Capitolo 7: Sospetti
Naruto rimase pensieroso per
giorni dopo l’incontro con Kisame.
Era felice di averlo incontrato dopo tanto tempo
e che la parte dell’akatsuki con cui andava d’accordo
non si era dimenticato di lui.
Il
ragazzo non avrebbe mai potuto cancellare i momenti passati con loro, felici o
dolorosi che fossero: Sasori, Deidara,
Kisame e soprattutto Itachi
avrebbero sempre avuto un posto nel suo cuore.
Ma la
felicità di quell’incontro aveva lasciato anche tanta preoccupazione.
L’avvertimento di Kisame l’aveva spaventato e non
poco.
Sapeva
già di essere ricercato da Pain e dagli altri, per
ottenere il demone che si portava dentro, ma finchè
non si fosse dimostrata una minaccia presente, aveva deciso di non pensarci.
Ora
invece Kisame l’aveva messo al corrente del fatto, che
il capo dell’Akatsuki aveva dato il via alla caccia
ai Jinchuuriki e sarebbe stata solo questione di
tempo, prima che quegli esseri arrivassero a lui.
Aveva
paura. Paura di morire e di soffrire ancora, ma soprattutto paura per coloro
che lo avevano cresciuto in quei quattro anni, i quali, per proteggerlo,
stavano rischiando la loro vita.
Non
sopportava l’idea di essere la causa della morte dei suoi amici. Si chiedeva se
fosse giusto nascondersi e far rischiare così tanto agli altri.
Gli
sembrava solo di essere un codardo.
Qualcuno
bussò alla porta della camera del ragazzo, il quale era sdraiato sul letto a
pancia all’aria con le mani dietro la testa per tenerla sollevata.
“Naruto, posso entrare?” chiese Tsunade.
Naruto si mise a sedere e annuì
con la testa. La donna gli si affiancò preoccupata.
“Tesoro,
sono giorni che ti vedo pensieroso, c’è qualcosa che ti preoccupa?”
Naruto guardò la madre,
indecisa sul da farsi “Diciamo di si!”
“Me ne
vuoi parlare?”
Naruto sospirò “Mi chiedevo,
cosa succederebbe se qualcuno si mettesse alla ricerca di tutti i jinchuuriki e ne estraesse i bijuu?”
Tsunade fu sorpresa dalla
domanda “Non so cosa potrebbe accadere, ma di certo nulla di buono. Ogni demone
ha un potere eccezionale impossibile da gestire, ti immagini cosa potrebbe fare
un uomo con un tale potere?”
“Potrebbe
arrivare anche a distruggere il mondo se solo volesse!” disse il ragazzo
sconsolato.
“Esatto!”
“Quindi
tu ritieni giusto nascondersi per sfuggire a un pericolo, rischiando però di
mettere in pericolo altre persone?”
Tsunade sgranò gli occhi “Cosa
vuoi dire?”
Naruto sospirò “Mamma, sei l’hokage e dubito che tu non sappia cosa stia succedendo là
fuori. Solo non vuoi mettermi al corrente per non farmi spaventare, bhe sappi che sono più forte di quello che credi!”
Tsunade abbassò il capo.
“Tu
sai che l’akatsuki sta cercando tutti i bijuu vero?” chiese Naruto.
“Come
fai a saperlo?” chiese tsunade sorpresa.
“Il
primo giorno che ho messo piede a konoha, ti dissi
che ero a conoscenza del fatto di essere un jinchuuriki
e che mi avevano mandato qui, proprio perché il mio potere non finisse in mani
sbagliate. Mi hanno informato che questo qualcuno, è l’akatsuki!
Ora io ti chiedo, è giusto che io mi nasconda quando altri sono in pericolo per
proteggermi?” richiese nuovamente.
“A chi
ti riferisci? Alle persone che ti hanno cresciuto?”
“Non
solo, anche voi. Insomma se l’akatsuki dovesse
attaccare, non sarei solo io quello in
pericolo!” disse il ragazzo tristemente. “in poche parole io mi sento un
codardo a rimanere qui, tranquillo mentre qualcuno rischia per me!”
Tsunade abbracciò il figlio “Naruto è normale proteggere le persone che si amano, anche
a costo della vita!”
“Ma
non è normale starsene tranquilli a far niente, aspettando che queste persone
muoiano!”
“Non
mi pare che tu te ne stia qui a far niente. Ogni giorno ti alleni per
migliorarti, dimmi, perché lo fai?”
“Perchà Ita…cioè una persona mi ha
detto di combattere per le persone che amo!”
Tsunade sorrise “Vedi? Alla fine
ti alleni per fare la stessa cosa che noi stiamo facendo con te!”
In
ragazzo ci pensò su e poi sospirando disse“Si, è vero, ma spero vivamente che
nessuno ci rimetta la vita!”
L’ora
x era scattata ormai da un pezzo. Sasuke e Sakura
erano quasi sul punto di mettersi ad urlare. Non bastava il loro maestro a
essere in ritardo agli allenamenti, ora si ci metteva anche Naruto.
“Salve
ragazzi!” disse quest’ultimo appena giunto.
