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Autore: Endoh_    17/07/2010    2 recensioni
Seconda classificata al mini contest "E tu cosa ne sai della magia, Merlino?" indetto da slice "Neji gettò lo sguardo per terra e vide che un cane tutto nero, molto piccolo, sicuramente un cucciolo, si affilava i dentini sul suo kimono sfibrandolo e sporcandolo con la saliva. Aveva decisamente bisogno di un bagno."
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kiba Inuzuka, Neji Hyuuga
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TITOLO: 'Passione' canina
AUTORE: Endoh     
GENERE: One-shot, demenziale
RATING: PG13 /Verde
PAIRING O PERSONAGGI: Neji Hyuuga; Kiba Inuzuka
DISCLAIMERS: I personaggi non mi appartengono, sono di Kishimoto-sensei, io li ho solo utilizzati senza alcun scopo di lucro per il mio diletto e spero per quello di chi la leggerà.
NOTE: Dunque, non sono soddisfatta di questa fiction, il tema del contest era abbastanza semplice, ma ho paura di essere caduta nella banalità più profonda e di non essere riuscita a dare una profondità al racconto. Ad ogni modo, avevo promesso a me stessa che sarei riuscita a finirla e a consegnarla, una promessa è una promessa. Per cui beccatevi questa One-shot e datemi quello che mi merito (Un bel niente ndTutti)

***


Ad ogni passo sentiva crescere il bisogno impellente di fiondarsi sotto l'acqua fredda una volta arrivato a casa.
Il clima di Konoha era perennemente mite, primaverile insomma, ma stranamente quel giorno si sentiva come attanagliato da un caldo quasi tropicale, il kimono che aderiva al suo corpo fastidiosamente a causa del sudore, i capelli lunghi attaccati al collo e a qualsiasi altra cosa, sì... aveva bisogno di un bagno.
Arrivato davanti le imponenti porte del vilaggio, vi sbattè forte una mano sopra e attese che i due chuunin, che ormai avevano praticamente messo radici lì, lo lasciassero entrare.

Tornava da una missione che reputava totalmente inutile.
Pensò che Tsunade lo avesse scambiato per un fattorino visto che la suddetta missione consisteva nel dover recapitare degli importantissimi documenti top secret e bla bla bla che gli erano costati un giorno intero di viaggio per una veloce consegna, un sorriso finto, giusto per far la "bella faccia" al capo del villaggio "amico", una stretta di mano sudata e un "arrivederci" che suonava più come un "levati di torno o ti prendo a calci nel culo".

Mentre si perdeva in questi spiacevoli pensieri si sentì strattonare dal basso da qualcosa di piccolo che emetteva dei versi simili a grugniti.
"Che diavo-" gettò lo sguardo per terra e vide che un cane tutto nero, molto piccolo, sicuramente un cucciolo, si affilava i dentini sul suo kimono sfibrandolo e sporcandolo con la saliva.
Aveva decisamente bisogno di un bagno.
"Hey tu! Levati di torno!" le sue parole furono più dure dei suoi gesti in quanto per scacciarlo tirò semplicemente le vesti verso l'alto strappando un lembo di stoffa che rimase in bocca all'animale.
"Vai via adesso...  ma guarda tu che cosa devo sorbirmi." Sbuffò sonoramente e appoggiò le mani ai fianchi gettando tutto il peso su una gamba non curandosi oltremodo del cucciolo che prese a rotolarsi per terra giocando con il pezzettino di stoffa rubato allo Hyuuga.
Dopo qualche secondo il portone si aprì e Neji potè finalmente entrare nel villaggio.
 
La grossa porta si chiuse sonoramente mentre il giovane iniziava ad incamminarsi verso il podere Hyuuga, che in quel momento figurava nella sua mente come una vasca da bagno gigantesca pronta ad accoglierlo e a spogliarlo da quella sensazione di sporco che lo stringeva a se.

Quasi gongolava a quel pensiero scoprendosi a camminare con un mezzo sorriso da ebete stampato in faccia e gli occhi sognanti mezzi chiusi, quando all'improvviso sentì abbaiare e si voltò di scatto.
Il cucciolo era ancora lì dietro di lui, stava seduto e si grattava un orecchio con fare molto attento mentre la piccola lingua rosa pendeva dalla boccuccia pelosa. Neji rimase di sasso per un minuto buono prima di riprendere a camminare incredulo.
Non aveva una passione per gli animali, in realtà lo irritavano parecchio.
Durante il restante tragitto sentì la presenza della bestiolina sempre dietro, sentiva i suoi passetti, e di tanto in tanto si sentiva anche tirare il kimono e il tutto andava naturalmente a sfidare i suoi nervi già abbastanza maltrattati.

Ecco che finalmente la tanto agognata casa, se così si poteva definire, dello Hyuuga si ergeva in tutto il suo splendore pronto ad accoglierlo e a rigenerarlo.
Sostò per qualche secondo davanti l'entrata chiusa da due cancelli di ferro molto grandi e finemente lavorati, voltò lentamente la testa in direzione delle sue spalle, voleva accertarsi che la bestiolina scura non lo avesse seguito fin dentro casa una volta varcata la sua soglia.
Con suo grande stupore, il cagnolino non era più dietro di lui. Increspò le labbra in quello che probabilmente sarebbe dovuto essere un sorriso compiaciuto ed entrò in casa, deciso a coronare il sogno del momento: raggiungere il bagno.

