Libri > Il diario del vampiro
Segui la storia  |       
Autore: iosnio90    11/07/2010    3 recensioni
E' sempre una Damon/Bonnie. Ed è il seguito della mia prima storia - il linguaggio della resa - quindi per capire alcune cose di questa seconda parte vi consiglio di leggere prima quella....BACIONI...IOSNIO90.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Il linguaggio della resa'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo quindicesimo

Il tempo passava e correva via velocemente.
Una leggera brezza fresca attraversava l’immenso spiazzo.
Non c’era nessun rumore.
Solo silenzio.
“Ben arrivati!” - disse una voce che probabilmente doveva essere quella di Ted, ma a Damon non importava.
In quel momento l’unica cosa che aveva importanza era che lei era lì, davanti a lui.
Ogni volta che aveva provato ad immaginare quel momento, il momento in cui sarebbero stati di nuovo insieme, di certo non lo aveva immaginato così.
Quello era uno dei momenti più strazianti che avesse mai vissuto, era doloroso, era angosciate.
E Damon era furioso: furioso con se stesso perchè a quanto pare aveva deciso di mettersi sotto i piedi anche l’ultima briciola di orgoglio che gli restava restando imbambolato come un cretino a guardarla, e furioso con Bonnie per quello che gli aveva fatto.
Damon si costrinse a chiudere gli occhi e a scuotere la testa per cercare di placare quell’istinto che gli diceva di avvicinarsi subito e baciarla.
Quando tornò ad aprire gli occhi la sua espressione era colma di furia fredda, così come quella di Bonnie che aveva asciugato frettolosamente le lacrime e adesso lo stava guardando con astio.
Damon decise che doveva prendere in mano la situazione e aveva principalmente tre cose da fare:
Primo: doveva fare in modo che lo stregone liberasse Stefan.
Secondo: doveva dirgliene quattro a Bonnie.
Terzo: doveva uccidere Ted o andarsene, dipendeva dall’inclinazione del momento.
Si voltò verso Ted e notò che Bonnie fece lo stesso, non che tenesse d’occhi tutto quello che lei faceva, no, lo aveva visto casualmente.
“Liberali!”  - ordinò allo stregone.
“Come scusa?” - rispose questo.
“Ho detto libera mio fratello e gli altri!” - chiarì Damon.
“Mmmm, non vuoi fare prima quattro chiacchiere con la strega?” - chiese Ted senza il minimo ritegno.
“Liberali!” -  disse Damon sentendo la rabbia e l’odio raggiungere quasi il colmo.
“Ok, ok” - disse Ted alzando le mani in segno di resa, poi Damon lo vide portarsi le dita alle tempie e lo sentì pronunciare parole senza senso e poi: “Fatto!” - disse Ted.
“Come faccio a sapere che è la verità!” - chiese sospettoso Damon.
“Guarda qui!” - fece Ted e fece svolazzare in aria una sfera di cristallo che si posizionò a pochi passi da Damon e Bonnie.
All’improvviso una strana luce si sprigionò dalla sfera e tutto a un tratto si formarono delle immagini via via sempre più nitide.
Si vedeva il pensionato, la camera di Stefan, e poi i corpi di suo fratello e degli altri che venivano colpiti da una specie di raggio luminoso e che lentamente si svegliavano.
- Bene! Primo obiettivo raggiunto! - pensò Damon.
Avanzò verso la sfera di cristallo, la prese e la scaraventò al suolo, riducendola in mille pezzi, poi si voltò verso Bonnie che per tutto il tempo non aveva fatto, né detto nulla.
“Perché  sei qui?” - le chiese.
“Perché io sono qui? La domanda giusta è: perché tu sei qui?” - rispose lei e la sua voce era tagliente come mai lo era stata.
“E questo starebbe a significare?” - chiese Damon.
“Mi sembra ovvio: poco fa mi hai detto che ti eri stancato di me e di tutta questa situazione e che te ne andavi, quindi….cosa ci fai tu qui, Damon?” - spiegò lei.
- Ma è pazza? - pensò Damon.
“Si può sapere che assurdità stai dicendo? Io non ho mai detto nulla del genere, quella che ha detto tutto poco fa sei stata tu!” - le rinfacciò Damon.
“Cosa? Ma se non ho detto nulla!” - ribattè lei.
“E per te il fatto di avermi detto di non amarmi significa non dire nulla?” - Damon sentiva la furia aumentare.