“Naruto, ti sembra l’ora di arrivare? Dovevamo trovarci qui
due ore fa!” disse Sakura contrariata.
“Lo
so, ma Kakashi non arriva mai puntuale, perché
aspettare qui inutilmente!”
“Perché
lo dico io!” disse l’interessato comparendo alle spalle del ragazzo, il quale
sussultò non avendolo avvertito.
“Bhe mi sembra ingiusto farci stare qui come degli idioti,
mentre tu fai…bhe non so cosa!” ammise Naruto incrociando le braccia.
“Vedo
che ti piace mettere in discussione i miei ordini, facevi così anche con coloro
chi ti hanno insegnato a maneggiare la spada?”
Il
ragazzo solo al pensare a cosa gli succedeva quando gli capitava di disobbedire
a un ordine, divenne blu dalla fifa.
“N-no!” disse abbassando la testa “m-mi massacravano s-se
osavo discutere una loro decisione!”
Kakashi alzò un sopracciglio
incuriosito dall’atteggiamento del ragazzo, il quale si era letteralmente
irrigidito “Bene, pensa che posso fare molto peggio di loro, se domani non ti
presenterai qui all’ora da me stabilita!” disse divertito, ma cercando di
nasconderlo al ragazzo, il quale scattò sull’attenti e disse “Sissignore!”
“Bene
oggi faremo un allenamento speciale, che non riguarderà nessuna tecnica in
particolare, ma, non meno importate,
impareremo come di fa a non cadere sotto l’inganno di un illusione!”
disse Kakashi scoprendosi lo sharingan.
“Naruto, sai che cos’è questo?”
“è lo sharingan, una delle tre arti oculari esistenti al mondo,
insieme al byakugan e al rinnegan!”
Kakashi sorpreso disse “E-esatto! Quindi deduco anche che tu sappia che lo sharingan è un avversario insidioso in battaglia!”
“Insidioso,
ma raro!” disse Naruto, il quale era ben a conoscenza
dei pochi Uchiha esistenti al mondo.
“vero,
ma comunque non da tenere da parte, solo perché difficilmente vi scontrerete
con uno sharingan. Comunque questo occhio può creare
illusioni molto potenti, letali a volte” Detto questo creò un’illusione
all’interno della quale imprigionò i tre ragazzi, ma prima di rinchiuderli
all’interno di quel “sogno” disse “provate
a uscirne da soli, senza che io intervenga!”
Naruto si guardava attorno,
come anche Sasuke e Sakura.
“Dove
ci troviamo?” chiese Sakura.
“In un’illusione!”
disse Sasuke.
Naruto guardò il compagno “Sasuke, tu disponi dello sharingan
come è possibile che tu sia caduto nell’illusione? Pensavo non accadesse!”
“La
mia presenza qua dovrebbe farti ricredere. Lo sharingan
può aiutarti a non cadere in un illusione, ma non ti impedisce di caderci e a
quanto pare Kakashi
non c’è andato molto leggero, mi chiedo il perché!” si domandò Sasuke.
“Ha
detto di provare a liberarci. Ma come si fa?” chiese Sakura “Sasuke?”
“Io so
che deve essere il creatore dell’illusione a fermarla, ma una volta Kakashi mi aveva accennato ad altri modi…solo
che non si è degnato di spiegarmeli!” ammise Sasuke seccato.
Kakashi li aveva rinchiusi là dentro senza dire loro
cosa fare e questo, a parere suo, perché il maestro era convito di aver già
detto qualcosa in proposito.
“Dovete
arrestare il flusso di chakra!” disse Naruto “Fate come vi dico e vedrete che riuscirete a
tornare alla realtà!” Disse concentrandosi per poi sparire dall’illusione,
lasciando i compagni da soli ad affrontare quello che sarebbe accaduto da li a
pochi secondi e come tutte le illusioni, non sarebbe stato niente di piacevole,
se solo Kakashi avesse esagerato.
“Mi
sorprendi di nuovo Naruto, conosci anche come uscire
dalle illusioni!” disse Kakashi vedendo il ragazzo
riprendersi.
“Ho
già avuto a che fare con lo sharingan, ci vuole ben
altro per intrappolarmi in un illusione!” disse non rendendosi conto del fatto
che poteva far nascere dei dubbi in Kakashi.
“Sbaglio
o non stanno arrestando il flusso del chakra?”
domandò Naruto, osservando i suoi compagni.
“Non è
una cosa semplice, non è facile riuscirci al primo colpo!” disse Kakashi, ma appena terminata la frase, anche Sasuke riuscì a liberarsi
dall’illusione.
“C-ci sono riuscito!” disse incredulo.
“Manca
solo Sakura!” disse Naruto
“Dubito
che ci riuscirà, è in preda al panico a causa della mia illusione!” disse Kakashi, meglio tirarla fuori da lì” disse interrompendo
l’illusione.
Sakura
cadde in ginocchio a riprendere fiato e Kakashi le si
avvicinò e, piegandosi alla sua altezza, le mise una mano sulla spalla “Tutto bene
Sakura?”
La
ragazza era ancora troppo spaventata per rispondere.
