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Autore: Neremir    10/07/2010    2 recensioni
C'è chi dice che i social network siano inutili, ma a volte possono farci incontrare amici che diventano importanti e ci regalano avventure incredibili, come è successo alle protagoniste di questa storia Personaggi: Ashton Kutcher, Backstreet Boys, Jonas Brothers, Zac Efron, Jensen Ackles e Jared Padalecki
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 2: I'll be there for you

 

L'anno nuovo iniziò, e il mio contratto lavorativo non venne rinnovato. Mi ritrovai disoccupata, o meglio casalinga indaffarata, ma tutto sommato non mi dispiaceva. Purtroppo ombre di lavoro all'orizzonte non se ne vedevano e qualche soldo in più ci avrebbe fatto comodo, Ashton mi aveva proposto di andare a lavorare nel suo nuovo programma, un gran amico perbacco, ma non me la sentivo proprio, in più avevo una vita e un fidanzato che non volevo assolutamente lasciare. Quando avevo deciso che lavoro fare, avevo avuto diversi dubbi, prima di decidere per una delle mie passioni, la lettura, quello che purtroppo non sapevo era che non esistevano solamente editor di romanzi, ma anche di testi scolastici, saggi e cose del genere e decisamente quel campo non mi piaceva, ma già il lavoro scarseggiava in quel tipo di editoria, figuriamoci in quella di cui volevo occuparmi.

I giorni passavano e mia madre continuava a pressare perché mi trovassi un lavoro, come se dipendesse da me!Verso fine mese, stavo per fare un colloquio in una pescheria, l'idea non mi convinceva molto, ma pur di mettere a tacere la famiglia si faceva di tutto. Mentre parlavo con il proprietario, che cercava di leggere sul mio curriculum inesistenti referenze in campo alimentare, il mio cellulare continuava a suonare insistentemente.

 

Ok, se è mia madre gliene dico quattro, prima rompe per il lavoro e poi mi chiama durante il colloquio?Che nervi! 

 

Finito il tutto, avevo seri dubbi di riuscire ad essere assunta, la mia conoscenza di branzini e seppie era praticamente a livello zero, guardai le 20 chiamate sul mio cellulare e vidi che era Ashton, mi preoccupai perché non era da lui chiamare così ripetutamente, gli mandai un messaggio per  spiegargli come mai non avevo risposto. Dopo meno di due secondi mi richiamò:

 

"Ciao G!!!!!!!!!!!!!!"

 

Ok, dal tono euforico direi che va tutto bene

 

"Ciao Ash! Direi che stai bene, cos'è successo?Hai ricevuto una nomination all'Oscar?"

 

"No magari, ma meglio ancora, indovina cosa ho appena fatto?"

 

"Sei riuscito a finire quel gioco alla play in cui ti eri bloccato?"

 

"E secondo te ti chiamo 20 volte per una cosa così?"

 

"Ah giusto!"

 

"Non indovinerai mai!"

 

"Ecco quindi se me lo dici facciamo prima, non ti sembra?"

 

"Il prossimo mese io e Demi veniamo lì in Italia, ho appena prenotato l'aereo e l'hotel e stiamo lì due mesi!"

 

"Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh (ultrasuoni)! E' bellissimo, non ci credo non ci credo vieni qui da me!!!!!!!!!!!!"

 

"Mi sembra che ti faccia piacere!"

 

"Certo che sì, non vedo l'ora conterò i giorni!"

 

"Bene bene ma dimmi cos'hai che non va?"

 

"Ora più niente dopo la notizia che mi hai dato, ma prima ero appena uscita da un colloquio di lavoro in una PESCHERIA!"

 

"Capisco, mi dispiace, quando sarò lì ti convincerò a trovarti un lavoro a L.A.!"

 

"Certo come no!"

 

"Ok, devo salutarti che fra dieci minuti ho l'intervista!"

 

"Pazzo a chiamarmi anche se devi prepararti!"

 

"Per te è il minimo!Poi non resistevo più dovevo dirtelo"

 

"Così mi fai piangere, dai ti lascio andare"

 

"Ciao G ci vediamo presto e ci sentiamo ancora prima!"

 

"Ciao Ash, non potevi migliorare la mia giornata più di così!"

 

Tornai verso casa, mentre migliaia di domande mi assillavano la mente, non avevo ancora detto a nessuno della mia amicizia con Ashton nonostante si fosse approfondita sempre più, il telefono nuovo lo tenevo nascosto e lo usavo solo per sentire Ashton, negli altri casi usavo ancora quello vecchio, quindi non sapevo proprio cosa fare.

 

Ok, niente panico, dovrebbero prenderla tutti bene, insomma non capita tutti i giorni di incontrare Demi Moore e Ashton Kutcher no?Sì, certo a chi sto raccontando balle?Nella mia famiglia pochi sanno l'inglese, quindi si troverebbero spiazzati. Le mie amiche!Certo loro saranno sicuramente contente su questo non ci sono dubbi. Ma a Fra cosa dico?Come gli spiego che sono mesi che ho un'amicizia segreta con una star di Hollywood?Sapendo che non glielo detto prima perderà fiducia.

Io e i miei soliti casini, perché?perchè?perchè?Dovevo dirlo subito, in fondo non c'è niente di male no?E' solo che avevo paura di esporre il mio amico e di subire strane domande e insinuazioni da chi mi circonda, insomma non me la sono sentita e ora ne stavo pagando il prezzo!

Sicuramente il primo a saperlo doveva essere Francesco.

 

Arrivata a casa, appoggia le chiavi sul tavolo e mi misi sul letto a pensare, presa dallo sconforto dopo diverse riflessioni sul discorso che avrei dovuto fare, esausta mi addormentai.

Quando mi risvegliai era pomeriggio inoltrato, avevo saltato il pranzo, decisi di guardare un film per distrarmi, ormai mancava poco al rientro di Francesco.

Finito il film, mentre riponevo il DVD, sentii la serratura scattare, chiusi gli occhi e feci un profondo respiro, mi serviva sempre un po' di coraggio quando dovevo dire qualcosa.

 

"Ciao Fra!"

 

"Ciao!"

 

"Dieci minuti e preparo la cena!"

 

"Certo!Com'è andato il colloquio?"

 

"Benino, cosa vuoi che ne sappia di vendere pesce?Non so se ho fatto una buona impressione"

 

Mi rintanai in cucina a preparare la cena,in mezzo ai fornelli mi rilassai un pochino in fondo non avevo niente da temere

Ok, qual è il problema?Non è una cosa che non dovrebbe piacergli, insomma avremo degli amici che verranno a trovarci, dove sta la questione no?Sono sicura che la prenderà bene!

