Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Utopy    03/07/2010    6 recensioni
In lontananza si sentivano i loro schiamazzi, finalmente Tom era riuscito a prendere Ale fra le braccia e lei stava cercando di liberarsi perché era bagnato. Sorrisi a quella scena e poi tornai a guardare Bill:
“Te lo saresti mai immaginato, tutto questo?”
“Ahm”, corrugò la fronte, guardando l’orizzonte, l’azzurro del cielo e del mare che si fondevano. “No.” Mi guardò e scoppiammo a ridere insieme.
E pensare che, davvero, tutto era iniziato per gioco… mi metteva i brividi.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 2  - Sorella “geniale”

 

Stavo cercando mia sorella da più di mezzora.
In mezzo a tutto quel casino e a tutta quella gente l’avevo persa di vista e non riuscivo più a ritrovarla. Per di più mi ero messa i tacchi e i miei piedi imploravano pietà!

“Ehi Ale, tutto ok?” Mi girai di scatto, spaventata.

“Oddio Andy, mi hai fatto prendere un colpo!” Esclamai, vedendo quel biondino del mio amico al mio fianco. “Hai visto Ary per caso? Non la trovo più” Mi guardai un’altra volta intorno, ma di lei nemmeno l’ombra.

“L’ultima volta che l’ho vista era seduta al bancone del bar che beveva a sbaffo. Ora però è sparita” Constatò, grattandosi la nuca con un dito.

Mio Dio, conoscendo mia sorella.. sicuramente era bella ubriaca a slinguazzarsi qualche altro invitato. Non sarebbe mai cambiata quella ragazza!

“Uffa, chissà cosa starà combinando.” Mormorai.

“Su tranquilla! Io ora vado da Jordin che mi sta aspettando.” Ridacchiò e sparì tra la folla.
Jordin era la sua ragazza ormai da qualche mese, la adoravo. Mi piaceva un sacco, era dolce e simpatica.. Un amore di ragazza insomma.

Scossi la testa,  ricordandomi che dovevo pensare solo a ritrovare quella pazza di Ary prima che combinasse qualche disastro.

Ciondolai un po’ a vuoto, con le mani nelle tasche dei miei jeans stretti a sigaretta.
Odiavo i vestiti troppo stretti, soprattutto quell’assurda camicetta bianca che ero stata costretta a mettere. Più di tutto detestavo mettere i tacchi, ma era la festa di compleanno di Andreas, e dovevamo essere perfette.

Mi sistemai le maniche corte della camicia, che per poco mi impediva d respirare e mi sedetti su un tavolino, perlustrando con uno sguardo tutto il locale.
Niente, di Ary nemmeno l’ombra.

“Cercavi me?” Mi sussurrò una voce calda all’orecchio, sovrastando la musica che c’era. Mi girai e, ad un palmo dal mio naso, c’era il viso perfetto e stupendo di Tom Kaulitz.
Deglutii, non dovevo fargli capire che, in effetti, trovarmelo li davanti non era affatto un dispiacere.
Ero troppo orgogliosa, mai gli avrei dato la soddisfazione di farmi vedere pendente dalle sue labbra.

“No. Cercavo mia sorella, l’hai vista?” Domandai, guardandomi nuovamente attorno.

“Che ne so, non la conosco!” Esclamò, con tanto d’occhi.

“E’ identica a  me.” Mi indicai, piantando i miei occhi nei suoi. Oddio, era davvero bello.

“Gemelle?” Domandò, per poi sciogliersi in una risata.

“Esattamente!” Annuii vigorosamente, pensando alla mia gemellina. Lui ridacchiò, muovendo il piercing al labbro con la lingua.

“Ti fa ridere?” Domandai scettica, alzando un sopracciglio.

“Pensavo solo che è una figata! Potremmo fare una cosa a tre!” Rise forte, allargando le braccia.

“Certo…” Biascicai, guardandolo come si guarda un pazzo da ricovero. Beh, diciamo che non me lo immaginavo proprio così il famoso Tom Kaulitz. Oddio, non giravano voci carinissime sul suo conto ma me lo aspettavo un filino meno arrapato!

“Mi aiuti a cercarla?” Domandai, sorvolando sulla sua proposta alquanto fuori luogo.

