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Autore: ChelseaH    05/07/2010    12 recensioni
“Ho un piano!” annunciò Katie sedendoglisi in braccio e appropriandosi del drink.
“Davvero?” le chiese il ragazzo, senza avere la minima idea di che cosa stesse passando per la testa dell’amica.
“Sì e fidati, funzionerà a meraviglia.” sorrise trionfante alla sola idea.
“Un piano riguardo a cosa?” si decise a chiederle, col vago sentore che sarebbe stato meglio rimanerne all’oscuro.
“Per te e Bradley.” rispose lei con tono ovvio.
Appunto.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bradley James, Colin Morgan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: Non conosco Colin Morgan, Bradley James e gli altri attori qui citati, di conseguenza con questa storia non intendo dare rappresentazione reale dei loro caratteri e/o delle loro azioni.


ATTENZIONE, pre slash!


NOTE.

  • Questa piccola shot vuole essere il seguito e il completamento naturale di Come (non) accasare Colin Morgan. In teoria è comprensibile anche presa da sola, tranne forse per un paio di rimandi, ma se la leggete dopo l'altra è meglio. Mi avete chiesto in molte un seguito e, dal momento che una mezza idea già l'avevo, alla fine l'ho scritto.
  • Il Joe citato è Joe Dempsie, Will in Merlin e Chris in Skins. Lui, tanto per intenderci.
  • Non è mai stato confermato ufficialmente che lui e Katie stessero insieme, ma è un rumor che gira più o meno dall'inizio dell'anno e dal momento che mi piace parecchio come rumor, ho deciso di usarlo. Queste sono alcune foto scattate ai due a gennaio a Londra, io personalmente adoro l'idea di loro insieme <3
  • Colgo l'occasione per ringraziare Chiby Rie_chan, GiulyB, elfin emrys, _ichigo_85, Egle, elyxyz, mistica, Oryenh e mindyxx per le recensioni a Come (non) accasare Colin Morgan.
  • C'è un passaggio di questa shot che in italiano suona malissimo. Cioè, è corretto e quant'altro ma dovete sapere che io ho il pessimo, pessimissimo vizio di pensare in inglese perché mi viene molto più facile (non state a farvi domande esistenziali sul come sia possibile, è così e basta xD Amore ossessivo per quella lingua suppongo ù_ù) e quindi se un Bradley James, seriously? suona dannatamente bene, il suo equivalente italiano a me personalmente non piace nemmeno tanto così. Ma fa troppo caldo e non ho le forze per scervellarmi su come farlo suonare meglio, anche perché credo sia proprio impossibile far suonare l'italiano bene quanto suona l'inglese ç_ç
  • Buona lettura x)



Come (non) accasare Bradley James.


Erano da poco finite le riprese esterne in Francia per la terza stagione di Merlin e gli attori erano tutti in pausa, in attesa di iniziare gli interni a Cardiff. Bradley si era fermato per comodità a stare da Colin a Londra e le giornate trascorrevano fra ozio e serate tra amici, in un clima oltremodo piacevole per tutti.

In quel momento erano alla festa in piscina organizzata da Joe, il ragazzo di Katie, e Colin sorseggiava un drink accomodato su una delle tante sdraio disseminate per il cortile della villetta alla periferia di Londra.

“Ho un piano!” annunciò Katie sedendoglisi in braccio e appropriandosi del drink.

“Davvero?” le chiese il ragazzo, senza avere la minima idea di che cosa stesse passando per la testa dell’amica.

“Sì e fidati, funzionerà a meraviglia.” sorrise trionfante alla sola idea.

“Un piano riguardo a cosa?” si decise a chiederle, col vago sentore che sarebbe stato meglio rimanerne all’oscuro.

“Per te e Bradley.” rispose lei con tono ovvio.

Appunto.

A Katie non sfuggiva mai niente e non le era nemmeno sfuggito l’improvviso imbarazzo che Colin aveva provato per un certo periodo sul set di Merlin, dopo aver realizzato di sentirsi attratto da lui. Ovviamente la ragazza l’aveva spremuto fino a quando si era deciso a sputare il rospo e, da quel momento in poi, la sua nuova missione umanitaria era diventata accasarlo con Bradley. Se non altro aveva avuto la decenza di tenersi la cosa per sé, mettendo a tacere la sua preoccupazione maggiore, ovvero quella che la voce si spargesse a macchia d’olio.

“Anche Joe pensa che potrebbe funzionare.” aggiunse Katie.

Ok, quasi per se.

“Sai, non penso che dovremmo forzare le cose.” tentò di farla ragionare, anche perché Bradley non sembrava esattamente ricambiare i suoi sentimenti, non in quel senso almeno.

“Ho ripensato a come tu hai capito che lui ti piaceva. – gli disse Katie imperterrita – E ho pensato che magari anche lui ha bisogno di qualche incentivo per capire cosa vuole dalla vita.”

