Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: PottermoreB    13/07/2010    2 recensioni
E se i Bambini Sopravvisuti fossero due? E se l'altra fosse stata trasformata in un gatto? Harry scopre di non essere figlio unico e inizia a legare con la sua nemesi, Draco Malfoy. Poco dopo arriva una nuova ragazza a scuola, una certa Maya Sanders... Chi è? Riuscirà Harry a far tornare la sorella normale? Per scoprirlo dovete solamente leggere...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Blaise Zabini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Heilà! Saaalveeee! Ed eccomi qui, di nuovo a rompervi le scatole xD Spero di no .-.
Ok, vi lascio al nuovo capitolo, ma stavolta commentate in taaaantiiii!
Please *faccia implorante*
Ok, basta xD

Image edited by renesmee cullen

La giornata passò rapidamente e il sabato arrivò subito.
Harry si precipitò alle otto di mattina nell’ufficio di Piton, pronto ad adempiere alla sua punizione che era per l’ennesima volta il catalogare i vecchi ‘scherzi innocenti’ di suo padre e Sirius per Gazza. Sospirò, ma fece prima di quel che si aspettava: ormai si era velocizzato. Quando concluse due scatole, si congedò e sfrecciò via da quell’ufficio alquanto inquietante.
Una volta arrivato nel dormitorio si cambiò e raggiunse Ron e Hermione a cui aveva dato appuntamento davanti al portone a mezzogiorno. Controllò l’orologio. 12.10, recitava.
“Oh, Merlino, sono in ritardo! Hermione mi farà una parte..!” esclamò, afferrando la Mappa del Malandrino e il Mantello dell’Invisibilità dal letto, correndo di nuovo a perdifiato giù per le scale, fino al portone d’ingresso. Quando si avvicinò a loro si appoggiò alla parete con una mano sul petto, che si alzava e abbassava velocemente.
“Harry…” iniziò Hermione.
“Sì, sì, lo so, sono in ritardo…” completò il corvino con un po’ di affanno.
“Veramente volevo chiederti perché hai il fiatone. Sei in anticipo di cinque minuti.” replicò la ragazza, con un sopracciglio alzato. Harry ricontrollò l’orologio babbano a cui non aveva saputo rinunciare, sicuramente migliore delle varie clessidre del mondo magico, e si rese conto che le lancette erano perfettamente immobili. Si diede dell’idiota e sospirò rumorosamente, recuperando fiato.
“Bene. Mi fa piacere sapere di aver fatto sette piani di scale di corsa senza alcuna utilità. Adesso andiamo.” disse, facendo ridere i due.
“Scusate, ma vi avevo detto che non sarei stata con voi!” si scusò Hermione, scoccando un bacio su una guancia al moro e una scompigliatura di capelli all’altro. La videro avvicinarsi a un ragazzo dai capelli biondo scuro e gli occhi castani, con cui se ne andò a braccetto.
“Beh, siamo stati rimpiazzati, Harry.”
“Parla per te, RonRon!” esclamò in risposta il Prescelto, ricominciando a correre, stavolta inseguito dal compagno Grifondoro.
Quando Harry finalmente si arrese, facendo spuntare una bandierina bianca dalla bacchetta, gironzolarono per Hogsmeade. Si fermarono a Mielandia, comprando tanti di quei dolci che sarebbero bastati a tutti i Grifondoro del sesto e settimo anno. Decisero di non fermarsi da Zonko, dato il successo del negozio dei gemelli Weasley potevano avere tutti gli scherzi che volevano praticamente gratis.
Lo sguardo di Harry fu attirato dal negozio di animali che aveva sognato. “Entro un attimo lì dentro, Ron, aspettami ai Tre Manici di Scopa.” comunicò all’amico, che annuì, per poi avviarsi verso il locale.
La porta si aprì in un tintinnio e la giovanissima commessa gli sorrise cordiale, assomigliava terribilmente a una Tassorosso che era andata via quell’anno, finendo gli studi. “Posso fare qualcosa per lei, signor Potter?” domandò.
“Oh, Gracy, chiamami Harry, mi fai sentire più vecchio di quanto non sono!” esclamò il ragazzo guardandosi intorno.
“Ti ricordi di me?”
“Certo. E comunque sì, puoi fare qualcosa per me. Potresti farmi vedere i gatti che avete qui?” rispose, guardandosi intorno, scorgendo solo rane, topi, gufi e civette.
“Certamente, seguimi, li teniamo da una parte, non si sa mai..” spiegò, accennando ai topi e conducendolo verso una porta di legno scuro. L’aprì e una stanza piena di gabbiette con dei gatti si mostrò davanti al suo sguardo incredulo. Fece scorrere gli occhi verdi su tutti i gatti, soffermandosi su un gatto minuto e snello dalla pelliccia castana quasi rossa e gli occhi di un verde incredibilmente simile al suo.