“Certamente, però poi voglio la ricompensa.” Sorrise malizioso, poggiandomi una mano sulla schiena e dandomi una spinta.

Camminammo un po’ per i corridoi del locale illuminato, ma Ary non la riuscivamo proprio a trovare. Io dico, non era nemmeno tanto grande quel cavolo di pub! Chissà in quale angolino si era imbucata quella matta.

“Ti va di sederti un attimo? Mi fanno male i piedi” Mi lamentai, riferendomi a quei maledetti tacchi a spillo. Lui annuì e prendemmo posto ad un tavolino li vicino.

“Come ti chiami?” Mi chiese una volta seduti.

“Alessandra, ma chiamami Ale.” Sorrisi.

“Io sono Tom.”

“Sì lo so, Andy mi ha parlato di te” Ridacchiai.. Aveva spesso raccontato a me ed Ary dei suoi due migliori amici, i gemelli Kaulitz.

“Conosci Andreas?” Chiese, sorpreso.

“Sì, ci siamo conosciuti alle superiori, è stato il ragazzo di mia sorella per.. forse una settimana!” Risi, contagiandolo. “Strano che non vi abbia parlato di noi”

“Aspetta.. siete le due gemelle del vomito?”

“Del vomito?” Chiesi accigliata “Oh!” Mi battei il palmo della mano sulla fronte “Il vomito! Sì, siamo noi” Ridacchiai. “Non è colpa nostra, però. E’ stato lui a farci bere troppo di prima mattina.. a digiuno! Il suo zainetto era l’unico contenitore a portata di mano!” Incrociai le braccia sul petto e lui scoppiò a ridere.

Passarono diversi minuti, che passammo a chiacchierare del più e del meno, quando calò un silenzio imbarazzante. Mi ero pure dimenticata di mia sorella, accidenti!

“Vogliamo stare con le mani in mano tutta la sera?” Mi guardò malizioso, avvicinandosi sempre di più a me. Che intenzioni aveva quel Kaulitz?

“Ahm.. che intendi dire?” Domandai scettica

“Che abbiamo chiacchierato tutto il tempo, ora potremmo passare ai fatti, non trovi?” Ridacchiò, incastrandomi tra il muro e il divanetto bianco su cui eravamo seduti.

“Ma..”

“Non c’è nessun ma.. Avanti, è solo per divertirsi un po’..” Quel ragazzo mi ricordava terribilmente mia sorella. Il loro carattere era assolutamente simile.
Non feci in tempo a perdermi in congetture che sentii una bocca aderire perfettamente alla mia. Sussultai, al primo momento, ma poi mi lasciai trasportare da quel bacio.. che non mi piaceva poi tanto, questo lo dovevo ammettere. Aveva delle  labbra perfette, calde e soffici, ma il suo bacio era troppo spinto, troppo vorace. No, non mi piaceva affatto.. Non aveva alcuna grazia.

“Ok, ok basta.” Lo allontanai, mettendogli una mano sul petto e scostandolo da me. “Io devo trovare mia sorella! A quest’ora sarà ubriaca marcia e io non so dove si è cacciata” Esclamai, alzandomi in piedi camminando verso l’uscita, Tom sempre al mio fianco.

Uscimmo dal locale e la prima cosa che vidi fu Ary avvinghiata ad un ragazzo che solo dopo qualche secondo riconobbi come Bill Kaulitz, si stavano baciando molto impetuosamente e lei lo stringeva a sé in una morsa tenace.

“Ho trovato tua sorella!” Sghignazzò Tom indicando Bill e Ary.

“Ah, eccoti qua!” Tuonai, avvicinandomi ai due che nel frattempo si erano scollati. Dall’espressione di mia sorella potei capire che, non solo era ubriaca persa, ma dava pure l’idea di non sapere assolutamente dove si trovasse e cosa stesse facendo. Aveva raggiunto il suo scopo, quella sera.

“La festa è finita, sorellina.” La presi per i fianchi e la scollai da Bill, a cui era aggrappata come una cozza allo scoglio, rivolsi un sorrisino imbarazzato al ragazzo e la portai in macchina, facendola sedere sul sedile anteriore e allacciandole la cintura di sicurezza.

Salutai i due gemelli che ci guardavano divertiti e alzarono la mano in segno di saluto.

