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Autore: Lady Lynx    11/07/2010    6 recensioni
[Big Damn Table]
Albus Silente.
100 importanti passaggi della vita di un Mago che ha scritto la Storia.
Dal Capitolo 41:
“Egregio Signor Silente, come dedica alla Sua importantissima vittoria contro il Mago Oscuro Grindelwald e come celebrazione del ricevimento dell’Ordine di Merlino, la Ditta Mielandia & Co. Le manda questa confezione di Cioccorane contenenti la figurina rappresentante la Sua importante persona, sperando che Le sia gradita.
In attesa di istruzioni al riguardo e di un Suo permesso per l’eventuale divulgazione del prodotto,
Le porgo i miei migliori saluti.
Candice Lollels, Responsabile Capo Mielandia”

Storia scritta senza scopo di lucro. I personaggi appartengono a J.K. Rowling.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Gellert Grindelwald, Minerva McGranitt
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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36.Halloween con morte

Prompt: 070. Tempesta

Periodo: ottobre 1942
Narratore: Albus Silente
Rating: Giallo
Genere: Generale, Mistero
Personaggi: Albus Silente, Horace Lumacorno, Mirtilla Malcontenta, Tom Riddle

Acqua, tuoni, vento, fulmini e grandine.
Le forze della natura sembravano aver deciso di riversare tutta la loro rabbia contro Hogwarts, quella sera di Halloween.
Io e Horace – aiutati dai Prefetti e dai Caposcuola – ci eravamo affrettati a far tornare in dormitorio gli studenti più giovani, mentre gli altri avevano ancora due ore di permesso per festeggiare in Sala Grande controllati da Galatea e Demetra – le responsabili delle Case di Corvonero e Tassorosso.
- Merlino, è davvero una tempesta terribile… - borbottò il mio collega, stringendosi nella giacca di elegante tweed verde che gli ricopriva malamente il grosso pancione sporgente.
- Passerà, Horace… anche se mi sembra tutto così strano… - commentai io, sentendo che i peli sul mio braccio si rizzavano all’infrangersi dell’ennesimo lampo poco lontano dalla finestra vicino alla quale eravamo appostati.
La musica tetra del piccolo complesso gestito da Nick-Quasi-Senza-Testa e altri suoi amici fantasmi, che si erano gentilmente offerti di “animare” la serata, faceva sentire tutti pervasi da un’opprimente senso di angoscia.
Mi ripromisi che per gli anni futuri avrei scelto una band decisamente meno morta. In tutti i sensi.
Guardai distrattamente l’orologio Babbano che mi ero procurato per evitare di contare sul tubare delle civette fuori da Hogwarts, notai che era quasi ora di fermare la festa e mandare tutti nel mondo dei sogni.
Mi incamminai lentamente verso la Sala Grande, rabbrividendo ogni volta che uno dei fantasmi musicisti produceva un suono stridulo in qualche strano modo, seguito passo per passo da Horace.
Quando il mio piede varcò la soglia del salone, calò improvvisamente il silenzio. Per me non era più una sorpresa, ma sembrava quasi che fossi più temuto di Armando.
Bastava un mio cenno o un leggero tossicchiare per far tacere tutti i miei studenti, anche quelli più indisciplinati. Dippet però non se la prendeva, sosteneva che la mia fosse una naturale predisposizione per l’insegnamento e che mi sarebbe stata molto utile quando avrei preso le redini della scuola.
E speravo che quell’avvenimento si verificasse il più tardi possibile, anche se le condizioni fisiche che lo trattenevano prigioniero in infermeria non lasciavano sperare per il meglio.
- Credo che abbiate fatto abbastanza baldoria per questa sera… - li informai con un sorriso paterno - …quindi è ora di tornare nei vostri dormitori, avanti! –
Mi aspettavo una sequela di mugolii irritati e proteste poco velate, ma tutti sembravano quasi ansiosi che la straziante musica degli Hogwarts Ghosts finisse.
- I Prefetti, mi raccomando, accompagnino i gruppi compatti verso i dormitori! I Caposcuola li aiutino a non perdere pezzi per strada… - li avvertii con un’occhiata ironica, ben sapendo che solitamente erano proprio i Caposcuola a defilarsi nel buio per andare a divertirsi senza destare sospetti.
Horace intanto si era avvicinato a Galatea e Demetra per conversare, mi unii a loro continuando però a controllare la confusione sparsa per la Sala.
I Grifondoro sembravano essersi ritrovati bene o male tutti, i Corvonero erano già disposti in un’ordinata fila che si stava spostando verso l’uscita, i Tassorosso ormai erano spariti quasi tutti in corridoio. L’unico gruppo ancora sparpagliato per la Sala era quello dei Serpeverde, mentre il Prefetto Angela Waters tentava disperatamente di farsi ascoltare.
Solo lei, senza l’aiuto del suo collega Prefetto o del Caposcuola.
- Horace, i tuoi studenti stanno ancora facendo i loro comodi… - lo informai con calma, ricevendo in cambio un’occhiata seccata.
- Vado, vado… adesso li sistemo io… - borbottò lui, dirigendosi con goffi movimenti verso il centro della Sala, forse ferito nell’orgoglio.
Mentre le mie colleghe continuavano a parlare tra loro e Horace si dava da fare per riunire i Serpeverde come se fossero state pecore particolarmente furbe, decisi di indagare sull’assenza di Riddle e Greyback – rispettivamente Prefetto e Caposcuola di Serpeverde.
