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Autore: Lights    05/07/2010    7 recensioni
Trama: finita la guerra, c'è una strana pace in giro, quasi fosse un sogno, ma è la pura e semplice realtà... Harry, Hermione e Draco un nuovo trio circondato da tutti gli altri chissà che combineranno, e il cuore? che battiti avrà? Staremo a vedere ... prevarrà la mia parte Auror o la mia parte Dramione? Questo lo vedremo insieme - Buona lettura… Light
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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… e ci siamo

… e ci siamo!

 

 

 

Buona lettura

 

 

Light

 

 

 

 

 

 

Harry si stava abbottonando la camicia quando Hermione uscì dal bagno.

Lo sguardo del mago scivolò sull’intera figura della strega percorrendo ogni centimetro della sua pelle.

Merlino ma è bellissima!” pensò rimanendo bloccato a guardarla.

Hermione indossava un vestito a tubino nero allacciato dietro il collo che le ricadeva morbidamente sul corpo evidenziando le sue formi femminili.

Un leggero trucco aveva messo in risalto i suoi occhi verdi.

“Mi piacerebbe vederla con il suo aspetto originale” rifletté Harry senza levare gli occhi da dosso alla strega.

Per poco al moro non venne un infarto ai piani bassi quando Hermione gli diede le spalle svelando la sua schiena nuda fino all’attaccatura del sedere mettendo da parte la castità del davanti.

- Che c’è?- Chiese Hermione nervosa non sopportando più lo sguardo dell’amico su di sé.

- Non ti sembra di esagerare?- Rimbeccò Harry puntando con il dito indice la sua figura.

- Non mi sta bene?- Chiese innocentemente lei rimirandosi allo specchio mentre una mano scivolava lentamente sul suo corpo.

Harry a quella visione deglutì rumorosamente e iniziò a fare dei grandi respiri per calmare il battito del cuore che aveva iniziato improvvisamente a correre all’impazzata.

- Andiamo a cena.- Decretò infine prendendo la giacca e dirigendosi verso la porta.

Hermione, non appena l’amico si fu voltato, sorrise soddisfatta.

“Mio caro Harry sta sera ti farò penare!” pensò pronta a sferrare il suo attacco.

 

 

 

I due maghi entrarono nel ristorante e una cameriera li fece accomodare al loro tavolo.

- Hai notato anche tu?- Chiese Harry dopo un po’ addentando un pezzo di bistecca.

- Che cosa? Come la cameriera ti si è strusciata addosso o il tipo seduto al bancone del bar che mi sta fissando insistentemente da quando siamo arrivati?- Domandò a sua volta Hermione.

- Che tipo?- Il mago si girò di scatto seguendo la direzione dello sguardo della strega.

Fulminò con gli occhi il tipo e lo ammonì di girare al largo.

Hermione sbuffò.

- Non inizierai a fare il fratello maggiore?- Lo rimproverò severa.

- Non faccio il fratello maggiore bensì il marito geloso!-

Harry prese delicatamente la mano dell’amica e la strinse dolcemente accarezzando il dorso con il pollice.

Hermione a quel contatto avvertì un brivido e trattenne per qualche secondo il respiro.

“Non è possibile che con un semplice tocco Harry mi provochi queste maledette reazioni!” si rimproverò mentalmente la strega.

- Io mi riferivo al movimento strano di gente che esce ed entra da quella porta.- Continuò Harry non staccando gli occhi da quelli di lei.

- Sì…- Rispose semplicemente Hermione e si riappropriò della sua mano portandola in grembo.

- Al momento sono entrati cinque uomini e due donne ma sono usciti solamente tre uomini.- Evidenziò precisa e con indifferenza continuò a mangiare come se in realtà stessero parlando di un discorso di routine.

Harry si alzò in piedi, si avvicinò all’amica e le porse la mano.

- Mi permetti questo ballo?- Chiese con voce calda, profonda e gentile.

Hermione tentennò qualche secondo, mentre i suoi occhi sorpresi saettavano dal viso dell’amico alla mano tesa verso di lei ad invito.

