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Autore: Iris of Goodbye    14/07/2010    4 recensioni
"Se c'è una cosa che ho imparato in questi cinque anni lontana da te, è che niente torna come prima. Tutto cambia, ma devo ancora capire se tra me e te questo mutamento è stato positivo o Negativo."
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Traduzione, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sono di fretta e non posso commentare le recensioni, ma comunque Grazie a tutte :) Mi fa sempre piacere che lasciate un commentino. Alla prossima Kuss <3


Capitolo 3

Prese il cellulare in mano, osservando per qualche minuto il numero sullo schermo.
Lo stava davvero per fare?!. Insomma se la chiamava doveva davvero essere disperata.
Piggiò il tastino verde e portò il telefono all'orecchio -Pronto?- provò quando qualcuno rispose
-Sara..sono Lily- deglutì il groppo in gola e iniziò la conversazione.
Era la prima volta che si parlavano dopo quello che era successo. Della ragazza non si era più saputo niente,
solo che era in Francia assieme ad Amylee. Quando si era lasciata con Tom, la bruna si era sentita estremamente in colpa.
Non voleva certo essere la causa di un male! Eppure gli altri l'avevano tranquillizzata dicendo che non era neanche in parte
colpevole. Solo che lo pensavano tutti tranne la diretta interessata.
Dopo una decina di minuti chiuse la chiamata e posò il telefono nella sua tasca. Non era andata male come pensava.
Recuperò il borsone e scese giù - Allora io vado.Ci vediamo li e fate i bravi- avvisò i quattro.
Tom si alzò baciandola dolcemente seguito da Georg e Gustav
- Mi mancherete, anche se sono solo due giorni- sorrise.
- Fa la brava anche tu- mormorò il moro con chiaro stupore degli altri. Lily si allungò verso di lui
stringendolo dolcemente prima di uscire dal portone.

Al sorgere del sole lo scricciolino dai capelli riccioluti piombò in camera di Amylee facendola svegliare di botto.
-Mamma mamma!- esclamò pimpante saltando sul letto - c'è il sole! usciamo usciamo!-la guardò.
La bionda si strofinò gli occhi semichiusi per via del sonno, concedendosi un lungo sbadiglio.
Si alzò dal letto prendendo a cavalluccio la bambina -Andiamo a fare colazione, Forza!-.
La posò su una sedia prendendo una tazza e riempiendola di latte tiepido. La mise davanti a sua figlia insieme ad una busta di biscotti.
-Glazie- le sorrise la piccolina.
Dopo aver fatto una colazione più che abbondante, si prepararono entrambe uscendo finalmente di casa dirette verso
il parco.
Quando l'aereo atterrò, la bruna scese recuperando in fretta le valigie
-Lily- la chiamò una voce. Sara si avvicinò aiutandola a caricare i bagagli in macchina
- Grazie- sorrise timidamente la ragazza
- Figurati, quando vuoi-.
A differenza di ciò che credeva Sara si era mostrata più che disponibile nei suoi confronti
- come stanno andando le cose lì?- domandò la bionda.
Lily sospirò torturandosi le mani - Bill sta parecchio male..e immagino anche lei-
- Gia, non lo fa vedere ma è così-
- Ma allora perchè è scappata?! Io proprio non la capisco- piagniucolò
Sara sorrise pigiando di più il piede sull'accelleratore - lo scoprirai non appena arriveremo a casa-
- speriamo- sussurrò appoggiando la testa al finestino e lasciandosi andare.
-mamma mamma gualdami!- urlò Isabelle che intanto si dondolava sull'altalena
- Sta attenta mi raccomando- sorrise sua madre.
Corse dietro la bambina per tutta la mattinata, tra scivoli e altalene e giochini vari riuscì a farla scaricare almeno un po.
Ad ora di pranzo la prese in braccio - forza torniamo a casa che è tardi-
-va bene!- sorrise lei aggrappandosi con le piccole braccine al collo della madre.

