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Autore: whitebutterfly94    18/07/2010    4 recensioni
Quando qualcuno di caro che abbiamo amato se ne va, lascia in noi una parte di sè a completarci... perchè una parte di noi se ne è andata con lei... Ma cosa capita quando a stare per lasciarci è la persona che abbiamo amato più della nostra stessa vita?
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Questa è la mia prima one-shot su Ron/Hermione… Amo, anzi, adoro questa coppia, ma per una volta ho voluto immaginare un finale leggermente.. diverso per loro… Che dire..?? Leggete e recensite! Ogni critica è accettata, purchè sia costruttiva e non una semplice offesa. Grazie a tutti.

p.s. la canzone è [ I’ll carry you home – James Blunt ] = D

Whitebutterfly94

*

La notte inoltrata, con la sua coltre di buio, faceva da tremante palcoscenico ad una luna troppo codarda per brillare intensa, a stelle deboli e fiacche, ad anime perdute, scomparse, dimenticate, ad un’anima che stava esalando l’ultimo respiro, e ad un cuore che, a poco a poco, si stava  frantumando in mille schegge sanguinanti.

“Trouble is her only friend and he’s back again
Makes her body o
lder than it really is…”

Non voleva guardarla, semplicemente non poteva. Tante, troppe volte si era perso in quei grandi occhi nocciola… durante le giornate spensierate a correre nel parco davanti alla scuola, nei frequenti ed intensi giochi di sguardi durante le lezioni della professoressa McGranitt, durante le litigate furenti che parevano non avere mai fine, nei suoi sogni più segreti ed intimi..

Non poteva guardarla dritta in viso... Non ora, non ora che le lacrime stavano scendendo copiose dai suoi occhi, gonfi di pianto. Non ora che i suoi singhiozzi lo facevano sussultare incontrollabile, non ora che ogni flebile respiro di lei era una coltellata dritta al cuore.

“And she says it’s high time she went away
No ones got much to say in this town
Trouble is the only way is down, down, down… “

“R.. Ron..” il petto di lei tremava convulso dallo spasimo e dalla voglia di formulare quell’unica parola, quell’unico nome, quel nome che per lei era tutto, era sempre stato tutto.. Ma la voce, debole e un poco acuta, non aveva perso la sua fierezza di un tempo, la fierezza di una vera grifondoro.

“As strong as you were
Tender you go
I’m watching you breathing
For the last time
A song for your heart
But when it is quiet
I know what it means
And I’ll carry you home
I’ll carry you home “

“Herm.. sono qui. Sono qui, amore. Sono qui” la mano di Ron cercò tastoni quella di lei, al di sotto delle pesanti coltri del letto dell’infermeria, e la intrecciò, fredda e inerte, nella sua. Niente era mai stato più straziante di quel momento. Hermione, la sua dolce, amata Hermione se ne stava andando per sempre, una manciata di minuti e sarebbe finito tutto… Era questa la verità, l’orribile e cruda verità. Ed egli era padrone di mentire a sé stesso, di dirsi che presto sarebbe guarita, che i violenti morsi ed il veleno di Nagini non avrebbero fatto effetto su un corpo così bello tanto da ucciderla.. Che di lì a poco avrebbe potuto riabbracciarla, baciarla, accarezzarle i folti capelli bruni, respirarne il delicato profumo, ridere con lei, amarla fino alla fine dei tempi. Poteva urlare fino a seccare la gola, ridere convulsamente fino a impazzire del tutto, mordersi violentemente le labbra sino a farle sanguinare, lacerarsi ferocemente la pelle con le unghie fino a lasciarne i segni ma niente, niente avrebbe potuto cambiare la realtà, nulla avrebbe potuto riportarla indietro, ai tempi in cui l’unica preoccupazione erano le ore di lezione del professor Piton.  Ed ora se ne stava lì, seduto su una seggiola di ferro, impotente, accanto a quel corpo che stava disperatamente lottando per guadagnare attimi di vita, aria pura da inspirare, linfa essenziale.

“If she had wings she would fly away
And another day God will give her some “

Perfino con gli occhi chiusi, i denti serrati e la mente vuota, Ron riusciva suo malgrado a rivivere gli ultimi vibranti istanti prima del buio. Poteva rivedere gli ultimi momenti di lotta, il corpo di Harry cadere senza vita accanto a sé, gli occhi verdi sbarrati dalla morte improvvisa e violenta, poteva sentire scorrere nelle sue membra  il dolore, cocente come una fiamma incandescente… poteva rivivere l’incredibile voglia di vendetta per la perdita di Ginny, di Fred, Hagrid, Seamus, Dean, Colin… e con un ultimo spasimo di memoria poteva udire, nitido e chiaro, l’urlo straziante di Hermione provenire da un punto imprecisato sopra di lui, per poi vederla scaraventata a terra supina, esanime, una larga pozza di sangue scuro che si allargava sotto la sua schiena, Nagini che serpeggiava lontano, poco distante da lui. Poteva riuscire a sentire il rumore sordo del cuore spezzarglisi in due in un sol colpo, il suono ridondante di voci attutite dall’incredulità, tutte attorno a lui, due grosse mani che lo tiravano in piedi e che sistemavano Hermione su una barella, la sorpresa nel vedere che le sue gambe, pur tremando, riuscivano ancora a reggerlo.