“Cosa avrei detto? Damon è inutile che continui a cercare di imbrogliarmi perché questa volta non ci riesci. Vuoi prendermi in giro di nuovo? Stai cercando di farmi credere che la colpa di quello che hai detto, che la colpa del fatto che mi hai abbandonata, che ti sei stancato di me è mia? Sapevo che eri subdolo, ma non credevo fino a questo punto. Non ti sembra di avermi ferita già abbastanza?” - sbottò Bonnie.
“Io ti avrei ferita? Qui se c’è qualcuno che ha imbrogliato l’altro sei tu! Sei tu che mi hai fatto credere di amarmi e ora vieni e mi di dici che non mi ami più e che forse non lo hai mai fatto. Sei tu quella che ha mentito!” - rispose Damon.
“Io? Sei tu ad essere una sottospecie di imbroglio vivente, non io! Come hai chiamato tutto il tempo passato con me? Ah, sì, un esperimento interessante, è così che hai detto. Per te è stato tutto un esperimento, un <  proviamo a vedere cosa si prova a fare il bravo vampiro, tanto per fare qualcosa di diverso  >, è stato solo un imbroglio, una menzogna e io ci sono cascata, avevo una vita quasi felice e ho buttato all’aria tutto per te, perché mi sono andata ad innamorare proprio di te, tra tanti!” - disse Bonnie.
“No, ti sbagli! Non ricordi? Tu non mi hai mai amato, Bonnie! Sei stata tu stessa a dirlo. Ed è inutile che continui a ripetere questa scemenza dell’esperimento, che io ti ho preso in giro, perché non è vero nulla e lo sai! Sei tu quella che ha capito qual è la sua vera strada!” - fece Damon.
“Cosa diavolo stai dicendo?” - domandò Bonnie con una risatina isterica.
“Che c’è? Ti è forse passato di mente? Perché io lo ricordo benissimo! Aspetta, com’è che hai detto? Se non sbaglio hai detto qualcosa del tipo: qui dentro ho visto la vera magia e ho capito che il mio posto è nel mondo magico!” - rispose Damon.
“Ti sbagli, perché io non ho mai detto nulla del genere!” - fece Bonnie.
“Certo, no a voce alta!” - ribattè Damon.
“Che significa?” - chiese Bonnie.
“Che hai usato la telepatia!” - affermò sicuro Damon.
“Cosa avrei usato io? Primo: io non so usare la telepatia, non riesco a parlare telepaticamente come fai tu, al massimo posso lanciare qualche messaggio ma sempre andando in trance. Secondo: questa è la conferma che stai mentendo anche questa volta perché quello che ha usato la telepatia sei tu, io ho parlato a voce alta!” - controbatté Bonnie.
“Io ho parlato a voce alta, non tu!”- fece Damon.
“Sì, certo. E ti aspetti che ti creda?”- disse Bonnie.
“Sai una cosa? Non ti facevo così!” - disse Damon.
“Così come?” - chiese Bonnie.
“Così bugiarda e così perfida! Come hai potuto prendermi in giro per tutto questo tempo? Ma sai una cosa? Mi sono stancato!” - fece Damon.
“Questo lo hai già detto! Aggiorna il tuo repertorio, Damon! E come ti permetti di dire che io sono perfida! Io? Qui se c’è qualcuno che non si è curato minimamente dei sentimenti dell’atro sei tu! Io ti odio, Damon!” - rispose Bonnie ormai al limite.
“Ti odio anch’io, Bonnie, con tutto  me stesso!” - rispose Damon che si era sentito ferito più del dovuto dalle parole di Bonnie.
Restarono a fissarsi per ancora qualche secondo senza dire nient’altro, e dopotutto, dopo quello che si erano appena detti, cos’altro c’era da aggiungere?.
- Devo andarmene via da qui! - pensò Damon e tornò a voltarsi verso lo stregone che era rimasto nella sua posizione tutto il tempo, immobile e a godersi lo spettacolo.
“Io me ne vado, con lei fai quello che ti pare, ma prima sblocca i miei poteri mentali, ora!” - disse.
“Ok!” - rispose Ted.

Bonnie era rimasta immobile.
Si erano detto di tutti, addirittura che si odiavano. Era finita.
Poi però la sua mente registrò distrattamente le parole <  sblocca i miei poteri mentali  > dette da Damon e sentì Ted che acconsentiva e dopo un attimo uno strano fascio di luce si era abbattuto su Damon e poi si era dissolto.
Adesso Damon sembrava sollevato.
- Sblocca i miei poteri mentali, ma che significa? - pensava Bonnie.
Non ci capiva più nulla.
Come poteva essere che i poteri psichici di Damon fossero bloccati se poco tempo prima le aveva detto quelle cosa orribili parlando solo telepaticamente?
Possibile che avesse detto la verità?
