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Autore: MYMemories    09/07/2010    1 recensioni
Sono molto fissato con i discorsi di fantasmi e sui fenomeni paranormali cosi ho deciso di scrivere questa fan fiction ^^. La mia storia parla di una ragazza di nome Sachiko che verrà a conoscenza di queste esperienze paranormali con le anime di persone particolari(oltre alle varie cose sovrannaturali presenti nel racconto) non voglio rovinarvi nulla quindi godetevela fino in fondo e spero che vi piaccia =)
Genere: Generale, Sovrannaturale, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Secondo giorno di scuola, era mattina e mi ero appena finita di preparare. Stavolta non ho fatto nessun sogno strano, cominciai a credere che fosse tutto merito di Akira e delle sue parole pronunciate nel bagno della scuola.Entrai in classe e mi misi al solito posto, accanto ad Akira. Cominciai con salutarlo e dirgli grazie, si girò e mi fissò con il suo solito sorriso dicendomi che non dovevo ringraziarlo di nulla. Passò la prima ora, e ritentai di fargli qualche domanda su chi era precisamente e cosa ha fatto nel bagno quel giorno, e finalmente si degnò di cambiare risposta dicendomi che mi avrebbe spiegato tutto all'uscita. Finalmente usciamo da scuola e lo fermo subito per dirmi ciò che mi aveva promesso. Ritornammo nel retro della scuola, e cominciò a spiegarmi la sua storia. Iniziò col dirmi che tutto ciò che mi sta per raccontare non sarebbe stato semplice da comprendere. Mi disse che i suoi genitori furono stati uccisi dallo spirito di una persona che non era passata oltre, e che quello spirito per qualche insolito motivo stava cercando me per farmi del male. In quel momento rimasi senza parole, non sapevo se dargli retta o no, per me non era normale da un momento all'altro credere agli spiriti, ma cominciai a riflettere e sinceramente le mie ultime esperienze non avevano nulla di normale, cosi gli dissi che credevo ad ogni cosa, e Akira continuò a raccontarmi tutto. Mi disse che questo spirito era stato mandato ad uccidere la mia famiglia con un rituale di invocazione fatto dalla famiglia del tizio sul retro di ieri.Questo fatto è ormai di molti anni fa mi disse, e mi mise in allerta di non stringere confidenza con quel tizio che poteva essere pericoloso. Gli chiesi cosa voleva da me questa persona ma mi rispose di nuovo di non preoccuparmi e che mi avrebbe protetto lui.Continuò col raccontarmi che il suo unico scopo nella vita ormai era di porre fine all'esistenza di questo spirito, e promise solennemente di proteggermi ed in quel momento cominciai ad arrossire e fu istintivo fiondarmi su di lui con un forte abbraccio. Mi ero trattenuta troppo, e dovevo sbrigarmi a raggiungere mia madre davanti scuola, cosi salutai Akira con un bel bacio sulla guancia e me ne andai via. Era pomeriggio, non avevo nulla da fare cosi decisi di farmi quattro passi in zona, il tempo di mettermi le mie converse e poi dirigermi verso la porta. Camminai per un bel pò, fino a che non mi ritrovai in un posto familiare. Assomigliava al vicolo del mio ultimo sogno, mi guardai intorno e vidi la stessa identica casa del mio sogno. La paura era tanta essendo venuta a sapere di cose assurde come l'esistenza di spiriti, ma nonostante tutto decisi di avvicinarmi al cancello e dare un occhiata da fuori.Riusci a riconoscere tutti i dettagli di quella casa, la tentazione era troppo forte, cosi scavalcai il cancello della casa e presi la decisione di curiosare in giro. La porta principale era bruciata e sbarrata da un asse di legno, cosi decisi di trovare un altra entrata, e mi diressi sul retro. Sul retro c'era un enorme giardino, sul quale era disegnato uno strano cerchio con dei simboli strani, in quel momento pensai che fossero molto simili alle pietre che avevo trovato.Notai anche che a terra, nel giardino,giaceva un'altra di quelle pietre strane e cosi la raccolsi e la