Respira respira respira respira continua a respirare, aria fuori, aria dentro è semplice…dovrebbe esserlo

 

Lo ammetto in realtà avevo una paura nascosta, temevo che la nostra bella amicizia potesse essere fraintesa ecco perché avevo paura soprattutto di dirlo alla mia famiglia e a Francesco, i primi non so se avrebbero capito e Francesco avrebbe avuto tutte le ragioni di pensare male visto che gliel'avevo tenuta nascosta.

Lo so che sarebbe venuto con sua moglie e che non ci eravamo mai incontrati e soprattutto che era ansioso di incontrare tutte le persone di cui gli avevo parlato negli ultimi mesi, però prima di questo dovevo dirlo a tutti e quindi avrei sicuramente passato qualche giorno difficile in attesa che le cose si chiarissero del tutto.

Temevo soprattutto Francesco, perché negli ultimi tempi lo vedevo un po' distante e temevo che fosse stato a causa del mio rapporto con Ashton che si fosse allontanato, perché anche se non sapeva niente sicuramente aveva notato   che ogni tanto scappavo in bagno per telefonare, che ero spesso al computer, ma non aveva mai alzato il minimo sospetto, più che altro credo perché comunque non uscivo mai se non con le amiche qualche volta e quindi era difficile anche solo dubitare che vedessi qualcuno.

Io non ero assolutamente cambiata nei suoi confronti, lo amavo come prima, ma forse lui mi aveva vista a mia insaputa più distratta e si era un po' distaccato, non volevo perderlo, ed ecco perché temevo il momento in cui gli avrei comunicato la notizia, anche se forse avrebbe potuto risolvere tutto.  

Portai i piatti in tavola, mi sedetti e cominciai a mangiare in silenzio.

Francesco non sembrò notarlo.

 

"Senti…dovrei dirti una cosa…"

Mi guardò preoccupato: "Ti ascolto…"

"Ecco…verranno degli amici a trovarci e si tratterranno un po'…"

"Che amici devono venirci a trovare?Stanno tutti a due metri da noi!"

"Ehm… a dire la verità è un mio amico che ho conosciuto in chat, è americano si chiama Ashton e viene qua con sua moglie."

"Scusa?Ma chi è questo?"

"Te l'ho detto è un amico che ho conosciuto qualche mese fa, ci teneva tanto a venire a trovarmi e a conoscervi tutti!"

"Ah va beh, non so proprio cosa dire, ma per quanto si ferma?"

"Due mesi!"

"Due mesi!!!!!!!!!!Ma qui a casa nostra?"

"Certo che no! Affitteranno una casa!"

 "Non male devono avere parecchi soldi!"

"Eh…un po'"

"Scusa ma perché non hai mai detto niente di questa amicizia?"

"Beh perché, sai non pensavo sarebbe venuto a trovarmi e in fondo non c'era niente da raccontare!"

Lo ammetto stavo giocando sporco, mi ero perfettamente resa conto che Francesco non sapeva assolutamente di chi stessi parlando e stavo approfittando di questa occasione per sorvolare l'argomento!

Dopo un po' andai a dormire, non prima di aver mandato un messaggio ad Ash per dirgli che avevo comunicato la notizia a Francesco anche se con un piccolo equivoco, lui mi rispose che ero profondamente perfida.

 

Il giorno seguente comunicai la notizia in famiglia, per lo più mi guardarono straniti, forse non avevano capito bene, forse anche perché erano intenti ad osservare mio zio che girava il maialino da latte sullo spiedo situato nel suo salone, era in vista una mega cena con tutto il quartiere, ci sarebbe stata anche l'orchestra in casa dei miei zii!Insomma io la notizia l'avevo data, mi avevano fatto qualche domanda, ma secondo me non avevano capito benissimo la portata dell'evento, ma ormai il peso me lo ero tolto e al momento dell'arrivo non avrei avuto nessuna colpa.

Poco dopo venni avvicinata da mia cugina Alice che mi disse." Ma Ashton e Demi sta per Ashton Kutcher e Demi Moore?"

"Sì…ma non dirlo a nessuno!"

Lei mi sorrise, ero sicura che avrebbe mantenuto il segreto o meglio l'equivoco.

Rimaneva il compito più facile, dovevo dirlo alle Melle. Le Melle erano le mie amiche più care cioè: Simona, Monica, Manuela, Chiara, Sara, e Jenny. Il nome era nato in una delle nostre serate durante l'ennesimo scroscio di risa.

Le prime tre erano single ed erano rispettivamente una fotografa, un'interprete e un'insegnante, Chiara era da anni fidanzata con Gianluca fotocopia, anche se lui odiava sentirselo dire, di Mika, lei faceva ancora l'università, facoltà di giornalismo, Le ultime due erano felicemente sposate da diversi anni.

Jenny, Sara e Manuela furono contente per me che avevo trovato un simile amico ma non diedero molto peso alla cosa, mentre le restanti tre incominciarono ad essere incontenibili all'idea che avessi un amico del genere e faticavano a capacitarsene.

Tirai un sospiro di sollievo, le confessioni le avevo fatte, finalmente il mio telefono nuovo stava alla luce del sole, in fondo era Ashton che voleva conoscere tutte le persone della mia vita, e avevo dovuto dirlo a tutti. Ogni sera gli raccontavo le mie avventure e lui si faceva sempre grasse risate con me.

 

***

 

Il grande giorno era arrivato, ero stata dal parrucchiere e mi ero fatta consigliare da Chiara la mella super fashion, su cosa indossare, trepidavo in attesa della chiamata che mi avrebbe comunicato che erano arrivati all'aeroporto.

Mio padre e mia madre mi stavano guardando un po' male, per fortuna Francesco era al lavoro. In quel momento momento le note di "The One" squillarono sull'I-phone e risposi.

 

"Ciao G!!!!!!!!!!!"

 

Ciao Ash!!!!!!!!!!!!!Siete arrivati?"

 

"Sì, siamo appena atterrati a Milano,stiamo caricando le valige in macchina poi l'autista ci porterà lì da te, Demi non vede l'ora di vederti!Io di più"

 

"Anche io non vedo l'ora, arriva presto!"

 

***

 

Due ore e mezza dopo vidi un bellissimo Mercedes nero entrare nella mia via, mio padre alla vista della macchina rimase a bocca aperta, mi sentivo un po' agitata.

