. Se c’è una cosa che però aveva capito di lui, era che se era determinato, otteneva quello che voleva, a qualsiasi costo, e spesso però, con lo stesso ragionamento, si buttava nelle situazioni sempre più assurde, seguendo solo l’istinto, più quello animale che quello umano, e quindi poteva cacciarsi in grossi guai.
Quindi, un po’ per il rispetto e la gratitudine che aveva verso Naruto, aveva salvato lui e suo padre, in fondo, durante la guerra contro Madara e contro la radice, e un po’ per l’affetto che lo legava verso i suoi compagni di squadra, tra cui Kiba, decise di aiutare l’Inuzuka cambiando solo di un elemento il suo piano.
«Magari un insetto potrebbe non essere scoperto, anche se non vedremmo di persona Naruto come prevedeva il tuo, ma…»
Kiba gli saltò letteralmente addosso «Grazie Shino!» poi si ricompose appena accortosi del gesto, e si staccò immediatamente da lui. «Ehm, ci sarei arrivato anche io, sai? Dovevi solo darmi ancora qualche minuto.»
«Non ne dubito.» rispose Shino senza dare alla voce alcun tipo di tonalità.
«Dico sul serio!» urlò Kiba, ma l'altro si stava già allontanando. «Shino! Torna qui!»




Ringraziamenti speciali: devo ringraziare i lettori che hanno pazientemente aspettato, e annamariz che mi ha fatto ricordare questa storia ormai finita nel dimenticatoio.
Grazie a lei sono andata a cercarla sul computer, e lo sto portando avanti.
GRAZIE! E anche per aver recensito le altre mie storie, dove ti ringrazierò nei capitoli successivi di queste...
Mii hai fatto ornare la voglia di scrivere questa fic, che io non giudico affatto bella, ma mi divertiva scriverla, e anche adesso. ARIGATOU, è proprio il caso di dirlo XD

e grazie anche a
Emylovely, shadow madness, mikita, Lady Hime,
e Hanabi2000 per aver recensito lo scorso capitolo... scusate sono di fretta...





   
 
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