Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Maria Sole Cullen    18/07/2010    1 recensioni
Cosa c'è dopo la frase- e continuammo a occuparci beati di quella piccola parte, ma perfetta, della nostra eternità-? Possibile che la storia finisca li?. Tutte le cose lasciate in sospeso qui avranno risposta.
(Ogni bacio della mia nuova vita mi faceva tornare in mente quelli leggeri e accorti della mia precedente esistenza. Una delle cose che ricordavo con più chiarezza era l’atroce sofferenza che provava Edward ogni volta che mi sfiorava. Immaginai il veleno sgorgargli dalla bocca a pochi centimetri dalle mie labbra calde e morbide, il desiderio devastante di sentire il liquido denso e caldo bagnarli le labbra lasciando un aroma che solo il mio sangue poteva dargli. La confusione che provava doveva essere tremenda quando la sua mente imponeva alle labbra di allontanarsi dalle mie per non mettermi in pericolo. Il pensiero mi fece quasi venire sete e mi avvinghiai ancora di più a lui pensando che adesso non doveva più soffrire. Edward sorrise compiaciuto.
questo è solo una assaggio, andate a curiosare.
(è la mia prima ff quindi siate clementi)- Lasciate recensioni-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ululati strazianti

 

Non era un normale ululato,era un suono agghiacciante, straziante. Un urlo di dolore.

Jake guaiva in lontananza arso dalla disperazione.

Non sembrava in cerca di aiuto ma solo desideroso di sfogarsi.

Il dolore che provava era contagioso, mi sentì subito male.

Fissai Edward terrorizzata.

“che cosa… che cosa è successo, sta male, è ferito”mi mise una mano sulla bocca.

“Non so, non riesco a sentirlo, è troppo lontano.” Sembrava teso.

Carisle mi fu subito vicino.

“Cosa succede a Jacob’” chiese preoccupato.

“Sembra disperato” Intervenne Alice.

Jasper le fu acanto e le cinse la vita.

“Tu puoi anche non sentirlo Edward, ma io si, è completamente logorato dal dolore”. disse.

Un altro ululato agghiacciante spezzò il silenzio. Urlai in preda all’ansia.

“Non…non c’è la faccio, io devo andare non posso……… io non posso permettere… Jake “

Mi precipitai fuori e iniziai la corsa seguendo la scia di Jake ma non servì molto. I guaiti e le urla facevano da traccia perfetta. Non mi fermai a vedere se Edward o il resto della famiglia mi avesse seguita, volevo solo andare a soccorrere Jacob, dagli ululati sembrava stare davvero male.

Poi mi venne in mente che insieme a lui c’era mia figlia. Accelerai cercando di trattenere i miei pensieri.

Lo trovai in forma di lupo accasciato a terra, sembrava morto.

Guaiva disperato, come se lo avessero torturato.

Cercò di alzarsi da terra. Prima una zampa, poi l’altra, si tirò su a forza, tremante ma appena si mise in piedi vacillò e si accasciò sul suolo di peso. Ululò ancora di dolore.

Corsi da lui e mi sedetti.

“Jake, cosa diamine ti è successo”Gridai. “Che ti hanno fatto,che cosa………” Sentì un liquido denso scendermi lungo il braccio. Alzai la mano che fino a pochi secondi prima era appoggiata sulla sua pelliccia. Il suo sangue aveva creato una pozza tra le felci. 

Avevo la voce tremante.

“J-Jak-ke”sussurrai guardandolo negli occhi, anche quelli pieni di disperazione.

Ululò ancora e con una zampata mi spinse via facendomi sbattere contro un albero a trenta metri di distanza.

Edward mi corse in contro, con lo sguardo in preda al dolore, la copia esatta di quello di Jacob.

Tutta la famiglia mi aveva seguita fino a li, compreso Demetri.

Non me la presi con lui per avermi catapultato su quell’albero, mi girai verso Edward.

“Hei, cos’ hai tu, cosa ha Jake?”

Non mi rispose per qualche istante.

