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Autore: MusicAddicted    13/07/2010    6 recensioni
E se a Michele fosse data una seconda chance?
Genere: Romantico, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi

Rieccomi!

 

Ragazze, ma io vi adoro, siete splendideeeee!!

 

 

Wow, non pensavo avesse così tanto successo la frase sul gelato. Sì, me la sono inventata, ma a onor del vero ho preso spunto dal discorso di Maya, quando paragone gli uomini ai cioccolatini ;)

 

Ili: Sì, Monica è mooooolto meno arrabbiata rispetto all’abbandono al ristorante, più che altro gli ha fatto un piccolo dispetto. Waaaw, ma io faccio una danza della gioia ogni volta che mi dite che trovate personaggi, reazioni o scene IC.. grazieee !! ^^

 

Dreaming Archer: faccio un’altra danza della gioia. Anche tu mi hai detto cose meravigliose.

 

Nomad: concordo, quei due sono anime gemelle!! <3 uuuhh mi piace che ti piaccia!! ^^ quanto alle tue creazioni, mi metterò buona buona ad attendere allora ^^

 

Zebra Viola: Sì, è proprio quello l’episodio da cui ho preso spunto.. ma vabbè lì Michele l’aveva combinata mooolto + grossa.. io ne ho fatto una versione alleggerita, eh, eh.

 

Ora si prosegue..

 

Capitolo V: Bandiera bianca

 

Michele entra nella redazione come una furia, senza curarsi delle persone sconosciute che gli vengono incontro.

“Dov’è? Ditemi subito dov’è la vostra pseudo-direttrice di questo pallido scimmiottamento di una rivista !” sbotta, agitando con foga il giornale arrotolato.

“Mi scusi , ma lei chi è?” si sente domandare da una bionda che lo guarda dall’alto verso il basso, con imponenza e glacialità, in contrasto col tono fermo e pacato con cui gli parla.

“Uno che sta per fare un casino!” replica lui, con tono minaccioso.

 

Ma prima che qualcuno lo denunci per tentata aggressione, per l’uomo interviene un volto amico.

“Lea, lascialo passare. E, Michele, Monica la trovi di sopra, nel suo ufficio!

“Ti ringrazio, Laura. Con permesso.. “ si fa strada lui, con una certa urgenza, tra gli sguardi stupiti dei presenti.

 

“Quindi è lui il Michele di cui ci hai parlato ?” chiede conferma Lea.

Laura annuisce.

“Però.. “ lo squadra da lontano Maya, con approvazione “Hai capito la nostra Monica? Si spiegano molte cose!” ridacchia.

“Ragazzi, ho idea che fra poco assisteremo a uno show degno di nota!” commenta Rosa, con un sorrisetto, mentre tutte si avvicinano alla ringhiera, in prossimità dell’ufficio della loro amica.

Elio sembra dissociarsi da una smania di farsi gli affari degli altri così tipicamente femminile, trovando più interessante le notizie di calcio mercato sulla Gazzetta.

 

Nel frattempo, Michele è già entrato, sbattendo la porta, cosa che fa sussultare Monica.

Vedendolo, per prima cosa decide di togliersi gli occhiali.

“Me lo vuoi dire che cos’è questo?” ringhia lui, sbattendogli il giornale sulla scrivania.

“E’ una rivista. Sai, uno di quei periodici che escono dalle edicole, tutti pieni di parole e foto.. “ lo canzona lei.

“Sì, certo. Lo sai bene cosa intendo. “ ribatte lui, con tono più pacato e una risatina nervosa.

“Ho scritto un articolo, perché, è vietato?” incrocia le braccia lei.

“Sì, se lo scrivi su di me!” brontola lui.

“Ultime notizie, Signor Ego: il mondo non gira intorno a te!” sentenzia lei, freddamente.

“Da quello che hai scritto direi di sì!” la mette in difficoltà lui, avvicinandosi di un passo e sfidandola con lo sguardo.

E’ una gara a chi lo abbasserà per primo, ma nessuno dei due sembra voler cedere.