 

Scesi ad aspettare la macchina, che si fermò due minuti dopo e li vidi scendere, lei bellissima come sempre, lui altissimo, superava il metro e novanta, non sapevo fosse così alto e rimasi un po' stupita, ma con un sorriso ebete stampato in faccia, finalmente incontravo il mio amico.

Lui mi corse in contro e mi abbracciò sollevandomi da terra, non smettevamo di sorridere eravamo troppo felici di vederci, dopo poco mi rimise giù e si avvicinò Demi che mi squadrò da capo a piedi, assunsi un'espressione preoccupata, non è il massimo sentirsi studiate da una come lei, quando esplose in un mega sorriso e mi disse:

 

"Quanto sei carina!Sei così piccolina sembri una bambina sei tenerissima!"

Mi sentivo un po a disagio mi sembrava di sentire mia madre, ma essendo un complimento ringraziai educatamente e un po' intimorita, in fondo io ero amica di suo marito, con lei non avevo mai parlato ed era un'attrice famosissima.

Salirono in casa, mentre l'autista portava le valige a casa loro, gli presentai i miei che rimasero interdetti, soprattutto mia madre che aveva alla fine riconosciuto chi aveva davanti. Ah certo se mi avesse prestato attenzione quel giorno invece di guardare il maialino girare sullo spiedo!

Dopo le dovute presentazioni a tutta la mia famiglia, Ashton e Demi ebbero una buonissima impressione dei miei zii e delle mie cugine, soprattutto Demi rimase colpita dalle buone maniere e dal carattere gentile di Alice e continuò a parlarle per diversi minuti. Lei era l'unica non sorpresa dalla visita e si trovava visibilmente a suo agio.

Li portai in casa mia, nell'attesa di Francesco, gli offrii un caffè italiano e mentre Demi faceva delle telefonate di lavoro, feci vedere ad Ashton tutto il mio mondo, le mie passioni e condividemmo tanti bei momenti parlando finalmente faccia a faccia di tutto.

Quando arrivò Francesco, la situazione divenne imbarazzante per qualche minuto, lui non se l'aspettava proprio, poi con tutta la sua calma da notaio si presentò e chiacchierammo tutti insieme fino ad ora di cena. Invitai i miei amici a cena e insistetti perché rimanessero, così passammo tutta la serata insieme a chiacchierare e ridere.

Si fece tardi e Ash e Demi si avviarono verso casa, Ashton mi diede appuntamento per il giorno dopo per conoscere le melle 

Le Melle furono a dir poco entusiaste dell’incontro, temevo di dover strappare Ashton alle loro grinfie, perfino quelle sposate non si tenevano, passai qualche minuto decisamente preoccupata.

Lo riempirono di domande alle quali lui rispose educatamente e con infinita pazienza, anzi sembrava proprio divertirsi.

Sapevo che alcune di loro prima o poi, quando mi avrebbero trovata da sola, mi avrebbero fatto un deciso interrogatorio, ma ero preparata e non mi preoccupavo.

 

Quando finalmente riuscii a strappare Ashton alle Melle, con la promessa di un pigiama- party con lui prima della sua partenza, lo riportai a casa e ci fermammo qualche minuto in macchina a chiacchierare:

 

“Carine le tue amiche, davvero socievoli non c’è che dire!”

 

“L’hai notato eh?Io me l’aspettavo, insomma sapevano della storia della “Coppia buca-schermo” e tutte le volte mi dicevano:”Oh Mamma Ashton ma che figo! Che gli farei, altro che film!” Cosa ti devo dire?Sai non è che qui al tuo livello siano così numerosi!”

 

“Esagerata! No comunque davvero sono simpatiche, mi sono divertito e poi per essere amiche tue devono essere davvero meravigliose!”

 

Arrossii non ero così abituata ai complimenti, Francesco non ne faceva mai, non era nel suo carattere, ma a me piaceva proprio per quel suo essere serio e con i piedi ben piantati a terra.

 

“Cosa fai domani G?”

 

“Niente sono disoccupata ricordi?Ma tu non volevi visitare l’Italia in lungo e in largo con Demi?”

 

“Più o meno sì, soprattutto sono venuto qui per te, ma a parte questo il progetto Long Large Italy (rise) era valido prima che Demi avesse migliaia di impegni a Roma con le convention per i nuovi film che sta producendo, domani parte e sarà impegnata per tre settimane!”

 

“Ah capisco, beh non è un problema Francesco lavora tutto il giorno quindi  possiamo passare la giornata insieme!”

 

“Benissimo, io le ho detto che potevamo andare con lei, ma dice che ci annoieremmo e mi ha detto di non preoccuparmi per lei che se la cava benissimo da sola!Come se non lo sapessi!”

 

“Vedrai che passeranno in fretta le tre settimane, in più ho diverse idee per fartele passare ancora prima!”

 

“Immagino ti conosco”

 

Risi, poi lui mi abbracciò, mi guardò e mi obbligò letteralmente a restare a cena da loro, mi ricordai che Francesco aveva il ritrovo con i collezionisti di francobolli e quindi accettai.

 

Passai metà della serata a farmi dare consigli di bellezza da Demi, è incredibile le cose che le celebrità sanno e la gente comune ignora, ero sicura che se avessi provato anche solo la metà delle cose che mi aveva detto sarei diventata molto ma molto più carina.

La restante metà la passai a parlare con Ashton, incredibile come mi sentissi a mio agio con lui, come riuscissi a parlare liberamente era una cosa bellissima sembrava che fossimo amici da sempre. Sentivo lo sguardo osservatore di Demi su di noi e la cosa destava una certa preoccupazione in me. Impossibile che fosse gelosa, non ne avrebbe avuto motivo, ma temevo potesse  insinuare che volessi aproffittarmi di lui.

 

Dopo poco mi avviai verso casa, e trovai Francesco già addormentato, non riuscii a dirgli niente della serata, ma il mattino seguente non sembrò essere arrabbiato quindi non mi preoccupai, poi lui andò al lavoro e io andai da Ashton come ormai era abitudine. 

Una settimana passò velocemente, ogni giorno lo passavo con Ashton e ogni sera ci trovavamo tutti e se non mangiavamo insieme, passavamo comunque la serata chiacchierando, anche Francesco sembrava iniziare ad apprezzare la loro compagnia e i miei parenti nonostante le difficoltà linguistiche erano piacevolmente sorpresi da quanto i miei nuovi amici fossero alla mano e simpatici.

Demi adorava ogni giorno di più l'Alice e poco prima della sua partenza per le conventions le aveva detto che sarebbe dovuta andarla a trovare in America prima o poi, mia cugina supplicò letteralmente con lo sguardo i miei zii che risposero con un diplomatico "vedremo".