“Com’è questo gatto?” domandò, avvicinandosi.
“E’ una gattina un po’ agitata. Ha provato diversi padroni in questi anni, ma ha sempre dato problemi, come se non si fosse fidata. E’ bellissima, vero?”
“Sì. La prendo.” mormorò il ragazzo, ritornando alla cassa e attendendo che la ex-Tassorosso tornasse con la sua nuova gattina. Pagò ed uscì dal negozio. “Ciao, piccolina.” la prese dalla gabbia e la fece accomodare sui suoi bracci, grattandole piano sotto il mento. La gatta iniziò subito a fare le fusa e strusciarsi contro la mano del ragazzo, facendolo sorridere.
“Ti chiamerò.. Come potrei chiamarti?” iniziò a riflettere e il nome uscì spontaneamente dalle sue labbra rosse e carnose. “Eleanor. Che ne dici?”
La gattina rizzò le orecchie e miagolò quello che sembrava un segno d’assenso. Sorrise di nuovo e la rimise nella gabbietta, entrando nel locale dove aveva mandato Ron.
“Cos’è quella gabbia?”
“Ho preso una gattina.”
“Oddio, un altro? Non bastava Grattastinchi?”
“Beh, si chiama Eleanor, non ha un nome propriamente illusorio… Speriamo sia più docile. E poi sai perché il gatto di Herm faceva a quel modo.” rispose, indurendo lievemente lo sguardo.
“Scusa, amico..” mormorò l’altro dispiaciuto.
“Fa’ niente.” sorrise il moro, girando la testa indietro, sentendosi osservato.
Incrociò un paio di occhi argentati, ma subito questi si abbassarono sul libro che il proprietario evidentemente fingeva di leggere.
“Mhm.. Bella quella morettina che mi sta fissando, che dici, amico, vado a parlarci?” chiese il rossino, accennando a una ragazza al bancone che lo fissava insistentemente.
“Certo, non devi farti sfuggire questa occasione.” replicò il Ragazzo Sopravvissuto, facendogli l’occhiolino. Quando il migliore amico si fu allontanato, si alzò a sua volta e presa la gabbietta si sedette al tavolo di Malfoy che era lì da solo.
“Che vuoi, Potter?” chiese quello, senza nemmeno alzare gli occhi.
“No, dimmi cosa avevi da fissarmi tu.” replicò il moretto con voce ferma, ma non sgarbata.
Il biondo sospirò. “Non vedi che sto leggendo?”
“Sì, certo, con il libro tenuto al contrario?” domandò sarcastico Harry, incrociando le braccia al petto.
Dopo che la guerra magica era stata finalmente conclusa con la morte di Voldemort, il rapporto tra Harry e Draco era lievemente cambiato. Serpeggiava sempre l’antipatia e il disprezzo fra i due, ma non era più odio e ogni tanto si potevano anche soffrire senza prendersi a incantesimi.
Draco arrossì impercettibilmente e chiuse con calma il libro, posandolo sul tavolo.
“Ok, ti stavo guardando e allora? E’ forse vietato? Mica ti consumo, San Potter!”
Harry si chiese perché il Serpeverde fosse ancora così odioso con lui, dopotutto aveva più volte di intrattenere una conversazione civile o cercare di essergli amico. Cos’è che lo rendeva ancora così scorbutico?
“Guarda che stai facendo tutto tu.” replicò l’altro, tranquillo. “Vuoi da bere?”
Il biondo rimase spiazzato. Potter che offriva un drink a lui?! “Cos’è, vuoi farmi ubriacare così dopo puoi baciarmi tranquillamente?” chiese ironico.
Un lampo di malizia e divertimento passò negli occhi verdi del Prescelto. “Può darsi.. Allora vuoi qualcosa o no?”
“Mhm.. Potrebbe essere interessante.. Sì, Wiskhy Incendiario.” rispose il biondino, poggiando il volto sui palmi delle mani, dopo aver puntellato i gomiti sul tavolo.
“Bene. Mi scusi, signorina Rosmerta, potrebbe portarci una Burrobirra e del Wiskhy Incendiario?” domandò a Madama Rosmerta, che stava passando lì accanto, con un sorriso.
La donna bionda arrossì leggermente e annuì, andando a prendere le cose che i due ragazzi avevano ordinato.
“Allora, Malfoy, che ci fai qui tutto da solo?”
“E a te cosa interessa?” rispose con un’altra domanda il biondino, un sopracciglio inarcato.
“Mi chiedevo solamente dove fosse finito Zabini.” rispose l’altro, sorridendo nuovamente alla proprietaria del locale che, ticchettando con i tacchi, era tornata a portar loro le bibite.