 

 

“Io ho solo descritto una delle peggiori categorie di uomo che siano mai esistite. Non è certo colpa mia se ti ci rispecchi anche tu. Cos’è, abbiamo forse una crisi di coscienza?” lo punzecchia lei.

“Peggio, mi hai lanciato una maledizione, mi hai fatto non so quale sortilegio. Allora, sei davvero una strega!”

“Io preferisco considerarmi una suggeritrice. Suggeritrice di comportamenti da evitare, ma dubito che il messaggio possa arrivare a cafoni come te!” sbotta lei.

Lui però cambia atteggiamento.

“E comunque.. riguardo le frasi che hai scritto, non è vero.. “

“Cosa non è vero?” lo guarda confusa lei.

“Non tutte appartengono a una lista premeditata da sciorinare ogni qual volta se ne presenti l’occasione.. “ spiega lui.

Lei nemmeno ci pensa ad interromperlo.

“Ad esempio, la prima volta che ti ho vista, il discorso che ti ho fatto sul perché ho capito che non eri fidanzata… beh, quello era vero, non ho mai detto a nessun’altra quelle cose, era esattamente ciò che pensavo in quel momento, ciò che ho letto nei tuoi occhi.. “ mormora lui.

Lei continua a fissarlo in silenzio.

“Mi credi?” aggiunge, con uno sguardo languido.

Monica sembra riprendersi e torna ad indossare quella dura corazza che usa per difendersi.

“Ci sono più probabilità che io creda a Pinocchio!” replica acida.

 

“Fa’ come ti pare, ma ti giuro che è così!” sbotta lui offeso, in procinto di andarsene.

“Michele?” lo chiama  lei, prima che abbassi la maniglia.

“Sì?” si volta lui.

Non sa perché ma gli fa sempre uno strano effetto quando lei lo chiama per nome.

“Volevo solo dirti di non preoccuparti. Questa strega sa fare solo sortilegi di breve durata.. “ sentenzia lei, con tono più calmo.

“Che vuoi dire?” si acciglia il suo interlocutore.

“Scrivo per una rivista femminile. Lo faccio da anni. Vuoi che non sappia come funzionino queste cose? C’è un boom collettivo, ma poi tempo due, tre giorni quegli articoli lasciano il tempo che trovano. Tutte se ne dimenticheranno e tutto tornerà come prima.. “ gli assicura lei.

Michele le sorride.

“Lo vedi? Sai essere anche un po’ fata quando vuoi.. “ mormora, uscendo.

 

L’uomo scende le scale sentendosi quasi sotto esame, dato che tutti lo stanno osservando.

Decide di non dar peso alla cosa e si dilegua il più velocemente possibile.

 

Monica esce dal suo ufficio con un sorriso soddisfatto.

Vede tutte che immediatamente si allontanano dalla ringhiera, fingendosi indaffarate.

Smette subito di sorridere e scende le scale.

“Ma bene, tutti al lavoro vedo..  commenta, aggirandosi fra le scrivanie.

 

“Laura, se davvero vuoi far finta di correggere una tua lettera, almeno non stare fissa su una pagina bianca di word!” le fa notare, passando alla prossima.

“Lea, tu stai fotocopiando dei fogli vuoti!” sentenzia, mirando al successivo obiettivo.

“Maya, tu stai prendendo appunti, ma sul tavolo!” la mette in difficoltà.

Ormai gliene manca solo una.

“E, Rosa, tesoro, potevi anche sembrare al telefono, se solo ti fossi preoccupata di occuparla la tua linea!” la coglie in castagna e la mora si ritrova costretta a riattaccare quella cornetta che emette solo il segnale libero.

Così come lei, tutte le altre assumono un’aria colpevole.

 

“Che dire? L’unico a darmi soddisfazioni qui sembra Elio!” continua lei, sorridendo al grafico.

“Certo, se non fosse che quella Gazzetta la sta leggendo al contrario!” aggiunge subito dopo, alzando la voce.

 

“Elio, ma allora pure tu?” domanda Maya.