‘No, ti prego… anche lei no… tutto, tutto ma lei no”

Madama Chips era stata fin troppo chiara chiara: Hermione non avrebbe passato la notte. Le ferite infertegli da Nagini erano troppo profonde e irregolari per poterle curare, ed il veleno, potente, veloce e micidiale, era già entrato in circolo da molto tempo, ed ogni antidoto si sarebbe rivelato inefficace e molto, molto doloroso. Da quel momento, il tempo pareva, insieme, essersi fermato e procedere più velocemente. Ormai, Ron aveva perso il conto delle ore… Aveva perso il conto del tempo da cui era seduto, fermo e rigido, su quella seggiola, ad accarezzare la mano della sua Hermione.

“Ron.. N..non voglio morire.. Ho paura.. Per.. per favore.. dimmi che non morirò.. Dimmi che saremo.. che .. saremo ancora io.. io e..”

Quanta paura in quelle parole.. Quanta voglia di vivere, timore di non riuscire a farcela… terrore di dover perdere tutte le gioie a cui poteva essere destinata… Il matrimonio con l’uomo che amava, dei figli, una vita lunga e felice, un tramonto in riva al mare, un cielo azzurro in cui perdersi con la fantasia…

“As strong as you were
Tender you go
I’m watching you breathing for the last time
A song for your heart
But when it is quiet
I know what it means I’ll carry you home
I’ll carry you home “

“Te lo prometto, amore.. te lo prometto, saremo ancora io e te, non potrei mai abbandonarti, sono qui.. ma ora riposa, riposa.. vedrai che presto starai meglio.”

Bugie, solo bugie. Bugie troppo grandi per il suo cuore gonfio di dolore e pulsante di amore… D’altrende, come poteva dirglielo? Come poteva dirle che erano tutti morti, morti cercando di difendere una Hogwarts ormai caduta? Che loro due erano gli unici Grifondoro fra i pochi sopravvissuti? Come poteva dirle che stava morendo lentamente, e la sua stessa anima con lei? Come poteva raccontarle tutto? Perfino le sue carezze tradivano le emozioni che portava dentro, le terribili verità, la voglia di morire al posto suo… Poteva solo sperare che Hermione non ne percepisse la vibrante essenza…

“And they’re all born pretty
in New York City tonight
and someone’s little girl
was taken from the world tonight
under the Stars and Stripes “

Ed ecco che, con un sussulto, Ron si accorse che il respiro di lei si era fatto, fra gli spasmi, più irregolare…

“As strong as you were
Tender you go “

Mentre le lacrime scendevano copiose ed inarrestabili, solcandogli il viso come ferite brucianti, egli si rese conto che era arrivato il momento di lasciarla andare. Che era giunta l’ora di dirle addio.

“I’m watching you breathing for the last time”

Ma la mente di Hermione stava continuando a lottare, inesorabile, contro la Morte, che lentamente la stava trascinando con lei, mentre il suo corpo, sempre più freddo, ormai vi si stava abbandonando completamente. Il suo petto, scosso da tremori, si alzava e si abbassava velocemente, con scatti brevi e difficoltosi… La piccola bocca aperta e protesa verso l’alto, come pronta a ricevere quell’aria alla quale i suoi polmoni spossati negavano sfiniti l’accesso, gli occhi chiusi e stretti, le mani strette debolmente al lenzuolo del letto. 

“A song for your heart
But when it is quiet
I know what it means… “

“Hermione, amore.. Ti prego.. Amore ascolta, è ora di andare… Lo so che non vuoi, che vorresti continuare a vivere con me, che vorresti semplicemente poter respirare di nuovo l’aria fresca della sera, ma credimi se ti dico che presto starai meglio… Però, ora devi lasciarti andare…” Mentre pronunciava queste parole, si costrinse a guardarla un’ultima volta in viso… Era bellissima… Comunque bellissima, seppur sudata e coi capelli madidi attaccati alla fronte, seppur scossa da tremori, seppur stesse morendo… Era bellissima, bellissima, e Ron sapeva non avrebbe mai finito di stupirsi della sua purezza.

“Perciò, amore, lasciati andare… Io sono qui, e sarò qui per sempre, non potrei mai lasciarti andare, perché ti amo… Ti amo più di me stesso,  più della mia vita, ed ora vai, senza paura, fiera come sei sempre stata… Non scordarti nemmeno per un minuto chi sei: una bellissima, fiera e coraggiosa ragazza, l’amore della mia vita… Procedi sicura, avanza sapendo che sarò sempre vicino a te… E’ tutto ok, Herm.. Saremo ancora io e te… E’ tutto ok… E’ semplicemente ora di andare, ora…” mormorò, con un ultimo sforzò di voce.

“… and I’ll carry you home “

Tutto ad un tratto, la mano di Hermione strinse più forte quella di lui, ed il suo petto cominciò a muoversi più piano, più incerto, ma meno scosso e tremante. Stava lasciando andare…  Il respiro, prima veloce e breve, divenne mano a mano più calmo, si fece più lento, si arrestò ….

“As strong as you were
Tender you go
I’m watching you breathing for the last time
A song for your heart
But when it is quiet
I know what it means
And I’ll carry you home

I’ll carry you home “

“Te lo prometto, amore… Saremo per sempre io e te”

  
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