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Autore: LadyVampire92    12/07/2010    8 recensioni
Dici che io non posso amarti come ti ama lui.
Hai ragione.
Io ti amo infinitamente di più.
{La storia è ambientata nell'episodio 2x20. Clikkate sul link e gustatevela!}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Brian Kinney's Sunshine'
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È tardi.
È davvero tardi, ma non riesco a prendere sonno.
Mi impongo di non guardare l’orologio per non vedere i minuti che scorrono.
Il ritmico tic tac delle lancette scandisce inesorabilmente il passare dei secondi.
Tic tac tic tac tic tac…
Il tempo non si ferma.
È tardi, e tu non sei ancora tornato.
Tornato a casa.
Tornato da me.
Sono sdraiato a letto e fisso la porta, sperando di vederti rientrare.
Sto cercando di non pensare che potresti non tornare.
Sto cercando di convincermi che non è colpa mia, di ciò che ti ho detto, o meglio, di ciò che non ti ho detto.
Sto cercando di dimenticare le tue parole.
“Lui mi ama, in un modo che tu non puoi”
“Ha detto che sono tutto ciò che vuole”…
Quello stupido violinista da strapazzo.
Mio dolce raggio di sole.
Quello che stai vivendo è solo un sogno.
Lui ti tradirà.
Lui ferirà il tuo cuore.
Il cuore che mi hai donato, che è mio di diritto.
Solo mio.
Lo dilanierà e senza pietà lo getterà via.
Dici che io non posso amarti come ti ama lui.
Hai ragione.
Io ti amo infinitamente di più.
Non potrei mai ferirti… anche se probabilmente l’ho già fatto e continuerò a farlo.
Voglio solo che tu capisca quanto ti amo.
Voglio che tu ti renda conto che le sue sono solo parole vane, parole che il vento si è già portato via e che ti faranno del male.
Faranno soffrire solo te.
Lui sarà già con un altro, mentre tu sarai solo.
Io non ci sarò più.
Se busserai alla mia porta non ti aprirò.
Non avrei mai dovuto lasciarti entrare nella mia vita.
Avrei voluto che quella sera tu fossi fuggito via, lontano da me.
Invece sei rimasto.
Hai affrontato l’ignoto.
Hai affrontato le tue paure.
E sei rimasto.
Da quel momento la mia vita è cambiata.
Vorrei che non fosse mai successo.
Tic tac tic tac tic tac…
Il tempo continua a scorrere, ma tu non sei ancora tornato.
Per quanto io tenti di respingerle, le tue parole di questo pomeriggio mi risuonano nella testa.
“Ti importerebbe se me ne andassi?”
Dio quanto sei cieco.
Davvero non l’hai capito?
No, non mi importerebbe se tu te ne andassi.
Non mi importerebbe perché ne morirei.
E quando sei morto non ti importa più di nulla.
Ma non posso dirti tutto questo.
Non posso proprio.
Tu mi conosci.
O forse no.
Altrimenti avresti capito quanto è profondo il mio amore per te, così come lo hanno capito tutti.
Vuoi andare via…
Lontano da me.
Ti prego fa che non sia stanotte.
Voglio abbracciarti di nuovo.
Voglio baciarti.
Sentire il tuo calore vicino al mio corpo.
Ancora una volta.
Non voglio pensare a queste cose.
Prima di conoscerti non ne ero nemmeno in grado, ma ora…
Ora mi stupisco di quanto ho bisogno di te.
Una volta ti ho detto che il bisogno che le persone provano verso altri è solo un’illusione.
Nessuno ha bisogno di altri all’infuori di se stesso.
Ora capisco che grande cazzata sia.
Lo capisco solo adesso che ho paura di perderti.
Ironia della vita.
Un rumore metallico mi distrae dai miei cupi pensieri, riportandomi alla realtà.
La porta si è aperta.
L’hai aperta tu.
Te la richiudi alle spalle.
Non dici una parola e avanzi verso di me.
Nemmeno io parlo.
Mi limito ad aspettare la tua prossima mossa.
Ti avvicini ancora.
Io continuo a guardarti, immobile.
Il mio viso rimane impassibile.
Trattengo dentro di me tutte le emozioni e i pensieri di poco fa.
Non voglio che tu li scorga.
Lentamente ti spogli e ti avvicini ancora.
Ormai sei ai piedi del letto.
Senza distogliere lo guardo da te scosto le coperte, chiaro invito a stenderti di fianco a me.
Questo gesto parla da sé.
Vieni qui.
Non abbandonarmi più.
Chissà se sei riuscito ad interpretarlo.
Credo di no.
Del resto non ci sei mai riuscito.
Hai sempre avuto bisogno di stupide e inutili parole.
Ti sdrai sul letto e io ti copro teneramente con le coperte.
Resta con me.
Non andartene.
Mi volti le spalle.
Io ti abbraccio da dietro e ti stringo a me.
Inspiro il tuo profumo e le mie paure vengono accantonate.
Ora sei qui.
Posso sentirti.
Posso toccarti.
Ancora una volta.

  
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