“Lei non, lei non c’è, lei è……” Il lupo ululò ancora.

Improvvisamente mi accorsi di una persona che mancava all’appello.

Renesmee doveva essere con Jacob, perhè non era li?

“Lui non sta male per la frattura, lui sta male perché lei non c’è, lei è stata……”Fece Edward senza concludere

“Quale frattura, chi è che non c’è?”Lui non rispose, cadde a terra, in ginocchio.

“Heii”Urlai disperata, scotendolo più forte che potevo.

“Bella, Renesmee è stata rapita”.

Ed eccolo, l’ululato più agghiacciante che avessi mai sentito, molto più dei precedenti.

In quel momento avrei tanto voluto poter piangere, gli occhi gonfi e pesti all’assenza delle lacrime bruciavano, ma mai quanto la ferita che mi si era aperta in quel momento dentro al petto.

Mi sedetti a terra e portai le mani alla gola, mi mancava l’aria nonostante non ne avessi bisogno per vivere, ma quella che mi era stata sottratta era essenziale, come se un pezzo di me fosse tornato umano.

Dopo qualche minuto mi avvicinai a Jake strisciando sui gomiti che intanto continuava a guaire. Mi stesi accanto a lui poggiando la testa sulla sua spalla ma questa volta non mi respinse. Affondai il viso nella sua pelliccia e intravidi una scena che mi diede un po’ di coraggio.

Nessuno osò aprire bocca, erano tutti occupati a consolarsi.

Carlisle passava la mano tra i capelli di sua moglie sussurrandole parole all’orecchio.

Alice era in braccio a Jasper con gli occhi spalancati e desiderosi di piangere come i miei.

Persino Demetri stava dando delle pacche sulla spalla a Emmet.

L’espressione che mi fece più paura però fu quella di Rosalie. I suoi occhi erano spenti, vuoti, le braccia strette al ventre come se anche quello adesso fosse un po’ più vuoto, il viso coperto dai capelli biondi e i denti bianchissimi e scoperti.

Non mi andava più di vedere quella scena. Mi strsi a Jacob e chiusi gli occhi, avevo un assoluto bisogno di piangere mia figlia.

 

 

 

 

Non so con precisione quanto tempo passò, ne come feci a passare quella notte senza morire lacerata dal dolore.

Ma perché tutti si comportavano come se Renesmee fosse morta?

Non era stata solo rapita?

Ero certa, però che ci fosse qualcos’altro. Se Renesmee fosse stata solamente rapita Jacob non l’avrebbe forse cercata all’infinito? Poi mi ricordai del sangue che zampillava dal torace, del suo tentativo fallito di alzarsi e delle parole di Edward: “Lui non sta male per la frattura, lui sta male perché lei non c’è”

Quindi Jake aveva una frattura, ecco perché non era corso dietro a Renesmee. C’era ancora speranza di ritrovarla.

Raccolsi la forza per aprire gli occhi e tornare alla realtà.  

La vista era coperta dal pelo di Jacob. Rimasi qualche secondo in quella posizione, sospirai. Sentii due braccia solide afferrarmi per le spalle.

“Heii amore” Edward sussurrò nel suo poco riuscito tentativo di nascondere il dolore. Jake stava dormendo, quindi cercai di non svegliarlo. Che fortuna che aveva, riuscire a sfuggire a quel dolore almeno per un attimo. Guardai il suo sangue incrostato sulla mia maglietta.

Mi sedetti a terra, sorretta da mio marito.

“Non devi fingere davanti a me, non serve”dissi appoggiando una mano sul suo viso.

“Voglio farti sentire meglio” mi fissava con sguardo tenero.

“Fatica sprecata” dissi cercando di non offenderlo. “ma infondo basta cercarla no? Cerchiamo la sua scia, dovrà pur essere da qualche parte”parlavo come una mitragliatrice, senza fermarmi, aspettando che nello sguardo di Edward apparisse anche una singola ombra della speranza che provavo mentre pronunciavo quelle frasi.