 

Il giorno seguente dopo che Francesco era andato a lavorare andai da Ashton per salutare Demi che era pronta a partire alla volta di Roma.

 

Mentre Ashton dava una mano a Ronald, il loro autista, io rimasi in casa con Demi per aiutarla negli ultimi preparativi, la fissavo in silenzio, mentre indaffarata tirava fuori migliaia di oggetti dall'infinito armadio che avevano.

Fu lei ad iniziare il discorso: "Sai volevo parlarti prima della mia partenza…" Ecco ci siamo  pensai.

"Dimmi…"

"In questi mesi e soprattutto questa settimana ho osservato te e Ashton insieme…"

Ero in tensione, non lo nego, la sua opinione su di noi avrebbe di certo avuto un'imponente influenza.

"…e ti volevo dire che sono felice che Ashton ti abbia trovata, anche se ho qualche timore!"

Tirai un sospiro di sollievo, il fatto che ne fosse felice mi risollevava parecchio.

"Vedi lui ha sempre questo senso di inadeguatezza, non so a cosa sia dovuto sinceramente ma ce l'ha e non ci sono mai state parole per farglielo passare! Sai che ha una sorella più grande e un fratello gemello?"

Annuii sapevo benissimo quanti membri contava la famiglia di Ashton.

 

"Ecco non ha sorelle o fratelli più piccoli e nonostante il suo rammarico io non ho intenzione di avere altri figli, gliel'ho detto fin da subito e lui sembra averlo accettato ma so che dentro di lui gli dispiace. In più mi rinfaccia sempre il fatto che io sia così indipendente e che non chieda mai aiuto a lui per niente e si sente come dire "accudito" da me e dice che non ha modo di ricambiare perché io me la cavo sempre da sola. Aggiungi a questo che le mie figlie sono già grandi e hanno un padre molto presente. Questo per farti capire come lui si sentisse protetto da tutti, ma non avesse modo di proteggere nessuno fino a quando non ha trovato te"

"Ora è cambiato, lo vedo felice, si sente in un certo senso responsabile per te ed è diventato molto protettivo nei tuoi confronti"

 

Io la guardai profondamente lusingata, avevo sempre voluto un fratello maggiore e l'idea che Ashton potesse incarnare quel ruolo mi rendeva immensamente felice e le sorrisi, poi lei continuò il suo discorso.

 

"Ogni giorno lo vedo affezionarsi a te sempre di più e questo mi fa piacere, solo che a volte ho paura che questa amicizia peggiori le cose, non a causa tua certo, che sei carinissima nei suoi confronti, ma per la distanza a cui vivete e i mondi diversi da cui provenite!"

 

Pensai che quello fosse il momento giusto per intervenire, avevo ascoltato tutto il suo discorso senza mai interromperla perchè temevo dove potesse arrivare e ora era il mio momento.

 

“Anche io ho paura Demi, ho sempre voluto un fratello maggiore e ovviamente non potevo averlo così ho sempre cercato qualcuno che potesse prendere quel ruolo e l’idea che sia Ashton mi rende felice e mi spaventa allo stesso tempo. Sono felice perché è un amico fantastico di più non si può chiedere, ma sono spaventata perché lui è un personaggio famoso e questo già di per sé complica le cose.”

“Ma ti voglio dire una cosa, ho iniziato questa amicizia di mia volontà e ogni giorno mi godo quello che mi da, mi auguro duri per parecchio tempo, ma se così non dovesse essere non voglio preoccuparmene prima del tempo, voglio bene a lui e a te e non mi passa nemmeno per la testa di fargli del male quindi se lui la pensa almeno un minimo come me possiamo decisamente stare tranquilli!”

Certo che ero spaventata, l’amico per cui avevo fatto i salti mortali negli ultimi mesi era un attore famoso con una moglie altrettanto se non più famosa, nei momenti di depressione pensavo che era impossibile che gliene importasse di me, poi mi telefonava o mi mandava un messaggio e tutto passava quindi avevo capito che dovevo effettivamente godermela, senza contare che io mi affezionavo a lui ogni giorno di più. Demi mi distrasse dalle mie riflessioni

“Bene sono sollevata, sapevo che non dovevo avere queste paure ma avertele dette e aver sentito le tue rassicurazioni mi fa stare meglio!”

Sorridemmo entrambe poi sentimmo la voce di Ashton chiamarci, lei prese le ultime cose e salì in macchina, baciò suo marito e mi rivolse un ultimo sorriso complice, speravo finalmente che io ed Ashton non avremmo più incontrato ostacoli.

 

Quella sera decisi di portarlo al cinema, così io, lui e Fra andammo a vedere un film sul genere fantasy che a me piaceva molto.

Ash si era dovutamente camuffato e appena lo vidi scoppiai a ridere, il cappello poteva anche passare ma la barba finta no.

Purtroppo in sala c’era gente parecchio maleducata e si riusciva a seguire il film a fatica, così al ritorno commentammo quel poco che avevamo capito:

 

“Sì dai carino!” disse Fra

 

“Carino?Era inguardabile!Tentano tutti di copiare il Signore degli Anelli, questi qui che fanno queste storie non sanno nemmeno che dovrebbero ringraziare Tolkien se fanno un po’ di successo lui è il padre di tutto il genere fantasy!” risposi infervorata guai a chi mi paragonava questi filmetti da quattro soldi al Capolavoro.

 

“Ah aha effettivamente non era un granché, ma è stata una bella serata, forse quelli che hanno parlato tutto il tempo avremmo dovuto ringraziarli o avremmo dovuto seguire tutto il film!” disse Ashton

 

Risi, Fra sembrava ancora risentito perché lo  avevo criticato e sembrava in attesa di controbattere, infatti poco dopo:

 

“Critichi tanto questo film, ma se non hai neanche visto al cinema “La Compagnia dell’Anello”?Hai aspettato il dvd!”

 

“Davvero?” mi chiese sorpreso Ash

Francesco sembrava compiaciuto quando si comportava così mi faceva arrabbiare sul serio

Imbarazzata risposi:
”Sì, ma non perché non ho voluto è che per diverse ragioni non sono riuscita ad andarci, ma gli altri li ho visti tutti al cinema!”

 

Ash carinissimo mi disse:” Non devi arrossire, non c’è niente di cui vergognarsi sono sicura che l’hai visto più volte di chiunque l’abbia visto al cinema. Compreso il sottoscritto!”

 

Sorrisi: “Lo so, ma la sento come una mancanza!”

