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Autore: RobSten4ever    16/07/2010    5 recensioni
Due protagonisti, due vite che si incrociano.... lui: ventenne simpatico, dolce e amante della fotografia; lei: diciannovenne timida e introversa, dal passato difficile e doloroso, a donato la sua vita alla sua piccolina....
Se volete sapere come andrà a finire, seguitemi.....
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap. 1

driiiiiiiiiiin driiiiiiiiiiiiiin driiiiiiiiiiiii....
Un fastidioso suono mi stava tormentanto da un po'.....sbuffai e mi girai dal lato opposto in cui stavo....ma il suono non la smetteva....poi mi ricordai: La sveglia!
Mi alzai di colpo e la spensi..cavoli erano già le otto di mattina! Saltai giù dal letto e quasi non caddi, inciampando tra le coperte che durante la notte erano cadute a terra: tipico di me!
Una volta libera mi diressi in bagno...solo all'ora mi accorsi che in casa non volava una mosca...strano di solito c'era gia il putiferio...
Dopo il bagno mi recai nella piccola stanza di fronte la mia....aprii la porta e vidi una piccola testa castana nascondersi sotto le coperte.... oh, ma che briccona!
Mi avvicinai piano piano facendo finta di niente..<< Ehi...Bea, amore svegliati... >>  sussurrai una volta vicina...ma come previsto non rispose... la conoscevo troppo bene e quando c'era qualcosa che non voleva fare faceva cosi... << va bene...l'hai voluto tu.. >> incominciai a farle il solletico, solo cosi avrebbe ceduto...infatti: << nooo...mamy...femmati...il tolletico noooo... >> incominciò ad urlare e dimenarsi sotto le mie mani << oh allora eri sveglia.... e perchè non me lo hai detto prima..>> scherzai, interrompendo la mia tortura << dai su alziamoci, andiamo a fare colazione...che poi la mamma deve uscire... >> ed ecco che arrivò la sua rezione... i suoi occhi blu le si velarono e sporse il labbro inferiore, segno che si stava per mettere a piangere... << mamma devi per fozza uccire...non potto venire con te? >> disse e io le accarezzai una guancia...mi si stringeva il cuore quando faceva cosi, ma non potevo cedere, in tre anni non l'avevo mai lasciata sola, nemmeno un ora...ma avevo deciso di ricominciare a riprendere in mano la mia vita, avevo solo diciannove anni e avevo perso troppo, non che ne fossi pentita...la felicità e il bene di mia figlia prima di tutto..ma sentivo la necessità di ricominciare.
<< Bea...lo sai che non posso portarti con me...devo andare a lavorare...però ti prometto che torno presto, non ti accorgerai nemmeno che sono stata via...e poi sei fai la brava zia Maura potrà portarti da me....che ne dici.. >> lei ci pensò su, poi si buttò tra le mie braccia e sussurrò <<...ho fame! >> nascondendo il viso nell'incavo del mio collo, era estremamente mammona ed era anche giusto visto che aveva solo me. Intanto mi alzai e la portai in cucina dove vi trovai la mia coinquilina, nonchè migliore amica da sempre, ed è anche grazie a lei se sono riuscita ad andare avanti... << ehi buongiorno...dormito bene? >> chiede sorridente...ecco lei era cosi, sempre di buon umore, con il sorrido sulle labbra, non so come faceva; << 'giorno...piuttosto bene direi...tu? vedo bene... >> lei si gira verso di me e fà un sorriso a 3000 denti... << hai azzeccato....sono felice, ho finalmente conosciuto l'uomo della mia vita... >> disse sognante << addirittura... >> esclamai mentre misi Bea nel suo seggiolone... << ma che simpatica!...non vuol dire che se tu non credi nell'amore io ti debba appoggiare...xk io finalmente l'ho trovato... tu piuttosto datti da fare... >> mi rispose leggermente alterata, abbassai lo sguardo, era decisamente un argomento taboo per me quello dell'amore, avevo sofferto troppo ed ero cresciuta troppo in fretta per continuare a crederci... non risposi e finii di preparare la colazione all'unica persona a cui avevo donato tutto: il mio cuore e la mia vita.