Era passata un'ora piena da quando si era immerso nella vasca da bagno e aveva cominciato a strofinare energicamente la pelle come se avesse voluto strapparsela totalmente di dosso. Le sue dita adesso erano raggrinzite e quello pareva un ottimo motivo per uscire dall'acqua. Si avvolse un asciugamano attorno alla vita e guardò fuori dalla finestra che dava sulla parte anteriore della residenza Hyuuga. Si ritrovò a cercare con lo sguardo il cagnolino che lo aveva seguito quella mattina, scosse la testa scocciato, perchè ci stava pensando? Finalmente se lo era tolto dai piedi!
In pochi minuti fu di nuovo vestito e dopo poco anche i lunghi capelli erano stati accuratamente asciugati e legati come di quotidiano rito.

Scese in cortile, sarebbe andato a fare una passeggiata giusto per sgranchirsi le gambe, non amava stare troppo tempo in casa, lo annoiava. Non appena uscito dal cancello principale e non appena intrapresi i primi passi, il cucciolo, ormai chiaramente innamorato del giovane Hyuuga, sbucò fuori da una stradina secondaria, gli corse incontro abbaiando a più non posso e una volta raggiunto iniziò a saltellare attorno a lui tutto contento per averlo ritrovato.
Neji, come si suol dire, non sapeva che pesci pigliare. Non era abituato a ricevere tutte quelle attenzioni, ne da un essere umano ne tanto meno da un animale, semplicemente pensava che non ci potesse essere feeling tra di loro, a lui non piacevano e inevitabilmente a loro non doveva piacere lui... a quanto pare si sbagliava.

Cercava di farlo calmare, alzando un po' la voce... "Stai buono! Fermo! Non fare così mi stai sporcando tutto!" non c'era proprio verso di fermarlo, il cucciolo continuava a fargli le feste e lui più imbarazzato che altro cercava di inventarsi qualcosa che potesse far smettere quell'animale di agitarsi a quel modo.
A godersi la scena da lontano seduto su un cornicione stava Kiba, che con il suo fedele Akamaru se la rideva comodamente. Pensò che quel cane doveva avere fegato per attaccarsi a Neji in quel modo e, solo perchè la scena stava diventando alquanto monotona, decise di andare a salvare il povero cucciolo dalle grinfie del ragazzo con gli occhi bianchi.
"Oi Neji!" esclamò piombando insieme al grosso cagnone bianco proprio di fronte allo Hyuuga. "E' tuo questo cane?" continuò, rimanendo accovacciato per terra con una mano vicino al piede ed una che indicava l'animaletto ancora saltellante e scondinzolante.
"No, non è mio... è da questa mattina che mi segue!" rispose sconsolato il giovane che aveva ormai ceduto alle feste del canide e rimaneva immobile con una vena pulsante in fronte.
"Gli hai dato da mangiare?" domandò ancora Kiba ricevendo un secco "No." come risposta. "Allora... lo hai accarezzato?" la risposta arrivò presto "Io? Accarezzarlo? Potrebbe avere le pulci!" Okay, era un no. "Non so allora... -disse l'Inuzuka- avrai pur fatto qualcosa perchè ti venga dietro!" Neji si spazientì e ad alta voce sentenziò "Ma che ne sai tu di cani, Inuzuka?" Kiba lo guardò interdetto. Che ne sapeva lui di cani? Questo era il colmo, la predisposizione del clan Inuzuka verso la razza canina era una cosa risaputa e nota a tutti. Continuò a guardarlo per un pezzo mentre con una mano accarezzava il pancino del cucciolo che si era felicemente messo a pancia in su godendo dei grattini del castano e muovendo la coda a ritmi impressionanti.
Lo Hyuuga, dal canto suo, cercò di minimizzare aggiungendo "E comunque non lo so perchè mi segue... come posso liberarmene?" L'Inuzuka sorrise "Perchè non lo prendi con te invece? I cani sono animali fedeli, affettuosi, giocherelloni..." proprio mentre elencava questa lunga serie di qualità canine, il piccolo animale nero si fece vicino allo Hyuuga e poggiò entrambe le zampette anteriori sulla sua gamba senza smettere di scodinzolare, Neji lo guardò e poi guardò Kiba.
Prima che potesse aggiungere qualcosa, una bambina accompagnata da una signora alquanto occupata a consultare i prezzi delle verdure, si avvicinò ai due giovani e ridendo sonoramente disse alla madre: "Mamma, mamma! Guarda che bel cagnolino! Posso tenerlo?" la madre non la degnò neanche di uno sguardo, semplicemente annuì e riprese a camminare, Neji guardò la scena del tutto immobile, senza dire nulla. Appena la bambina si fu allontanata di un paio di metri con il cane in braccio, guardò negli occhi l'Inuzuka che con il solo sguardo lo ammonì.
Il ragazzo dagli occhi bianchi iniziò a correre in direzione della bambina gridando: "Hey aspetta! Quel cane è mio!"


Owari



 


 
 
   
 
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