- Bella idea! Così possiamo avvicinarci.-

La strega si lasciò guidare da lui.

I due maghi arrivarono in pista sotto lo sguardo attento di tutti.

Harry strinse a sé Hermione e delicatamente le appoggiò la mano sulla sua schiena nuda.

“Oh Merlino!” pensò, quando sentì il tocco delicato delle dita dell’amico sulla sua pelle.

La strega istintivamente strinse più forte la presa della sua mano sul braccio del mago.

Harry a quel segnale l’avvicinò di più a sé fino ad appoggiare la guancia alla sua testa.

Respirò lentamente il suo profumo di vaniglia e chiuse gli occhi assaporando di quell’attimo di calma che si era instaurato tra loro.

La strega percepì la stessa cosa, infatti appoggiò dolcemente la testa sulla sua spalla lasciandosi condurre dal ritmo della danza.

- Harry…- Disse sottovoce Hermione respirando tristemente, si staccò dal mago interrompendo quel momento di pace.

- Vado a vedere cosa sta succedendo.- Continuò più risoluta cercando di ignorare quelle iridi che la guardavano in un modo strano.

- Un altro uomo è entrato.- Riferì Harry tenendola ancora stretta a sé. – Sarebbe meglio che andassimo insieme.- Suggerì con uno strano tono di preoccupazione.

- Non lo fare…- Lo ammonì la strega.

- Che cosa?- Chiese interdetto.

- Quello che fai sempre…- Lo guardò dritto negli occhi, dove vi lesse il suo turbamento. - …proteggermi.- Disse infine a bassa voce.

Harry sorrise a quella confessione.

Va bene doveva ammetterlo.

Da quando l’aveva rincontrata, non l’aveva più persa di vista.

Era diventato la sua ombra.

Durante le missioni era sempre con lei, nei momenti di pausa era sempre nei paraggi, come se avesse la consapevolezza che se solo l’avesse lasciata per un attimo sarebbe svanita nel nulla come quella volta.

Era un istinto naturale che aveva maturato nel corso degli anni.

Fin da quando si erano visti per la prima volta, in lui era nato l’impulso di proteggerla.

Lei era sua e nessuno avrebbe dovuto farle del male… nessuno.

Solo una volta aveva abbassato la guardia e gli era costato caro.

Lo avevano allontanato da lei.

“Mai più” si era promesso quando tutto era ritornato alla mente e si era fatto chiaro.

Harry alzò la mano e le accarezzò la guancia.

- Non ti lascerò mai più.-

Hermione sentendo quelle parole si bloccò all’istante, fermando entrambi in mezzo alla pista.

- Harry…- Disse piano staccandosi di un passo da lui.

La strega chiuse gli occhi per un momento consapevole di cosa volessero dire quelle parole.

Che il passato stesse per tornare?

Fissò i suoi occhi in quelli di lui.

No, non era ancora pronta per crederci un’altra volta.

Era già stata fregata abbastanza dalle sue parole, promesse, confessioni… no!

Lei non era più quell’ingenua ragazzina che si fa incantare.

Hermione strinse forte i pugni.

- Ci conviene dividerci. Ci vediamo tra un’ora in camera. Io mi accerto che dietro quella porta non ci sia qualcosa di spiacevole e tu… tu… beh fai quello che credi più opportuno.- Decretò infine andandosene prima che lui potesse ribattere la sua decisione.

 

 

 

 

Hermione si guardò attorno.

Il corridoio era deserto e ne approfittò per avvicinarsi alla porta.

Rimase in ascolto per qualche secondo per capire se poteva entrare.

Respirò a fondo, appoggiò la mano sulla maniglia e l’abbassò piano, piano facendo aprire in quel modo la porta lentamente.

Tutto tranquillo.

La stanza era completamente al buio.

Si chiuse la porta dietro di sé e rimase in ascolto.

