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Autore: Camille_Paul    14/07/2010    3 recensioni
Arielle e Chace. Due ragazzi di New York. Ricchi e popolari. Lei bionda, occhi verdi e bella, LUI affascinante, bellissimo, risata da Dio, voce d'angelo e assolutamente una faccia tosta...In classe risponde male ai professori ed è anche un Playboy...Arielle lo odia per questo...e perché non vuole essere uguale agli altri..ha bisogno di essere diversa. Ma anche lei è costretta a ricredersi e si innamorerà di lui...come tutte le altre ragazze della scuola...ed insieme, passeranno l'ultima notte della loro vita. "- Sei soltanto un egoista, Chace Williamson! - - Sì...me lo dicono spesso, compresa tu...ma sai..io conosco la tua vita meglio di te - " " - Ti amo, Chace - - Io dalla prima volta - " " - Arielle...stai pur certa..che il piacere è molto diverso dalla felicità - "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chace 18° Allora. Scusate davvero il ritardo, ma si sa. Non c'avevo voglia di postare. E poi sono stata via. ♥ Ringrazio i preferiti, i seguiti e i ricordati.
 prettyvitto : Fatto! ♥
 LaKia: Ahha. Devo preoccuparmi? Ahhah. Bacione anche a te. ♥
 Lady Emily Uchiha: Ne sono felice. Sì. Io l'amo. ♥ Anche io sono curiosa. No. Dith non prova niente per Chace e te lo dimostrerà. ♥
 TheDreamerMagic : Brava! ♥ Ahha. Tutta realtà! ♥


Capitolo 18

Dith è sconvolta. Io di più. Le mie storie d'amore. Tutte iniziate e finite in questo modo.
•Chace si accorge che sono arrivata.
Sguardo truce.
E
' un po' tardi, ragazzo mio, non credi? Tipico degli uomini. Entro a scuola.

Per tutta la lezione cerca di parlarmi. Come se fossi scema. Ma alla fine delle lezioni ci riesce.
<< Arielle. Non dovevi esserci. Non dovevi guardare. Non.. >>
<< L'hai fatto, però! >> esclamo, visibilmente arrabbiata. Sbatto lo sportello dell'armadietto. 
<< Mi farò perdonare. Promesso >>
<< Promesse che non manterrai. Sicuro. >>
<< Arielle. Hai ragione. Non mantengo né promesse né giuramenti. Sono una persona alquanto superficiale. Ma quella era una ragazza che non avrebbe esitato a dirmi di sì >>
<< Oh, certo. Per una notte, forse. Neanche. Purtroppo che le vere ragazze, quelle che una VITA ti danno, neanche le guardi. Tu e i maschi siete tutti uguali >>.

Quasi piango. Litigare con la persona che invisibilmente ami è difficile.
Dith è già andata a casa. Mi giro più volte. Mi sento sia seguita che in trappola. Ma perché?
Devo solo girare la curva e sarò a casa.  


Ciò che succede un secondo più tardi è difficile da capire. So solo che sento una puzza. Una gran puzza. E mi addormento.

Leggeri scossoni. Alta quota. Sento qualcosa di incomprensibile. Non è la mia lingua. E' un paese orientale. Apro gli occhi dolcemente. Mi fa male la testa.

<<
Si sta svegliando >>. Ho davanti tre tizi. Uno guida. Gli altri due mi guardano. Hanno parlato la mia lingua.
<< Dove siamo? >>.
<< In Africa. No problema >>. Mi risponde il tizio che guida. Siamo in Africa, certo. No problema.
Quasi svengo. No problema.

<<
E che centro con l'Africa? >>
<< Oh. Dicci la verità, su! >> mi dice quello più brutto. Ma che verità?
<< Che c-cosa? Q-quale verit-tà? >>. I tre si mettono a starnazzare. Non ci trovo niente da ridere.
<< Come? Dicono tutti così!! >>. Mha.

Mi guardo intorno. Sono legata. Completamente. I movimenti sono quasi impossibili.

<< Amir, atterriamo. Prendi Jasefa >>. Chi Jasefa? Non io.
Istinto femminile del cavolo. Sono io. Mi sta venendo l'emicrania. E c'ho paura.
Amir mi piglia come un sacco di patate. Uuuu. Fa caldo in Africa. Complimenti, Arielle/Jasefa.

Entrano tutti dentro una specie di bunker, ma non si può chiamare tale. Mi portano in una stanzetta.
Tutta all'ombra. Sono esausta.
Mi mettono su una sedia, ancora legata.

Il terzo mi colpisce in pieno volto.
Guardo i tre.
<< Adesso tu ci dirai la verità. >>
<< La verità su che cosa?!?!!? >>. I tre si guardano, quasi compiaciuti. Gnè gnè.
<< Bene. Giochiamo allora. Ma perderai. Vogliamo sapere tutto sulla famiglia Williamson, Jasefa >>. Sgrano gli occhi. Non li toccheranno.
<< Che volete sapere? >>
<< Dove tengono..non so se mi spiego. I capitali >> mi risponde il capitano.
<< Non lo so >>. Altro colpo. Il sangue. Sangue. Resisterò?
<< Risposta sbagliata >>
<< Ma che cosa vi fa credere che io sappia certe informazioni? >>
<< E' da un po' che ti spiamo Jasefa. Tu e il signorino Williamson avete una relazione >>. Bel giorno per mettersi a scherzare.
<< Ahahah..questa poi! >>. Mi metto a ridere di gusto. Altro colpo.
Quasi fatale.
Rimango addormentata per chissà quanto tempo.

Al mio risveglio, le cose non sembrano essere cambiate. Quello che credevo un sogno si trasforma in una realtà infame.
<< Oh, hai cambiato idea e ci vuoi raccontare, Jasefa? >> chiede uno dei tre uomini. Ma quale?
<< Ehi >> un uomo entra nella stanza. Non ha aria famigliare. Niente in questo posto ce l'ha. << Abbiamo visite. Due tipacci. Dicono di stare con Jasefa. Abbiamo cercato di farli parlare.Ossi duri. Uno è crollato subito.  >>
<< Ok, grazie. Ti portiamo dai tuoi seguaci >>. Mi mettono un sacchetto in testa e mi legano.
Sento continuamente brusii. Sento che l'aria è cambiata. Mi mettono a sedere su una sedia.
Mi tolgono il sacchetto.
Davanti a me, solo un enorme sorriso.
<< Chace... >>


Note:

Ok. Capitolo azzardato e pieno di Perché e di troppi No. La fantasia non ha limiti.



 
  
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