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Autore: RobSten4ever    19/07/2010    2 recensioni
Due protagonisti, due vite che si incrociano.... lui: ventenne simpatico, dolce e amante della fotografia; lei: diciannovenne timida e introversa, dal passato difficile e doloroso, a donato la sua vita alla sua piccolina....
Se volete sapere come andrà a finire, seguitemi.....
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap.2

La settimana passò in fretta, ed arrivò il giorno tanto atteso…
Giò, ormai era diventata un fascio di nervi, non sapevo quanto cibo aveva cucinato, menomale che non lavorava da sola, aveva tre aiutanti davvero bravi.
Durante la settimana conobbi anche la sposa, veramente una bellissima ragazza, si chiamava Ilaria, venticinquenne dai grandi occhi scuri e capelli castani, lunghi e lisci. Per la prima volta avevo conversato con qualcuno senza problemi, non sapevo il perché, ma sentivo che di quella ragazza mi potevo fidare, oltretutto era simpatica e molto esuberante e solare, mi ricordava molto Maura, solo in versione bruna…
Comunque quella mattina mi svegliai molto presto, visto che dovevo presentarmi al ristorante alle otto, e preparare tutto per l’una e mezza… già sapevo che sarebbe stata una giornata veramente pesante, senza pensare che sarei dovuta stare troppo tempo lontana dalla mia cucciolotta. Inoltre avrei dovuto portare dei tacchi chilometrici, visto che Giò per quest’occasione ci aveva dato la divisa, per noi ragazze la più scomoda: camicietta bianca a manica corta, gonna che arrivava sopra al ginocchio a vita alta nera e scarpe lucide nere con tre lacci sul collo del piede. Chissà se sarei arrivata viva al ristorante!!
Non feci neanche in tempo a fare colazione, come al solito ero in ritardo, cosi dopo un veloce saluto a Bea, ancora assonnata, uscii di corsa e mi fiondai alla fermata dell’autobus, unico mezzo per me disposizione, non avevo ancora la patente, e in due anni non ero riuscita a prendere lezioni di guida.
Arrivai giusto in tempo, odiavo fare ritardo, soprattutto se a causarlo erano altri…
Comunque, appena entrai al ristorante, tutti si girarono verso di me e mi fissarono… “ cosa ho fatto?! “  pensai, intanto arrossii fino alla punta dei capelli, non mi piaceva essere al centro dell’attenzione. Amanda si avvicinò e poi esclamò << wow, giulia… sei uno schianto! >> e tutti gli altri la seguirono con altri complimenti. Mattia non la finiva di guardarmi, avevo notato già da un po’ che durante le poche volte che avevamo il turno insieme, mi fissava di nascosto, mi dava leggermente fastidio e mi sentivo in imbarazzo ogni volta che un ragazzo mi guardava, anche perché non mi ritenevo una bellezza da ammirare…
Dopo il breve momento imbarazzante, ci dedicammo al ricevimento: dovevamo apparecchiare le tavole, addobbare tutta la sala, che in parte era già stata fatta la sera prima e infine aspettare gli invitati.
Ok, era l’una e già non mi sentivo più i piedi… non sapevo se sarei mai arrivata a fine giornata di questo passo. Visto che dovevamo aspettare un’altra mezzora, decisi di uscire fuori e prendere un po’ d’aria: il giardino era bellissimo e grandissimo, ben curato, con una mini piscina, un mini parco giochi per bambini, e uno splendido panorama della montagna.
<< ehi, tutto bene? >> qualcuno aveva parlato alle mie spalle e riconoscendo la voce mi irrigidii… il mio unico pensiero era: io, lui, soli… e subito i ricordi tornarono a galla. Ingoiai con difficoltà il groppo che si era formato all’altezza della gola e faci un respiro profondo cercando di calmarmi: non è lui, non è lui.. Mi ripetevo e cosi riuscii a sussurrare un << si, sto bene… >> e poi scappai via. Tutti si erano accorti del mio problema di approccio con le persone di sesso maschile e cercavano di non esagerare per paura di una mia reazione, per questo gli ringraziavo.
Finalmente verso le due meno un quarto incominciarono ad arrivare i primi parenti degli sposi, non mi piaceva stare senza fare niente per troppo tempo, anche se non avremmo poi fatto tanto, visto che era un ricevimento a buffet, noi dovevamo solo servire da bere o portare le nuove portate… per ultimi arrivarono i due sposi: Marco era vestito di nero, con la camicia bianca, sembrava un’altra persona vestito cosi, più uomo. Ilaria era stupenda, il vestito era lungo con un piccolo strascico color bianco perla, aveva due manicucce finemente ricamate, come il bustino che stringeva fino alla vita e poi si apriva nella gonna ampia e il ricamo finiva con un pezzeto in verticale poco sopra la fine della gonna, era semplice ma perfetto per lei; sui capelli, raccolti morbidamente lasciando vedere i boccoli, c’era una piccola coroncina che dava il tocco finale al tutto. Appena mi vide subito si avvicinò e io le feci le mie sincere congratulazioni; esplodeva di felicità e non la finiva di parlare, ma stranamente non mi dava fastidio, anche lei mi fece i complimenti sul mio vestiario, anche se era da lavoro. Salutai anche Marco, riuscendo dopo tanto tempo ad avvicinarmi ad un uomo, ero stupita di me stessa, stavo facendo dei passi avanti.
Dopo le solite foto degli sposi nel giardino, finalmente dopo un brindisi, iniziò il buffet e in quel momento mi accorsi di lui…

 

 

I proprietari del ristorante:

 

Alfredo e Giovanna

 

 

I camerieri:

 

Amanda e Alessandra

  Marco,  Federico e Mattia

 

vastito da cameriera




Ilaria e il suo abito

  
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