“Bella” disse lui lentamente, cercando di trovare le parole “non ha lasciato tracce. Sappiamo solo che è stata una donna, non c’è una scia, una  qualche prova. Ha ferito Jacob e se n’è andata portando con se anche Nessie, Persino Demetri ha detto che è impossibile trovare la traccia della donna”

Gli tappai la bocca.

“Senti , Edward Cullen, io non posso vivere senza mia figlia. Tu ti vuoi arrendere solo perché non riusciamo a trovare la scia della donna? Allora la cerco da sola, ho l’eternità davanti”

Mi alzai con decisione e Edward mi bloccò.

“No Bella, non hai l’eternità, chiunque abbia rapito Renesmee lo ha fatto con l’intensione di ……… ucciderla.

Che senso avrebbe senò?”

L’entusiasmo mi abbandonò ancora.

“Magari l’hanno rapita solo perché lei non è normale, perché è un ibrido, magari volevano scoprire qualcosa?

“Non sarebbe stato più semplice crearne un altro?”

Non volevo credere alle sue parole, mi rifiutai di ascoltare.

Poi mi accorsi che tutti erano spariti. Come avevo fatto a non accorgermene? Naturalmente quella notte non stavo dormendo, non potevo, anche se nulla mia vrebbe fatto più felice in quel momento, avevo semplicemente gli occhi chiusi per staccarmi un attimo dal resto del mondo.

Guardai Jake, anche nel sonno sembrava soffrire. La ferita si era chiusa ma il sangue nero era incrostato al terreno.

“La frattura è abbastanza grave, ma non se ne è preoccupato nemmeno per un secondo, ha pensato tutta la notte ad un modo per suicidarsi,sai per i licantropi è difficile”disse Edward accorgendosi di dove era diretta la mia attenzione. “E credo che adesso sarà un vero guaio perche le ossa si sono riattaccate in maniera sbagliata. Non vuole ritrasformarsi, è più facile sopportare il dolore da lupo,ti ricordi quando ………… o non fa niente.”

Sapevo a cosa si riferiva, quando io avevo scelto Edward al posto suo e lui si era rintanato nella sua forma animale per mesi e mesi.

 Ma adesso era molto peggio. Lui prima mi amava, mi amava e basta. Ma Renesmee per lui era molto di più, era tutto.

“Carlisle però deve visitarlo, si dovrà trasformare per forza”

Improvvisamente l’enorme lupo accasciato a terra si svegliò e senza avere il tempo di rendermene conto, provò ad alzarsi, poi però guaì a causa del dolore alla zampa.

“Fermo, stai fermo Jake” Mi avvicinai a lui e lo aiutai a ristendersi.

“Calmo, la ritroveremo” Gli accarezzai il pelo all’altezza della testa.

“Ma devi trasformarti e farti vedere da Carlisle, le fratture non guariscono da sole”

Lui mi fissò.

“ok forse si ma devi farti vedere lo stesso” sorrisi, non credevo di poterlo ancora fare. Lui si riaccasciò al suolo.

“Ti prometto che la cercheremo, neanche io posso vivere senza di lei, domani stesso se starai meglio partiremo per cercarla”

Ma non partimmo l’indomani, e nemmeno il giorno dopo. Era passata una settimana e ripetevamo per la centesima volta le poche cose che sapevamo.

“Ve lo detto, non ricordo niente. Ero li vicino a lei, poi tutto è diventato nero, ho sentito un dolore lancinante alla gamba e dopo qualche minuto mi sono risvegliato tra le urla di Renesmee in lontananza e il sorriso perfido della donna davanti a me. Poi è ridiventato tutto buio.”

Jacob era stufo di ripetere ancora quella storia, voleva andare a cercarla, tutti volevano andare a cercarla ma non sapevamo da dove cominciare, non avevamo nessuna traccia da seguire, nessun indizio,nonostante avessimo rovistato tra i ricordi di Jake un milione di volte.

“Iniziamo a considerare chi avrebbe interesse a rapire Renesmee”Disse Carlisle.

Cercavo di ragionare ma a me venivano in mente solo loro: I volturi.

