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Autore: Miss Weasley    15/09/2005    1 recensioni
“ - …Ci sono cose che anche io devo… - affermò XXX, prima di avvicinare con lentezza le sue labbra a quelle di lei, sentendo il corpo della ragazza lasciarsi andare tremante tra le sue braccia. ” Una nuova arrivata ad Hogwarts. Una ragazza forse come tante, destinata però a cambiare la vita di qualcuno all’interno della scuola. Scoprite insieme ad Harry come spesso sia l’amore a portarci all’odio!!! Riposto la storia ora corretta da TREVOR...che non smetterò mai di ringraziare!!!
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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XXX

Madama Chips si avvicinò alla ragazza e prese a controllarle prima il polso e poi la fronte.

- Scotta, ha sicuramente la febbre – disse guardando i due ragazzi che aspettavano di fronte a lei. - Andate pure, la porto in infermeria – continuò, tirando fuori la bacchetta e sollevando delicatamente con un incantesimo il corpo di Kioko.

Harry si alzò e fece per andarsene, ma George senza smettere di guardare la ragazza disse deciso: - No, vi accompagno –

- Non sia sciocco Weasley, non c’è ne affatto bisogno. Fareste di tutto per perdere una lezione – rispose secca Madama Chips.

- Cosa vuole che me ne importi della lezione – urlò George impaziente.

- Weasley – tuonò la voce della McGranitt. – Cosa succede qui? – chiese rivolta all’infermiera della scuola.

- Niente, professoressa, questa ragazza si è sentita poco bene – spiegò Madama Chips indicando Kioko che galleggiava in aria.

- Cos’ha? – chiese perplessa la McGranitt.

- Solo la febbre credo. Se mi permettete di portarla in infermeria, prima che tutta la scuola si riunisca qui, potrò verificare – rispose acida l’infermiera, guardando il corridoio in cui si trovavano ora pieno di ragazzi che guardavano curiosi.

- Sì, certo la porti via – disse la McGranitt, poi rivolta a gli studenti. - E voi tutti in classe presto –

Harry che aveva visto Ron ed Hermione si avvicinò a loro, dimenticandosi di avercela con Ron, mentre George rimase immobile davanti alla McGranitt.

- Professoressa vorrei andare con lei – disse con voce sicura il ragazzo.

- Non dica sciocchezze Weasley, a quale scopo? Hai lezione con me ora, su andiamo, di certo non ti permetterò di perdere una mia lezione inutilmente – rispose la McGranitt con voce che non permetteva repliche.

George deluso si allontanò lentamente, gettando prima uno sguardo verso la ragazza che volteggiava in aria, ancora immobile, seguita da Madama Chips e dalla McGranitt.

- Cos’è successo? – chiese Ron a  Harry.

- Sssst – fece Hermione, l’infermiera e la professoressa passavano ora vicino a loro, e Hermione cercò di ascoltare cosa si dicessero.

- Portala in infermeria subito, e appena l’avrai controllata, avvisa Silente. Ci andrei io subito, ma ho lezione. Non dimenticare di avvisare Silente, digli subito che si tratta di Kioko Cupot –  bisbigliò la McGranitt a Madama Chips.

- Cosa c’è che non va questa volta? – domandò Harry che aveva notato l’espressione pensierosa di Hermione.

- Beh è strano no? – disse la ragazza rivolta all’amico. – Perché avvisare Silente? – chiese pensierosa.

- Perché un’alunna si sente poco bene, non c’è niente di strano – rispose Harry.

- Oh ma insomma Harry? Cosa ti ha fatto quella ragazza? Possibile che non vedi che c’è qualcosa di strano in lei? Avvisare immediatamente Silente perché qualcuno ha la febbre, e specificare di chi si tratta, poi – spiegò la ragazza irritata. – Con tutto che accade fuori, poi – aggiunse tristemente.

- Hai ragione, sicuramente la McGranitt sospetta che Kioko sia infetta da un virus mandato da Voldemort – urlò il ragazzo all’amica. - Ah sì, e se l’è beccato perché passa del tempo con me – concluse furioso.

- Harry, calma, Hermione diceva solo quello che pensa. Ci preoccupavamo per te, ti ricordi sì che siamo tuoi amici – s’intromise Ron che fino a quel momento era rimasto in silenzio.

- Sì dei veri amici…non intrometterti tu! Ora mi sorvegli? Beh grazie tante, ma se avrò bisogno di qualcosa mi difendo da solo, se aspettassi te… - replicò Harry. Non avrebbe voluto dire questo a Ron, e non voleva neanche aggredire Hermione, ma era arrabbiato.

