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Autore: _Fy    04/07/2010    3 recensioni
Questa fan fiction non è mia bensì è stata scritta dalla mia cuginetta.Bella ed Edward sono due opposti ma non possono stare l'una senza l'altro.Circondati dall'affetto di amici e parenti,riusciranno a capire cos'è il vero amore?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzii eccomi tornata purtroppo per voi con un nuovo capitolo.. spero vi piaccia, in questo periodo sono un pò a corto di idee.. ^__^ scusate se non posto con frequenza! Vi vorrei ringraziare tutti per aver messo la mia storia tra le preferite, tra le seguite ecc ecc.. non sono ancora molto pratica di questo sito perciò scusatemi.. fatemi sapere cosa ne pensate con una recenzione! Jò ---->{La cugina di Fefy}

Ricordi.. i ricordi sono qualcosa di eccezionale, ci fanno rimanere legati al passato, non facendolo sfuggire da noi, rendendoci tutt’uno con esso… alle volte è un bene, alle volte è un male… alle volte si rimane attaccati ad un ricordo affrontando il presente… ma non tutti i ricordi sono belli …

Edward’s P.O.V

Uscimmo dal ristorante che sorridevamo e scherzavamo spingendoci a vicenda, era proprio bello stare con lei, solo in quel momento mi accorsi di come la mia vita era stupida senza di lei, vuota, era una persona eccezionale fortuna che avevamo fatto pace. In realtà fare pace con lei era sempre molto semplice, non riusciva mai a tenere il broncio per lungo tempo e poi il nostro legame era tale che avremmo potuto superare qualsiasi cosa. Intanto stava calando il sole e i suoi capelli si erano colorati, oltre al suo castano, di un rossiccio che lei odiava con tutto il cuore e per prenderla un po’ in giro le dissi << Gnoma ti si sono colorati i capelli di rosso! Ti manca solo qualche lentigine e le treccine poi puoi fare Anna dai capelli rossi ahahah>> mi guardò malissimo e poi sbottò in una risata bellissima, melodiosa, un suono che sebbene fosse solo una risata contava tanto, era importante il suo sorriso per me; << Oh si certo. CHIAMATEMI ANNA!! >> si mise ad urlare ma non la poteva sentire nessuno perché ci eravamo addentrati nel boschetto lì vicino. Mi guardai in torno e iniziai a ricordare tutte quelle giornate passate lì, era uno dei nostri posti preferiti, da bambini giocavamo spesso lì e Bella, frana come era cadeva sempre perché non vedeva i sassi e le radici nel terreno; a quel ricordo sghignazzai e notai che anche lei sorrideva, forse eravamo sintonizzati sullo stesso pensiero, la abbracciai e le dissi quasi sussurrando << Ti ricordi? Ci venivamo sempre anche con Alice, Emmet, Jasper e Jake,Rose non c’era perché non le piaceva sporcarsi e giocavamo a nascondino fino a quando tu non cadevi ed eravamo costretti a smettere di giocare perché tu facevi i capricci perché ti beccavamo subito>> ridemmo all’unisono << Sì, mi ricordo, come erano belle quelle giornate nella casetta sull’albero che facemmo costruire a Charlie e a Carlisle. È lì che io, te ed Alice abbiamo dato il primo bacio>> aggiunse maliziosa << Ed è lì che ci rifugiavamo quando eravamo tristi>> le risposi. Ci guardammo negli occhi e dicemmo all’unisono << Cerchiamola!!>> ridemmo, la presi per mano e iniziammo a correre il lungo e in largo senza trovare niente, ma le nostre risate mentre il vento che aveva iniziato a soffiare ci scompigliava i capelli e ci pungeva il viso ,rimbombavano nella foresta; ad un tratto la riconobbi <> esclamai esultante e per la contentezza, lei mi butto le braccia al collo e mi iniziò a baciare le guance, il naso, il mento, la fronte e rideva, rideva e rideva tanto che pensavo avesse bevuto qualche bicchiere di troppo. La mia reazione, oltre ai sorrisi ricambiati da lei fu di paura, ad un tratto avevo paura di abbracciare la mia piccola?? Ma che essere umano ero?? Misi a tacere quella sensazione, la faci salire in spalla e cercammo in qualche modo di salire, avevo dimenticato quanto era alto li su.. << Che c’è ora non ce la fai più Eddino?? Ahaha >> aveva usato un soprannome che odiavo ma in quel momento ero solo felice, felice e basta << è l’età che si fa sentire!! Se avrò la schiena rotta sarà solo colpa tua sappilo gnoma! >> sbuffò e conoscendola bene aveva alzato gli occhi al cielo. Dopo un po’ di sforzi arrivammo, era esattamente come la ricordavo, i poster erano rimasti appesi, il tavolino con le sedie era rimasto quasi completamente intatto e il piccolo divanetto era tale e quale all’ultima volta che ci eravamo saliti. Ci accomodammo lì e subito disse <> eh?? Ma lo veniva a chiedere proprio a me?? <> mi guardò diritto negli occhi immobilizzandomi <> .