“Non ce l’ho fatta, erano troppo interessanti i loro battibecchi!” confessa lui.

 

“Ormai stai diventando una di noi, a tutti gli effetti!” lo prende in giro Rosa.

In risposta lui le lancia un foglio appallottolato.

 

“Bene, visto che vi siete goduti lo spettacolo, che ne dite di tornare al lavoro? Sul serio , però, forza!” li esorta Monica con tono autorevole, tornando nel suo ufficio.

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“Mi stai dicendo che davvero ti ha messo fuori gioco un giornale?” commenta Paolo, mentre lo aiuta a trasportare dal camion in sosta gli scatoloni pieni di bicchieri, posate e bottiglie varie.

“Sì, ma è un fuori gioco temporaneo, è stata lei a dirmelo. Questione di pochi giorni e tutto tornerà alla normalità.. “ spiega Michele, facendosi carico della sua parte.

“Ma.. Ma quindi davvero questi giornali hanno questo potere di controllare la mente?” si spaventa Paolo, mentre entrano al ristorante.

“Eh, che paroloni, stiamo parlando di un giornale, non di un complotto alieno! Diciamo che soggioga facilmente le menti più deboli.. “ lo tranquillizza.

“Quindi tu faresti meglio a non leggerne mai!” aggiunge subito dopo, fingendosi preoccupato.

Ah-ah. Sempre simpatico, tu!” sbuffa il suo amico, offeso.

 

Ma nel frattempo l’attenzione di Michele è tutta per una bella ragazza bruna che sta camminando fuori.

La ragazza sembra accorgersi di lui e non solo non abbassa lo sguardo, ma gli sorride anche.

“Avrei pagato per vedere quelle scene. Tu respinto da una donna? Incredibile!” continua a scherzare Paolo.

Michele non lo ascolta nemmeno e ricambia il sorriso che gli è stato fatto.

 

Notando il silenzio del suo interlocutore, Paolo segue la stessa direzione del suo sguardo e capisce tutto.

“Aspetta? Non vorrai mica.. Monica ti ha consigliato di aspettare ancora un po’.. “ tenta di farlo desistere.

“Non posso farmi condizionare la vita da uno stupidissimo giornale. Vedrai che andrà tutto bene. Ora, lascia fare al Maestro.. “ si fa largo a grandi passi fra gli scatoloni appoggiati, raggiungendo l’uscita.

 

Paolo osserva  la scena da lontano.

Lo vede approcciare la donna, dirle qualcosa di probabilmente divertente, visto che lei si mette a ridere, ma tempo qualche minuto e le cose cambiano drasticamente, lei lo guarda male, si mette sulla difensiva e se ne va.

Michele fa ritorno da quella crociata del seduttore dall’esito inglorioso.

 

“Allora, Maestro, era ancora troppo presto, giusto?” lo punzecchia,  Paolo.

“Lascia stare. Ma poi, perché sei qua? Non dovresti pensare al tuo matrimonio tu?” cambia argomento l’altro, un po’ scocciato.

“Eh, ma.. sai com’è. Quando stai quasi per sposarti e cambi idea proprio il giorno stesso, davanti all’altare, non è che devi fare un gran lavoro dopo per riorganizzare le cose, sì certo, a parte convincere di nuovo  Laura a sposarmi, quella è stata una fatica immane, ma ne è valsa la pena. Ad ogni modo, i posti ai tavoli li avevamo già decisi, la location anche, la chiesa pure e così i fiori, le varie decorazioni, gli inviti li abbiamo già rispediti con la data cambiata… Laura ha voluto giusto ricomprare le statuine della torta, secondo lei quelle di prima portavano male.. “ spiega Paolo.

“Alla faccia! Si è ritrovata abbandonata all’altare, di fronte a tutti, povera, permettile di essere diventata un pochino scaramantica! “ la difende Michele.

“Sì.. certo, ma il punto è che non ho poi questo gran da fare. In un certo senso hai i suoi lati positivi.. “ sorride Paolo.