Mi avvicinai a Angela Waters, che era rimasta immobile in un angolo con le mani strette a pugno e il viso chiazzato di rosso per la frustrazione.
- Qualcosa non va, Angela? – le chiesi gentilmente, richiamando la sua attenzione.
- Professor Silente, io non ce la faccio più! – scoppiò immediatamente lei, battendo un piede per terra – Dovremmo essere in tre a cercare di mantenere l’ordine nella nostra Casata, invece lavoro solo io! Tom e Fenrir non ci sono mai, non si degnano nemmeno di aiutarmi… e questi qua non mi ascoltano! –
Urlò l’ultima frase con la voce rotta da un pianto rabbioso, indicando con veemenza i suoi compagni che in quel momento si erano disposti in una fila più o meno dignitosa dietro a un Horace paonazzo e sudato.
- Ti va di venire a prendere un tè da me, Angela? – le chiesi con tono pacato, rivolgendole un sorriso incoraggiante – Prima di andare a dormire, ti accompagnerò io in dormitorio… -
La vidi annuire, esultai dentro di me pensando che magari sarei riuscito a scoprire di più sulle misteriose – e ormai frequenti – sparizioni di quei due.
Il gruppo di Serpeverde era ormai sparito, salutai con un cenno Galatea e Demetra prima di incamminarmi verso il corridoio con Angela alle calcagna.
Non riuscimmo nemmeno ad arrivare alla prima rampa di scale, quando una serie di urla spaventate mi mise in allarme. Presi la ragazza per un braccio, trascinandola fino al luogo in cui si era formato un corposo cerchio di ragazzi Corvonero e Grifondoro diretti ai loro dormitori.
Mi feci largo tra la folla – dopo aver lasciato Angela sotto la custodia del Caposcuola di Corvonero – e rimasi congelato davanti all’orribile visione che si parò davanti ai miei occhi.
Una ragazza del primo anno, con scarmigliati capelli neri e occhiali di corno, era distesa sul pavimento apparentemente senza vita.
Sul muro che ci sovrastava erano state scritte con un liquido rosso – mi rifiutavo di credere che fosse sangue – le parole “La Camera dei Segreti è aperta… tremate, nemici dell’Erede!”.
Mi guardai attorno, prima di inginocchiarmi davanti alla povera vittima per accertarmi delle sue condizioni. Era morta.
- Davies – chiamai il Caposcuola di Corvonero, notando che la ragazza indossava la cravatta blu e bronzo – Come si chiama? –
- Mirtilla Malcontenta, signore… - rispose immediatamente lui, impallidendo mortalmente nel vedere che avevo lasciato il polso della sua compagna di Casa con aria corrucciata.
- Smith, vai a chiamare il professor Lumacorno! Brown, le professoresse Merrythought e Graine! Davies e Andrews, portate i vostri compagni in dormitorio e non fateli uscire per nessun motivo! – ordinai con tutta la voce che avevo in corpo, cercando di non perdere il controllo, sentendo il cuore battermi come un uccellino in gabbia.
Rimasi quindi da solo nel buio umido del corridoio, al fianco della ragazza morta, sotto la scritta in finto sangue.
Notai che una striscia di acqua piuttosto recente tracciava un percorso dal corpo di Mirtilla fino al bagno delle ragazze. Mi dissi tristemente che quell’indizio non mi sarebbe mai servito a scoprirne il colpevole.
- Professor Silente! Professore! – mi chiamò una voce fastidiosamente familiare – Abbiamo scoperto questo ragazzino a girovagare nella stanza privata del professor Lumacorno! –
Alzai gli occhi, immaginandomi già la scena che mi si sarebbe parata davanti. Ne ebbi la triste conferma, quando mi trovai ad osservare Riddle e Greyback. Tenevano con aria trionfante per le braccia il povero Hagrid, legato come un salame.
- Chi vi ha detto di andare in giro per la scuola da soli? - li rimproverai debolmente, senza riuscire a staccare gli occhi da Mirtilla – Comunque ora non ho tempo per queste sciocchezze, voglio che torniate immediatamente nel vostro dormitorio! –
- Ma… professore, cos’è successo? – chiese Riddle, in una perfetta imitazione di una voce preoccupata e sconvolta.
Perché io sapevo che era un’imitazione.
Non feci in tempo a rispondere, perché giunsero i miei tre colleghi tutti trafelati e inseguiti da Paul Davies e Madeleine Brown – i Prefetti di Corvonero e Grifondoro.
- Tornate in dormitorio! – ripetei con voce leggermente isterica – Brown, accompagna Hagrid! –
Tutti mi fissarono con sguardi sconvolti, nessuno aveva mai avuto modo di vedermi senza la mia aura di pazienza e sicurezza. Credevano che io avessi sempre una soluzione per ogni cosa.
Gli studenti se ne andarono lentamente, mentre Horace si inginocchiava vicino a me per accertare con le sue mani che fosse davvero un cadavere quello che vedeva.
- Merlino, è terribile… - sussurrò Galatea, abbracciando disperata Demetra.
Sapevo come si sentiva, anch’io sarei stato certamente distrutto se si fosse trattato di un membro della mia Casa.
Ma la cosa più tremenda fu che non scoprimmo mai il colpevole.
La tempesta continuò a imperversare a lungo sulla nostra scuola anche se all’apparenza sembrava esserci uno splendente sole e uccellini cinguettanti.
La tempesta abitava ormai nell’anima della scuola.