misi in tasca. Avevo finalmente trovato un entrata alternativa alla casa, ma cominciai ad avere un brutto presentimento, infatti subito dopo, cominciai a sentire qualcuno che parlava, la voce si avvicinava sempre di piu e cominciai ad udire anche dei passi.Sembrava non fossi l'unica curiosa qui dentro, erano in 2 ora le voci, e piano piano sembravano aumentare di numero, sembravano dire qualcosa del tipo che una ragazza doveva morire. Non rimasi l iad ascoltare il loro dialogo, ed in preda alla paura cominciai a scappare via da quella casa. Mi fiondai di corsa sul cancello e molto velocemente lo scavalcai, anche se mi feci male al braccio nell'impresa, ma in quel momento continuai a correre via verso casa. Nella mia fuga presi in pieno qualcuno, mi rialzai di corsa con l''intenzione di chiedere scusa ma vidi che la vittima dello scontro era il tizio che tirò un pugno ad Akira, mi guardò fisso, e mi disse con atteggiamento scorbutico di stare attenta la prossima volta, si girò e riprese a camminare. Intanto io prosegui la mia corsa verso casa.Rientrai finalmente a casa, mia madrec ancora era a lavoro, cosi decisi di accendere la tv per passare il tempo, ma ricominciò a fare la stessa cosa dell'altra volta, stavolta il disturbo comincio ad evidenziare una scritta. La scritta che apparse fu "lei deve morire", mi prese un colpo e spensi di colpo la televisione. Per distrarmi accesi il computer, ma anch'esso aveva come sfondo la stessa scritta, e staccai staccai la spina a cui era collegato. Mi diressi in bagno per sciacquarmi la faccia, presi l'asciugamano, lo passai sulla faccia e quando lo tolsi notai sullo specchio davanti a me la stessa identica scritta. Presi di corsa il cellulare ed uscì di casa, e la prima cosa che feci fu chiamare Akira, non so come ero sicura di avere il suo numero, infatti controllai fra i numeri salvati e c'era il suo nome, e lo chiamai. Chiusi le palpebre, e alla loro riapertura mi trovavo stesa in un letto. Mi alzai di colpo e mi guardai intorno e la prima cosa che mi venne in mente fu quella di cosa stesse succedendo.La stanza in cui mi trovavo era ornata di moltissimi quadri, sembravano molto antichi, sinceramente tutta la stanza aveva un qualcosa di antico,. Le finestre avevano davanti lunghe tende rosse, un enorme armadio chiuso a chiave accanto al letto matrimonaile dove ero distesa e in fondo alla parete una libreria lunghissima. Mentre osservavo la stanza, si aprì la porta ed entro una persona che gia conoscevo: era Akira. Mi alzai improvvisamente dal letto e mi fiondai su di lui urlandogli cos'era successo.Lui mi sorrise e inziò col dire la sua solita frase,di non preoccuparmi,ma non fece in tempo a finirla che lo interruppi e gli dissi di farla finita di dire sempre la stessa cosa e che doveva darmi spiegazioni, cosi mi disse di seguirlo con lui nella sala da pranzo. La casa era enorme, per non parlare della della sala da pranzo, era proprio come un castello, c'era al centro un lungo tavolo di legno molto antico, con delle sedie d'epoca disposte intorno al tavolo, saranno stati 10 metri di tavolo. Ci sedemmo lui a capotavola e io accanto a lui, e cominciò a spiegarmi cosa era successo.Mi disse che il tizio con gli aveva tirato un pugno l'aveva stordita e lasciata a terra per poi fuggire.Gli spiegai la scritta comparsa all'interno di casa mia e delle voci nella casa, e mi disse che era stato i quel ragazzo a richiamare quello spirito che ha ucciso la sua famiglia per potermi ridare la caccia. Mi disse di stare attenta ad Heiji che sarebbe il nome di questo ragazo, e se lo vedo di evitarlo assolutamente. In quel momento volevo slamente tornamene a casa, ero spaventata, niente di quello che mi stava accadendo era normale. Cosi presi la mia giacca e me ne andai e mi feci riaccompagnare a casa da Akira, dicendomi la solita frase con il suo sorriso.
  
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