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Autore: RoryPotter    09/07/2010    1 recensioni
La guerra è finita.Harry vive una vita tranquilla,ma non per molto perchè le porte di una nuova avventura si stanno aprendo ma non riguarderà solo lui.Indietro nel tempo,un'altro mondo,il segreto di James...leggete e commentate!!!
Genere: Dark, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 18



La gelosia di Sirius.*




James correva come un matto nei corridoi qualche volta cacciando un urlo o saltando in’aria.
Arrivo in Sala Grande con un sorriso a trentadue denti sul volto e si sedette affianco a Remus per fare colazione.
Quest’ultimo si girò verso di lui.
“Come mai così allegro?”
“Evans mi ha inviato a venire con le al matrimonio di sua sorella”.
Sirius,che era di fronte a lui affianco a Peter,alzò lo sguardo.
“No!Non ci credo!”Disse Lunastorta.
“Invece ci devi credere!Mi ha dato anche un bacio sulla guancia!”
Felpato,senza rendersene conto,strinse la forchetta che aveva in mano facendole diventare le nocche bianche.
“E quando devi partire?”Chiese in un sussurrò rabbioso ma Ramoso non se ne accorse tranne Remus che lo guardò storto.
“Domani.Non vedo l’ora.Da come me l’ha descritta Lily è molto antipatica”.
Sirius si alzò di scatto dal tavolo e se ne andò dalla sala sotto lo sguardo sbalordito di James e Peter e di quello esasperato di Remus.
“E’ un bambino”.Sussurrò.
Ramoso si voltò.
“Hai detto qualcosa?”
“No no,nulla.Adesso andiamo.Abbiamo pozioni alla prima ora”.
Mangiarono qualche altro boccone della colazione e poi andarono nei sotterranei dove li aspettava il Professor Lumacorno.
Videro Sirius già davanti alla cattedra con le braccia incrociate sul petto ad aspettare l’inizio della lezione.
Dopo che tutti fossero arrivati il professore parlò.
“Buongiorno ragazzi!”
“Buongiorno professore”.Rispose il coro gli studenti con voce atona.
“Allora ragazzi oggi faremo un ripasso di alcune pozioncine curiose per mettere alla prova la vostra memoria visto che questo è l’anno dei M.A.G.O.Allora chi sa dirmi che pozione è questa?”Indicò un calderone vicino a un gruppo di Corvonero.
Diverse mani si alzarono.
“Vediamo…ah Signorina Evans”.
“E’ Veritaserum,una pozione incolore e inodore che costringe a colui che la beve a dire la verità”.
“Ottimo,Signorina Evans,dieci punti a Grifondoro”.Disse gioviale Lumacorno.
“E chi mi sa dire che cos’è…quello?”Chiese ancora indicando un altro calderone con dentro del liquido color rosa pallido.
Altre mani si alzarono.
“Lupin”.
“E’ Distillato della Morte Vivente,è una pozione molto forte che fa perdere i sensi a chi la beve”.
“Benissimo!Altri dieci punto per i Grifondoro!”Cinguettò l’uomo contento che uno dei suoi studenti migliori rispondesse facilmente a queste domande.
“E quella lì?”
Alcuni studenti si avvicinarono sentendo un odore dolcissimo che proveniva dal del liquido color rosa confetto dove usciva del vapore leggermente argentato.
Una mano si alzò di scatto.
Lily guardò sorpresa la ragazza:Nancy Slohan aveva appena sollevato il braccio.
Senti dietro di se un‘esclamazione di stupore e capì che James era qualche passo dietro di lei.
“Oh Signorina Slohan,a lei”.Disse Lumacorno anche lui un po’ sorpreso visto che non aveva mai alzato un dito alle sue domande.
“E’ Distillato della Pace,calma l’ansia e l’agitazione”.Lily la guardò ancora e vide che passava un biglietto stropicciato ad una ragazza di Corvonero dietro di lei.
“Ma tu guarda che imbrogliona!”Sussurrò.”Ma come può Lumacorno ammetterla nel Luma Club?”
“Se vuoi te lo spiego io”.Si voltò verso Remus affianco a lei.
“Tu lo sai?”
“Si.La sua famiglia è molto ricca,per la precisione gli Slohan sono dei Duca e i suoi genitori sono due famosissimi magiavocati”.
Lily guardò davanti a se riprendendo ad ascoltare la lezione contrariata.
“Molto bene,altri dieci punti.Adesso la penultima”.Indicò un altro calderone vicino a lui dove c’era del liquido giallo come il sole.
“Signor Black”.Disse allegro il professore:Sirius era uno dei suoi preferiti insieme a Remus,James e Lily nella casa di Grifondoro.
“E’ Elisir dell’Euforia,mette chi la beve in stato di buon umore ma ha degli effetti collaterali come il canto esagerato o il pizzicore al naso”.Disse Sirius con tono di voce annoiato.
“Benissimo!Altri dieci punti e voi Corvonero non restate li impalati.Adesso l’ultima”.Disse indicando un piccolo calderone sulla cattedra.
Si avvicinarono per vedere meglio:era di un colore luminoso madreperlaceo.
James strizzò gli occhi:l’aveva già vista da qualche parte.
Fece scattare il braccio sorprendendosi di questa sua reazione.
“Signor Potter!”Lo chiamò il professore felice come se stesse per scartare un regalo di Natale estremamente bello.
Il moro si avvicinò per vedere meglio.
“E’ Amortentia,è il filtro d’amore più potente del mondo;è riconoscibile grazie al suo colore madreperlaceo e dal vapore che sale a spirali,in più dovrebbe avere un odore diverso per ogni persona a seconda di ciò che ci attrae,per esempio io sento…inchiostro…libro usato e…fiori di campo”.Le guance gli si colorarono di rosso.
“Molto bene Potter,molto bene.Venti meritatissimi punti a Grifondoro,ora…”
James ritornò tra gli studenti ricevendo qualche pacca allegra sulla schiena dai compagni.
“…vi propongo di preparare la Pozione Dimenticante che troverete a pagina cinquanta del vostro libro.Bene,a lavoro!”
James e Lily,in qualche modo,si ritrovarono allo stesso banco di lavoro.
Si sorrisero timidamente e si misero a lavoro non accorgendosi di due occhi azzurri che li scrutava.