BELLA’S P.O.V

Mi guardava con gli occhi sbarrati come se gli avessi chiesto qualcosa di osceno, poi lo vidi fare una faccia disgustata e poi tornò se stesso e mi disse << Ho solo paura per te ecco tutto, hai sofferto per Paul per così tanto tempo che ho paura a vederti ancora ridotta così. Bella io non voglio che il tuo cuore vada in pezzi, ancora. Ora grazie a lui non ti fidi più degli uomini, non credi più nell’amore..>> lo interruppi per un secondo << Ehi ma non è vero di te mi fido ciecamente>> dissi sorridendo e lui con cenno di dissenso mi rimproverò << Sì ma di me, io sono io Bella il resto è diverso da noi, noi siamo a parte, io parlo degli altri, non puoi continuare così per sempre! >> <> sussurrai << No. Non lo so. Sì >> lo guardai con un punto interrogativo stampato sulla faccia e capì che ciò che diceva non aveva il benché minimo senso perciò si spiegò meglio << Tesoro io voglio che tu ti rimetta con qualcuno, diamine è quasi un anno che non….. bè ci siamo capiti! E comunque contemporaneamente ho paura per te, che poi le cose vadano peggio, non voglio che tu debba soffrire come con Paul!! Nessuno ti può fare del male senza che io l’abbia preso a pugni ben bene.. e sai cosa succederebbe se prendessi a pugni mio fratello? E se fosse tuo padre a fermarmi? Non ci farebbe più vedere, anche se comunque non ce ne importerebbe niente, ma siamo troppo collegati l’uno all’altro… non so se mi sono spiegato… in poche parole gradirei che ti cercassi di fidare di lui ma vacci piano d’accordo?>> lo guardai così intensamente da farlo sentire in imbarazzo forse perché guardò altrove quasi sentisse stretta anche la casetta che per quanto piccola ci accoglieva bene. Ero seduta accanto a lui e ci eravamo incredibilmente avvicinati, mi accoccolai al suo petto e sussurrai << Sei sempre incredibile Ed.. grazie davvero di tutto! >> ricambiò l’abbraccio ma sentivo che era con i pensieri molto lontani dalla nostra piccola casa sull’albero, tuttavia mi rispose << E di chè piccola gnoma, tel’ ho promesso ricordi? Ci sarò sempre! E comunque anche tu mi sei sempre vicina>> << Sì lo so, grazie. Ma parlando d’altro con chi ti vedi adesso?? Qualcuna in particolare? Sai è da parecchio che non mi tieni aggiornata>> sorrisi e lui con un ghigno divertito mi rispose << Mha.. nulla la solita l’altro giorno sono stata con una ragazza Sophie se non ricordo male, ma nulla di che te lo posso assicurare, mentre stavo per andarmene voleva il secondo tempo ma niente! Mi annoiava!>> risi con leggero isterismo, non mi piaceva quando trattava le donne in quella maniera , ma d'altronde loro si facevano trattare così <> ci pensai per un attimo e poi dissi << Mha.. sai credo che tra Rose ed Emmet ci sia qualcosa, notavo oggi come si guardavano e mi hanno dato quell’impressione.. e poi Rose non credo si stia sentendo più con “ Mrs pelo” >>; così lo chiamavamo il ragazzo svizzero della magnifica Rose e a lei aveva sempre dato fastidio difatti ci sgridava tutte le volte “Lasciate stare il mio tesoruccio!!” ed Emmet con tutta la sua simpatia aveva sempre risposto facendole una caricatura “Oh si il mio orsetto peloso pucci pucci amorino!! Vorrei proprio strapazzarmelo tutto!”. Ridemmo per il soprannome strano dato dalla mitica folletta Alice. Ad un tratto suonò il mio telefono e interruppe le nostre spensierate chiacchiere del dopo mini-litigio, risposi << Pronto…>> subito con voce squillante la mia esuberante mamma << Tesoro mio adorato!! Ho una notizia strepitossissima! La tua mamma è un genio!>> allontanai il telefono dall’orecchio e Edward rise mentre giocherellava con la mia mano, le cui unghia erano state martoriate da Rose con dello smalto brillantinato, continuai la conversazione dicendo << Cosa è successo mamma… innanzitutto calmati e spiega… C-O-N- C-A-L-M-A!>> scossi leggermente il capo e lei disse << Sto per andare a Parigi!!>>. Rimasi di ghiaccio, facendo allarmare il mio spettatore che era seduto al mio fianco, << A … Parigi?? Perché?? >> fiera di se iniziò ad urlare <> , mia madre era una fotografa ma non si era mai allontanata per così tanto dalla città e per come era folle avevo paura ma mi complimentai con lei << Congraturazioni!! E quando parti? E soprattutto quando torni?>> con meno entusiasmo disse << Domattina, se tornate a casa tu e Edward ci trovate qui, dai che festeggiamo! Passamelo!>> scocciata dissi << Mamma è inutile, stiamo già arrivando..Ciao >> e chiusi il telefono; mia madre adorava Edward, diceva che era sveglio, eccome se lo era, probabilmente desiderava con tutta se stessa che io vedessi Edward come vedevo Jake, uno stra-figo, ma non era così! Certo era bello ma non lo vedevo di certo con gli occhi dell’adorazione! <> mi guardò con curiosità << Ma chè…>> << Ti spiego mentre andiamo!>> e me lo trascinai giù dalla casetta.

   
 
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