“Spero tu ti sia divertita questa sera.” Borbottai, guardandola di sottecchi. Aveva un sorriso da ebete stampato in faccia e non dava segni di aver capito quello che le avevo appena detto.

“Siamo tre gemelle Aleee!” Esclamò ad un tratto. “Vedo altre due me!” Ridacchiò isterica guardandomi mentre guidavo. Accidenti, ci mancava solo questa..
Se queste volta papà non ci ammazzava non l’avrebbe più fatto!

“Ary ti prego, contieniti almeno quando saremo a casa.” La implorai.

“Ale ho gli occhi che mi si chiudono, sono un sacco stanca, lo sai?” Mormorò dopo un po’, sbadigliando.

“Abbassa il sedile e fai la nanna sorellina.” Le consigliai dolcemente, dandole un’occhiata di sfuggita.

“No, no! Non dormo mentre tu guidi Ale! No!” Esclamò, con una voce stridula che non sembrava nemmeno la sua.

“Dai, non essere sciocca, se hai sonno dormi” Sussurrai, concentrata sulla strada.

“Ary?”

Mi girai verso di lei e la trovai con la testa appoggiata alla spalla e la bocca aperta, dormiva già quella scema. Le feci una carezza sul viso, guardandola amorevole, per poi riportare subito lo sguardo sulla strada davanti a me.

Guidai in silenzio fino ad arrivare nel nostro quartiere e scorgere la nostra villetta gialla. Parcheggiai accuratamente dentro al cancello, senza rischiare di andare a sbattere contro qualcosa o Dave chi lo sentiva.

“Bene, e ora come faccio con te?” Mormorai a me stessa, guardando Ary bellamente addormentata sul sedile anteriore.

“Siete arrivate finalmente!” Sibilò Davide, uscendo in giardino e camminando a passo di marcia verso di noi.

“Ehm..sì..” Biascicai, lanciando uno sguardo eloquente verso Ary, che si stava svegliano.

“Oddio no.. dimmi che non è vero.” Si passò una mano sulla faccia, guardando nostra sorella tentare di slacciarsi la cintura e guardarci con un sorriso mongolo.

“Invece sì!” Piagnucolai “Io la volevo tenere d’occhio, ma l’ho persa di vista!” Mi giustificai, andando a recuperare Ary e sorreggendola, visto che nemmeno era in grado di stare in piedi da sola.

“Ciao Dave!” Ridacchiò Ary come una stupida.

“Siete fortunate che mamma e papà sono già andati a letto, altrimenti li sentivano anche a Berlino!” Farfugliò, dirigendosi verso la porta con noi al seguito e facendoci entrare.

Gli augurai la buonanotte e salii frettolosamente le scale, trascinandomi dietro mia sorella che era ormai diventata un peso morto.
La feci sdraiare sul letto e mi fiondai in bagno. Appoggiai i palmi delle mai al lavandino, guardandomi allo specchio.
Guardai il mio riflesso, così identico a quello di Ary.. Eravamo uguali, perfettamente identiche. Ci distingueva solo una minuscola cicatrice, diventata quasi invisibile, che io avevo sul braccio sinistro. Per il resto.. Solo mamma, papà e Davide erano in grado di capire chi era chi delle due.

Sorrisi, portando un dito sulla vetrata.. Pensando che senza la mia gemella, senza la mia perfetta metà.. probabilmente non sarei mai riuscita a sopravvivere. Anzi, sicuramente.
Lei era tutto per me.. Lei era la mia anima, il mio alter ego.. Lei era la persona più importante della mia vita, quella a cui non avrei mai rinunciato.. nemmeno per tutto l’oro esistente al mondo. Lei era la mia vita.

“Devo vomitare” Mi girai e trovai sulla soglia mia sorella, un colorito verdognolo e le occhiaie violacee che le marcavano gli occhi. Aveva una cera pessima.
Sospirai e le tirai indietro i capelli mentre vomitava anche l’anima nel cesso.

“Spero capirai che bere tutta quella roba non ti fa bene”

“Rimandiamo la ramanzina a domani? Sto uno schifo.” Sfiatò, attaccata nuovamente da un altro conato di vomito.

Non appena si fu calmata la riportai a letto e, anche se il mio era a quattro passi dal suo, mi coricai al suo fianco prendendola tra le braccia.