“Stai forse dicendo che quello che le hai fatto è stata una bella cosa?” lo interroga Michele, guardandolo scuro in volto.

“Uh, no, no. Certo che no, è stato orribile.. “ riconosce lui, con gli occhi bassi, come un cane con la coda fra le gambe.

 

“Non riesco a crederci. Capisci? Quella donna mi ha legato le mani!” borbotta Michele, dopo qualche istante, tentato di prendere a calci uno degli scatolone, se non fosse per la scritta ‘Fragile ‘.

 

“Ma chi? La ragazza fuori?” domanda Paolo confuso.

“Macché ! Monica!” chiarisce lui.

“Oh, sì. Monica.. “ ripete lui, guardandolo con un sorriso furbetto.

“E mo che è quel sorrisetto?” domanda Michele, innervosito.

“E’ che, amico mio, non so se te ne sei accorto, ma questa Monica la nomini spesso assai... “ gli fa notare l’altro.

“Certo, perché mi ha rovinato la vita!” si difende lui, ma non la da a bere al suo compare.

 

“E comunque, non credere che la passi liscia. Ho in serbo per lei una bella sorpresina!” annuncia Michele.

“Ma come? Non m’hai detto che vi siete chiariti da lei in redazione?” si acciglia Paolo

See.  E’ quello che le ho fatto credere. Scusa, che senso ha vendicarsi quando lei se lo aspetta? Continuerebbe a stare sul chi va là. Invece così..

“Ma tu sei un genio del male!” lo guarda incredulo il suo amico.

“Hey, piano con le offese. Guarda che non è niente di troppo sadico, giusto uno scherzetto innocente.  Anche perché sai, spero sia il più tardi possibile, ma quando sarà il momento in Paradiso ci voglio tornare!” dichiara lui, accorgendosi troppo tardi di quello che gli è sfuggito.

To.. tornare?” ripete inebetito Paolo.

“Sì, vabbè, volevo dire andare. Certo che, anche tu, sei troppo puntiglioso sulle parole!” lo riprende lui.

“Piuttosto, per caso hai il numero di Monica?”

 

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“Ragazze, non crederete mai a quello che è successo ieri sera. “ annuncia Monica, il mattino seguente, a dir poco radiosa.

E non è radiosa solo in volto. Tutti, chi pronto ad ammetterlo, chi meno,  osservano come le dona l’abito rosso fuoco di media lunghezza  che sta indossando, dolcevita ma che lascia scoperte le spalle, coperte però dal coprispalle  dello stesso colore.

I capelli sono lasciati liberi e selvaggi di ricaderle sul viso ogni qual volta agita troppo la testa, come sta facendo in quel momento.

 

“Mi suona il cellulare, vedo un numero sconosciuto e.. indovinate? E’ l’infame. Michele!” continua il suo racconto.

“Michele ti ha chiamata?” ripete sorpresa Laura. Sorpresa e felice di quella notizia.

“Sì. E all’inizio stavo per riattaccare , ma poi lui mi ha detto quanto questa lezione che gli ho impartito gli ha fatto bene, quanto è pronto ad imparare dagli errori che ha fatto e a non ripeterli più in futuro. Davvero, ragazze, sembrava un altro!” prosegue lei.

 

E’ presente anche Elio, ma da come la vede tutta intenta a fare il resoconto della sua serata nemmeno ci pensa a farle presente che non ci sono solo ragazze.

 

 

“E poi? Che è successo?” si interessa Rosa.

“Ha detto che in qualche modo doveva ringraziami ..

“E quindi?” la spinge a parlare Maya. Detesta stare sulle spine, specie se si tratta di argomenti così succulenti.

 

“Mi ha detto di farmi bella perché ho un appuntamento oggi pomeriggio.. “ annuncia lei.

“Con Michele?” chiede casualmente Lea, fingendo che la cosa non le interessi affatto.

“Ma per favore! Io e lui assieme, che assurdità! Ha detto che mi farà conoscere un suo amico, qualcuno per cui creda io sia perfetta, qualcuno per cui sarò indispensabile!” li informa lei raggiante, prima di avviare tutti al lavoro e salire nel suo ufficio.