“Io lo ripeto”fece Demetri. “Non so se possiamo dichiarare innocenti i volturi. È vero, stanno lavorando a un progetto importante ma questo non vuol dire che non possono trovare il tempo per rovinare la vita ai Cullen.

Jake sbuffò, Il discorso aveva preso la stessa piega del giorno prima. Prese le stampelle da accanto al divano e uscì da casa. A quanto pare Carlisle dopo averlo visitato, aveva trovato la frattura estremamente grave quindi lo aveva costretto a ingessarsi la gamba, ma si trattava solo di qualche giorno, aveva la fortuna di guarire in fretta, almeno la gamba, il cuore era un'altra storia.

Mi alzai anche io e mi precipitai fuori. Jacob era seduto sui gradini, mi sedetti vicino a lui.

Piangeva, ma senza fare rumore, era un pianto intimo, privato e probabilmente, molto doloroso.

Gli scompigliai i capelli.

“Jake ti ho promesso che andremo a cercarla, ma andare adesso non risolverebbe le cose. Sarebbe solo uno spreco di forze girare a vuoto senza una meta.”

“lo so”disse mordendosi le labbra. “è solo che mi sento impotente, incapace di fare qualsiasi cosa, grazie anche a questo coso” e si diede un pugno sul gesso.”Mi chiedo in continuazione se avessi potuto fare qualcosa in quel momento, se avessi  potuto proteggerla e mi sento terribilmente in colpa, ma la cosa peggiore è che sto perdendo le speranze e io vivo di speranze. Se spariscono quelle, sparisce anche la mia vita. Sai,a volte credo che dovremmo lasciar perdere.”

Rimasi a bocca aperta e con tutte le mie forze gli diedi uno schiaffo in faccia.

Lui si mise una mano in viso e mi guardò spaventato.

“Jacob Black, tu non devi nemmeno pensare una cosa del genere, Noi cercheremo Nessie e la troveremo e non provare a toglierti la vita perché dovunque lei sia e l’ultima cosa che vorrebbe e anche io non lo sopporterei.”

Mi colse di sorpresa e mi abbracciò

“Grazie Bella. In realtà sei tu che mi dai la speranza, è grazie a te se non sono ancora impazzito.”

Risposi all’abbraccio, lo strinsi forte ignorando la puzza.

“ti volevo chiedere scusa per averti fatto volare su quell’albero la settimana scorsa, non cel’avevo con te”

“e io per lo schiaffo di poco fa. Heii, nessuna battuta su quanto puzzo oggi?” feci.

Lui sorrise. In realtà mi piace il tuo odore. Non fraintendermi, puzzi sempre, ma hai conservato un po’ di odore di quando eri umana, ed è uguale a quello di Nessie, solo che adesso il tuo è mischiato al fetore dei vampiri. Meno male che Renesmee non ha preso l’odore da Edward.”

Ecco il risultato che volevo, gli occhi di Jake stavano diventando più vivi, non erano vuoti come il giorno prima. La sua dose di speranza stava crescendo.

La porta di casa si aprì e ne usci Rosalie.

Jacob si girò.

“Fantastico”fece ironicamente .“è arrivata Rose. Senti non sono in vena ne di scherzi ne di battutacce, ti prego”

“aspetta” disse lei “ ti devo dire una cosa, so come ti senti”

“no ti sbagli, non lo sai”fece lui.

“ok,magari lo immagino soltanto, anche io sto male, malissimo,  le volevo un bene dell’anima e posso immaginare come sia per te, ti volevo dire che mi dispiace.”

“Perche dovete parlare tutti al passato”le volevo bene”perché adesso non gliene vuoi più? Lei e viva, aspetta noi che l’andiamo a salvare.”protestai.

Da dentro la casa sentii il brusio crescere, poi i tacchi a spillo di Alice si avvicinarono alla porta e lei spuntò fuori agitata.

“preparatevi, fra pochi minuti avremo una altra visita, l’ho appena visto.

______________________________________________________________________________________

Aspetto recensioni.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Maria Sole Cullen