“Come facevi a sapere che quella che era Amortentia?Senza offesa ma…non ti ho mai visto alzare il braccio per rispondere ad una domanda”.
Il moro rise.
“Bhe…una volta mia madre me ne parlò.Mi disse che al suo settimo anno scoprì un gruppo di ragazze di Tassorosso a preparare un filtro d’amore nel bagno di Mirtilla Malcontenta”.
“Oh…capisco”.Dopo aver tagliuzzato e messa nel calderone la Mandragola fa per prendere un barattolo di scarabei morti sul bancone ma prima che potesse farlo quello si ghiacciò di botto.
Lily trasalì spaventata attirando l’attenzione di James.
“Ma che diavolo…”Sussurrò stranito.
La rossa senti uno sguardo insistente su di se.Alzò lo sguardo e si guardo intorno ma tutti aveva la testa china sul proprio calderone.Forse se lo era solo immaginato.
“Se vuoi puoi usare le mie”.Si voltò verso di James.
“Oh…grazie”.Prese il barattolo che le porgeva e ne verso un po’ del contenuto nel calderone per poi iniziare a mescolare pensando al barattolo ghiacciato.
Dopo la lezione di Pozioni si diresse verso quella di trasfigurazione anche se non ascoltò molto la spiegazione della Professoressa McGranitt sui Metamorfomagus,troppo impegnata a pensare a quello che era successo nell’ora prima.
Poco dopo si trovava nel parco a leggere un libro quando sentì delle voci chiamarla.
“Lily!Lily!”
Alzò e vide Alice,Hermione e Ginny venirle incontro.
“Lily!Ti abbiamo cercata dappertutto”.Disse Alice trafelata.
“Scusate”.Sussurrò Lily distrattamente.
Hermione e Ginny si sedettero i suoi lati mentre Alice davanti a loro.
“Lily,hai visto Potter come ha descritto l’odore che sentiva dall’Amortentia?Probabilmente erano i tuoi di odori!”Esclamò quest’ultima.
A quel pensiero sorrise raggiante ma poi si rabbuiò.
“Lily cosa c’è?”Chiese Hermione dolcemente.
“Voi non l’avete visto all’ora di pozioni ma…io stavo vicino a Potter e…
“…ah,quello lo abbiamo notato!”Sussurrò Alice maliziosa.
“…e stavo per prendere il barattolo degli scarabei quando poi…il barattolo si è ghiacciato all’improvviso”.
“Com’è possibili?”Disse Ginny sorpresa.”Tu ne sai qualcosa Hermione?”
“No.Potrebbe essere una reazione atmosferica ma la escluderei,o potrebbe essere…”
“…uno scherzo di pessimo gusto”.La interruppe Alice.
“Lily è molto probabile che qualche stupida oca ha voluto farti questo perché eri vicino a James”.
“Si è probabile ma…ho senti qualcuno che mi guardava”.
“Che ti guardava?”Chiese la bruna.
“Si…anzi non mi guardava…mi perforava da parte a parte”.
“Mmm…secondo voi dobbiamo prenderlo sul serio?”Chiese Ginny.
“Io dire di si.Sono sicura che quella era magia oscura”.Disse Lily.
Rimasero in silenzio ognuna nei propri pensiero quando poi suonò la campanella.Hermione si alzò per prima.
“Ne riparleremo dopo.E…Lily prova e parlarne con James”.
“Va bene”.
Attraversarono il parco e andarono a lezione di incantesimi quando poi Lily vide Scarlet appoggiato ad una colonna,nascosto alla vista di occhi umani.
“Ehm…ragazze voi entrare.Vi raggiungo fra poco”.
“Ok”.
La ragazza si avvicinò al vampiro che la guardava interrogativo.
“Cosa c’è Lily?”Chiese lui gentilmente.
Lily gli parlò di quello che era successo alla prima ora tralasciando però quello dell’Amortentia.
Scarlet si fece serio.
“Hai qualche idea di chi possa essere?”
Lei scosse la testa.
“Io invece si”.Pensò lui.
La rossa vide il professore arrivare.
“Oh!Scusa Scarlet devo andare”.
“Si,vai pure”.
Lily entrò in classe.
Aspettò qualche minuto poi si premette le tempie con le ditte e chiuse gli occhi.
Li riaprì e sorrise sapendo che il suo messaggio era arrivato a destinazione.
Aguzzò l’udito e sentì qualcuno che spostava una sedia,poi una voce maschile.
“Scusi professore,non mi sento molto bene.Posso andare in infermeria?”
“Oh…si vai pure”.
Sorrise di nuovo ma ritornò serio.
La porta dell’aula di aprì è uscì fuori Sirius Balck.
“Se tu che mi ha parlato nella testa?”
“Si…e abbiamo molte cose di cui parlare”.
“Io non credo.Bhe,che vuoi?”
“Voglio sapere quello che è successo alla lezione della prima ora”.Disse il vampiro con freddezza.
Lo sguardo del moro si fece di ghiaccio.
“Non è successo nulla”.
“A no?E del barattolo di scarabei che mi dici?”
“Non so di cosa tu stia parlando”.
“Si che lo sai!”Ringhiò il vampiro
“Ti rendi conto che se qualcuno ti avrebbe visto saresti finito nei guai”.
“Ma nessuno mi ha visto”.
“Quindi lo ammetti che sei stato tu?”
“Si e allora?”
“E allora?Sirius quella che usi tu è magia arcana ma qui la scambierebbero come magia oscura”.
“Lo so.Ma tanto non sarebbero mai arrivati a me.E poi come fai a sapere che la magia nera non è gradita?”
“Sua Maestà mi ha raccontato un po’ di cose sul Mondo Magico.Ma quello che voglio sapere è perché lo hai fatto?”
“Perché?Perché non sopporto quella So Tutto Io.Prima usa James per una stupida sfida e poi fa la santarellina con lui!”
“Cosa?E’ per questo che tu hai…”Un sorrisetto apparve sulle sue labbra.”Sirius…sei geloso di Lily?”
“Cosa!?No!”
“Si invece!Ma comunque questo non sta bene!Ti stai facendo trasportare troppo dai tuoi sentimenti e potresti perdere il controllo dei poteri da Guardiano”.
“Va bene,va bene,ho capito.Ma-non-sono-geloso.E’ adesso mi congedo”.
“Dove credi di andare.Devi andare a lezione”.
“Te lo sei scordato?In teoria io sono in infermeria quindi me ne torno in Sala Comune”.Fa per andarsene.
“Ancora una cosa Sirius”.
“Adesso che c’è?”
“Stasera a mezza notte nella Stanza delle Necessità verrai ad allenarti con me”.
“Cosa?Non ci penso neanche a…”
“Vuoi che gli angeli neri catturino James?”
Il moro chiuse la bocca e lo fissò.
“Va bene…verrò”.Detto questo se ne andò.



