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Autore: Celtic_spirit    12/07/2010    8 recensioni
" Mentre il ragazzo, seduto accanto a lui sul divano, apriva il sacchettino di plastica in modo, ovviamente, rumoroso, Arthur sbuffò con la chiara intenzione di trasmettergli il suo fastidio. “Mi dai un bacio?” " Momento quotidiano con Arthur e Alfred. Caramelle a forma di orsetti colorati. Un pò Shonen ai, un pò stupida. Non è nemmeno Fluff. Non so neppure bene cosa sia.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Orsetti Gommosi

 

Mentre il ragazzo, seduto accanto a lui sul divano, apriva il sacchettino di plastica in modo, ovviamente, rumoroso, Arthur sbuffò con la chiara intenzione di trasmettergli il suo fastidio.

Perché di lì a poco avrebbe cominciato a masticare in modo disgustoso, come al solito, e gli orsetti gommosi, che di norma possono essere considerati una cosa carina, sarebbero inevitabilmente diventati uno spettacolo detestabile, e sarebbe stato costretto a sbraitare per interrompere quello scempio di gommose creaturine colorate.

Non che considerasse quel sospiro un valido deterrente, per l’americano, ma in fondo al cuore ci sperava che, in un momento d’improvvisa sensibilità, Alfred si limitasse a metterne in bocca una, a masticarla in modo educato, e a riporre il sacchettino nella credenza.

Per rimarcare quello che nella sua mente era velocemente passato da un “per favore, no” a un “se ci provi ti ammazzo”, si voltò a fissare eloquentemente Alfred, con un’inquietante ardore omicida che emergeva dal profondo delle sue iridi smeraldine.

Il giovane, che ormai aveva la bocca piena di un paio di manciate di caramelle, bofonchiò qualcosa ricambiando lo sguardo di Arthur.

L’inglese ebbe un brivido d’insofferenza, vedendo quella scena così… volgare.

E si chiese perché mai aveva accettato di andare a casa sua per un film. Sapeva, già prima di partire, che sarebbe stata una lunga serata di sofferenza.

Strabuzzò gli occhi quando, dopo averlo sentito ingoiare ancor più rumorosamente di quanto non avesse masticato poc’anzi, gli sporse il sacchettino.

“ Vuoi?”

Lasciandosi sfuggire un altro sospiro, Arthur affondò la mano in quel piccolo sacchetto dorato, e ne estrasse un orsetto rosso, alla fragola.

Alfred sorrise soddisfatto e, a quel sorriso, l’inglese annuì distogliendo lo sguardo, e si mise in bocca l’orsetto, tenendolo sulla lingua senza masticare.

“Grazie per essere venuto… volevo chiederti una cosa.”

Sentendo quel tono serio, così inusuale, per l’americano, Arthur sussultò, rischiando di soffocarsi con la caramellina, e lasciandosi sfuggire due colpi di tosse.

“Mh”

Avrebbe voluto dirgli qualcosa, chiedergli di cosa volesse parlargli, ma non riusciva più a dire nulla.

Odiava quando Alfred era serio. Non riusciva ad essere spontaneo con lui, davanti a quello sguardo limpido e ardente. Preferiva di gran lunga quando si comportava in maniera stupida e cafona. Almeno sapeva come prenderlo.

“Mi dai un bacio?”

Ora l’avrebbe ucciso. Che diavolo di domanda era? A quanto pareva, aveva davanti sempre il solito stupido, né più né meno.

“Mai.”

Iniziò a masticare un bordo della caramellina che ancora teneva in bocca, nervoso, e quando sentì la mano di Alfred prendere la sua, all’improvviso, si morse la guancia per l’agitazione. Trattenendo le smorfie di dolore a cui normalmente si sarebbe abbandonato, continuava a guardare dritto davanti a sé, cercando di non incrociare lo sguardo con l’americano.

“Ho detto no!”

Alfred ridacchiò.

“Andiamo, Arthur, poi ti prometto che la smetto!”

L’inglese alzò un sopracciglio, voltandosi verso di lui.

“Certo.” Rispose con il miglior tono ironico del suo repertorio. Ma inorridì quando vide Alfred avvicinarsi a lui con le labbra a cuore.

“Ehi, ehi, ehi! Stammi lontano!”

L’americano lo trascinò a sé con l’aiuto della sua forza e poiché Arthur aveva girato il capo in tempo per sfuggirgli, gli stampò un bacio sulla guancia.

“Sei sempre il solito frigidone.”

Disse ridacchiando.

“Io non… non sono frigido. Solo che non mi piaci.”

“Bugia.”

Alfred replicò con decisione, mentre lo teneva ancora tra le braccia.

“ Ma per favore!”

L’inglese si voltò di nuovo verso di lui, alzando gli occhi al cielo. Ma fu un errore, perché subito le labbra di Alfred incontrarono le sue.

Balzò indietro Arthur, non appena percepì il contatto, come un gatto che si sente minacciato, e soffiò tra i denti un “Ti ha detto no!” mentre con la mano si strofinava le labbra, come spaventato che qualche particella di quell’idiota gli fosse rimasta attaccata addosso.

“Ti odio.”

Borbottò.

“Io no.”

Replicò Allfred.

“Non mi interessa.”

“Nemmeno a me.”

E lo baciò di nuovo, stavolta assicurandosi che non gli sfuggisse.

Arthur emise alcuni suoni di protesta, mentre cercava  invano di spingerlo via, scalciando e schiaffeggiando, senza ottenere risultati, tanto che infine si arrese e rimase immobile, tra le braccia di quello stupido.

Quando Alfred si allontanò abbastanza da farlo muovere, gli si lanciò addosso infuriato, dandogli dei pugnetti sul petto, indispettito, arrabbiato, ma soprattutto imbarazzato.

“Basta, basta, basta!”

L’americano alzò le mani in segno di resa, chiedendogli più volte di calmarsi ma, vedendo che non accennava a smettere di accanirsi su di lui, gli prese i polsi, imponendogli di fermarsi.

“Ti dà davvero così fastidio?”

Chiese seccato, alzando la voce.

Arthur aprì la bocca per ribattere, ma non riuscì a spiegarsi, così si alzò, e corse verso la porta, per fuggire lontano da quell’enorme problema che era sempre stato Alfred.

E l’americano se ne rimase lì, a mangiare orsetti gommosi, senza preoccuparsi di seguirlo. Sarebbe tornato.

Tornava sempre.


Ofelia's space:
bene... altra fanfiction che mi ha tenuta ferma 2 giorni. Voi direte: è cortissima, come hai fatto a metterci due giorni, esimia testa di quella cosa che inizia con c e finisce con o? L'OOC temutissimo. Quando non si tratta di P0rn, dove purtroppo percepisco l'OOc come necessario, cerco di stare il più IC possibile, soprattutto perchè in passato ho commesso l'impuro atto di fare roba OOC, e me ne dolgo con tutto il cuore. Ebbene, se con Sealand e Lettonia è stato facile, con sto brutto Tsundere di Iggy ed il suo Idiotissimo Compare è stato più difficile. Ora sono più o meno soddisfatta, perciò la posto. A Voi il giudizio. UU
   
 
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