<< Bea, amore della mamma...miraccomando fai la brava con la zia Maura e non fare i capricci...ti prometto che poi ti porto una cosa bella...ok? >> dissi a mia figlia poco prima di uscire di casa, come sempre era difficile staccarla dal mio collo... << ok mamy...pelò mi plometti che tonni pletto pletto... >> disse lei con lo sguardo da cucciolo << te lo prometto, amore...però ora devo andare..... mi dai un bacione? >> le risposi e lei prima mi fece un bellissimo sorrisone poi mi schioccò un grosso bacio sulla guancia... Dopo altri saluti riuscii ad uscire dall'appartamento in cui viviamo... lo avevamo da poco comprato, visto che ci eravamo trasferite a Perugia da circa un mese...avevo bisogno di cambiare aria, dove abitavamo prima c'erano troppi ricordi dolorosi che volevo a tutti i costi dimenticare. Io e la mia migliore amica abbiamo unito i nostri soldi, io ne avevo abbastanza in banca sia per lo studio che per vivere e Maura aveva anche quelli ricavati dai sui servizi fotografici, faceva la modella e qui ha trovato una bella università dove realizzare il suo sogno....io invece ho trovato lavoro in un ristorante molto carino, dove mi trovavo molto bene...

<< Ehi giulia, ben arrivata.... >> mi disse sorridendo il mio capo...era un uomo sulla cinquantina, veramente affascinante, molto socievole e premuroso, sapeva mettere a proprio agio chiunque, si chiamava Alfredo...poi c'era la moglie, una cuoca straordinaria, un po' rotondetta, di una dolcezza immensa e noi camerieri eravamo i figli che purtroppo non ha potuto avere, lei si chiamava Giovanna ma le piaceva essere chiamata Giò...di camerieri oltre a me ce n'erano altri e cinque: tre maschi e due femmine....  ancora non li conoscevo bene tutti, in quanto ero molto riservata e mi dedicavo esclusivamente al lavoro...però piano piano mi stavo aprendo con le due ragazze; una aveva 25 anni, con i capelli biondo cenere lunghi e mossi e gli occhi nocciola, veramante simpatica, si chiamava Amanda; l'altra invece, era più timida,aveva 21 anni e aveva i capelli rossi lunghi e lisci e gli occhi verdi, si chiamava Alessandra...per quanto riguardava i maschi..bhè cercavo di stare lontana da loro il più possibile, ogni volta che un ragazzo si avvicinava a me e mi sfiorava i brutti ricordi ritornavano a galla e inevitabilmente andavo in panico...per questo gia da durante la gravidanza sono andata da una psicologa che mi ha aiutato molto....comunque sapevo solo i loro nomi: il più grande dei tre aveva 27 anni, si chiamava Marco, aveva i capelli castani e gli occhi verdi; un altro aveva 23 anni e si chiamava Federico, aveva i capelli castani e gli occhi marrone verdi; in fine c'era Mattia 22 anni, capelli mossi neri e occhi castani.... erano tutti e tre dei bravi ragazzi, Marco si stava per sposare, infatti Giò non faceva che pensare al matrimonio visto che dovrà cucinare per il ricevimento... mancava solo una settimana; mentre Federico e Alessandra stavano insieme dal tempo delle medie e non si erano mai lasciati, volevano andare a vivere insieme....

Finii il mio turno, tornai subito a casa, non vedevo l'ora di riabbracciare mia figlia.... infatti un piccolo tornado si avventò su di me appena misi il piede dentro l'appartamento << Mammaaaa.... >> urlò mia figlia saltandomi in braccio,attaccandosi al mio collo stile koala << amore mio....mi sei mancata tanto >> le dissi baciandole le guanciotte rosee << .
anche tu, tanto tanto.. >> rispose << allora...hai fatto la brava con la zia? >> le domandai, intanto dal salotto era sbucata maura << sisi...sono stata blavissimissima >> disse Bea con un sorrisone e poi continuò << ora però me lo dai il legalino che mi avevi plomesso.. >> e mise su il suo solito sguardo da cucciolo indifeso che mi faceva sempre sciogliere...era furba e non si faceva scappare niente << si, è nella borsa... >> non finii di parlare che subito scese dalle mie braccia e prese la mia borsa che, nel frattempo avevo posato su una sedia....<< grazie mamma.... >> mi disse quando trovò ciò che le avevo comprato, non era altro che una scatola di baci perugina.... ci andava matta e qualche volta gliela compravo per farla felice e sapeva che ne doveva mangiare uno al giorno sennò poi troppo cioccolato le avrebbe fatto male...aveva solo tre anni e mezzo ma era già molto intelligente
Passammo il resto della giornata a giocare e chiacchierare finchè, stanca non si addormentò tra le mie braccia...





 

 

Giulia e Beatrice

 

  
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