 

Ormai eravamo arrivati a casa e prima di mettermi a dormire litigai con Francesco proprio non riuscivo a capire che gli prendeva, in fondo non sembrava geloso quindi non riuscivo a spiegarmi il suo comportamento.

 

Il mattino seguente venni svegliata dal campanello alle 9 in punto. Ma allora è un vizio?

 

“Chi è?” dissi svogliatamente al citofono

 

“Sono Ash!”

 

Il mio umore migliorò decisamente anche se la strigliata per l’orario non gliela levava nessuno.

 

“Ciao! Come mai così di buon’ora?”

 

“Oh no lo sapevo che dovevo venire più tardi!”

 

“Tranquillo ormai sono sveglia!Quindi?”

 

“Sono pronto per la mia prima lezione di cucina!”

 

“Lezione di cucina?Mi sono persa qualcosa?”

 

“No, tu sai cucinare, io voglio imparare per fare le cenette a Demi e non eri tu che avevi idee di cose da fare insieme?”

 

“Sì certo, ma pensavo più a qualcosa tipo beauty farm e un milione di film!Ma l’idea della cucina mi piace dai sali!”

 

Iniziai dalle cose semplici, come una pasta frolla o un ragù e Ash era l’allievo migliore che si potesse immaginare, attento e diligente, ci teneva proprio a fare colpo su sua moglie.

Scherzavamo in continuazione, ci sporcavamo a vicenda, io preparavo i piatti, poi lui li ripeteva dopo di me e alla fine mi sedevo, assaggiavo e con le palette create apposta per l’occasione davo i voti.

Era divertente vedere le facce che faceva quando lo promuovevo o lo bocciavo.

Questa era diventata praticamente la nostra routine quotidiana, la mattina cucinavamo, a volte aiutati da mia mamma che è molto più brava e che iniziava a stravedere per Ashton quasi più di me e al pomeriggio facevamo passeggiate chiacchierando, guardavamo tanti film, lui mi insegnava a recitare e spesso mi trovavo a fare scene con lui e man mano che miglioravo mi rendevo conto che il mio sospetto sulla nostra compatibilità cinematografica era più che fondato.

Quando lui però mi propose di fare un provino per una casa di produzione rifiutai per diversi motivi, il primo era che ero brava a recitare con lui ma con altri?Il secondo che ormai ero felice lavorando nell’editoria anche se aspiravo ad una posizione migliore di quella che avevo nel mio precedente impiego e lui lo sapeva benissimo.

 

Un pomeriggio uscii dalla doccia e lo trovai sul letto che leggeva la mia consunta copia di “Emma” quando mi vide alzò gli occhi dal libro

 

“Ma alla fine lei si mette con Mr. Knightely o Frank Churchill?”

 

“Leggilo e lo saprai!”

 

“Oh e io che volevo saperlo per recitarlo con te!”

 

“Non vale corrompermi a questo modo!Comunque alla fine sposa Mr. Knightely!”

 

“Dai proviamo la scena della dichiarazione!”

 

“Ma perché?Poi sono in pigiama e come hai detto tu il costume aiuta!”

 

“Ti prego, ti prego , ti prego!”

 

“Piantala di fare gli occhioni!E va bene!”

 

Ashton iniziò senza esitazioni:

 

"Lui ha trattato male tutti, e tutti sono più che felici di perdonarlo.E' un uomo davvero fortunato!"

 

"Parlate come se lo invidiaste."

 

"E lo invidio, Emma. Per un certo verso è oggetto della mia invidia. Non volete chiedermi quale sia la ragione dell'invidia. Vedo che siete risoluta ad astenervi da ogni curiosità. Siete saggia, ma io non posso esserlo. Emma, devo dirvi ciò che voi non volete chiedermi, anche se un momento dopo potrò desiderare di non averlo detto."

 

"Oh, allora non lo dite, non lo dite.Aspettate un po', rifletteteci sopra, non compromettetevi"

 

"Grazie."

 

"Vi ho fermato poco fa con poco garbo, Sig. Knightely, e, temo, vi ho addolorato. Ma se avete il desiderio di parlarmi con ad un'amica, o di chiedere la mia opinione su qualcosa che avete in mente, come amica, davvero, sono ai vostri ordini. Starò a sentire quello che volete. Vi dirò esattamente ciò che penso."

 

"Come un'amica! Emma, questa, ho paura, è una parola…no, non voglio affatto…un momento, perché dovrei esitare? Mi sono già spinto troppo avanti per potermi nascondere. Emma, accetto la vostra offerta. Per strano che sembri, la accetto, e vi parlerò come ad un'amica. Ditemi, dunque, non ho qualche possibilità di poter riuscire? Mia carissima Emma, perché carissima sarete sempre, quale che possa essere il risultato di questa ora di conversazione, mia carissima, mia adorata Emma… ditemelo subito. Dite no, se dovete dirlo. Tacete, tacete del tutto! Adesso non chiedo altro. Non so fare discorsi, Emma, se vi amassi meno, sarei capace... 

 

 

Nel momento clou del pezzo Francesco rientrò a casa e ci guardò stranito, poi vide il libro che avevamo in mano e capì e scoppiò a ridere scuotendo la testa.

Non lo capivo, ma geloso lui mai eh?Sono la prima a dire che non ce ne fosse motivo. ma con una scena del genere almeno un pizzico di gelosia me lo sarei aspettata e invece niente.

 

Erano passati dieci giorni dalla partenza di Demi e ormai la nostra routine era convalidata, spesso la sera quando Francesco aveva i suoi impegni restavamo da soli a chiacchierare fino a tardi, io gli raccontavo le storie che mi piaceva inventare e lui mi "terrorizzava" con i suoi racconti horror, anche se io gli avevo ripetuto più volte di non puntarsi la mia pila a led in faccia per non rovinarsi gli occhi.

Spesso gli dicevo che quando sarei riuscita finalmente a trovare un nuovo lavoro, speravo di poter fare l'editor di romanzi e non di libri scolastici come avevo fatto fino ad ora.

 

Una sera, Fra aveva la fiera del francobollo a Verona e sarebbe rimasto via due giorni, Ashton mi aveva promesso che quella sera mi avrebbe portata al cinema e il film lo avrebbe scelto lui. 

Ero un po' preoccupata su suoi gusti, non volevo assolutamente vedere il film splatter che stava sbancando al botteghino.

Mi preparai con calma, mia madre ebbe da dire la sua su com'ero vestita, sicuramente era convinta che mi portasse ad un qualche gala, la guardai storto e uscii di casa.

 

Mi passò a prendere puntuale, lo salutai e partimmo, solo che incominciò a dirigersi verso il centro città.