“Forse
ho esagerato un pochino, ma pensavo di spronarvi a trovare una soluzione
facendo così!”
Ammise
l’uomo rimettendosi in piedi.
“Ti
sei dimenticato un particolare Kakashi-sensei, cioè
spiegarci come ci si deve comportare! Se Naruto non
lo avesse saputo a quest’ora…”
“Ho
avuto un buon motivo per non mettervi al corrente!” disse Kakashi
rimanendo sul vago, per non destare sospetti in Naruto.
Infatti il copia-ninja cominciava ad avere qualche dubbio sul ragazzo e sperava
vivamente di sbagliarsi.
“
Comunque sia, nterrompere il flusso di chakra non è una cosa semplice e mi meraviglio che voi ci
siate riusciti come niente!”
“Scherzi?
Sai quante illusioni terrificanti mi sono dovuto beccare prima di riuscirci?
Qui se c’è qualcuno che merita complimenti è Sasuke,
lui ci è riuscito in un solo colpo!” ammise Naruto.
Sasuke accennò a un sorriso.
“Kakashi-sensei, se questo modo risultasse troppo
difficile?” chiese Sakura.
“questo
è un modo per rilasciare un illusione, in caso di fallimento…non
c’è nient’altro che potete fare se non arrendervi!” disse Kakashi.
“Ma ci
deve essere un modo meno complicato!” disse Sakura ormai ripresasi.
Kakashi ci pensò su “Si, un modo ci sarebbe ed è
quello di…”
“…farsi passare il chakra da un
compagno!” disse Naruto interrompendo Kakashi.
“Naruto, qui chi è il maestro, tu o io?” chiese Kakashi.
“Ops, scusa Kakashi-sensei, non lo
faccio più!” disse Naruto portandosi una mano dietro
la testa.
Il
copia-ninja però lo guardò con sospetto, c’erano un po’ troppe cose che non gli
tornavano. Non riusciva a spiegarsi come facesse a conoscere così bene sia lo sharingan, sia come evitarne gli effetti. Pochi erano a
conoscenza di quei trucchi e alcuni di
questi erano proprio i possessori di sharingan, i
quali ormai non erano più numerosi come una volta.
Ma i
sospetti che Kakashi incominciò ad avere, già dal
tempo degli allenamenti con la katana, ebbero una conferma quasi sicura, il
giorno del compleanno di Sakura.
Naruto aveva provveduto a fare
un regalo alla ragazza e in particolare, aveva costruito 4 marionette di legno,
che ritraevano i membri del team 7 e aveva ingaggiato un piccolo spettacolino,
per la ragazza.
“Fantastico
Naruto! queste marionette sono bellissime!” disse
Sakura prendendone due in mano e guardandole.
“Bhe, non mi sono venute molto somigliati. Riesco a fare
delle marionette di legno, ma non so cucire molto bene e i “nostri” vestiti si
vede che sono un po’…come dire…improvvisati.”
Ammise il ragazzo imbarazzato.
“Beh
vorrà dire che a quello ci penserò io. Però Sasuke lo
trovo identico. Stessa aria imbronciata!” disse la ragazza divertita “ e nello spettacolino l’hai reso proprio
bene!”
“Tsè!” fu l’unico commento che uscì dalla bocca del moro.
“Quelle
marionette sono state mosse da fili di chakra. Da
quanto ne so, alcuni ninja della sabbia sono in grado di manovrare marionette
in battaglia. Mi chiedo quali siano le capacità di Naruto
in questo campo, ma soprattutto chi glielo abbia insegnato!” pensò Kakashi, poi tornando a parlare ad alta voce chiese “Naruto, ho notato che quelle non sono marionette normali,
ma sono fatte esattamente come delle marionette da combattimento!”
“Bhe si, ma non hanno
quello scopo, non nascondono nessun marchingegno o arma. Solo che le so fare
solo in quel modo!” disse il ragazzo.
“è
stato un ninja della sabbia a insegnartelo?” chiese Kakashi.
“ecco…veramente diciamo di si!” ammise il ragazzo abbassando
la testa “Ha provato a insegnarmi a usarle in combattimento, ma sono proprio
una frana, decisamente non è una tecnica che fa per me!”
“Ma se
sei riuscito a farle muovere benissimo!” disse Sakura.
“Si è
incartato un bel po’ di volte!” disse Sasuke.
Naruto appoggiò il compagno
“non riesco a muovere una marionetta
senza, annodare i fili, chissà che scempio mi verrebbe in battaglia!”
“incastreresti
i nemici in una rete di fili!” disse Sasuke.
Naruto lo guardò “Sarebbe una
cosa fortuita, ma potrebbe funzionare!” disse Naruto,
poi sentendosi osservato disse “Kakashi-sensei,
qualcosa non va?”
“No,
no. tutto apposto. Devo svolgere una commissione, voi prendetevi il resto della
giornata libera e festeggiate il compleanno di Sakura tranquillamente!”Disse
allontanandosi con uno sguardo serio sul viso.
Naruto e Sakura furono ben felici dell’idea, mentre Sasuke era alquanto infastidito. Non amava quel genere di
cose e scocciato osservò il suo maestro allontanarsi.