All’ora di cena…


Lily,Ginny,Hermione ed Alice erano appena entrate in Sala Grande per cenare.
“Ehi Lily!James ti sta salutando!”Sbottò quest’ultima.
Lily mosse lo sguardo dove le aveva indicato l’amica e effettivamente James Potter la stava salutando.Lo ricambiò con un cenno timido.
“Lily perché non ceni con lui?”
“Cosa?N-No…non è ho il coraggio”.
“Andiamo Lily!Vai!”La incitò Ginny.
La rossa guardò verso il ragazzo e sospirò.
Camminò verso di lui fino ad arrivargli di spalle.
“C-Ciao”.
Lui si voltò e sorrise:un sorriso che quasi sciolse Lily come burro al sole.
“Ehi!”
“T-Ti va se c-ceniamo in-insieme?”
Arrossirono entrambi.
“Ma certo”.Sussurrò il moro.
Lily si sedette sulla panca affianco a lui con di fronte Peter e Remus.
“Ciao Lily”.Salutò quest’ultimo.
“Ciao Remus.Ti vedo un po’ pallido.Sicuro di stare bene?”
Infatti Lupin era bianco come un cuscino e aveva l’aria stanca.
“Oh…non preoccuparti.Sai com’è…sono preoccupato per mia madre”.
“E’ vero.La vai ha trovare una volta la mese giusto?”
“Giusto”.
Si sorrisero e Remus lanciò uno sguardo d’intesa a James che sogghignò.
Lily guardò uno per uno e capì che il gruppo non era al completo.
“Dov’è Black?”Chiese a James.
“Non lo so.Non lo vedo dalla quarta ora.Ha detto che andava in infermeria ma li non l’ho trovato”.
“Sarà stata una scusa per saltare la lezione”.Borbottò contrariato Lunastorta.
La Prefetto fa per aprire bocca ma poi si sentì osservata da due occhi perforanti.
“Sirius!”Esclamò Ramoso.
Si voltò e vide il moro lontano da loro per un paio di metri,che li fissava…anzi,che la fissava.
Iniziò a camminare ma invece di sedersi vicino a loro si mise più distante possibile.
“Felpato ma cosa…?”Si voltò a guardare gli altri Malandrini.
“Lascialo perdere James”.Sussurrò irritato Remus.
“Dopo ci vado a parlare”.Pensò James.
Sorrise a Lily che subito si sentì sollevata dimenticandosi di quegli occhi si ghiaccio che la fissavano insistentemente.
“Ehm…Lily…”La chiamò Minus.
“Dimmi Peter”.
“Krum ti sta fissando”.Si voltarono.
Infatti all’altro tavolo Elrick la stava fissando lascivamente leccandosi un mignolo sporco di panna.
Lily lo fissò disgustata e si voltò.
James si avvicinò a lei facendo toccare le lo braccia e guardo il bulgaro con occhi di ghiaccio che lo fece abbassare lo sguardo.
Si girò con un ghigno divertito.
“Non preoccuparti rossa,non ti si avvicinerà più”.Disse.
Lily lo guardò un po’ lusingata per quel soprannome.
Iniziarono a mangiare parlando delle lezioni di quel giorno mentre James proponeva di fare uno scherzo al bulgaro repentinamente negato da Lily non accorgendosi di un certo moro che la fissava con astio dall’altra parte del tavolo.
Sirius digrignò i denti e strinse il pugno conficcandosi le unghie nella carne.
D’un tratto gli occhi divennero più chiari,di un azzurro ghiaccio,spettrale e l’aria si fece più fredda.
“R-Ragazzi…n-non fa p-più freddo del p-previsto?”Balbettò Peter con i denti che battevano.
“A chi lo dici”.
Sirius non sembrava accorgersi dell’improvviso gelo quando una voce lo richiamò.
“Sirius!Controllati!”
Sobbalzò e l’aria ritornò normale.Si guardò intorno cercando il proprietario della voce ma non vide nessuno.
Guardò verso il portone della Sala e vide Scarlet che lo guardava storto.Si alzò e andò verso di lui.
“Ma sei per caso impazzito!”Sussurrò il biondo in un ringhio mostrando i canini affilati.
“Non l’ho fatto apposta”.
“Si lo so!Ma ti avevo avvertito!Ti stai comportando come un bambino viziato a cui non gli si può sottrarre il suo giocattolo preferito!”
Sirius non rispose.
“Ma ti rendi conto che hai messo in pericolo di vita quasi tutta la scuola?Fortuna che ero nei paraggi se no sarebbero tutti morti assiderati!”
“Mi dispiace”.Sussurrò il moro.
Il vampiro lo guardò.
“Tu ci tieni a lui non è vero?”
Ricevette un cenno d’assenso.
“Bene.Allora vieni stasera alla Stanza delle Necessità”.In poco tempo sparì.
Black rimase impalato nel corridoio non riuscendo a fare un passo poi diede un pugno alla parete di pietra facendosi non poco male ma ignorò il dolore.
Si appoggiò al muro e alzò il capo verso il soffitto chiudendo gli occhi e nascondendoli con la frangetta ondulata.
La detestava.
Oh si che la detestava.
Con tutto il suo cuore.
Come si permetteva lei di maltrattare il suo migliore amico poi usarlo per una stupida sfida contro quell’oca della Slohan e poi ancora illuderlo che lui possa piacere a lei?
Non ne aveva alcun diritto.
Solamente perché aveva un intelletto fuori dal normale non poteva credere di essere superiore a chiunque.
Lei non era nessuno.
Lei era inferiore ai maghi.
Lei non faceva parte di nessuno dei due mondi…era solo una via di mezzo.
Lei era…una Sporca Mezzosangue.
Sirius spalancò gli occhi sorpreso da quel suo pensiero…ma non gli importava…non l’avrebbe mai accettata …per nessuna ragione al mondo.
“Sirius?”
Voltò il capo alla sua destra e vide James che lo guardava preoccupato.
“Jam…che c’è?”
“Che stai facendo?”
“Niente,aspetto voi che finiate di magiare”.
“Ah…ma perché non hai cenato con noi?Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio?”
“Non sei stato tu è quella tua insopportabile amichetta”.Avrebbe voluto dirgli questo ma non lo fece sapendo che lo avrebbe ferito.Si avvicinò a lui e gli mise le mani sulle spalle.
“No…no non hai fatto nulla e che sai…questi nuovi poteri mi sfiancano un po’”.
“Ah…non ti preoccupare.Scarlet dice che è solo questione di tempo.Ti ci devi abituare”.
Sorrise.
“Ah ecco dove eravate finiti!”Disse una voce dietro di loro che li fece girare.
“Scusaci Remus.Andiamo in Sala Comune?”
“Si”.
Si incamminarono ma Felpato si fermò di botto irrigidendosi:tra di loro c’era anche lei.
Lily si accorse che la stava fissando.
“Che hai da guardare Black?”
Sirius non rispose e continuò a camminare.
“Ma che ha?”Pensò la rossa stranita.
Continuarono a camminare tranquillamente mentre Felpato osservava i quattro davanti a lui parlare tra loro con qualche risata.
Si sentiva escluso dal gruppo.
Non gli era mai capitato di pensare questo.
Si sentiva così da quando quella lì era venuta a mettere le mani nel paniere.
Vide la vicinanza tra James e Lily e la rabbia ribollì nelle vene.
Lo stava ingannando.
Lo stava disilludendo.
Lo stava beffeggiando.
Ma perché lui non capiva?
Ah…già,perché lui è già caduto nella ragnatela e non può più districarsi.
Ma gli e la farò vedere io.