 

"Ash, guarda che il multisala è in quella direzione!"

 

"Lo so, parcheggiamo in zona, poi prendiamo il pulmino"

 

"Pulmino? Esiste un pulmino che ci va?"

 

"Sì certo, ma non sai mai niente? L'abbiamo preso io e Demi quella volta che vi abbiamo raggiunto là!"

 

"Ah ok, almeno posso sapere che film andiamo a vedere?"

 

"No, tu non me lo dici mai!"

 

Quando lo vidi entrare, nel vecchio cinema in piazza, rimasi impalata in strada e pensai che il mio amico era impazzito, ma sembrava tanto sicuro che lo seguii.

Ci sedemmo nei posti migliori, lui rideva soddisfatto, io notai che in sala non c'era nessuno, lo guardai, lui mi guardò e sorrise ancora di più, poi le luci si abbassarono.

 

Iniziò una musica familiare, poi una voce:

 

"Il mondo è cambiato, lo sento nell'aria…"

 

"Ho pensato che siccome non l'avevi mai visto al cinema ti avrebbe fatto piacere…"

Rimasi a bocca aperta.

Non ci potevo credere, aveva affittato tutta la sala per farmi vedere "La Compagnia dell'Anello" era una sorpresa bellissima, lo abbracciai poi mi godetti il film.

Una volta finito, ero io che non riuscivo a smettere di sorridere e di ringraziarlo, lui continuava a dire di smetterla che non dovevo ringraziarlo, anzi dovevo aspettarmelo, lasciai perdere, ma continuai ad abbracciarlo per tutto il percorso fino a casa.

 

Quella notte Ashton restò a dormire da me.

 

Fu una notte bellissima, non dormimmo un minuto, appena arrivati a casa mia, ci scaldammo con una cioccolata bollente e avvolti in una coperta iniziammo come al solito a chiacchierare ininterrottamente, e senza che ce ne accorgessimo spuntò l'alba a quel punto decidemmo che forse un pisolino ce lo meritavamo.

 

Il tempo, passò velocemente, e i due mesi che pensavo fossero un'enormità di tempo arrivarono quasi alla fine, Demi tornò da Roma, mentre Francesco simpatizzava sempre di più per loro due. Purtroppo con il passare del tempo si avvicinava anche la data della loro partenza, non volevo pensarci prima del tempo, perché sapevo che avremmo continuato a sentirci anche a distanza, ma sapevo anche che il mio migliore amico, perché ormai ero consapevole che non poteva essere nient'altro, mi sarebbe mancato tantissimo, le nostre giornate insieme sarebbero state al centro dei miei pensieri ed ero sicura che avrei un po' risentito della sua lontananza.

 

Stavamo organizzando il famoso pigiama- party con le Melle e avevamo optato per una cosa semplice, pizza, film, maschere per il viso e tante chiacchiere, soprattutto Ashton non vedeva l'ora di fare la maschera e di fare un migliaio di foto da aggiungere alle centinaia che aveva già fatto dal suo arrivo in Italia.

Il Party era organizzato per il giovedì sera, loro sarebbero partiti il sabato, e quel lunedì noi quattro tornammo da un lungo week-end passato sul lago di Como, Demi voleva andare a trovare il suo amico George ed io ero impaziente di rivedere quel posto che tanto amavo. Inutile dire il mio leggero imbarazzo quando entrai in casa di George Clooney, lo so che ormai frequentavo a pieno titolo due star, ma rimanevo ancora un po' allibita quando ne incontravo una nuova.

 

Dopo aver disfatto le valige, mentre Francesco guardava le ultime in borsa, andai da Simona per definire gli ultimi dettagli del pigiama-party. Stava sistemando i suoi obiettivi, quando finito il mio sproloquio sulle cose da fare e da portare quella sera, mollò tutto e mi guardò seria. Rimasi un attimo perplessa.

 

"Senti è un po' che ti volevo chiedere una cosa…"

 

"E…"

 

"Tu ami Francesco vero?"

 

"Certo che sì, lo amo come sempre!"

 

"Ok,ma sei sicura che Ashton sia solo un amico?Non provi niente di più per lui?"

 

"Assolutamente no! Gli voglio bene talmente tanto da scoppiare ormai, ma niente di più, è un carissimo amico, il mio migliore amico, ma solo questo. Prima di tutto avrei paura di Demi, tu non sai che soggezione mette quella donna, ma oltre a questo io non lo vedo proprio in quel senso è come un fratello."

 

"Ok, no sai è che lui bello è bello, in più siete sempre insieme, un po' viene da pensare!"

 

"No tranquilla, non c'è niente da pensare, il mio cuore è solo di Francesco!"

 

"Allora posso dire a Chiara di mettersi il pigiama sexy?"

 

"Certo, anzi glielo dico io quando torno a casa! Ora vado ci vediamo Giovedì sera alle 21!Ciao!"

 

"Ok ciao!".

 

***

 

Finalmente il tanto atteso Giovedì sera era arrivato. Francesco dopo il lavoro avrebbe cenato a casa e poi sarebbe andato da suo fratello, lo scapolone di famiglia, a giocare a Risiko con tutti i suoi amici e si sarebbe fermato là a dormire. Fremevo per la serata già al mattino presto, Ashton tentava di fermarmi ogni cinque minuti, ma io proprio non ci riuscivo.

 

"Vuoi stare ferma due secondi?Stai correndo avanti indietro da stamattina!"

 

"No, non ci riesco, non capisci, serate come queste sono mitiche, epocali, indimenticabili…"

 

"Ho capito, ho capito, ma sono solo le 14!"

 

"Cos'hai detto?Le 14?Dobbiamo impastare per la pizza!"

 

"Evviva un ultima lezione di cucina!"

 

"Questa non vale, ti ho già insegnato a fare la pizza!"

 

"Conta come ripasso!"

 

Con le mani sporche di farina e la pasta anche nei capelli io ed Ashton continuammo a lavorare alla nostra cena e un po' mi calmai,anche se l'eccitazione per la serata rimaneva. Il tempo volò e come al solito ero in ritardo dovevo ancora finire di preparare la casa, quando arrivò Demi che era stata assunta come assaggiatrice ufficiale della pizza, visto che era quasi tutta opera di suo marito.

 

"Mmmmmmh che buona!Ma perché non ti abbiamo conosciuto prima?" disse Demi mentre addentava la seconda fetta di pizza

 

"Non esageriamo, qua in Italia è necessario saperla cucinare!"

 

"Vi tolgono la nazionalità altrimenti?"