Possibile che tutto questo faceva parte del suo piano per sbarazzarsi di lei e per questo fosse in combutta con Ted?
Bonnie era confusa, terribilmente confusa, ma se voleva saperne di più doveva farlo ora, perché Damon si stava allontanando, stava andando via per sempre.
“Damon, che significa quello che è appena successo con Ted e quel fascio di luce?” - chiese.
Damon si bloccò al suono della sua voce e si voltò verso di lei.
“A te che importa?” - le chiese.
“Rispondi e sii sincero!” - disse Bonnie.
“Te l’ho detto che io avevo parlato ad alta voce. Ted ha bloccato i miei poteri prima di entrare qui dentro, quando tu eri già nel Labirinto, quindi io non potevo dire nulla mentalmente!” - chiarì Damon.
“Davvero? E allora come è possibile che io abbia sentito la tua voce nella mia testa, chiara e forte?” - chiese Bonnie.
“Te lo dico io: è impossibile! E poi sei stata tu a parlare telepaticamente!” - ribattè Damon.
“Sì? E come avrei  fatto?” - chiese Bonnie.
“Opera della magia, così hai detto!” - rispose Damon.
- Opera della magia? - si chiese Bonnie.
“Io me ne vado!” - fece Damon e tornò a voltarsi, ma Bonnie gli corse dietro e lo bloccò per un braccio: aveva avuto una folgorazione, un ricordo le si era affacciato alla memoria, una possibilità.
“Aspetta, Damon!” - fece lei.
“Perché? Che altro c’è da dire?” - rispose lui voltandosi di nuovo verso di lei e scrollandosi la mano di Bonnie dal braccio.
“Solo un’ ultima cosa! Voglio fare il punto di tutta questa situazione!” - fece Bonnie.
“A che scopo?”.
“Vedrai! Ora assecondami, poi potrai fare qualsiasi cosa tu voglia, anche andartene!”.
Damon annuì svogliatamente.
“Allora, io sostengo di averti visto poco fa, prima di arrivare qui e che tu, parlandomi telepaticamente, mi hai detto che è stata tutta una bugia e che ti sei stancato di me, ma tu dici che è impossibile perché i tuoi poteri psichici erano bloccati!” - cominciò Bonnie.
“Sì, e io sostengo di aver visto te poco prima di arrivare qui e che tu mi hai parlato telepaticamente per dirmi che non mi hai mai amato, ma tu dici che è impossibile perché non sai parlare telepaticamente neppure con tutta questa magia qui intorno! Ora, cos’ altro c’è da dire?”- finì Damon.
Ma Bonnie non lo ascoltò, credeva che la soluzione stesse nei dettagli, quindi doveva chiedere un’altra cosa a Damon.
“Damon, io mi sono mossa?”.
“Cosa?”.
“Quando mi hai vista, io mi sono mossa molto, come faccio di solito, oppure ho fatto solo qualche gesto o due? Rispondi, è importante!” - chiese Bonnie.
“Hai solo mosso un braccio! Ma che c’entra?” - fece Damon.
- Lo sapevo! - pensò Bonnie e si voltò verso lo stregone senza rispondere all’ultima domanda di Damon.
Bonnie sentiva la rabbia dentro di sé crescere di secondo in secondo, ormai stava per esplodere.
“Tu!” - fece puntando il dito contro Ted.
“Non dirmi che hai capito?” - chiese stupito Ted.
“Tu!” - ripetè Bonnie.
“Ok, hai capito!” - fece Ted.
“Si può sapere che succede e cose avresti capito, Bonnie?” - chiese Damon.
Bonnie tornò a voltarsi verso Damon.
“Damon quello che tu hai visto era vero così come era vero quello che ho visto io, ma nel frattempo era tutta pura illusione, era magia, era Ted!” - spiegò Bonnie.
“Cosa significa?” - chiese Damon.
“La Bonnie che tu hai visto non ero io e il Damon che ho visto io non eri tu, erano due copie magiche create da Ted!” - cominciò Bonnie, ma sapeva che doveva spiegare tutto perché si vedeva lontano un miglio che Damon era incredulo.