Fisso la nuca della ragazza con gli occhi ridotte a fessure non accorgendosi che aveva voltato leggermente il capo per lanciargli una fugace occhiata.
Ma perché la fissava in quel modo?
Sorrise a James che le stava dicendo qualcosa.
Non capiva cosa gli avesse fatto.
Adesso che ci pensava era strano dall’ultima attacco di Fair…anzi no…dal ballo!
Forse ho fatto qualcosa che lo ha innervosito.
Scosse la testa.
Ma perché si preoccupava così tanto?
Lei non aveva fatto nulla punto.
La voce di James la ridestò dai suoi pensieri.
“Eh?”
“Ti ho chiesto se stai bene”.
“Oh…oh si,tutto a posto…ehm,dicevi?”
“Ti avevo chiesto se andava bene un abito da cerimonia per un matrimonio babbano?”
“Si è perfetto però…non quelli lì tutti strani,con i mantelli,il fiocco…hai capito?”
“Si,il mio è perfetto”.
“Bene”.
“Dove abiti?”
“Oh,già non te l’ho detto.Abito a Spinner’s End”.
“Oh…è una piccola cittadina?”
“Si”.
“Che strano.Io ti facevo una di quelle persone che abitano in piccoli villaggi con villette tutte uguali”.
“E così infatti.Le case sono tutte uguali,persino i giardini.Il mondo babbano è molto noioso ai miei occhi”.
James ridacchiò.
“Invece tu dove abiti?”Chiese lei.
“Io?A Bevelle”.
La ragazza spalancò gli occhi.
“Bevelle?La città dei ricchi?”
“Esatto”.
“Wow.Ho sempre desiderato visitarla.E’ vero che è una città meravigliosa?”
“Si.E’ molto conosciuta per i suoi monumenti è l’antica storia che la ricopre da secoli”.
A Lily gli scintillavano gli occhi.
“E’ vero che avete una grande biblioteca fornita di tutto e di più?”
“Intendi quella della scuola Noble?”(nobile in inglese NDA)
“Scuola?Ne avete una?”
“Si,ma non è per studiare.Serve per…imparare il botton e cose del genere”.
“Eh?”
“Dico sul serio”.
“Ma è stupido!”
“Lo so.E’ per questo che non ci vado”.
“Oh…siamo arrivati”.
Dissero la parola d’ordine alla Signora Grassa e entrarono nella Sala Comune.
“Ehm…allora vado a dormire.Buona notte”.Disse Lily.
“Buona notte”.Dissero i tre Malandrini.
“Oh…Lily!”La chiamò Ramoso.
“Si?”
“Se vuoi…durante le vacanze Natalizie Bevelle è aperta ai turisti.Puoi venire a vederla quando puoi”.Gli porse un biglietto.
Lily lo prese:era un biglietto omaggio per un soggiorno ad un Hotel di un paese babbano li vicino”.
“G-Grazie”.
James le sorrise e salì le scale del dormitorio maschile seguito da Remus e Peter.
Strinse a al petto il pezzo di carta,le guancie arrossate e gli occhi luccicanti.
Sentiva di nuovo quel calore che partiva dal cuore fino ad irradiarsi in tutto il suo corpo.
Era una sensazione…bella,certo ma anche…nuova.
Che sia davvero…?
Lily divenne ancora più rossa e fa per salire al suo dormitorio.
“A che gioco stai giocando?”
La ragazza si voltò e vide Black che la fissava con sguardo gelido.
“Che cosa vuoi dire?”
“Non fare la finta tonta”.
A quel punto Lily si innervosì.
“Ma insomma che vuoi?Ti sei svegliato male stamani?Allora se sei di malumore prenditela con qualcun altro!”
Fa per andarsene ma Sirius l’afferrò per un polso facendola girare violentemente.
Lily gemette da dolore.
“Non prendermi in giro Evans!L’unica persona che mi fa venire il malumore sei tu!”
“Cosa?Ma che diavolo ti ho fatto?”
Il moro fece una risata senza allegria.
“Che mi hai fatto?Piuttosto dovresti chiederti che cosa stai facendo tu”.
“Non capisco cosa tu stia…ugh”.Gemette dal dolore quando il ragazzo aumentò la pressione suo polso.
“Non dire fesserie.Prima usi James come oggetto solo per una gara a difesa del tuo misero orgoglio poi che fai?Te lo fai amico e ti intrufoli nei suoi affari personali e poi cos’altro?Ah già…lo illudi facendo credere che forse ha qualche speranza con te!”
“Black…lasciami…mi fai male!”Disse Lily con voce strozza mentre con una mano tentava di allentare la presa sul suo braccio.
“Non me ne importa niente!Lo sai che lui è innamorato di te dalla prima volta che ti ha vista?!”
Lily trasalì e spalancò gli occhi sorpresa.
“C-Che diavolo stai dicendo?I-Io sono solo una delle tante,l’ultimo trofeo che deve conquistare e che abbandonerà su una mensola fin che non si ricoprirà di polvere!”
Già,aveva dimenticato questo e Potter c’è l’aveva quasi fatta.
La rabbia di Sirius si trasformò in furia e i suoi occhi si fece piccoli tanto che erano sgranati.
“Ma sei stupida o cosa?”Man mano la sua voce si alzava.
Abbassò il capo coprendo gli occhi con i capelli scuri.
Iniziò a ridere,una risata cupa e senza gioia.
Rialzò la testa.
“Dovevo immaginarmelo.Lui per te è solo un ragazzino viziato…e forse hai ragione…ma comunque non è come lo vedi tu…tu non lo sai vedere il suo cuore…ed è per questo che lascerai solamente ferite insanguinate…è per questo che lo renderai triste”.
“Tu sei completamente fuori di testa!”
“Può darsi…senti Evans io non piaccio a te e tu non piaci a me:è reciproco…ma sta lontana da James”.La lasciò andare e salì nel suo dormitorio.
Aprì la porta ma si fermò sulla soglia.
“Come mai sei ancora sveglio?Hai bisogno di riposo”.
James era a gambe incrociate sul suo letto con il pigiama addosso.Ignorò quello che aveva detto l’amico.
“Come mai ci hai messo così tanto?”Chiese.
“Oh…niente di che.Una ragazza mi ha fermato”.
Ramoso ridacchiò.
“Sei il solito Felpato”.
Si sorrisero.
Balck andò verso il suo baule e vi si inginocchiò davanti facendo finta di sentire quello che stava dicendo l’amico.
L’osservo che gesticolava e sorrise.
Non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male.
Adesso non solo era il suo migliore amico ma anche il suo principe visto che adesso era una Guardiano quindi aveva il dovere di difenderlo e non si sarebbe fatto sfuggire questa opportunità.
“Felpato ma mi ascolti?”
Sirius si riscosse dai suoi pensieri.
“Come?”
“Ti ho chiesto se a Natale vuoi venire da me?”
“Oh…ma si certo”.
“Bene!La mamma e papà saranno contenti.Gli faremo una bella sorpresa!”
“Già…ah,pretendo che tu mi faccia un regalo!”
“Ma certo che te lo farò ma solo se tu lo farai a me!”
“Si si”.
Risero poi si misero sotto le coperte e spensero la luce.
“Buona notte Sir”.
“Buona notte Jam”.
Passò qualche ora mentre Sirius rifletteva a quello che era successo poche ore fa.
Ci stava prendendo guasto a spaventare la Evans.
Guardò l’orologio magico sul suo comodino:aveva ancora un’ora di tempo prima di andare all’allenamento con quel succhia sangue.
Si voltò verso il letto di James e lo osservò pensieroso.
Ricordava ancora bene il loro primo incontro.
Non aveva mai visto un bambino con così tante energie in vita sua.
Chiuse gli occhi e delle immagini apparvero nella sua mente.