 

"Non ci scherzerei troppo!"

 

"Ah ah aha ah, bene vado che ho un milione di valigie da preparare e non voglio farvi rimanere senza cena, se sto qui un altro po' la finisco! Amore ci vediamo domani, ti sei ricordato lo spazzolino?"

 

Ashton visibilmente scocciato annuì, poi mi sorrise alzando gli occhi al cielo e andò a baciare sua moglie.

 

Dopo neanche 10 minuti arrivarono le Melle e iniziò una confusione che un pollaio al momento della deposizione delle uova è niente in confronto, parlavamo tutte insieme come nostro solito e ridevamo quando non capivamo quello che avevamo detto. Ash ci guardava un po' male, tipico da uomo, ma poi iniziò a parlare anche lui con noi ed entrò perfettamente nel giro.

 

"Ragazze pronte che la pizza l'ha fatta Ashton!"

 

"Davvero? Che bravo!L'ho sempre detto io che saresti da sposare se non lo fossi già!" disse Chiara

 

"Oddio dobbiamo preoccuparci?" disse Monica

 

 "Tranquille ho quella surgelata per ogni evenienza" le bisbigliai ma ad un volume abbastanza alto in modo che Ash mi sentisse e infatti mi fece una linguaccia, ma sapeva benissimo che stavo solo scherzando.

 

La mia battuta come immaginavo era totalmente inutile, la pizza era buonissima e durò circa 5 minuti seguita da un quintale di gelato. Eravamo pronti per le maschere! Ashton ci fece e si fece almeno 100 foto con la faccia in versione Alien, speravo tanto per lui che non avesse intenzione di pubblicarle su twitter, cosa che gli dissi con fare minaccioso.

 

Dopo il delirio maschere era il momento delle fragole e dei film, avevamo scelto due titoli bellissimi, il primo era Sex and the city un classico da pigiama-party, mentre il secondo faceva parte della mia videoteca ed era Sballati d'amore un film con Amanda Peet e ASHTON KUTCHER! Ovviamente a lui non avevo detto niente, e pensavo di fargli una sorpresa. 

Durante Sex and the city, quando Carrie sta leggendo a Big le lettere d'amore di personaggi famosi, Simona mi disse:

 

"Gaia, alza il volume che non sento niente!"

 

Ridendo la guardai: "Solo se dici Pardon? E fai partire le mini-paraboline dalle orecchie!"

 

Scoppiammo a ridere, seguite dalle Melle, Ash ci guardava con aria interrogativa perché non conosceva l'aneddoto, così glielo raccontai.

 

"Devi sapere che mentre io e Simona eravamo in Nuova Zelanda, lei ha avuto una bellissima conversazione con un irlandese che non capiva. Eravamo in un albergo, e stavamo chiedendo ai receptionist di organizzarci un tour. Mentre questo ragazzo stava prendendo la prenotazione sentiamo quest'altro che inizia a parlare da solo velocissimo, noi proprio non lo capivamo, hai presente mio zio?Quello che gira i maialini sullo spiedo?Ecco come lui, faccio fatica a capirlo io, pensa te che stai imparando l'italiano! Bene questo qui, parlava veloce uguale. Ad un certo punto Simona pensa che sia educato dargli retta, mentre io per evitarlo faccio finta di ascoltare il suo collega al telefono con il tour operator e qui viene il bello. Simona ogni tanto faticava a capirlo e ha incominciato a ripetere un pardon dietro l'altro, finchè ad un certo punto si appoggia con le manine sul bancone, si sporge girando l'orecchio dicendo l'ennesimo Pardon, sicuramente avranno pensato che nonostante l'età, più che un problema di lingua era un problema di udito!"

 

Ashton rideva e non la smetteva più, ma avrebbe dovuto esserci la scena vista dal vivo era molto più bella. Dopo questo il film proseguì senza ulteriori interruzioni, a parte qualche sospiro di Monica durante le apparizioni di Smith.

 

Quando partì il secondo film Ash rimase interdetto e io lo guardai con l'aria di chi la sa lunga.

 

"Guardiamo un mio film?"

 

"Certo che ti aspettavi?" gli risposi "Sono una tua fan!"

 

"Ok, ma non fatemi ripetere le scene!"

 

"No solo quella in cui canti ti prego!"dissi

 

"Oh quella di nudo!" disse Chiara

 

"Ma l'avete già visto"

 

"Non tutte!" gli dissi con il mio solito mezzo sorriso.

 

La scena iniziale si svolgeva in un aeroporto, così guardai Chiara e le dissi: "Guarda Chiara un duty-free gratis come a Malta!"

 

Lei mi guardò malissimo, e di nuovo Ashton volle sapere cosa c'era dietro a quell'affermazione, così di nuovo glielo raccontai.

 

"Eravamo in aeroporto in attesa di partire per tornare a casa e a lei viene fame e pensa di andare al bar. Quando torna con biscotti e succo di frutta le chiedo se me ne da uno e lei con nonchalance mi risponde di andare a prenderne un pacchetto al bar tanto sono gratis dice lei! Io guardo verso il bar e vedo il cassiere che serve un cliente, così la guardo e glielo dico e lei preoccupatissima mi dice:" Ma non c'era nessuno! Oddio ci sono le telecamere mi arresteranno!" Così io scoppio a ridere! E questa è tutta la storia!"

 

A quel punto ridevamo tutti tranne Chiara che non ne poteva più di essere presa in giro per quell'episodio. Alla fine del film eravamo tutte innamorate di Oliver il personaggio interpretato da Ash.

Ormai erano le 4 del mattino e decidemmo di metterci a dormire, Ash aveva un bellissimo pigiama di cotone blu con la classica casacca a bottoni, noi eravamo tutte con i pigiami con gli animaletti, mentre Chiara si era davvero messa un pigiama sexy.

Manuela e Jenny dopo trenta secondi dormivano già, Sara di fianco a loro nell'unico letto continuava a giocare con il suo videogioco di Hello Kitty, mentre noi che avremmo dormito per terra stavamo prendendo posto.

Io continuai a scattare foto al buio con il flash che irrompeva, poi incominciai ad avere sonno, Simona e Monica continuavano a chiacchierare ininterrottamente di New York, Mr. Big e Smith, Chiara si avvicinava pericolosamente a me per arrivare ad Ashton, il quale preoccupato continuava a picchiarmi sulla spalla per avvertirmi del pericolo, ed io con voce assonnata mi giravo verso Chiara e le dicevo: "Chiara smettila pensa a Gianluca!".

Poi finalmente ci addormentammo tutti.