Note dell'autrice

Ciao a tutti!
Finalmente
in questo capitolo ho potuto riaprire il mistero della Camera dei Segreti. Spero di non aver sbagliato la data, in caso correggetemi pure.
Scusatemi per lo scarno commento al capitolo, ma sono leggermente di fretta. Rispondo alle vostre recensioni e poi volo via ^^
Lady Lynx

PirateSDaughter: bentornata, cara! Sono felice di sapere che il ritorno di Forth ti sia piaciuto e anche che tu abbia apprezzato la parte dell'abbraccio. Grazie per la recensione!
Julia Weasley: festeggiamo il ritorno  (per quanto breve) di Aberforth! ^^ In effetti l'aspetto più interessante di Minerva non è uno dei quelli più considerati, per questo speravo proprio di suscitare sorpresa anche nei lettori. Cosa dire su Forth e Al? Forse ho fatto un azzardo facendoli abbracciare, ma mi sarei sentita in colpa per il resto della mia vita se non avessi messo almeno un pizzico di affetto tra i due. Grazie per la recensione!
_Mary: se Minerva non fosse un personaggio originario della Rowling, si potrebbe quasi pensare a lei come ad una Mary Sue ^^ Scherzi a parte, tutto quello che ha avuto se l'è meritato e quindi ha ragione a volersi guardare le spalle dai pettegoli. L'anticipazione del futuro mi è venuta molto spontanea, è vero però che intristisce un po'. Grazie per la recensione!
Circe: mi fa piacere sapere che nonostante gli spazi ristretti ti stia piacendo la caratterizzazione dei personaggi. Per Minerva immagino si possano usare entrambi i termini da te citati, dopo aver visto i suoi eccellenti risultati scolastici ^^ Comunque la richiesta di Tom di un posto come professore  è contemplata nei piani futuri, quindi prima o poi arriverà anche quell'episodio. Grazie per la recensione!
quigon89: la rivelazione dell'Animagità (si dice così?) di Minerva durante l'esame mi sembrava ottima per mettere in luce la complicità che si è già creata tra la ragazza e il suo professore di Trasfigurazione. E' anche vero che Min assomiglia molto ad Hermione, ma come ben sappiamo è diecimila volte più rigida e severa ^^
Mi fa piacere sapere il tuo punto di vista riguardo all'incontro tra i due fratelli: io ho deciso di mantenere la calma, senza litigate o scontri, a causa della presenza di Minerva. Un avvenimento del genere avrebbe messo in cattiva luce Albus davanti agli occhi della sua alunna, e questa avrebbe quindi potuto perdere la fiducia in lui...per questo ho evitato ^^ Grazie per la recensione!
  
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