“Blaise, aveva... da fare, ecco.” rispose il biondo, iniziando a bere il Wiskhy con disinvoltura. In realtà stava sudando freddo. Blaise e la Mezzosangue Zannuta avevano iniziato ad uscire insieme perché diventati molto amici e il moro era stato costretto dalla Grifoncina a prendere una Pozione Polisucco (“Insomma, ma che cosa importa a Potter e Lenticchia se hai un amico a Serpeverde?! Mica sono Draco!”) a causa del timore che Hermione aveva della reazione di Harry e Ron.
“Non sembri molto convinto, ma fingerò di crederci.” rispose Potter, bevendo lentamente qualche sorso dalla bottiglia. Poi la posò e si leccò una goccia di Burrobirra rimasta sulle labbra, facendo correre un brivido lungo la schiena del biondo. Harry non lo sapeva, ma Draco desiderava il suo corpo da anni in modo quasi ossessivo e, abituato ad avere tutto ciò che voleva, il fatto di non poterlo possedere gli bruciava ancora di più. Sia chiaro, lui voleva solo il corpo del moro, non ne era innamorato, certo che no. O almeno questo era quello di cui cercava di convincersi da quasi un anno.
 “Quel gatto?” domandò il Serpeverde scrutando l’animale.
“Ti piace? Si chiama Eleanor. E’ mia da… Circa mezz’ora.” sorrise il moretto.
“Adoro i gatti..” mormorò l’altro, allungando un dito per farlo annusare alla gattina che girò la testa per farsi grattare dietro le orecchie. Draco scivolò sulla sedia accanto a quella dove era posata la gabbietta della gatta e iniziò a coccolarla da dietro le sbarre di ferro luccicante.
Harry era basito dall’espressione quasi dolce del biondo e del suo comportamento con il gatto. Cioè, con il gatto era tutto buono e caro e trattava lui come fosse stato una pezza da piedi?
“Emh-emh…” si schiarì la voce, facendolo voltare di scatto verso di lui.
“Sì?”
“Beh, ti faccio notare che consideri più Eleanor che me.”
“Perché lei è meglio, vero piccola?” mormorò ridendo alla faccia soddisfatta della gattina.
“E tu, da che parte stai, scusa?” si finse offeso il Grifondoro, indicandola. La gatta si avvicinò di nuovo alla mano di Draco attraverso le sbarre, strusciandovisi contro.
Harry tossì qualcosa che assomigliava terribilmente a un ‘Doppiogiochista’ facendo ridere Malfoy. Non una risata di scherno, ma una risata vera e Harry non poté fare a meno di notare quanto il biondo fosse bello quando rideva. Era bello sempre, ma…
‘Ma cosa vado a pensare?! Malfoy è solo… Malfoy, ecco!’ pensò sgranando gli occhi scandalizzato. Scosse lievemente la testa come liberarsi da quei pensieri e attirò nuovamente l’attenzione del biondo. Se voleva intrattenere una conversazione questo sembrava il momento più adatto.
“ Non sapevo che ti piacessero i gatti.. Non ho mai sentito dire ‘Draco Malfoy ha un gatto’ e credimi, con tutte le ochette che ti vengono dietro lo avrebbe saputo tutta la scuola.”
Draco si morse la lingua per non esordire in un ‘Geloso, Potter?’, ma invece spiegò pensieroso: “Infatti non ne ho mai avuto uno, ma mi piacciono lo stesso. Una mia vecchia amica di infanzia ne aveva uno e tutte le volte che mi sedevo da qualche parte mi si acciambellava sulle gambe per farsi coccolare. Inizialmente ero indignato, cioè, un gatto che viene da Draco Malfoy ed esige di essere coccolato? Poi però mi sono, diciamo, affezionato e ecco che adoro i gatti. Non so nemmeno perché te lo sto dicendo.”
“Oh… emh... ecco…”
“Da quando sei balbuziente?”
“Uff. Sempre così spiritoso, eh?”
“Sempre.”
“Stavo cercando di dirti che, purtroppo per te e El, devo tornare al castello, se la McGranitt scopre che sono uscito senza il permesso perché l’ho perso mi ucciderebbe. Mi è piaciuto chiacchierare con te senza scannarci.” disse, alzandosi e prendendo la gabbietta del gattino che sembrò strizzare un occhio al biondino. “Ci vediamo in giro, Malfoy.” si congedò, prima di uscire.
“Certo, Potter.” rispose l’altro, rimasto nuovamente solo.

Rieccomi qui! Mi piacerebbe sapere se questo capitolo è stato di vostro gradimento o vi ha fatto totalmente schifo. Come fare? Schiacciate quella scritta blu in basso con scritto 'Inserisci una recensione' e il gioco è fatto!

Volevo ringraziare nanerottola (certo che la continuo, fosse anche solo per te ^^ Spero di aver aggiornato abbastanza presto ;D) per aver recensito lo scorso capitolo.

Vanessa *w*

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: PottermoreB