Inizio flashback


Sirius era seduto al tavolo della cucina in silenzio aspettando che i suoi genitori scendessero per andare a King Cross Road per prendere il treno che lo porterà ad Hogwarts.
Hogwarts.
Quanto aveva aspettato questo momento.
Finalmente ci sarebbe andato e per dieci mesi non sarebbe rientrato in quella casa:la casa della nobilissima e antichissima casata dei Black.
Bleah.
“Sirius andiamo”.Senti la voce severa di Walburga,sua madre.
Il bambino fece una smorfia e raggiunse lei,suo padre,Orion,e suo fratello minore,Regulus,alla porta di casa.
Uscirono e trovarono davanti una lussuosa macchina nera ad attenderli.
Misero il suo baule nel porta bagagli e partirono fino ad arrivare alla stazione.
Presero un carrello e vi posarono sopra tutti gli oggetti magici del moro.
Arrivarono alla colonna che divideva i binari nove e dieci dove trovarono altra gente che la attraversava e aspettarono il loro turno.
“Ascoltami bene Sirius”.Lo chiamo il padre e il bimbo,scocciato,rivolse la sua attenzione a lui.
“Si,padre?”
“Cerca di non farci fare delle ulteriori figuracce.Per tutti questi anni hai solo umiliato la tua casata”.
“Vedi di finire a Serpeverde intesi?”Si aggiunse Walburga.
Sirius non rispose.
“Soprattutto non fare amicizia con i sangue sporco e quei babbanofili.Chiaro?”
“Chiaro”.Sussurrò
Ma interiormente ghignò.
Come al solito non li avrebbe ascoltati.
Finalmente attraversarono la barriera e si trovarono davanti Espresso di Hogwarts.
Sirius spalancò la bocca e i suoi occhi si illuminarono dalla gioia.
“Sirius,per favore,datti un po’ ti contengo”.Lo rimproverò la madre.
Sirius la ignorò e si guardò intorno.
Vide una bambina dai capelli rossi parlare con un’altra dai capelli bruni.
Di scatto la prima prese le mani dell’altra ma questa cercava di sottrarsi alla presa ma la rossa la tenne stretta.
Gli disse qualcosa ma l’altra continua a strattonare la mano mentre guardava la gente intorno a se e disse qualcosa di malevolo alla rosso visto che a quest’ultima le si riempirono gli occhi di lacrime.
La bruna riuscì a districarsi alla presa della bambina.
Quella con i capelli rossi disse qualcosa tra le lacrime risposta modo dall’altra.
La prima guardò verso un uomo e una donna che guardavano non estremo piacere il binario.
Sirius costatò che fossero dei babbani.
Poi la bimba riportò sull’altra,probabilmente la sorella,e gli disse qualcosa con uno sguardo rabbioso.
L’altra tentennò.
La rossa lanciò uno sguardo in mezzo alla gente e la bruna l’aggredì di nuovo e vide la prima mettersi sulla difensiva.
Quella dai capelli castani le urlò qualcosa e poi si precipitò da suoi genitori.
Sirius osservò la bambina impietrita e fece spallucce:in fondo non erano fatti suoi.
Percorse lo sguardo sul binario e vide un’altra famiglia composta da tre persone.
I due adulti salutavano un bimbo della sua età moro,smilzo,con gli occhi e grandi occhi castani dorati.
L’occhialuto si accorse del suo sguardo e lo guardò incuriosito inclinando la testa da un lato.
Entrambi sobbalzarono al fischio del treno e entrarono nel treno.
“Vedi non usare i tuoi soliti modi,Sirius”.
“Si si”.
Il treno iniziò a prendere velocità fino a che non li prese di vista.
Finalmente era libero!
Guardò il corridoio stracolmo di gente.
Iniziò a camminare cercando uno scompartimento vuoto.
All’improvviso andò a sbattere contro qualcosa,o meglio dire qualcuno.Finì rovinosamente a terra.
“Ehi sta attento moccioso”.Disse questo.
Sirius lo guardò e solo allora capì chi fosse.
Capelli platinati lunghi fino sotto le spalle legati con in una coda bassa,pelle pallida,occhi azzurro ghiaccio che mettono in soggezione chiunque e portamento elegante,altezzoso e snob.
Dietro di lui la sua fidanzata Narcissa,che era di un anno più piccola di Lucius,con dietro altri scagnozzi Serpeverde tra cui Tiger e Goyle.
“Oh sei tu.Mi ero dimenticato che quest’anno saresti arrivato.Vedi di finire a Serpeverde.Già sei una vergogna per la famiglia”.
Sirius si alzò di scatto rosso dalla rabbia.
“Io finisco dove mi pare e piace”.
Lo sguardo del biondo si fece gelido e lo afferrò per la collottola sollevandolo di parecchio da terra.
“Senti un po’ moccioso ti conviene dare rispetto a chi è superiore a te”.
“E’ il superiore sei tu?Ma non farmi ridere!”