Lumus” pronunciò a bassa voce e subito una luce fioca si diffuse per la stanza dandole la possibilità di vedere in che posto si trovava.

La stanza era arredata semplicemente da una scrivania sulla quale erano depositate diverse carte, piantine, indicazioni.

Una lavagna a parete con dei nomi e ad ognuno di essi era associato un luogo, un’indicazione e un’ora.

Niente di tutto ciò le diede la possibilità di creare tra loro un collegamento e fornirle una traccia per capirci qualcosa.

Hermione stava per prendere degli appunti quando sentì delle voci provenire da dietro la porta.

- Tu non molli mai, vero?- Disse la voce femminile con un tono seducente tra il divertito e l’arrabbiato.

- Sono ostinato.- Rispose calma la voce di un uomo.

La strega percepì un corpo appoggiarsi alla porta probabilmente quello della donna.

- Già…-

Silenzio.

“Forse si stanno baciando?” Ipotizzò Hermione.

- Sempre passionale…- Rise di gusto la donna aprendo leggermente la porta.

“Bingo!” pensò soddisfatta la strega. “Ora è meglio che mi dilegui prima che mi scoprano!” e con un movimento della bacchetta si smaterializzò.

- Non sai che grosso errore hai fatto Dra…- Queste furono le ultime parole che ascoltò prima di scomparire.

 

 

 

 

 

- Appena in tempo!- Affermò Hermione ad alta voce quando comparve nella stanza guardando la sua immagine riflessa nello specchio.

L’effetto della pozione polisucco era terminato.

Aveva ripreso le sue sembianze.

- Tutto bene?-

La voce calda di Harry le arrivò alle sue orecchie e la fece voltare all’istante nella sua direzione.

“Oh santo Merlino!!” esclamò dentro di sé Hermione quando i suoi occhi si appoggiarono sulla figura del mago.

Era appoggiato allo stipite della porta del bagno completamente nudo, con indosso semplicemente l’asciugamano allacciato in vita. Le braccia incrociate al petto mettevano in risalto i suoi pettorali scolpiti e i muscoli sviluppati delle braccia.

I suoi occhi verdi smeraldi erano tornati: anche l’effetto della pozione di Harry si era esaurito.

I suoi capelli neri bagnati gli ricadevano delicatamente sugli occhi donandogli nell’insieme una visione così sexy che quando Hermione si rese conto di quello che il suo sguardo stava osservando si sentì cedere le gambe.

- Hai fatto presto?- Chiese la strega cercando di guardare altrove leggermente imbarazzata.

Harry non rispose.

Rimase fermo nella sua posizione ad osservarla.

“E’ meglio di come l’avessi immaginata.” Pensò soddisfatto facendo scorrere i suoi occhi sul corpo dell’amica.

Quel vestito le calzava a pennello e le metteva in risalto ogni particolarità del suo fisico perfetto.

- Hermione…- Disse piano avvicinandosi a lei.

La strega sentendosi chiamare in quel modo si girò di scatto dalla sua parte scontrandosi quasi con lui.

Trattenne il respiro per la sorpresa di averlo così vicino.

I suoi occhi verdi sembravano di fuoco talmente l’intensità del suo sguardo.

- C-che c-c’è?- Balbettò.

Harry non disse niente.

Le sfiorò la guancia con il dito indice, che poi fece scivolare fino al contorno delle labbra seguendone la forma.

Hermione inconsapevolmente aprì leggermente la bocca rapita da lui.

- Sei così bella…- Si lasciò fuggire il mago.

- Come ho potuto dimenticare ogni cosa di te…- Continuò deciso verso la strada della verità sfiorandogli con il dorso del dito il viso.

Respirò a fondo il profumo della strega.

- Non lo farò mai più Hermione…- Le alzò il viso in modo che potesse guardarlo negli occhi. – Ogni cosa è viva dentro di me, ogni attimo, ogni bacio, ogni sfioramento, ogni respiro, gesto, emozione… tutto… tutto mi riporta da te.-

- Harry…- Tentò di fermarlo ma lui le appoggiò il dito sulle labbra per farla tacere.

