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Autore: kleines licht    14/07/2010    1 recensioni
" Il dolore era parte di me, mi serviva per andare avanti. Ero diventata qualcosa di irreale, impossibile, immortale e mi era rimasta una sola convinzione a cui attacarmi: i ricordi provocavano dolore. Stavo diventando dipendente dai miei ricordi, mi ci attaccavo con le unghie e con i denti per non cadere."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
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9.Strana alleanza

Ci sono delle volte in cui ti sorprendi a pensare cose senza senso. Altre volte, invece, non pensi proprio a niente e ti sembra di morire ma in realtà sei vivo. Io mi sentivo così:

morta, vuota e, ugualmente e incredibilemente, viva. Avevo capito che non aveva senso cercare la morte. Sarebbe arrivata. "Il mio cuore non può sopportare una quantità

infinita di dolore no?".Me lo ripetevo mentre fissavo la tomba vuota. Non mi importava niente di quello che mi succedeva intorno. Quaunque cosa era priva di dolore

Poi, senza preavviso e senza ragione, smisi di sperare nella morte. Se lui non era lì da qualche parte doveva essere e se ero ancora viva allora significava che dovevo

trovarlo."Una vita persa alla ricerca di qualcosa su cui piangere... Sempre meglio che piangere su qualcosa che non c'è" mi dissi quasi sorridendo. Iniziai a correre sempre

seguendo l'istinto. Arrivai in Francia e ritrovai la mia scia. Appena la percepii cambiai strada: lo zio poteva benissimo stare con il mio assissino e la sua corte.

Io non mi sentivo parte della sua servitù. E nemmeno volevo farne parte.

Una vampira sola, che corre tra le ombre senza farsi vedere. Pauroso quanto confortante: almeno non mi nutrivo. Attraversai l'oceano e arrivai in una terra mai vista. Sentii molti

umani chiamarla America. Continuai sempre dritto e arrivai di fronte a un'altro mare.

In pochi minuti mi sentii circondare. Non erano vampiri perchè ne sentivo il cuore e il respiro pesante. Distolsi lo sguardo dall'acqua e mi voltai, pronta a combatterli o a perdere.

Tutto mi andava bene. Anche perdere. Ma non senza combattere.

Appena mi voltai capii che era stato un'errore:" mai guardare il nemico in faccia, potresti accorgerti che è molto più forte di te" pensai.

Sei lupi dal pelo folto, alti come cavalli, mi fissavano con sguardo minaccioso. I loro respiri pesanti non sembravano veloci a causa della corsa. Avevo paura. Paura di non poter

continuare la mia missione, la mia ricerca. Alzai le mani in segno di resa e ricevetti, in cambio, sguardi di sfida.

-Ehm...salve!-Il tempo non aveva cancellato le mie buone maniere, sapevo benissimo come rivolgermi agli sconosciuti.

La mia voce venne coperta da ringhi e dai rumori delle zampe sul terreno fangoso: addio amore mio.

-Edward ti ho amato...perdonami...- sussuari al vento.

Chiusi gli occhi e mi abbandonai al rumore delle zampe che si avvicinavano. Quella situazione e quel rumore, mi riportarono a una situazione analoga sbiadita dal tempo.

***

Lasciai il mio amore con un delicato cenno della mano e un sorriso: volevo mi ricordasse sorridente. Quando il castello dei Masen sparì dalla mia vista la strana sensazione mi

avvolse del tutto: era come se qualcosa mi dicesse che avrei presto perso tutto quello che avevo.

Anche i miei genitori si accorsero della mia stranezza ma diedero colpa al viaggio e mi lasciarono sola. Andai quasi subito nella mia stanza e chiusi gli occhi nella speranza di

rilassarmi e tornare felice.

Il sonno arrivò, anche se non lo avevo cercato, e portò con se un'altro dei suoi strani sogni. Vidi la stessa ragazza del cimitero,con la sua veste dello stesso colore di una notte

senza luna, circondata da enormi bestie ringhianti. Come nel precedente sogno, al risveglio, mi sentii inqieta a causa della nostra somiglianza. Impiegai vari minuti a rendermi

conto che era giorno e che ero a casa mia.

Sentii dei singhiozzi provenire dalla cucina, ma subito non me ne preoccupai. Poi insieme a un singhiozzo più forte degli altri un piccolo buco nero mi squarciò il petto.

Corsi in cucina e vidi mia madre china sul tavolo in lacrime, mio padre con gli occhi lucidi e i miei fratellini tristi abbracciati tra loro.

...