“Brutto…”Il diciassettenne alza un braccio con il pugno chiuso ma una voce lo fermò.
“C’è qualche problema?”
Si voltarono.
Un bambino mingherlino con capelli neri arruffati,occhi castano dorati dietro degli occhiali tondi.
“Tu chi saresti?”
“James Potter…Tu dovresti essere Lucius Malfoy”.
Il biondo lasciò cadere a terra Sirius e si inginocchiò di fronte al nuovo venuto.
“Potter eh?Tua madre è Dorea Black se non erro”.
“Esattamente”.Disse il moro fiero.
“Bene.Sarai il benvenuto ad Hogwarts.Spero che sarai uno di noi.Ti aiutero a scegliere le amicizie migliori”.Gli tese la mano.
James la guardò per qualche secondo poi ghignò.
“So quali amici scegliere grazie”.
Il sorriso sulle labbra di Malfoy si fece gelido.
Il moro non gli diede tempo di rispose che afferrò il polso di Sirius e scapparono via fin che non furono abbastanza lontani.
“Stai bene?”
Sirius annuì con il fiatone.
“Io sono James Potter,piacere”.
“Io Sirius Balck”.
Si sorrisero.
“Sei forte”.
“Si,lo so”.Disse l’occhialuto passandosi una mano tra i capelli scompigliandoli ancora di più.
“Ma che voleva quel tipo da te?”Chiese poi.
“Oh niente…sai sono una vergogna per la mia famiglia”.Poi gli si acese una lampadina.
“Ehi!Malfoy ha detto che tua madre è una Black.Diceva sul serio?”
“Si”.
Sirius si fece sospettoso.
“Perché non mi hanno mai parlato di lui?”Pensò.
“Senti,vuoi aiutarmi ha cercare uno scompartimento?”
“Oh…si certo”.
Si incamminarono lungo il corridoio fin che non ne trovarono uno occupato solo da un ragazzina della loro età che piangeva voltata verso la finestra.
I due la ignorarono e,appoggiati i loro bagagli sulle retine sopra di loro,si sedettero e iniziarono a parlare del più e del meno.
Ad un certo punto la porta scorrevole della cabina si aprì ed entrò un primino dagli unti capelli neri lunghi fino alle spalle,occhi dello stesso colore,naso adunco e la pelle giallastra.
I due ignorarono pure lui mentre si sedeva di fronte alla rossa.
“Non voglio parlare con te”.Disse la bambina con voce soffocata.
“Perché?”
“Tunia mi…mi odia.Perchè abbiamo letto la lettere di Silente”.
“E allora?”
Lo guardò con profonda avversione.
“Allora è mia sorella!”
“E’ solo una…”Il moro si zittì come se si trattenesse a dire qualcosa ma l’altra non lo sentì troppo impegnata ad asciugarsi gli occhi.
“Ma ci stiamo andando!”Esclamò il moro,incapace di trattenere la gioia.
“Ci siamo!Stiamo andando ad Hogwarts!”
Lei annuì,stropicciandosi gli occhi,e quasi suo malgrado sorrise.
“Speriamo che tu sia una Serpeverde”.Continuò lui,rinfrancato.
James si voltò verso di lui.
“Serpeverde?”
I due lo guardarono.
“Chi vuole diventare Serpeverde?Io credo che lascerei la scuola,e tu?”Chiese poi a Sirius che si incupì.
“Tutta la mia famiglia è stata in Serpeverde”.Rispose.
“Oh,cavolo”.Commentò James.”E dire che mi sembravi a posto!”.
Sirius ghignò.
“Forse io andrò contro la tradizione.Dove vorresti finire,se potessi scegliere?”
James alzò una spada invisibile.
“ ‘Grifondoro…culla dei coraggiosi di cuore!’ Come mio padre”.
Quello dai capelli unti fece un verso sprezzante.James si girò verso di lui.
“Qualcosa che non va?”
“No”.Rispose l’altro,ma il suo lieve ghigno diceva il contrario.”Se preferisci i muscoli al cervello…”
“E tu dove speri di finire,visto che non hai nessuno dei due?”Intervenne Sirius.
James scoppiò in una risata fragoroso.La ragazzina dai capelli rossi si raddrizzò nel sedile,nervosa,e guardò prima James poi Sirius,disgustata.
“Andiamo,Severus,cerchiamo un altro scompartimento”.
“Oooooooooooh…”
James e Sirius imitarono la sua voce altezzosa,James cercò di fare lo sgambetto al ragazzino chiamato Severus.
“Ci si vede,Mocciosus!”Gridò quando la porta dello scompartimento si chiuse.
(se avrete letto il settimo libro di HP avrete notato che questo è uno dei ricordi Piton un po’ modificato da me visto che sto raccontando dal punto di vista di Sirius NDA)


Fine flashback



Sirius aprì gli occhi.Si era appisolato.Guardò l’orologio e si alzò di scatto.
Era in un ritardo pazzesco!
In fretta e in furia,ma silenziosamente per non svegliare i compagni,si vestì e diresse verso il baule di James dove vi trovo quello che cercava:il Mantella dell’Invisibilità e la Mappa del Malandrino.
Li prese e uscì.


