Novelle di una
Katana.
L’eredità è
profonda …
Carne, sangue,
ossa e zanne …
Il lascito di
un guerriero è sacro e la sua volontà inviolabile …
Accettare.
Questo devono. Solo così lo supereranno.
La volontà dei
padri è saggia …
L’impulso dei
giovani forte.
***
Delusione estrema nel vedere il
proprio braccio mozzato da una zanna che lui non meritava. Sempre messo in
secondo piano nei progetti del padre.
“Inuyasha, sei solo un mezzo demone che è nato
nell’ignoranza e nell’ignoranza … ora morirai!”
Sibilo furente mentre gli si lancia contro con quella zanna
falsata e l’originale ed inutile al fianco. La rabbia lo muove. Il desiderio di
rientrare nei progetti del padre. Escluso …
“Tu nostro padre non l’hai neanche mai visto! Non parlare come se lo
conoscessi!”
Parole, quelle dell’hanyou, imperdonabili. Lui non lo conosce, non l’ha visto
morire …
Non doveva osare tanto. Dovrà pagare!
Lo scaraventa a terra e per l’ennesima
volta non lo finisce. La spada fuma, ma è una scusa. I suoi artigli sono ancora
affilati e velenosi, ma non li affonda.
“Sesshomaru! No!”
Corre in suo soccorso il fratello,
quando carni venefiche lo intrappolano. Perché?
È forse affetto a muoverlo? Gratitudine?
***
La sua katana ereditata e
disprezzata …
Si ostinava a tenerla al
fianco quel dono di vita … Inutile!
Il suo ricordo, le speranze
nella fiducia paterna …
Questo ha sacrificato per la
zanna che non gli è stata concessa.
Perché il minore si domanda,
ma neppure il maggiore trova risposta.
Legame di sangue …
Forte. Istintivo.
Senza motivo.
Novelle di
una Katana.