Anime & Manga > La Corda D'oro
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Autore: Mary90_p    17/07/2010    0 recensioni
Ambientata dopo la vittoria di Tsukimori del concorso musicale. Nell'accademia arriva una nuova studentessa, una studentessa molto interessante e Kahoko comincerà a provare forti emozioni per un suo sempai. In quell’occasione si erano quasi baciati… Kahoko arrossì ancora; non avrebbe dovuto pensare in quel modo del suo senpai! E poi a lei non piaceva nessuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La corda d'oro 1 Il suono delicato del violino riempì la stanza.
Kahoko si esercitava ogni volta che aveva un po’ di tempo libero. Erano passati due mesi dalla fine del concorso interscolastico, con la vittoria di Tsukimura Len.
Cessò di suonare e sospirò. Sapeva che non avrebbe mai potuto vincere. Forse avrebbe avuto una possibilità nel momenti in cui il violino magico non si fosse rotto… Ma se fosse successo il merito non sarebbe stato suo, ma del violino… E di Lili, il folletto che glielo aveva donato.
Guardo il suo violino e ne sfiorò la superficie di legno lucido con delicatezza, quasi stesse accarezzando la guancia vellutata di un bambino e sorrise.
Ormai si era innamorata di quel violino… Anzi, della musica generale. Grazie a Lili e al violino magico aveva conosciuto tante persone, Hihara- senpai, Tsuchiura-kun, Tsukimori-kun, Shimizu-kun, Fuuyumi-chan e Yunoki-senpai… Si era affezionata a tutti loro, le erano sempre stati vicino quando si trovava in difficoltà e avevano sempre cercato di tirarla su, soprattutto Hihara-senpai. Con la sua allegria riusciva a trasmetterle sempre buon umore, anche solo con un sorriso o con una nota della sua amata tromba.
Già… Hihara-senpai… Kahoko si avvicinò alla finestra con sguardo perso. Oltre che un ragazzo molto allegro era anche molto bello… Se ripensava a quella volta al ritiro…

FLASH BACK

Tsukimori e Tsuchiura erano stati messi in stanza insieme e subito la sera dopo avevano chiesto il cambio, non riuscendo a sopportare l’uno la presenza dell’altro.
Così Tsuchiura fu messo insieme a Hihara.
<< Hihara-senpai, dato che sono io ad essere praticamente piombato qui dormirò sul divano, tu occupa pure il letto. >> decise tsuchiura.
Hihara scosse energicamente la testa con espressione cocciuta: << Tsuchiura-kun! Io sono il più grande e posso dormire io sul divano! >>
Insomma, Hihara prese il cuscino del divano, ma Tsuchiura lo prese dalla parte opposta per toglierlo dalle mani del senpai. << No, senpai, dormirò io sul divano! >>
Passarono cinque minuti buoni a contendersi il cuscino finchè questo non si spezzò in due, facendo perdere l’equilibro a Kazuki che cadde all’indietro.
Kahoko lo prese di scatto per la mani, ma caddero tutti e due sul letto, lei sotto e lui sopra, le bocche che quasi si sfioravano.
Una volta ripresosi dalla botta, i due aprirono piano gli occhi e sgranarono gli occhi arrossendo imbarazzati.

FINE FLASH BACK


In quell’occasione si erano quasi baciati… Kahoko arrossì ancora; non avrebbe dovuto pensare in quel modo del suo senpai! E poi a lei non piaceva nessuno.
Sospirando richiuse il violino nella sua custodia e lasciò l’aula delle prove per andare a casa.
Uscita da scuola sentì una voce chiamarla.
<< Ehi, Kaho-chan! >>
La ragazza si bloccò all’istante al suono di quella voce che tanto le faceva vibrare il cuore e si girò arrossendo leggermente.
<< Hihara-senpai! >> Sgranò gli occhi vedendo il ragazzo accanto a Kazuki e sorrise sollevata: non sarebbe rimasta sola con lui, grazie al cielo… << Ciao anche a te, Yunoki-senpai! >> disse gentilmente.
<< Ehi, Hino-chan, stai andando a casa? >> le chiese Yunoki con i suoi soliti modi da gentiluomo. Lei annuì. Kazuki la guardò sorridendo. << Ho sentito che ti sei esercitata parecchio oggi. >>
<< Sì, voglio migliorare sempre di più. >> disse imabarazzata e il sorriso di Kazuki si espanse. Com’era bella Kahoko… Ormai aveva ammesso da almeno tre mesi che gli piaceva, ma non aveva idea di cosa provava lei.
Al suo fianco, Yunoki cominciò a scusarsi: << Mi dispiace, ma devo tornare presto, mia nonna vuole assolutamente vedermi. >> si congedò il ragazzo dai lunghi capelli viola e gli altri due sorrisero. << Tranquillo, Yunoki! >> lo tranquillizzò Kazuki.
Quando poi il senpai se ne fu andato, il ragazzo si rivolse a lei. << Ti accompagno a casa? >> e lei sorrise internamente, segretamente contenta di quella proposta. << Sì, grazie, mi farebbe molto piacere! >>
Accorgendosi poi della veemenza che aveva messo in quella frase, distolse lo sguardo imbarazzata e cominciò ad avviarsi sotto lo sguardo confuso del senpai.
Kazuki le si affiancò e camminarono in silenzio
“ Oddio, che stupida che sono… Penserà che sono una di quelle ragazzette che pensano con gli ormoni anziché col cervello… Dovevo accettare con calma, non quasi urlargli contro! “ Pensava Kahoko in preda a un imbarazzo totale.
Intanto Hihara la guardava di sott’ecchi. “ Chissà cos’ha… E’ sempre così pensierosa… Sembra ci sia sempre qualcosa che la preoccupa… Come vorrei cancellare quell’espressione imbronciata con un ba… ALT! STOP! Ma che cavolo pensi, Kazuki?!” Si rimproverò mentalmente arrossendo di vergogna. Come poteva fare pensieri simili? Era forse diventato un maniaco?
Erano ormai arrivati davanti alla casa della ragazza.
<< Bene… >> cominciò lei titubante; le dispiaceva doverlo già salutare… << Ci vediamo domani, grazie per avermi accompagnato, Hihara-senpai! >> Lo ringraziò sorridendo.
Kazuki arrossì leggermente mormorando un incomprensibile: << D- Di n-niente… >>
Puntò il suo sguardo negli occhi della ragazza che, sorpresa dalla profondità che leggeva negli occhi del senpai, si immobilizzò.
Kazuki si chinò e sfiorò la guancia della ragazza con un bacio leggiero.
<< Buonanotte… Kahoko* >> sussurrò contro il suo orecchio e la ragazza spalancò gli occhi, sorpresa e continuò a fissarlo come un ebete mentre il ragazzo correva via.
Entrò in casa come un automa e, salutando la madre, si rifugiò in camera sua, mentre le gambe le cedevano, facendola sedere in terra e si toccò la guancia.
Un bacio… Hihara le aveva dato un bacio! Certo, era sempre un bacio sulla guancia, però… Aveva fatto il suo effetto… Aveva il cuore che non smetteva di battere come un tamburo.
Senza accorgersene, le sue labbra si schiusero in un sorriso dolce.

* Kahoko = In Giappone si usa rivolgersi alle persone col loro nome solo in forma intima

CONTINUA…
   
 
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