- Ti rivoglio nella mia vita…- Sussurrò Harry vicinissimo alle sue labbra prima di sfiorarle con le sue.

Un semplice tocco, leggero, quasi timido, con la paura di essere rifiutato, respinto ma quando sentì Hermione cedere alle sue resistenze si fece più deciso.

Assaggiò le sue labbra con più impeto, passione, saziandosi di lei.

- Ti amo.- Disse, quando si staccarono per riprendere fiato.

Hermione a sentire quelle due semplici parole avrebbe dovuto gioire dalla felicità, ma allora perché le sembrò di avere avuto una pugnalata al cuore?

Poteva credere alle sue parole?

Chi le assicurava che Harry non si sarebbe ritratto questa volta?

Si allontanò di qualche passo.

- Non lo fare Hermione.- Tentò il mago di trattenerla leggendo l’insicurezza nei suoi occhi.

- Voldermort non mi potrà più allontanare da te, non lo permetterò.- Confessò.

- Che stai dicendo?- Chiese la strega spaventata da quella rivelazione.

- E’ stata Ginny a soggiogarmi, ad allontanarmi da te. Ginny è passata al lato oscuro. Ginny non è più la nostra Ginny… da ormai molto tempo.- Continuò in tono più triste con una punta di delusione.

- Perché?- Domandò Hermione con le lacrime agli occhi.

- E’ stato il modo crudele di Voldermort per colpirmi, allontanarmi dalla persona che più amo, che rende il mio cuore vivo, che mi rende più forte e invincibile contro di lui:… tu.- Si avvicinò di qualche passo.

- Sei tu Hermione che mi hai dato la forza per sconfiggerlo la prima volta, sei tu che mi fai battere il cuore come nessun’altra sa fare, sei tu che mi rendi vivo, sei solo tu quella che voglio nella mia vita.- La strinse forte a sé. – Non allontanarmi da te.- La pregò con voce sommessa.

- Harry…- Lasciò libere le sue lacrime e abbracciò con impeto il mago, strofinando il viso sul suo petto.

- Ti riprendo tra le mie braccia e non ti lascerò più… te lo scrissi allora e te lo prometto ora.-

La assicurò dolce asciugandole le lacrime con il pollice.

- Io… io…- Tentò Hermione combattendo dentro di sé un’ardua lotta.

La strega guardò l’amico negli occhi in silenzio valutando la situazione.

- Dormiamoci sopra.- Disse infine riprendendosi nella sua totale razionalità.

L’amica prese le robe per la notte e si richiuse in bagno.

Potter sorrise.

Sarebbe stato fin troppo facile e bello se Hermione avesse abbassato totalmente le difese rafforzate nel corso degli anni.

Era deluso? Un po’, doveva ammetterlo.

In fondo era sempre la sua Hermione: razionale e determinata a capire, prima di lasciarsi andare.

S’infilò lentamente il pantalone che usava per la notte.

Sorrise all’immagine dell’amica chiusa nel bagno.

Era sicuro che in quel momento lei fosse seduta sul bordo della vasca, mentre si mordeva il labbro inferiore con un gesto meccanico e stringeva le mani a pugno.

I neuroni del suo cervello che andavano a una velocità umanamente impossibile, ma non per lei, per analizzare in ogni minimo dettaglio quello che lui le aveva detto… infine… alzarsi in piedi, osservare la sua immagine allo specchio e combattere con i sentimenti del cuore.

Si distese nel letto, portò le braccia dietro alla testa e aspettò pazientemente che uscisse dal bagno.

Solo quando avrebbe visto i suoi occhi, avrebbe capito che direzione avrebbe preso la loro vita.

 

 

 

 

Hermione respirò a fondo.

Era assurdo.

Tutto quello che era successo: era assurdo.

Quel momento l’aveva sognato chissà quante volte che alla fine aveva perfino perso il conto.

Ora, invece, era accaduto, e lei?