“Buonanotte Ary”

“Notte Ale.” Biascicò, cadendo subito addormentata.

 

***

 

La mattinata passò più o meno tranquilla. Ary era piena di mal di testa, postumi della sbornia, e il suo colorito lasciava molto a desiderare.
Mamma e papà erano usciti per fare la spesa e Davide era a casa di Marika, sua fidanzata da più di due anni.
Avevamo appena pranzato, e ora ce ne stavamo tranquille sul divano a guardare la televisione.
Avevo la sua testa sulle ginocchia, così presi ad accarezzarle i capelli dolcemente, sapevo che la rilassava parecchio.

“Ma tu ti ricordi qualcosa di ieri sera?” Le chiesi ridacchiando

“Solo qualche flash di me che bacio un ragazzo. E poi te che arrivi con un altro ragazzo e mi carichi in macchina, niente di più.” Mi guardò dal basso. Aveva proprio una faccia stravolta.

“E immagino che non hai la benché minima idea di chi siano quei due ragazzi.”

“Ahm.. no. Illuminami” Ridacchiò.

“Diciamo solo che hai catturato la tua preda” Sghignazzai, portandomi una mano davanti alla bocca.

“No.”

“Oh sì!”

“I Kaulitz!” Cominciò a ridere istericamente, tirandosi a sedere e guardandomi in faccia, con le lacrime agli occhi. “Chi ho baciato dei due?”

“Bill” Annuii. “Tom mi si era accollato, però poi è stato lui a trovarti, quindi è stato bravo.” Sorrisi.

“Non mi dirai che non è successo nulla tra voi, anche perché non ti crederei.” Sogghignò, guardandomi con fare inquisitorio. Maliziosa la mia sorellina.

“Beh, c’è stato un bacio. Ma è stato lui!”

“Ti ha baciata?” Ridacchiò.

“Sì! Ma non mi è piaciuto molto.. Mi aspettavo di più da uno come lui” Meditai, mettendomi un dito sotto al mento.

“Io invece non ho ricordi di come sia stato con Bill” Rimuginò.

La vidi meditabonda, il che mi inquietò e non poco. All’improvviso notai il suo viso illuminarsi e girarsi di scatto verso di me con l’espressione di una che ha appena avuto un’idea geniale.
Peccato che io avessi un’immagine più che precisa delle sue idee geniali.

“Ho avuto un’idea geniale!” Ecco, appunto.

“Sentiamo” Sospirai, preparandomi al peggio.

“E se noi due.. ci scambiassimo?” Cosa, cosa, cosa?

“In che senso, scusa?”

“Cioè.. preghiamo Andy di combinare un’uscita a sei con i gemelli e Jordin.. E poi tu dici di essere Ary e ti accolli a Bill, io dico di essere Ale e mi accollo a Tom. E’ un’idea geniale non trovi? Tanto nessuno sa distinguerci eccetto la nostra famiglia.” Ok.. Questa era l’idea più pazza che il suo cervello avesse partorito in diciannove anni.

“Ma.. Ary, non sarebbe giusto.” Mormorai, incerta.

“Oh andiamo! E’ solo per divertirsi un po’!”

“Uff.. E va bene! In fondo potrebbe essere divertente!” Ridacchiai, guardando i suoi occhi brillare.
Si divertiva proprio con poco la mia sorellina.

“Adesso chiamo Andy e vedo cosa si può fare!” Decretò, prendendo il suo cellulare e digitando il numero “Oddio sono troppo un genio!” Esultò, portandosi il telefono all’orecchio.

Scossi la testa divertita, anche se una vocetta fastidiosa dentro di me non faceva che ripetermi che presto ce ne saremmo pentite.

 

***

 

Buongiorno! Scusate il ritardo ma il mio computer, come al solito, fa le bizze u.u Approfittiamo di quello di Ary XD!
Questo capitolo è dalla prospettiva di Ale e, oltre a mostrare ciò che è successo con Tom, possiamo leggere anche la genialissima idea di Ary! xD Porterà guai? Mah.. u.u

Ringraziamo di cuorissimo : Layla, stestefy96, sassa95_princess, Tokietta86, Charls__ Non abbiamo il tempo materiale per ringraziarvi singolarmente, ma siete nei nostri cuoricini piccolini lo sapete *____*

Ale&Ary

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Utopy