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Autore: Shakta    19/07/2010    2 recensioni
questa è la storia di un barbaro, animato dal fuoco della vendetta e di un ladro, coinvolto in un intrigo più grande di lui. Dalle loro azioni dipenderà il futuro del Regno di Ellicav. In questa storia di decadenza e corruzione, bene e male vengono trasfigurati dal potere sino a diventare indiscernibili dalla violenza e dalla pace.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'incontro capitolo 7

L'incontro




Sarevok e Nick stavano per giungere alla città di Altaria. Il loro viaggio di ritorno dal maniero di Lord Dhoul era stato per Nick estremamente faticoso e decisamente troppo silenzioso. Lui era un chiacchierone nato, curioso ai limiti dell'invadenza e soprattutto abituato a essere il centro dell'attenzione, il miele così gustoso che non se ne poteva fare a meno, né avere mai abbastanza. Si era perciò aspettato di intavolare molte conversazioni con quel guerriero dallo sguardo truce e assente che lo aveva salvato da orribili torture e aveva già pronte tantissime storie da raccontargli durante i tre giorni del tragitto. E invece niente di tutto questo era accaduto: alle domande che poneva, spesso non gli giungeva alcuna risposta e inoltre, quando cercava di parlare di sé, si accorgeva di stare parlando da solo, poiché l'altro era sempre due passi avanti a lui e concedeva misere e laconiche risposte. Perciò rimase stupito quando, oltrepassate le alte e bianche mura della città, Sarevok interruppe il suo silenzio.
Cosa sai di questi Corvi?” chiese a bruciapelo.
Un po' di cose” temporeggiò, volendogli restituire l'asciuttezza. Il guerriero si girò verso di lui e lo fissò. Un tremito attraversò le sue membra.
Dimmi quello che sai” gli ripeté.
Va bene, ma prima raggiungiamo la taverna di mio padre. È meglio parlarne davanti ad un piatto di carne, no? E sentirai le polpette di zia Berth! Che bontà, ho già l'acquolina in bocca! Sapessi come riesce a...” ma poi si interruppe, accortosi che il compagno non lo stava più a sentire.

Burrich era ormai al culmine della preoccupazione. Il suo ragazzo mancava da casa da più di una settimana, non aveva idea di dove potesse essere e il misero biglietto lasciatogli recava semplicemente scritto: “Padre vado al villaggio di Wiston per qualche giorno”. Inoltre non sapevano niente neanche Irv e Claire, i due amici più cari di Nick, arrivati in taverna da poco, e che anzi erano in ansia quasi quanto lui. Per far star tranquille le due zie, si era inventato una commissione per cui aveva dovuto mandare l'amato nipote in una cittadina vicina. Si diede dello stupido perché avrebbe dovuto insistere maggiormente nel farsi dare spiegazioni, avendo intuito che stesse tramando qualcosa, senza trattenersi, come faceva di solito, per non fare la figura del genitore apprensivo, quale purtroppo era. Fu quindi enorme il suo sollievo quando, in quella fredda sera, vide Nick entrare nella Locanda del Gallo, stanco e provato, ma fortunatamente vivo e vegeto. Con lui era un altro giovane uomo più alto e prestante, che riconobbe essere colui che, pochi giorni prima, gli aveva chiesto di Lord Dhoul.
Figlio mio!” corse ad abbracciarlo.
Padre!” lo salutò raggiante e un po' imbarazzato.
Ma dove ti sei cacciato?”
È una storia lunga – ammiccò sedendosi ad un tavolo – ora perché non offri qualcosa da bere e mangiare a me e al mio amico? Siamo molto stanchi ed affamati!”
Sì certo! Berth! - chiamò a gran voce – è tornato Nick! Prepara le tue polpette!”
Il ragazzo sorrise al compare guerriero che si era intanto seduto e che non lo ricambiò minimamente. Stava per rimproverarlo quando una voce femminile lo prevenne chiamandolo incerta

Nick ciao”
Si voltò e vide il paffuto corpo di Claire avvicinarglisi.

Claire! - si alzò per abbracciarla facendola arrossire completamente – come stai? Cosa fai da queste parti?”
Ero preoccupata per te e ho pensato di venire a chiedere informazioni a Burrich” spiegò lei fissando un punto del pavimento diventato improvvisamente di estremo interesse.
Ma non ti devi preoccupare per me! Sai che niente può nuocermi, sono invincibile!”
Sì beh, comunque, stai bene vero?” gli chiese notando due piccole ferite sul collo.
Benissimo! Ma dov'è tuo fratello? Il bardo più veloce del Reame?”
Irv arrancò sino al tavolo zoppicando leggermente.

La finirai una buona volta di prendermi in giro?”
Forse – rispose zoppicando a sua volta verso l'amico – quando tu la finirai di zoppicare!”
Non sei divertente. In che guaio ti sei cacciato?” domandò poi sottovoce.
Poi ti racconto – replicò sullo stesso tono per poi salire su una sedia e proclamare a gran voce attirando l'attenzione della folla – Signori, un attimo di attenzione! Ho l'onore di presentarvi un guerriero potentissimo e invincibile che ha viaggiato con me per alcuni giorni e che mi ha salvato la vita. Ecco a voi Sarevok!”
Gli avventori si produssero in un caloroso applauso, ma Sarevok sembrò infastidito da tutta quell'attenzione e si limitò a scuotere una mano in gesto di saluto, mentre con l'altra afferrò Nick per la camicia, facendolo scendere.