Era chiusa nel bagno in preda ai suoi timori, dubbi con il cuore che le urlava di lasciarsi andare.

Respirò di nuovo.

Doveva calmarsi altrimenti sarebbe stato un disastro.

Aprì la porta del bagno e si scontrò con lo sguardo teso di Harry.

Rimase ferma sulla soglia non sapendo cosa fare.

Respirò impercettibilmente mentre se ne stava in piedi, sul ciglio della porta, con indosso semplicemente la sua camicia di seta color oro.

Harry non poté impedirsi di far scivolare il suo sguardo un’altra volta sul corpo della strega rimanendo estasiato da quella visione talmente eccitante e sexy che lo scombussolò non poco.

Si mosse imbarazzato nel letto cercando di tenere a freno i suoi ormoni.

Hermione sorrise divertita notando che il suo charme faceva sempre colpo sul mago.

- A che punto siamo?- Chiese Harry non appena lei si mise sotto le coperte non riuscendo più a sostenere il suo silenzio.

- Non lo so.- Ammise sincera la strega.

Il mago respirò profondamente.

- Va bene…- Inspirò leggermente. - Hai bisogno di tempo… l’ho capisco.- Si avvicinò, fece scivolare lentamente la sua mano sul suo viso facendolo avvicinare alle sue labbra e le baciò la tempia. – Buonanotte.- Le sussurrò vicino all’orecchio.

Harry rimase fermo in quella posizione per qualche secondo come se non volesse staccarsi da lei, e in fondo era proprio così.

Fece violenza su se stesso per riappropriarsi della sua ragione e per allontanarsi da lei.

Sistemò meglio il lenzuolo e si girò di lato dandole le spalle.

Hermione si distese anche lei nel letto cercando di calmare il battito del suo cuore.

Perché doveva fare così, perché battere in quel modo…

Perché all’amore non si può rifiutare, mentire, scappare.

Quando si ama non si sfugge da chi si ama, da chi si ha sempre amato.

Ora l’aveva capito.

La strega si girò verso Harry.

Appoggiò la mano sulla sua spalla e con il dito indice scivolò lentamente lungo la schiena nuda del mago.

La resa… la fine dello scontro.

Harry a sentire il dito della strega percorrerle la schiena s’irrigidì all’istante.

- Non fare così Hermione.- L’ammonì dolcemente con voce roca.

- Perché?- Chiese lei con un sorriso sulle labbra.

- E’ pericoloso…-

Le parole gli morirono in gola quando avvertì le labbra della strega sulla sua pelle.

La scia di baci che gli stava lasciando gli fece accelerare il fiato.

- Hermione…- Deglutì nervoso. – Se continui, non resisterò a lungo.-

- Non voglio che tu lo faccia.-

Harry a quell’invito si girò.

Si scontrò con i suoi occhi d’ambra infuocati dal desiderio e questo lo eccitò ancora di più.

L’avvicinò a sé stringendola tra le sue braccia.

- Io posso aspettare…- Disse con il timore di affrettare i tempi.

- Io no.- Lo baciò decisa, libera dai timori, serena di vivere fino in fondo quello che l’aspettava.

- Ti amo e non ti lascerò più andare.- Confessò.

- Sarà meglio per te Harry James Potter se non vuoi morire giovane.- Scherzò lei.

Risero insieme, felici di essersi ritrovati prima di lasciarsi andare alla passione assopita da troppo tempo.

 

 

 

Continua…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci qua… siamo alle battute finali, ma c’è ancora una cosa da scoprire.

Ebbene sì, ha vinto il mio lato Auror, lo sapevo fin dall’inizio, anche se, devo ammetterlo il lato Dramione è stato un forte tentatore e a volte ho creduto veramente di cedervi.

 

Questo è il vestito di Hermione della sera: http://www.cinderella.it/foto/visualizza/919.jpg

Mentre questa è la camicia da notte: http://www.bakecannunci.com/adpics/zoom_5823615.jpg

 

 

 Al prossimo capitolo!

 

   
 
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