“Credo che Bradley non abbia bisogno di incentivi di nessun genere.” mugugnò pensando alla vita sentimentale dell’amico fin troppo piena di avventure e decisamente non bisognosa di una serie di appuntamenti al buio organizzati dalla ragazza perché, Colin ne era sicuro, era lì che lei voleva andare a parare.

“Eddai, sareste una coppia perfetta!” piagnucolò Katie.

“Dimmi che non hai intenzione di farlo uscire con Angel.” la supplicò, rinunciando a priori a farle cambiare idea su quel fantastico piano, dato che aveva già testato più volte sulla propria pelle la testardaggine della ragazza.

“No, niente Angel. Insomma, si sono già baciati sul set e Bradley è sembrato del tutto indifferente alla cosa.”

“Come lo sai?” gli chiese scettico.

“Beh, i ragazzi tendono ad avere reazioni alle parti basse quando non sono indifferenti, non dovrei essere io a spiegartelo.” replicò lei con fare malizioso.

“Non posso credere che tu abbia fatto una cosa simile!”

“Cosa?” domandò lei con espressione angelica.

“Osservare... quello mentre giravano la scena!”

“Ero curiosa! – si difese lei e Colin alzò gli occhi al cielo sconsolato. – Comunque ho già organizzato il suo primo appuntamento.” gli rese noto.

“E lui ha accettato così di buon grado?”

“Certo, sai che il suo ego è sconfinato.”

“Cosa c’entra il suo ego?” Colin era sempre più preoccupato da tutta quella storia.

“Vedrai.” sorrise enigmaticamente lei, lasciandolo poi solo con il bicchiere del drink ormai vuoto.


***


Colin avrebbe preferito non vedere un bel niente.

Era seduto sul divano del salotto di Joe intento a sbuffare a ripetizione, dopo essersi presentato a casa sua con l’intenzione di chiedere asilo politico e ricordandosi solo in un secondo tempo che il ragazzo conviveva con Katie ed era per giunta colpevole di averla assecondata.

Il tanto misterioso appuntamento al buio di Bradley era con tale Vicky, la stessa Vicky con cui era toccato uscire a lui mesi prima, la stessa Vicky che l’aveva fatto scappare a gambe levate passando il suo tempo ad osannare Mister Bradley James. Ecco perché Katie aveva tirato in ballo il suo ego smisurato, perché sicuramente Bradley non aveva esitato due volte ad accettare un’uscita con qualcuno che lo venerava a priori.

Per sua disgrazia però, questo qualcuno aveva cambiato bandiera negli ultimi mesi e aveva passato il suo tempo a parlare di Colin.

Di quanto Colin fosse carino.

Dolce.

A modo.

Insomma, tutto il contrario del Bradley James che tanto le piaceva e che ora era di fronte a lei.

Era rimasta proprio folgorata dall’appuntamento con lui e aveva accettato di uscire con Bradley solo nella speranza che ci fosse anche Colin. Bradley non solo non aveva gradito, ma era tornato a casa all’alba delle tre di notte, ubriaco peggio di una spugna messa in ammollo in una cisterna di vodka e non aveva fatto altro che lamentarsi del fatto che Vicky aveva invocato il nome di Colin anche mentre scopavano allegramente, dettaglio che Colin si sarebbe volentieri risparmiato.

“Era ubriaco!” gli ripeté per l’ennesima volta Joe.

“E dunque?” chiese lui indignato, offeso e frustrato dalla piega che il fantastico piano di Katie aveva preso.

“I ragazzi fanno cose stupide quando sono ubriachi.”

“Tipo farsela con la prima sconosciuta che gli capita a tiro?” borbottò Colin.

“Già Joe, tipo farsela con la prima sconosciuta che gli capita a tiro?” si intromise Katie, fulminando il suo ragazzo.

“I ragazzi non impegnati, era sottinteso.” si affrettò a specificare Joe.

“Ma Bradley è impegnato, solo che ancora non lo sa.” sbuffò Katie.

“Facciamoglielo sapere allora.” disse Joe.

“Come? Non possiamo rischiare che finisca un’altra volta come ieri sera.”

“Paghiamole. – propose Joe. – Per non dargliela.” sghignazzò.

“Geniale! Così arriverà a un tale punto di astinenza che...”

“...ogni buco gli andrà bene.” terminò la frase Joe.

“Voi siete completamente matti!” Colin saltò in piedi, incapace di credere a ciò che aveva appena sentito.

“Morgan ragiona, funzionerà di sicuro!” gli disse Joe.

“Ragiona tu! E soprattutto stai lontano da Bradley! State entrambi lontani da Bradley, già combina abbastanza guai da solo, gli manca solo di essere incitato a delinquere!” così dicendo Colin uscì di casa a gambe levate.


***


Joe e Katie ebbero la decenza di alzare bandiera bianca e ritirarsi, rinunciando al loro malefico piano di prendere Bradley per astinenza, ma Colin iniziava a pensare che quel piano non fosse poi tanto male in fondo.