 

Il giorno dopo, ci salutammo tutte, non vedevamo l'ora di vedere le foto. L'ultimo ad andare via fu Ashton che aveva i bagagli da preparare, ci saremmo rivisti la sera per l'ultima cena con Demi e Francesco.

Lo salutai, in quel momento rientrò Fra e mentre pranzavamo ci raccontammo le nostre serate, ridendo degli episodi buffi.

 

La cena con i miei amici passò troppo in fretta e quella notte faticai a dormire, l'idea che Ashton se ne andasse non mi sembrava ancora reale e solo ora cominciavo a rendermene conto, immaginavo già che quando sarei stata con loro in aeroporto non sarebbe stato affatto facile. Avevo chiesto a Fra se veniva con me, pensavo mi sarebbe servito un sostegno, ma lui ridendo mi disse che non ero una bambina e che aveva da fare e non poteva venire.   

 

Poco dopo arrivò la macchina di Ash, l'autista era passato a prendermi mentre loro finivano i preparativi. Lo guardai in silenzio, lui mi sorrise mestamente e capii che dalla mia espressione trapelava tutta la tristezza che stavo cercando di tenermi dentro, arrivammo in pochi minuti a casa Kutcher, se così si poteva chiamare visto che era in affitto e stavano per andarsene, forse l'autista aveva benevolmente pensato che volessi passare la maggior parte di quelle ore in compagnia del mio migliore amico, purtroppo aveva maledettamente ragione.

 

Lo stato d'animo di Ash non era certo meglio del mio, era palesemente visibile che aveva passato la notte insonne come me. Era strano che provassimo emozioni così forti, per quanto mi fossi fatta diverse domande sulla forza così prorompente del nostro rapporto, avevo presto capito che eravamo destinati ad essere compatibili. In fondo eravamo diventati amici subito e da lontano e quando finalmente ci eravamo incontrati la nostra amicizia invece di consolidarsi solamente si era rafforzata in un modo incredibile e separarmi da lui era una cosa che non ritenevo possibile.

 

"Separarmi da te è come allontanarmi da mia sorella, mi sembra di allontanarmi da una parte di me" 

disse Ash distogliendomi dai miei pensieri e obbligandomi a fissarlo, il mio sguardo era stato perso nel vuoto negli ultimi minuti, fissavo in avanti ma era come se non vedessi niente.

 

"Sai che è lo stesso per me, sei il mio migliore amico,sei più di un fratello perché io ti ho scelto e rifarei tutto da capo per poterti scegliere di nuovo e anche se so che non è possibile, non voglio che te ne vai"

 

Sorrise, un sorriso triste, ma pur sempre un sorriso: "Lo so che non ci vedremo per un po' ma tornerò o verrai tu da me e potremo di nuovo passare del tempo insieme vedrai".

 

Demi entrò e ci disse che era ora di andare, mi salutò subito perché voleva che passassi tutto il tempo rimanente con Ash, poi salimmo in macchina.

 

Durante tutto il tragitto non riuscivo a dire una parola, stavo in silenzio seduta di fianco a lui e continuavo a canticchiare una canzone: "Cosa stai cantando?" mi chiese Ash all'ennesimo ritornello

"Niente è solo una canzone dei Backstreet Boys si chiama There's us " dissi con voce monocorde "E perchè la canti?" "Parla di due persone che hanno passato dei momenti indimenticabili insieme, ma poi devono separarsi"

"Decisamente a tema" Sorrisi, tristemente ma era pur sempre un sorriso, poi tornai nel mio silenzioso vagare di pensieri e non mi accorsi quando arrivammo in aeroporto.

 

Li seguii mentre facevano check-in, fortunatamente c'era Demi che si occupava di tutto, io ed Ashton sembravamo due ombre che la seguivano. Mangiammo e aspettai con loro al bar. Io e Ash con il tempo ci rilassammo un po' e ricominciammo a chiacchierare come al solito e a ricordare tutto quello che avevamo fatto in quei due mesi, per ingannare l'attesa riguardammo anche tutte le foto, sapevo già che nei giorni seguenti non avrei fatto altro che vederle e rivederle, ma in quel momento ci sembrava bello riguardarle insieme e commentarle, così si creò un altro ricordo, un altro momento da aggiungere alle cose fatte insieme.

Poi arrivò il momento della partenza e ci dirigemmo insieme al loro gate.

 

"Così te ne vai…" sentivo gli occhi umidi, il labbro inferiore che tremava e la faccia tutta rossa, non volevo piangere, ma non sapevo proprio come avrei potuto evitarlo

 

Lui mi sorrise, il suo sguardo era di una dolcezza incredibile, non mi aiutava affatto.

 

"Non essere triste G, ci rivedremo sicuramente e soprattutto continueremo a sentirci"

 

"Lo so ma chissà quando potrò passare di nuovo del tempo con te!" Ormai la voce mi si spezzava in gola e una lacrima fuggì al mio controllo

Ash l'asciugò con un dito e mi baciò la fronte, poi si chinò e in un orecchio mi disse:" Ti voglio bene e te ne vorrò in eterno, ti prego non dubitare mai di questo, sei nei miei pensieri e non ne uscirai di certo lo sai vero? Di qualunque cosa avrai bisogno, e quando dico qualunque intendo proprio tutto, chiama a qualsiasi ora del giorno e della notte e io ci sarò, sarò lì per te sempre non scordarlo mai!"

 

A quel punto le lacrime uscivano copiose, ma non m'importava avevo bisogno di far uscire quello che provavo o ne sarei rimasta soffocata, lo abbracciai più forte che potei e lo tenni stretto il più possibile, poi il suo volo venne chiamato, lo lasciai, mi accarezzò dolcemente una guancia sorridendo. Salutai con la mano Demi che aveva gli occhi lucidi, prima di superare il gate Ash si voltò e con il solo movimento delle labbra disse "Mi mancherai" poi si voltò e inerme lo guardai andarsene.

 

Canzone: I'll be there for you, Rembrandts

 

Demi e Ashton

 

Demi & Ashton

 

Gianluca

 

Gianluca

 

 

 

 

Strapuffetta85: Ti ringrazio del complimento, insomma fantasia...un pochino dai!Sono contenta che ti piaccia nonostante il Signore degli Anelli!

 

Fede85: Una nuova lettrice, evviva!Vedrai come si svilupperà fra Ashton e Gaia, non ti svelo niente!

 

Kayla_Blake: La fan numero 1!Tutti curiosi sui due protagonisti, aspettate aspettate!Ti ringrazio della bellissima recensione e della tua costante lettura!

   
 
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