Lily posò le borse per terra guardandosi, incuriosita, attorno.
La casa, modesta e completamente nuova, era cosparsa di bambole e giocattoli ovunque. Aggrottò le sopracciglia prendendone uno in mano
non potevano essere di un cane, erano troppo puliti.
Si voltò verso di Sara che intanto si era rifuggiata in cucina accendendo una pentola con l'acqua.
- chi abita qui?- le chiese
- Amylee..-.
- Sara, ci sei tu?- quella voce. Da quanti anni non la sentiva, quasi le tremarono le gambe per la gioia.
- Si, sono in cucina!- urlò la bionda - preparati.- disse semplicemente
- Zia zia! tiamo andate al palco stamattina!- urlò Erdbeben entrando in cucina.
Gli occhi della Bruna si sgranarono per la sorpresa. Fu come ricevere una secchiata d'acqua fredda in faccia.
Era indentica a lui.
Gli occhi il naso la bocca, tutto. Quella era....
- Sono sfinita non è stata un attimo..- Amylee si bloccò di colpo osservando l'amica in cucina
-Lily- sussurrò portandosi una mano alla bocca.
Non ce la fece, gli si precipitò addosso stringendola a se
- mi sei mancata- ammise chiudendo per qualche secondo gli occhi.
La bruna sorrise - anche tu, tanto-. Si scostò dopo qualche minuto - posso avere delle spiegazioni ora?- domandò appogiandosi di nuovo al tavolo.
Amylee annuii e si sedette prendendo Isabelle sulle sue gambe
- E' sua figlia..- sussurrò semplicemente accarezzandole i capelli riccioluti.
l'amica la guardò a lungo con un piccolo sorriso sulle labbra -perchè non glielo hai detto?- chiese apparentemente tranquilla 
- Perchè non è la vita per lui. Sarei stata solo d'intralcio e non volevo..-
- Sei un idiota! ecco cosa sei.- si scaldò - Sei così cieca che non hai mai capito realmente quanto Bill ti amasse. Così codarda da non avere il coraggio
di affrontare la realtà. Così stupida da averlo fatto soffrire per cinque anni solo per paura.- scosse la testa - forse ti ho dato troppa fiducia-.
In quel momento due lacrime scesero sulle soffici guancie della Bionda, quelle parole l'avevano ferita e in qualche modo anche rassicurata.
Doveva affrontare il vocalist a testa alta senza aver paura delle conseguenze, perchè infondo quella bambina era anche sua priorità.
- Mi dispiace- tirò su col naso strofinandosi gli occhi.
Lily si lasciò andare in un sorriso - è davvero bellissima- farfugliò osservando lo scricciolino giocare per conto suo.
- Glazie- Belle piegò le labbra all'insù. Anche se era distratta aveva sentito il discorso appena fatto dalle due, e una cosa l'aveva capita. Fra poco avrebbe
finalmente incontrato suo padre.
- ich muss durch den monsun..- iniziò a canticchiare poi muovendo la testa del pupazzo a ritmo. Aveva perennemente in mente quella canzone, che in un modo o nell'altro
l'affascinava. Non sapeva di chi era, ma era una delle canzoni che sua madre aveva nel Cd che ascoltava sempre quando faceva le pulizie.
La bruna la guardò affascinata mentre continuava a canticchiare, aveva una vocina così pulita che sembrava quasi di essere tornata indietro nel tempo, quando
i quattro crucchi avevano appena sfondato.
- come la conosci quella canzone?- domandò sedendosi difronte a lei e aiutandola con le costruzioni
- La cantava sempre mamma- rispose ponendo un cubo sopra l'altro
- e ti piace?-
- Si tantissimo!- annuì con vigore.
Lily sorrise, e insieme al Piccolo Erdbeben passò una delle serate più dolci e divertenti della sua vita.
Quando la Bimba cadde tra le braccia di morfeo, amylee la prese tra le braccia posandola nel lettino e dopo un dolce bacio sulla tempia, la lasciò riposare
ritornando al piano inferiore.
- Ehi..- la salutò la mora con una tazza di cioccolata calda tra le mani
- Ehi- sorrise. Si accomodò sul divano osservandola -non hai sonno?-
- Gia..- ammise ridacchiando. Era incredibile come la conoscesse bene.
-sai cosa mi ha chiesto Bill poco prima che partissi?- iniziò. La bionda non rispose,convinta che l'amica avrebbe continuato di li a poco - Mi ha chiesto
disperatamente di riportarti da lui. E' diventato un fantasma vivente- si voltò verso l'amica - è dimagrito parecchio e quasi non scherza più. Amy io non so cosa tu
gli abbia fatto, ma giuro che non ho mai visto Bill Kaulitz ridotto così per amore-.
Quei sensi di colpa che aveva cercato di seppellire in profondità tornarono a galla come se nulla fosse, stringendole il petto in una morsa stritolatrice
- non ce la faccio più- scoppiò in lacrime coprendosi il viso - Non so più che fare o quali decisioni prendere perchè so che in un modo o nell'altro saranno comunuque
sbagliate. Isabelle ha bisogno di un padre, lo so! ma non voglio che Bill abbia un peso così grande da tenere sulle spalle!- singhiozzò
- ma tu non hai più la forza per andare avanti da sola! Guardati- la indicò - Sei scavata! da quanto non dormi?!-
- non me lo ricordo più- sussurrò tirando su col naso.
- Hai bisogno di lui Amy, avete bisogno entrambi di costruire una famiglia per sopravvivere!- si avvicinò abbracciandola - e noi vi aiuteremo, in qualsiasi momento e
per qualsiasi cosa-.
La bionda si lasciò andare in un dolce abbraccio, era da tanto che non si sentiva così. In qualche modo Lily la faceva sentire protetta, a casa.
Aveva sbagliato a lasciarla fuori in quei cinque anni, infondo non lo meritava. Era sempre stata presente e sapeva che poteva contare sul suo aiuto in qualsiasi occasione.
-ti voglio bene, grazie per essere qui- la guardò
- anche io, e lo sai che voglio solo che tutto ritorni come prima- le accarezzò i capelli.
Amy annuì e poi si alzò - Adesso è meglio andare a riposare-
- Hai ragione, la cioccolata mi ha messo sonno- ridacchiò Lily.
Si abbracciarono ancora lungo il corridoio e poi entrambe caddero tra le braccia di morfeo con un piccolo sorriso ad incorniciare i loro volti.

  
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