Prima che Katie si mettesse in testa di fare da cupido non aveva mai pensato alla possibilità concreta di poter stare con Bradley, si era piuttosto convinto fin da subito che ciò che provava per Bradley sarebbe rimasto un sentimento platonico che col tempo sarebbe svanito.

Insomma, il suo cervello – e il suo cuore soprattutto – dovevano pur rinsavire prima o poi.

Bradley James, seriamente?

Si, seriamente.

Ancora più seriamente da quando l’amica aveva iniziato a parlarne come se in fondo la cosa potesse essere fattibile. E in ogni caso il suo cervello, e tantomeno il suo cuore, sembravano non volerne sapere di rinsavire.

Così ora si sentiva sempre più frustrato e depresso a doversi sorbire sera dopo sera i racconti delle ragazze che Bradley era riuscito a rimorchiare, o peggio. Insomma, Katie o non Katie, Joe o non Joe, il comportamento dello scozzese quello era e quello era rimasto.

La cosa peggiore era che quando gli raccontava le sue imprese, con tanto di dettagli che non avrebbe voluto conoscere a prescindere, sembrava quasi che il biondo provasse uno strano piacere sadico, quasi sapesse e volesse torturarlo di proposito. O semplicemente farlo sentire lo sfigato senza vita sessuale che al momento per l’appunto era. In entrambi i casi non ne avrebbe capito il senso, in fondo Bradley non era una persona meschina, giusto? Tranne quando era troppo ubriaco, allora non solo diventava meschino ma anche intrattabile, antipatico, borioso – più del solito – appiccicoso, chiassoso, stupido – anche questo, più del solito – e tutta un’altra serie di cose poco carine.

Bradley James ubriaco era un coglione, sostanzialmente.

Non che quello sobrio non lo fosse... ma se non altro era un coglione simpatico.

Quasi quasi gli veniva voglia di attuare il piano di Joe solo per il gusto di vederlo mettere in dubbio le proprie dote amatorie e farlo finire per questo in psicanalisi, rovinargli la carriera, la vita e farlo pentire di tutto quel sesso gratuito e insensato che stava facendo alle sue spalle.

E dire che, in tempi normali, Bradley non era il ninfomane che pareva essere diventato negli ultimi tempi, più precisamente da quando erano tornati dal set in Francia. Non che fosse un santarellino, né tantomeno predisposto a relazione più lunghe delle tre, quattro ore massimo di una serata in discoteca, ma sicuramente non passava da un letto all’altro con quella facilità e con quella presunzione.

Era quasi tentato di sbatterlo fuori casa o di chiuderlo in una scatola di cartone e rispedirlo in Scozia sperando che morisse nel tragitto per mancanza di aria, lui di sicuro non si sarebbe premurato di fare alla scatola qualche buco per far passare l’aria, non dopo quello che Bradley gli stava facendo passare.

Fortunatamente mancava solo una settimana all’inizio delle riprese a Cardiff.


***


Colin, Bradley e Katie erano seduti ai margini della scenografia all’interno della quale stavano girando un pezzo con Angel.

“Io non capisco proprio quale sia il tuo problema James.” bisbigliò Katie.

“Che problema?” chiese Bradley guardandola storto.

“Ultimamente ti sei comportato peggio di un malato di sesso.”

A quelle parole Colin quasi si strozzò con la bibita che stava bevendo.

“Katie!” la ammonì quando riuscì a riprendersi.

“Qualcuno deve pur dargli il fatto suo! – esclamò la ragazza a voce un po’ troppo alta, guadagnandosi un’occhiataccia da parte di un cameraman. – Passi il tuo tempo a farti sconosciute senza nemmeno considerare l’opzione che magari sotto al tuo naso potrebbe esserci qualcuno che-“

“Ti stai proponendo McGrath?” la interruppe Bradley con un sorriso malizioso.

“Razza di pervertito!” sbottò la ragazza dandogli una pacca sulla testa e guadagnandosi la seconda occhiataccia da parte degli addetti ai lavori, mentre Colin cercava di farsi piccolo piccolo sperando che entrambi si dimenticassero della sua presenza o, meglio ancora, che Bradley non facesse associazioni di idee che fortunatamente il suo cervello non sembrava in grado di fare.

“Comunque lo so che magari potrebbe esserci qualcuno fatto apposta per me proprio sotto al mio naso. – le sussurrò Bradley con fare cospiratorio – Ma questo qualcuno non ha il coraggio di farsi avanti anche se avrebbe chance, così ho pensato sarebbe stato divertente farlo ingelosire un po’ inventandomi tutte quelle storie sulle mie avventure.” aggiunse, stavolta fissando Colin e i suoi occhioni sgranati con fare divertito.

Si, Bradley James era decisamente un coglione.

Coglione e malefico.

Coglione, malefico e, magari, suo.


   
 
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