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Autore: Betrayed    08/07/2010    2 recensioni
Un pugno lo colpì alla pancia, pur avendo la corazza si piegò in due. Non ebbe il tempo di reagire che un calcio lo colpì in faccia. Di nuovo un pugno, ma questa volta la bloccò. -Un po' prevedibibile, non credi?-ghignò. Ho cambiato il titolo perchè quello di prima non m'ispirava granchè...
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Envy, Greed, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Alchimista d'Argento'
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capitolo 28
Capitolo 28

Megumi si contorceva tra le sue braccia, in preda al dolore.
Sentiva l'addome in fiamme e quella sensazione le arrivava fino al collo, dandole l'impressione di soffocare.
-G... Greed ...- mormorò.
-Sono qui, sono qui.- sussurrò lui in risposta, stringendola di più a se.
-No... Non.. Mi... A... Abb...-
-Shh, non ti sforzare troppo.-
La vide serrare gli occhi e percepì l'abbandono del suo capo contro il proprio braccio.
Cercò di sbrigarsi, correndo ancora più veloce.
Continuava a ripetersi incessantemente che lei ce l'avrebbe fatta. D'altrocanto era Megumi quella viva dei due, era lei che aveva qualcosa da perdere.
Aveva dato tutto ciò che di più caro aveva per lui, senza preoccuparsi di se stessa.
Se non si fosse intromessa non sarebbe accaduto nulla probabilmente, lui avrebbe evitato il colpo come aveva fatto con i precedenti.
Ma lei era così, testarda a tal punto da pararsi tra loro due, impulsiva, in balia dei sentimenti, comandata dalle emozioni.
Forse era quello che lo attirava degli umani, quello che lo spingeva a legarsi a loro, a vivere accanto a quelle creature imperfette ma affascinanti.
Forse era quello che gli piaceva di lei.
Non si era nemmeno resa conto che cercando di difenderlo lo aveva indirettamente ferito.
Perchè anche lui aveva qualcosa di importante da perdere.
E quella cosa era lei.
Tornò ad osservare il volto di Megumi preoccupato per la sua sorte.
Si guardò attorno, erano quasi arrivati a Central City.

Edward pestò i pugni a terra, mentre calde lacrime gli rigavano il viso.
-Maledetto!!!!- non sapeva se si riferiva più a se stesso o a Greed.
-Edward calmati! Non disperarti, non è tutto perduto. Possiamo avvisare Mustang di controllare ogni angolo della città alla ricerca di Greed. Lui lo troverà di sicuro.- Alphonse era sempre il solito ottimista anche nelle situazioni peggiori, ma era anche il più risoluto e come al solito aveva ragione. Non serviva a nulla piangersi addosso, occorreva agire.
Si sollevò di scatto lanciandosi in casa quasi con furia.
Winry era lì, sulla porta e stringeva Kate tra le braccia mentre lei si divincolava piangendo poichè aveva assistito a tutta la scena.
Ce l'aveva con Edward, perchè aveva colpito Megumi, con Alphonse e Jacqueline, perchè non l'avevano impedito e con Winry, perchè la tratteneva.
Acciaio entrò in casa quasi ignorandola, cosa che la fece andare ancora di più su tutte le furie.
-ASSASSINO! L'hai uccisa tu!!- gridò, prima di accasciarsi a terra, distrutta dal dolore e scossa dai singhiozzi. Winry l'abbracciò, ma lei si staccò, evitando anche Alphonse che cercò di consolarla, e corse via.
La meccanica fece per lanciarsi al suo inseguimento, ma Al la fermò trattenendola per un braccio.
-Lasciala in pace Win. Ha appena visto Megumi venire ferita da Edward. Deve stare sola. Abbiamo altro di cui preoccuparci adesso.-
La bionda lanciò un'altra nervosa occhiata al punto in cui era sparita Kate poco prima e annuì, poco convinta.
Nel frattempo Edward stava chiamando Mustang.
-Colonnello abbiamo un emergenza.- disse senza salutare o dare il minimo preavviso al superiore. -Si tratta di Megumi. E' ferita gravemente ed è stata rapita. Siamo convinti che si stia dirigendo verso Central City.-
La risposta di Mustang arrivò dopo poco. -D'accordo Acciaio. Cercheremo di catturarlo.-
-No Colonnello. Forse non mi sono spiegato bene, dovete catturarlo.-
Detto questo riagganciò e si rivolse ad Alphonse e Jacqueline che lo fissavano agitati.
-Si parte per Central City.-

Greed arrivò al covo in meno tempo del previsto. Megumi aveva smesso di muoversi da poco, e l'unico segno di vita era il debole respiro regolare accompagnato dal movimento quasi impercettibile del suo petto che si alzava e si abbassava.
L'homunculus divelse la porta con un calcio e la lamiera piegata cadde rumorosamente alcuni metri più in la nel corridoio buio.
Quasi immediatamente comparirono Gluttony, Lust ed Envy.
Si avvicinò a quest'ultimo e depose Megumi tra le sue braccia.
-Salvala.- mormorò, mentre si lasciava accompagnare lontano da Lust e Gluttony senza opporre resistenza.

