-Dannato John Lennon…ti sei messo in un guaio bello e grosso…e
come come ne uscirai?Maledetta testa di zucca!-
-Questo lo dovrei dire io!-
-George! Che ci fai qui a casa mia?-
-Ti aspettavo- disse
Harrison,fissando la sua sigaretta,seduto su una poltrona gialla.
John si lasciò scivolare su
una poltrona rossa,e si accese una sigaretta.
-è vero Lennon?- disse una
terza voce.
-Chi va là?-
-Sono io…-
un giovane e piccolo uomo apparve da un’altra stanza.
-Stu!- disse John sorridente -Ma allora mi stavate aspettando…-
-Sì- disse Stu,sedendosi anche lui,in un divano- ho da dirti due cosette…-
-Anche tre! Dimmi pure-
-George mi ha detto che hai parlato per la prima volta con un
essere vivente-
-Sì…finalmente...dopo quell’episodio con Yoko-
-Sì…le avevi parlato,lei ti aveva visto ed ascoltato ma non ti
aveva detto nulla- aggiunse George
-E che le hai detto John?E
lei invece?-
-Dunque,lei è disposta ad aiutarmi…e sicuramente sarà disposta ad aiutare anche voi-
-Bene,è da 50 anni che
cercavo un intermediario…-
-E finalmente ci siamo riusciti!- disse
John,sorridente.
-Io vorrei dirti una cosa,Stu-
-Dimmi George-
-Quando io ero ancora
vivo,pensavo a te…pensare rende le persone reali-
-Verissimo…-
-Lo facevo anche io…non mi sono mai dimenticato di te- aggiunse John.
-Anche io l’ho sempre fatto,con
i parenti…le persone care…da
quando sono qui,invece,pensavo di essere semplicemente lontano da voi qualche
miglio,e aspettavo una vostra chiamata…-
Gli occhi di Stu divennero lucidi.
-La ragazza di John è una
persona davvero apprensiva,sicuramente prenderà cura di tutti noi…vero John?- chiese George.
-Sì…Sonny è una ragazza davvero dolce…mi
è venuta un’idea!-
I ragazzi lo fissarono
curiosi.
-Stasera,a cena,magari
potreste venire anche voi-
-Dove?- chiese Stu.
-Non saprei ancora…
…
Ma sì! Ho trovato!-
-Che cosa hai
trovato,John?- chiese George.
-Al Central
Park…d’ora in poi quello sarà il nostro
posto...già,la pista di pattinaggio…proprio perchè fa ricordare quel libro!-
-Non riesco a capire-
-Già,George ha
ragione,spiegati meglio-
-Ricordare qualcosa che ti
fa soffrire fa male-
-Beh,logico- dissero i due
amici.
-Ma alla fine,è inevitabile
che un grande dolore svanisca…la cicatrice rimane sempre…
…
Io penso che sarebbe meglio
alleviare un dolore associandolo con una grande gioia-
-Dunque,sei felice?- chiese
George.
-Ma non solo io,lo saremo
tutti e tre ben presto!-
-E quindi cercherai di
attutire il doloroso ricordo di quel libro che lesse il tuo assass…insomma
quel pezzo di merda con una cena tra amici…noi tre
più la ragazza intermediaria-
-Giusto Stu-
-Bene…allora a che ora è l’incontro?-
-Alle nove sarò da lei-
-Stu,ci aggiungeremo più tardi…ho
già in mente che questo incontro a quattro slitterà in un incontro a due- disse
George,guardando Stuart.
-Beh,d’altronde,ci sarà
tempo per incontrarci un’altra volta-
-Alle nove,appena la
incontrerò,parlerò con lei…-
-Tranquillo John,non
vogliamo rovinare la tua seratina- disse George
-Ma a me fa piacere che lei
vi conosca…ma cosa pensate,che tra me e lei c’è
qualcosa,quindi vogliamo stare soli senza impiastri?-
-Sì,John-
disse George.
-Aspettate…quindi questa ragazza è la ragazza di John? E da quando? Perchè sono sempre l’ultimo a sapere le cose?- disse Stu,in uno stato confusionale.
-Stu non credere a quello che dice George! Comunque tanto voi
due mi servirete,dovrete cucinare per la cena!-
-Sei fuori,io mangio e
basta- disse George
-Che poi tra noi tre,tu sei
il più bravo a cucinare- aggiunse Stu
-E che palle! Io sarò
impegnato!-
-Se,impegnato…La
telepatia facilita la vita-
-Io pensavo di essere
invitato a cena,e non di cucinare!- aggiunse Stu,alle
parole di George.
-Calma,amici…allora
una cena per quattro senza cuochi…ci faciliterà il
tutto la telepatia-
-Così mi va bene- disse
George.
-Avvisaci quando potremo
arrivare da voi- puntualizzò Stuart.
-Va bene-
I tre,successivamente,si
alzarono per suonare assieme i vecchi brani dei tempi di Amburgo.
Stuart,mentre suonava,pensava
sorridente a come gli avrebbe cambiato la vita quella ragazza che sino a pochi
minuti prima,non sapeva che esistesse.
Era da 50 anni che avrebbe
voluto parlare nuovamente con la sua amata Astrid.
Menlove Ave.
Bene,come avrete notato ho scelto un titolo di capitolo che è una bellissima canzone dei Ramones (1986,album Animal Boy..vi consiglio di ascoltarlo,anche se gli album migliori restano sempre quelli della decade degli anni 70 [Zazzà la pensa come me,vero?? xD ] )
Allora...spero come sempre che questo capitolo vi piaccia,poi ho introdotto un nuovo e importantissimo personaggio: Stuart Sutcliffe.
Spero di essere riuscita ad entrare bene nella sua parte,è la prima volta che parlo di lui...ho sempre pensato che fosse un bravo ragazzo,che non era solito fare il "gradasso" come John e George (che bulli xD poverelli *risata sonora*)...ringrazio,come sempre tutti quelli che leggono la mia storia,e in modo particolare chi la recensisce:
Andry,Zazzà,Thief,e Marty.
Un bacione a tutti e scusate se purtroppo ora non ho tempo per rispondere bene alle recensioni.
Ciao ciao!
Night