Nel dormitorio femminile…



Lily si rigirava e rigirava nel suo letto cercando di trovare la posizione giusta.Si acciambello su un fianco,alzò la testa e prese a pungi il cuscino nel tentativo di dargli una posizione più confortevole.
Riappoggiò la testa al cuscino e cacciò un sospiro esasperato quasi un ringhio.
Si alzò,si infilò le pantofole,si diresse verso la brocca d’acqua sulla finestra e se ne versò un po’ nel bicchiere di vetro.
Lo bevve tutto in un fiato.
Lo riappoggiò sulla finestra e osservo il cielo stellato.
Sospirò di nuovo e si passo una mano tra i capelli spostandoli all’indietro.
Non aveva affatto sonno.
Prese una sedia e vi si sedette continuando ad osservare la coltre di stelle.


“Non dire fesserie.Prima usi James come oggetto solo per una gara a difesa del tuo misero orgoglio poi che fai?Te lo fai amico e ti intrufoli nei suoi affari personali e poi cos’altro?Ah già…lo illudi facendo credere che forse ha qualche speranza con te!”


Le parole di Black scivolarono addosso a lei come se fossero acqua gelata.
Rabbrividì e scosse la testa.
Lei non stava illudendo James,per lei non era un oggetto.
Lui era…lui era qualcosa di più.
Ma doveva esserne certa.
Domani ci sarebbe stato il matrimonio di Tunia e sicuramente si sarebbe annoiata da morire ma forse James le avrebbe agevolato la giornata.
Quel ragazzo aveva la capacità di far sentire felice la gente con un solo sorriso o con poche parole.
Invece lei,per questi sei anni,lo aveva etichettato come un ragazzino viziato e pieno di se…ma non aveva mai provato a guardargli dentro dove nascondeva un segreto così grande per un ragazzo di diciassette anni.
Prese una ciocca di capelli e iniziò ad avvolgerla intorno ad un dito sospirando.
Poi sorrise.Ricordava che al loro quarto anno James si era messo a giocare di nascosto con i suoi capelli.Lei non lo aveva notato,troppo occupata ad ascoltare la lezione ma Alice,da grande amica com’è,gli e lo aveva fatto notare.Io immediatamente avevo iniziato a tastarmeli per vedere se non ci avesse appiccicato qualcosa ma erano rimasti intatti e fu allora che sentì un nuovo odore che di sicuro non proveniva dal suo scampo preferito,fiori di campo.Sapeva che fosse un odore di un fiore ma non sapeva quale fosse.Rimase per una settimana con quel’odore addosso e doveva ammettere che quando era sparito c’era rimasta piuttosto male ma poi ne aveva fatto a meno.
Ma adesso ne aveva una voglia matta.
Si alzò e prese la vestaglia e la bacchetta e scese in Sala Comune.
“Lumos”.Sussurrò.
Si avvicinò al camino e con un colpo di bacchetta lo accese.
“Nox”.La luce si spense e ripose il pezzo di legno dentro la vestaglia.
Si sedette su una poltroncina davanti al focolare e lo osservo presa da quelle lingue fiammeggianti che si riflettevano nei suoi occhi.
Guardò verso le scale del dormitorio maschile e pensò che James eri lì,pochi passi lontano da lei.Si voltò di nuovo pensierosa.


Sirius scese velocemente le scale ma si accorse che c’era qualcuno in Sala Comune.
“Ma porc…”
Si infilò subito il Mantello dell’Invisibilità appena in tempo prima che la persona si girasse verso di lui.
Si irrigidì pregando che non lo avesse visto.
Se si scopriva che i Malandrini erano in possesso di un oggetto così raro sarebbero stati guai e James avrebbe tentato di strangolarlo.
Sirius vide che era una ragazza.
Ghignò.
Era da un po’ che non parlava con una ragazza decente è quella sembrava essere carina.
Scosse la testa.
Adesso aveva cose più importanti da fare.
Si diresse verso il ritratto per uscire e vide la ragazza alzarsi,non la vide in faccia ma intravide dei capelli rossi ma non ci fece caso,sicuro che la ragazza stesse tornando nella sua stanza.
Senza farsi vedere attraversò l’uscio.
Non sapeva quanto si sbagliava.


Lily si alzò e sentì un movimento d’aria poco lontano da lei,alzò la testa ma non vide ninte.
Fece spalluce pensando che sia la sua immaginazione.
Guardò di nuovo verso il dormitorio maschile e prese un grande respiro.
Aveva deciso.
Salì silenziosamente le scale cercando gli appartamenti degli studenti del settimo anno.Li trovò e lesse le targhette attaccate alle porte man mano che saliva.
Poi la vide.
Rimase impalata di fronte alla porta.
James era li dentro e solo una porta li divideva.
Si fece coraggio e entrò.
La stanza era immersa nel buio e di sicuro non poteva accedere la luce con la bacchetta.
Rimase immobile per qualche minuto fin che non si adatto al buio.
Chiuse lentamente la porta.
E si diresse verso il letto del moro e vi si inginocchiò di fronte.
James era steso su un fianco e le dava le spalle ma poi si mise di schiena.
Lily sorrise.
Quant’era carino mentre dormiva,sembrava un angelo.
Si diede per una stupida,lui era un angelo…ma il più bello che lei avesse mai visto.
Si avvicinò di più al suo viso appoggiando le ginocchia sulla coperta un po’ caduta a terra.
James voltò il capo verso di lei e sorrise.
Forse stava facendo un bel sogno pensò la rossa.
Poi accadde tutto troppo in fretta.
James tirò il lenzuolo facendo cadere in avanti Lily e…
…le sue labbra si posarono su quelle di lui.
La ragazza spalancò gli occhi e si staccò posandosi le dita sulla sua bocca.
Si alzò di scattò,uscì dal dormitorio e corse nel suo.
Chiuse velocemente la porta e vi appoggiò la schiena.
Scivolò sul legno fino a sedersi.
Non ci poteva credere.
Questo era il secondo bacio che gli dava a sua insaputa.
Stava diventando un vizio allora!