Cosa ti salta in testa bamboccio?” sibilò tra i denti senza mollare la presa.
Volevo solo presentarti alla gente” si scusò.
Non mi interessa essere conosciuto e soprattutto non mi interessa la gente. Parlami dei Corvi. Questo mi interessa” concluse lasciandolo.
Va bene, va bene. Ti farò raccontare da Burrich, che ne sa sicuramente di più. Eccolo sta arrivando.”
Il gioioso oste si stava infatti avvicinando con le prelibate pietanze.

Sarà meglio che tu vada a salutare le tue zie - ammonì il figlio – O altrimenti le senti poi.”
D'accordo. Dopo mangiato vado”
Io ho bisogno di avere delle informazioni” intervenne asciutto Sarevok.
Sì ragazzo - rispose l'oste – anch'io ho bisogno di avere delle informazioni però.”
Capisco. Parla allora – disse e, mentre anche Irv e Claire si sedevano al tavolo, aggiunse squadrandoli - non ho segreti per nessuno.”
Chi sei?” domandò.
Mi chiamo Sarevok e vengo da Est, dalle montagne del Kaartak. Mi sono guadagnato da vivere facendo il mercenario. Non sono altro.”
E cosa volevi da Lord Dhoul?” incalzò.
Ucciderlo. Ed è quello che ho fatto”
Calò un silenzio carico di parole. Nick si guardò intorno allibito e preoccupato, ma nessuno degli avventori degli altri tavoli sembrava stesse facendo caso alla loro conversazione. Incrociò poi lo sguardo di suo padre e chinò il capo colpevolmente.

Sarà meglio proseguire quando saremo da soli” sentenziò meccanicamente Burrich.
E così avvenne. Attesero che anche l'ultimo cliente fosse uscito e poi Nick raccontò tutto, omettendo però di rivelare la missione affidatagli da Ewan e asserendo di essere semplicemente passato di lì. Mostrò poi le ferite subite al padre e a Irv e Claire, cui aveva chiesto di fermarsi, tale era la fiducia che riponeva in loro. Sarevok rimase in silenzio ad ascoltare senza mostrare alcuna emozione, neppure quando l'altro descrisse la brutale fine di Dhoul.

Vi ha visto qualcuno?” chiese Burrich, la voce tremante per la preoccupazione.
Sì, ma nessuno è sopravvissuto. C'erano persino due soldati dei Corvi” rispose il giovane.
E questo è quello che mi interessa” intervenne Sarevok, improvvisamente fremente per l'impazienza.
Cosa vuoi sapere?” chiese l'oste.
Chi sono, chi li comanda e soprattutto dove li posso trovare”
Non credo ti convenga trovarli” intervenne timidamente Irv.
Perché?” gli domandò sempre più inquieto.
Hanno fama di essere guerrieri eccellenti, i migliori scelti tra le fila dell'esercito reale. Ci sono molte storie su di loro e sul loro Capitano, Sir Scott Flameny.”
Storie?” quasi sputando su quella parola.
Sì – continuò il giovane bardo – storie di eroiche gesta e di battaglie vinte, di villaggi liberati e nemici del Regno sconfitti. Storie di valore militare, epiche addirittura!” concluse accalorandosi.
Sarevok strinse il bicchiere nella mano con tanta forza da farlo rompere. I vetri gli si conficcarono nella pelle facendolo sanguinare. Burrich si alzò istintivamente percependo il pericolo provenire da quel ragazzo, così simile a una bestia inferocita pronta ad attaccare.

Eroiche gesta - sibilò a denti stretti – Sono dei bastardi senza onore! Ecco cosa sono!”
Tu cosa ne sai?” chiese Nick.
Molto più di voi evidentemente” replicò l'altro alzandosi.
Non ti conviene uscire a quest'ora. C'è il coprifuoco” gli disse Burrich mentre stava aprendo la porta della taverna.
Eviterò di fare incontri spiacevoli allora” rispose uscendo.
Quel ragazzo è pericoloso - sentenziò Claire – Mi dà i brividi!”
È come una bestia spaventata - rifletté Burrich - “È vero che ti ha salvato la vita?” domandò poi al figlio, che annuì, sebbene sapesse che Sarevok molto probabilmente non lo avrebbe aiutato in alcun modo, se non fosse stato interessato, per qualche motivo ancora ignoto, ai Corvi. Eppure sentiva che era nato un legame con quel taciturno ragazzo, senza avere però un'idea precisa di quale base esso potesse avere. Ma non era stato proprio il suo maestro Ewan a insegnargli che era nei rapporti umani che un ladro poteva davvero fare la differenza?
Tornerà. Diamogli tempo - affermò il bonario oste quasi intercettando i pensieri dei tre giovani – Intanto per stanotte voi vi fermerete qui. È troppo tardi e pericoloso uscire adesso” concluse rivolto a Irv e Claire. I due fratelli furono estremamente contenti per l'invito e, una volta salutato il loro ospite, tempestarono di domande il povero Nick, che alla fine cedette e raccontò tutta la storia, missione di Ewan compresa.


Sarevok passò la notte lungo il fiume, contemplandone il lento scorrere in uno spossante dormiveglia. Nella sua mente le immagini di quel giorno lontano si affollavano caotiche e pulsanti come lava dal vulcano. Il sonno tentava di coglierlo mentre ancora riusciva a sentire vivide le grida di sua madre invocare pietà, una pietà mai giunta. Si alzò di scatto e si incamminò nervoso verso la città. Non era quella la luna che poteva donargli la pace del riposo.





  
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