Quando appresi la notizia mi accasciai sul pavimento osservando il vuoto. Nessuno mi raccolse, tutti erano troppo presi a cercare di condividere il mio dolore. In realtà non

potevano provare lo stesso dolore che sentivo io: ero stata avvisata da me stessa e non avevo ascolato, lo avevo lasciato sollo quando stava male.

Passarono le ore e, quando le ginocchia mi fecero male, mi alzai e uscii. Le strade erano buie ma non volevo seguire una strada precisa.

Poi arrivò il mio assassino, colui che mi permise di vivere per secoli nel mio dolore.

***

Il ricordo mi fece ritornare alla mente quanto tempo avevo sprecato nel dolore: avevo camminato sempre senza notare la strada e avevo così vissuto in mille epoche diverse

senza rendermene conto. Poi, proprio quando mi ero svegliata e avevo iniziato la mia ricerca, la mano della morte mi aveva individuata ed era decisa a porre fine alla mia

missione. Alla fine aveva ragione: l'avevo chiamata così tanto forte e così tante volte...

"Quando cerchi qualcosa non lo trovi mai..." pensai ormai convinta di avere davanti la mia fine.

Improvvisamente un lupo si stacco dal branco. La sua azione solitaria mi fece aprire gli occhi: era un lupo rossiccio dal pelo folto. Il suo sguardo era meno aggressivo di quello

degli altri.

Si avvicinò e mi leccò la mano. Subito ne rimasi schifata e sorpresa. Poi mi misi a ridere con il lupo dal pelo rosso.

Mi feci coraggio e parlai: la situazione era meno tesa è più aperta a un possibile dialogo.

-Non voglio farvi del male, ne stare nel vostro territorio. Sono solo di passaggio-

I lupi corsero nella foresta.

-Ma che ho detto?!- Urlai contro gli alberi.

Pochi secondi dopo 6 ragazzi straordinariamente muscolosi mi si avvicinarono. Sarebbero stati anche belli se nel mio cuore non fosse rimasto il mio Edward.

-Niente- disse quello che sembrava il capo- preferiamo parlare in forma umana.-

-ah...io....non sapevo...scusate...-

-Perchè sei qui? Sembri innoqua e parecchio sofferente-

-sto cercando una...cosa-

-possiamo aiutarti?-

-No...nn so nemmeno dove trovarla!!- Non volevo quelle strane creature con me. Era la mia missione, la mia nuova ragione di vita.

-Ah se puoi perdona Jacob...non voleva farti del male.

"Quindi è Jacob il nome del lupo rossiccio." pensai "buono a sapersi". -Tutto bene!Nessun problema..- "a parte l'odore di cane che rimarrà sulla mia mano per un'eternità!"

-Abbiamo una proposta da farti...Noi non vogliamo succhiasangue nel nostro territorio e tu cerchi qualcosa. Ovunque andrai dovrai nutrirti ma noi voglaimo difendere gli umani.

Unisciti a noi: noi difenderemo l'umanità e ti terremo d'occhio. E' un'unione strana ma Jake pensa tu non sia pericolosa.

Rimasi allibita: come aveva fatto a fidarsi di una come me e a leccarmi senza aver paura?

-Non so...io...be...va bene!-

-Sembri distrutta!!- Fu un'altro ragazzo a parlare: il più piccolo del gruppo ad occhio.

-Si..be...-

Jacob mi interruppe: -Dai vieni a farti una doccia...ma cerca di non toccarmi: puzzi!!-

Camminai a distanza e, appena raggiunsi il bagno, mi abbandonai sul pavimento. "Dovevo cercare lui e guarda in che guaio mi sono cacciata!! E adesso come faccio a cercarlo?!".

La doccia durò pochi minuti. Volevo stare sola.

Quando fui fuori dal bagno capii che il mio desiderio di solitudine era irrealizzabile.

 

Ciao a tt!

Allora come state?come vanno le vacanze?! Le mie molto bene, senza compiti XD.

Vediamo un po?: in questo capitolo la nostra Bella stringe una nuova alleanza con i nostri fustacchioni: i licantropi. Jake sembra essere convinto che lei è buona...chissa se lo

sarà realmente =) Voi che dite?!

Bighellonando nel mio rpofilo mi sn accorta che molte pers mi seguono: grz e scusate se vi ringrazio solo ora ma sn impedita con ste cose informatiche!!! XDXD

Grz arteline per aver commentato e anche a tt le altre checommenatno dall'inizio (grz ancora giova 71!!!)

Voleo fare un mega saluto a chichi77: ehi ma dove sei finita?!!!?!

Ora vi saluto, a presto besos e morsetti!

 

 

   
 
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