“Damon tu sai che io non mi sono mai applicata più di tanto alla magia, ma questo non vuol dire che non sappia proprio nulla. Mia nonna mi ha lasciato una quantità enorme di libri, soprattutto di magia e a volte ne leggo qualcuno. Una volta mi è capitato di leggere di queste copie magiche. Con la magia si possono ricreare copie esatte di paesaggi, luoghi, oggetti, animali e anche persone, ma per ricreare le persone bisogna allenarsi molto ed essere potenti, ma per quanto potenti si possa essere le copie non saranno mai uguali all’originale perché ricreare una persona è quasi impossibile, si può ricrearne l’aspetto fisico, ma per i movimenti e la voce è tutta un’altra storia. Per questo le copie stanno per lo più immobili e per questo parlano sempre telepaticamente, perché la voce mentale non è uguale a quella effettiva che ha una persona quando parla ad alta voce e anche se è diversa nessuno ci fa caso. Credimi Damon quella che hai visto non ero io, ma la mia copia!” - spiegò Bonnie.
Damon si limitò a guardarla per qualche istante senza dire nulla.
Bonnie sapeva che doveva essere difficile per lui, perché Damon poteva sembrare duro, freddo e privo di sentimenti, ma non era così, infondo era fragile soprattutto nei sentimenti e  capitava raramente che si aprisse con qualcuno totalmente, ma quando capitava riponeva in quelle poche persone tutta la sua fiducia e una di quelle poche persone era lei e ora a causa di Ted era stato ferito.
 - Ma Damon deve credermi, deve! -
“Damon?” - azzardò Bonnie.
“Tu…tu mi hai detto che non…non mi amavi!” - fece Damon.
“Non ero io! Damon guardami, guardami negli occhi, tu puoi vederlo! Io ti amo e da cocciuta quale sono mi sa che continuerò ad amati per sempre! Non importa ciò che ci siamo detti prima, era tutto dettato dalla delusione che sentivamo per via di quelle copie ed eravamo delusi perché ci amiamo! Credimi! Io ti amo!” - rispose Bonnie.
- Oh, ti prego! Credimi, credimi, credimi! - pregava Bonnie mentre cercava di trasmettere a Damon tutto il suo amore, con ogni fibra del suo essere.
Damon la fissò per qualche altro istante e poi tutto cambiò.
Bonnie vide quegli occhi neri accendersi di nuovo di quella fiamma e quella luce che tanto amava e che tanto le era mancata.
Fu un attimo e si ritrovò di nuovo fra le braccia di Damon, l’unico posto in cui si sentiva davvero protetta.
E quando le loro labbra si incontrarono fu come se fosse la prima volta.
Non fu un bacio dolce, né tenero.
Fu violento e quasi doloroso.
Avevano aspettato troppo tempo divisi e ne avevano passate troppe per indugiare nella dolcezza. Avevano un disperato bisogno di quel contatto, avevano bisogno di toccarsi, di fondersi in un solo essere, di sentirsi di nuovo avvolti in quella nuvola rossa di amore, desiderio e passione che li avvolgeva ogni volta che erano insieme.

Poco distante Ted aveva assistito a tutta la scena.
Prima aveva liberato l’altro vampiro e gli altri umani dal suo incantesimo, ma andava bene così visto che cominciava a sentirsi stanco e che aveva bisogno di quanto più Potere possibile per il combattimento che sicuramente lo aspettava di lì a poco.
Poi c’era stata quella lite fantastica, così fantastica che non ci aveva pensato due volte quando il vampiro gli aveva chiesto di ridargli i suoi poteri.
Certo non poteva sapere che la strega fosse così informata sulla magia, ma comunque avrebbe dovuto fare più attenzione, ma quella lite lo aveva divertito così tanto che per un attimo aveva perso di vista tutti i suoi piani e aveva commesso un passo falso.
- Bè, poco importa! Lo scontro ci sarebbe stato comunque e adesso che sanno tutto sarà solo più divertente! Tanto non potrei tirarmi indietro comunque e comunque non ne ho nessuna intenzione! - pensò Ted mentre guardava i due avvinghiati l’uno all’altra.
- Godetevi quest’ultimo momento felice! - pensò senza avere la più pallida idea che quello che avrebbe dovuto godersi a pieno i suoi ultimi istanti doveva essere proprio lui, Ted.






NOTE:
Ciao a tutti!
Ecco il nuovo capitolo!
Quasi sicuramente il prossimo sarà l'ultimo!
Per quanto riguarda la terza parte, ho deciso di metterla e di continuare questa serie che ormai mi ha preso troppo per poterla lasciare, almeno non ora, ci sono ancora un sacco di cose che voglio far fare a questi due.
Spero che sarete felici della mia decisione almeno quanto lo sono io!
Grazie a tutti! E spero di non avervi deluso con l'incontro tra Damon e Bonnie!
Fatemi sapere la vostra opinione!
Recensite...recensite...recensite...BACIONI...IOSNIO90!











   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il diario del vampiro / Vai alla pagina dell'autore: iosnio90