 

 

La giornata sembra volare e non appena giunge il pomeriggio si dilegua come se niente fosse, preparandosi a quell’incontro nel luogo indicatole da Michele.

E quando incontra la persona che la aspetta e si accerta che sia proprio quella giusta.. vorrebbe sprofondare.

“Il giovanotto che ha chiamato all’ospizio mi ha detto che mi avrebbe trovato una volontaria che mi avrebbe fatto passare un bel pomeriggio, ma non pensavo così bello. Signorina, lei è meravigliosa!” esclama un simpatico vecchietto sdentato, sorridendole e sollevandosi il cappello con galanteria.

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“Quel farabutto, quel lestofante, quella bestia!” parla ad alta voce Monica a sera, recandosi .. nemmeno lei sa dove, perché dove abita non lo sa e sa che il suo ristorante non ha ancora aperto.

“Ma io lo disintegro, lo frantumo, lo spello vivo, lo.. “ continua la sua sfuriata, prima che il cellulare la avvisi dell’arrivo di un messaggio.

Lo prende e appena legge, la rabbia precedente sembra dissolversi nel nulla e al suo posto compare un sorriso.

 

‘Piaciuto lo scherzetto? Ora sì che siamo pari. Dai, se hai voglia di tornare nel mondo dei giovani, ti aspetto al mio ristorante. Michele. p.s. : Se me lo vuoi devastare, almeno aspetta che prima mi assicuri contro gli infortuni! ‘

 

Monica scoppia a ridere. Del resto è una situazione talmente assurda che non può non riderci su.

 

E sorride anche Michele, quando la vede arrivare.

 

E non può fare a meno di ammirarla in quel bel vestito rosso.

 

 

Senza nemmeno salutarlo, Monica si reca dritta in cucina, seguita a ruota da lui.

“Prima di farti un mazzo così ho bisogno di fare il pieno di energie!” spiega, addentando un panino speziato e stuzzichini vari.

Michele la guarda affascinato. Adora il modo in cui lei sembri venerare il cibo, sa che potrebbe guardarla mangiare per ore.

“Ti faccio i miei complimenti. Bella mossa, imprevedibile. Quando mi trovo davanti un valido avversario mi sembra il minimo riconoscerlo!” continua lei, facendosi versare del vino.

 

“E dai, davvero pensavi di cavartela con così poco? Una piccola vendetta ci voleva. Anche se però sono stato di parola. La persona con cui ti ho fatto uscire ti ha fatta sentire indispensabile, no?” commenta lui.

“Eh, m’ha fatta sentire indispensabile sì, accidenti. Dal fargli attraversare la strada all’imboccarlo, non potevo perderlo di vista un secondo!” racconta lei, scoppiando a ridere con lui.

“Tra l’altro ho passato la sera solo a guardare semolino. Sto morendo di fame!” confessa lei.

“Direi che sei nel posto giusto.. “ le sorride lui, accompagnandola al tavolo che le ha riservato.

Non che gli altri tavoli siano occupati, anzi, sono tutti sottosopra e non c’è nemmeno lo staff.

 

Cenano insieme e parlano per tutta sera. Monica non può far a meno di emettere versi di soddisfazione pura ogni volta che Michele le fa assaggiare un suo piatto.

 

Quando arrivano al dessert, Monica si versa del vino bianco e riempie il bicchiere anche a Michele.

“Devo ammetterlo. Quando non siamo impegnati a farci la guerra, diventi vagamente sopportabile, lo sai?” commenta lei.

“Stai cercando di farmi un complimento?” sorride lui.

“Forse. Che dici, allora? Tregua?” propone lei, innalzando il bicchiere.

“Tregua!” approva lui allo stesso modo, facendolo scontrare contro il suo.

 

 

TBC

 

Spero vi sia piaciuta anche questa parte, ma come sempre liberi di dirmi qualunque cosa.

 

   
 
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