- Harry io… - cominciò a dire Ron.

- Sì certo ti spiace, lo so…come no – disse Harry, prima di allontanarsi.

Dopo il litigio con Hermione e Ron, Harry corse verso l’aula di pozioni, l’ultima cosa di cui aveva bisogno era tardare di nuovo alla lezione di Piton. La lezione come al solito fu molto sgradevole, Piton continuava a guardare maligno Harry, che s’innervosiva e continuava ad inserire gli ingredienti a caso nel calderone.

- Potter, cosa combini? Getta via quella porcheria, prima che saltiamo tutti in aria – urlò Piton ad Harry a metà lezione, costringendolo a rimanere poi per il resto della lezione senza fare niente.

Passarono alcuni giorni senza che Harry ebbe notizie di Kioko, pensò più volte di andarla a trovare in infermeria, ma ogni volta si lasciava distrarre da qualcosa, e si riprometteva di andare appena possibile.

Alcuni giorni dopo, mentre tornava con Ron (i due ragazzi avevano fatto pace, anche se con Hermione le cose ancora non andavano come prima) e Ginny, Harry si trovò di fronte Kioko che lo guardava tristemente.

- Ciao – disse Harry sorpreso.

- Ciao – lo salutò la ragazza, con aria assente, senza rivolgere uno sguardo a Ginny e Ron.

- Ehm, Ron, Ginny, andate avanti vi raggiungo dopo – disse subito Harry, senza badare al viso contratto di Ginny.

- Harry… - cercò di dire Ron, ma si bloccò, a causa dello sguardo furente che gli rivolse l’amico.

- Potevi anche andare con la tua ragazza e Ron sai – disse Kioko avviandosi verso il campo di Quidditch.

- Ginny? Lei non è la mia ragazza – disse Harry decisamente troppo infastidito da quella osservazione.

- No, beh, ho immaginato che fosse così – disse la ragazza che continuava a camminare senza volgersi a guardare Harry. – Non sei mai venuto a trovarmi infermeria, e così ho pensato che la tua ragazza non volesse. Quindi se non è lei è l’altra, Hermione? – spiegò la ragazza e chiese a Harry.

- No – rispose lui. – Io non…non ho una ragazza – aggiunse.

- No? – chiese con un sorriso Kioko, ora si era voltata verso di lui e sorrideva maliziosamente.

- Allora Harry, mi porti sulla scopa? – chiese cambiando totalmente argomento e afferrando la scopa di Harry.

- Kioko, cos’avevi? – chiese il ragazzo.

- Niente. Ma non ne parliamo, ho voglia di volare – rispose lei, impugnando la scopa di Harry e montandola.

Harry rimase immobile a guardarla, montava la sua Firebolt e i suoi piedi si erano scostati leggermente da terra, lo guardava con un sorriso dolce ma gli occhi erano sempre velati da un alone di tristezza.

- Mi fai compagnia? – chiese Kioko con voce soave.

- Certo - rispose Harry, montando con lei sulla scopa.

I due ragazzi volarono sopra tutto il castello, senza parlare. Harry si sentì come non si sentiva da molto tempo, libero da ogni pensiero e preoccupazione. Il vento e le ciocche di capelli di Kioko accarezzavano il suo viso dolcemente, e il profumo dello shampoo della ragazza lo inebriava. Lassù con lei provò il desiderio di fuggire, lontano, dove non esisteva Hogwarts, la magia, i suoi genitori morti, Voldemort, Sirius apparso nella sua vita e già scomparso. Al pensiero di Sirius Harry si sentì terribilmente abbattuto, aveva perso molte persone nella sua vita, ma per la morte di Sirius lui si sentiva colpevole. Ma in quel momento non continuò a pensare a lui, riusciva solo a pensare alla ragazza che aveva davanti, e che avrebbe voluto soddisfare ogni suo desiderio.

- Harry, scendiamo – disse lei dopo un po’ che erano in volo, Harry notò che aveva il viso nuovamente livido, accentuato maggiormente dalle guance che le si erano fatte rosse.

- Ti senti bene? – le chiese il ragazzo mentre atterravano al centro dell’immenso campo di Quidditch.

- Sì – rispose, ma con grande sorpresa di Harry poggiò lentamente la testa sulle spalle.

Il ragazzo avvampò a quel gesto, ma senza pensarci due volte le sollevò il viso con la mano e la bacio teneramente sulle labbra.

  
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