Megumi si svegliò bruscamente mettendosi a sedere.
All'improvviso la stanza prese a girare vorticosamente e lei ripiombò con la testa che le doleva sul cuscino.
-Fai piano, sei troppo debole.-
La voce di Envy la fece sobbalzare dato che era l'ultima che avrebbe voluto sentire.
-Cosa ci fai qui?-
-Ci vivo.- rispose semplicemente lui, avvicinandosi al letto su cui era distesa la ragazza.
-Dov'è Greed?-
Nessuna risposta.
-Dov'è Greed??- il suo tono era preoccupato e autoritario. Si sollevò a sedere e lo fissò con i suoi occhi del colore dell'oceano.
Un oceano burrascoso e scuro.
-Lo vuoi vedere? -
Megumi saltò giù dal letto e cercò di ignorare inutilmente i capogiri che la fecero vacillare.
Envy la prese velocemente prima che cadesse.
-Sei sicura di volerlo vedere?- le chiese di nuovo.
Megumi annuì.
Envy la prese per mano, conducendola fuori dalla stanza lungo i corridoi tutti uguali.
Megumi si guardava attorno, stanca e spossata arrancava stringendo le dita fredde dell'homunculus con riluttanza.
Rischiò di inciampare più volte e ogni volta Envy la prendeva all'ultimo evitandole così una brutta caduta.
L'homunculus si fermò di colpo di fronte ad una porta di metallo. 
-E' qui solo provvisoriamente dato che l'altra volta è scappato.- Megumi poggiò la mano sulla maniglia ma l'homunculus la fermò.
-Non farmi pentire di quello che sto per fare.- sbuffò. -Io sarò qui, ricordalo.-
Sembrava una minaccia. Anzi, lo era.
La ragazza non rispose, si limitò ad abbassare la maniglia.
Lo spettacolo che le si presentò agli occhi le strinse il cuore, e le lacrime le offuscarono la vista.
Le pareti della stanza erano completamente occupate da quattro cerchi alchemici attivi che emanavano un'accecante luce viola, sul soffitto era attaccato un teschio umano.
In ginocchio sul pavimento, con le braccia e le gambe legate c'era Greed, immobilizzato da quelle che secoli prima erano le sue ossa.
-Greed!- esclamò sedendosi di fronte a lui.
Non si muoveva e sembrava non avvertire nulla. Poi, all'improvviso, la sua voce la scosse, calda e suadente come sempre ma resa più roca e debole dall'influsso dei cerchi alchemici.
-Il trucco è sempre lo stesso, ogni volta che mi catturano.- le labbra dell'homunculus si curvarono in un ghigno stanco.
-Non dovevi, non.... Tu... Loro... Ti uccideranno...- prese a singhiozzare e le lacrime che aveva cercato di trattenere sgorgarono, scorrendole lungo le guance, calde e amare, quasi a volerla ferire.
Greed sollevò la testa con fatica e puntò i suoi occhi ametista in quelli di Megumi.
-L'importante è che tu stia bene.-
La ragazza poggiò le mani su quelle immobilizzate di Greed che seguì il suo movimento con lo sguardo.
-Non puoi pensarlo davvero... -
-Volta la mano sinistra.-
Megumi lo osservò interrogativa.
-Fa come ti ho detto.- insistè lui.
Megumi sollevò la mano con il palmo rivolto verso l'alto e quello che vide la fece rabbrividire.
Sulla sua pelle bianca risaltava un simbolo nero.
Lo stesso che aveva Greed.
Che avevano anche Envy, Lust e Gluttony.
Il serpente che si morde la coda.



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Chiedo perdono per il ritardo, ma questo capitolo proprio non ne voleva sapere di essere scritto.
Allora, colpo di scena!!! Megumi ha l'uroboro sul palmo della mano!! (Non si era capito eh -.-)
Scusate, ma oggi sono di fretta, infatti questa settimana è stata movimentata al massimo e i momenti per scrivere sono stati davvero pochi. Chiedo ancora scusa e ringrazio le tre persone che hanno recensito il capitolo precedente, non so cosa farei senza di voi *asciuga lacrimuccia*.
Ringrazio anche chi legge solamente e chi ha aggiunto la storia tra le seguite e le preferite.
Ho cominciato un'altra storia su Fullmetal Alchemist, si chiama "L'alchimista e il Vampiro", che purtroppo non potrò continuare finchè non finirò questa dato che sono legate u.u in seguito chi legge capirà perchè.
Se avete tempo e non vi scoccia, fate un salto a leggerla e lasciate qualche commentino :) per ora ho scritto solo il primo capitolo, ma il secondo è già pronto e lo pubblicherò (come già detto) appena finirò questa storia.
A presto!!


   
 
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