Sirius correva silenziosamente neo corridoi bui cercando di fare più in fretta che poteva senza fare rumore.
Non gli era mai sembrato così importante non farsi scoprire.
Diede un occhiata alla Mappa e vide che Gazza era al quarto piano e Mrs Purr,la sua gatta,era al sesto.
Ghignò:aveva il via libera.
Corse ancora per qualche minuto fino non arrivo ad una grande porta:la Stanza delle Necessità.
Vi entrò ma la trovo completamente immersa nell’oscurità.
Chiuse la porta e trasalì al suono di un voce.
“Sei in ritardo”.
Le torce appese alle pareti si accesero illuminandola.
Scarlet era davanti a lui con le braccia incrociate al petto,un dito che batteva nervosamente sul braccio e gli occhi non più di un azzurro cielo ma rossi come il sangue e senza pupille.
“Non sarò mica io il tuo pasto?”Chiese Sirius tranquillo.
“Certo che no.Ma per colpa tua ho dovuto saltare il mio spuntino notturno”.
“Oh come mi dispiace”.Borbottò il moro sarcastico.
“Bene.Bando alle ciance e iniziamo l’allenamento”.
Sirius si levò il Mantello di James e lo pose sopra a una poltrona scarlatta.
Si andò a posizionare al centro della Sala qualche metro più lontano dal vampiro.
Quello ghignò.
“Che c’è?Hai paura che ti morda?”
“No…ma sono cauto”.
“Buono”.Sussurrò e in un attimo prima era davanti a lui e un attimo dopo gli era dietro.
Sirius,preso alla sprovvista pose una mano davanti al volto e chiuse gli occhi aspettando il colpo che però non arrivò.
Riaprì le palpebre e vide una sottile lastra di ghiacciò che lo separava dal biondo.
“Molto bravo…ma non è abbastanza!”
Con un pugnò perforò la lastra e afferrò la gola del Grifondoro e lo scaraventò verso il muro ma Sirius,in qualche modo,riuscì a piantare i piedi a terra e a fermarsi.
“Sirius devi trasformarti!”
“La fai facile tu!”
Subito si ritrovò scaraventato dall’altra parte della stanza e poi non riuscì più a reagire.
Scarlet non gli dava tregua.
Lo colpiva da ogni parte impedendogli di reagire.
Si sentiva già sfinito e in poco tempo si ritrovò steso a terra a pancia in sotto con gli occhi vitrei che fissavano il vuoto.
“Sirius…se non impari a cavartela con le tue sole forse non riuscirai mai a proteggere James”.
“I-Io…”Tentò di dire qualcosa ma la voce gli si bloccò in gola.
“A quanto pare non sei adatto”.Sussurrò il biondo ma il Grifone lo sentì comunque.
Socchiuse gli occhi.
No…lui…lui era adatto.
Doveva esserlo,se no…se no da dove vengono quei poteri straordinari?
Pensò a James e quanto gli volesse bene.
Lui lo aveva sottratto ad un destino da Mangiamorte.
Lui lo aveva tirato fuori dal buco nero in cui stava cadendo.
Lui gli aveva dato la speranza.
Lui gli aveva dato la famiglia che aveva tanto desiderato.
Lui gli aveva dato una nuova strada da seguire.
Lentamente si alzò con non poca fatica e portò la mano al ciondolo che portava al collo e pronunciò le parole che venivano direttamente dal cuore.
“Potere del Ghiaccio…a me!”
Il pezzo di ghiaccio si illumino e la luce lo avvolse fin che non sparì.
La nebbia ricoprì l’intera Sala.
Scarlet,che si era diretto verso l’uscita,si voltò sorpeso.
“Alla fine c’è l’hai fatta”.Sussurrò.
Socchiuse gli occhi cercando di usare la sua super vista ma la nebbia indeboliva progressivamente i suoi poteri.
Poi sentì il gelo diventare sempre più forte e capì che il Guardiano era sempre più vicino.
Di scatto si voltò cercando di scansarlo con il braccio ma quello venne fermato da una mano gelida.
Subito dopo si ritrovò a terra dopo essere stato scaraventato contro il muro.
Alzò lentamente lo sguardo e vide un luce azzurro chiarissimo venire verso di lui.
Lo scansò riordinando le idee.
“Non mi farò battere così facilmente!”Ringhiò tra i denti.
Una fascio di luce rosso si scaturì dalla sua mano.
Sentì un gemito ma Scarlet sapeva di avergli fatto solo un graffio.
Scattò in avanti tenendo una mano davanti a se che poi toccò un petto muscoloso.
Ghignò.
“Non sei ancora abbastanza forte”.
Un’altra luce rossastra uscì dalla sua mano e Sirius venne spinto all’indietro.
La nebbia si distolse.
Il biondo si avvicinò lentamente a lui.
“Adesso mi pare ovvio che hai avuto solo una fortuna sfacciata con Fair”.
Il moro lo guardò torvo ansimando pesantemente.
“Con i tuoi attacchi sprechi troppa energia”.Continuò il vampiro.”Dovevo immaginarlo.Sei un debole.Così facendo James ti scivolerà tra le mani come sabbia”.
Sirius si irrigidì e penso alla Evans.
Lei lo stava allontanando dai Malandrini.
Lei lo illudeva facendo la gatta morta.
Lei prima diceva che lo odiava e poi gli diventa amica,così ad un tratto.
Non la perdonerà mai!
Si alzò di scatto e un vento gelido spezzo l’aria.
Scarlet venne sollevato da un forza invisibile che gli strinse la gola.
Tentò liberarsi ma invano.
Guardò negli occhi del Guardiano e vide un miscuglio di sensazioni:
Rabbia.
Odio.
Decisione.
Tristezza.
Paura.
Amore fraterno.
Conflitto.
Sincerità.
…Gelosia…
Quelle erano le sensazioni adatte al Guardiano del Ghiaccio.
“Okey Sirius…basta così”.
Il moro lo fece scendere,il vento si calmò e riprese le sue forme umane.
“Come sono andato?”
“Bene…anzi benissimo.Reagisci molte bene agli stimoli.Qualche altro allenamento e credo che sarai pronto per affrontare nemici più potenti”.
Sirius sorrise rincuorato.
“Adesso puoi andare”.
Il moro prese il Mantello dell’Invisibilità e fa per uscire.
“Sirius…”Lo chiamò Scarlet.
Il moro si voltò e lo guardò interrogativo.
“…fidati di chi ti sta intorno.Non pensare che ti porterà via la persona a te più cara.Non farti sopraffare dalla gelosia”.
“Non capisco di cosa tu stia parlando”.Rispose Black e uscì dalla stanza.
Scarlet rimase immobile per un millesimo di secondo.
“Ben presto capirai”.

Continua…


Prossimo capitolo:Il Matrimonio.
Per favore commentate!!!

*Ci terrei a dire che non ho fatto Sirius gay in questa storia!!!

   
 
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