La vide per la prima volta un giorno di novembre.
Era uscito prima da scuola, per questo si trovava a passeggiare nella piazza dove si sarebbe fermato il suo autobus. Passeggiava distrattamente, quando vide un'esile, slanciata figura sbucare a passo di carica da un vicolo. Sembrava incazzata con il mondo, e scagliò uno zaino rosso fosforescente sulla panchina della fermata. Si sedette anche lei, ma non riuscì a stare ferma per più di un secondo. Si alzò e cominciò a passeggiare nervosamente per un breve tratto.
L'autobus era in ritardo, ma il suo comportamento non poteva essere dovuto a quello.
Lui si era fermato, scrutandola non visto. Perché lo aveva fatto? Non ce n'era motivo. Una incavolata come tante.
Ma lei era diversa. Iniziò a piovere, ma lei non si riparò, e nemmeno lui. Era come se avesse un alone di nera disperazione attorno.
Si avvicinò ad un albero e sbatté con violenza entrambe le mani contro la corteccia viscida, e poi tirò anche un calcio.
Stava per mettersi la mani sul viso, ma poi si fermò improvvisamente fissando le piccole particelle di sporco e perdendo ogni furia. Rimase impotente, immobile, mentre le sue lacrime si confondevano con la pioggia. Non c'era nessun altro nella piazza.
La ragazza iniziò a singhiozzare, ma lui era troppo lontano per sentirla.
Poi un autobus si fermò davanti alla cabina e lei si scosse. Si asciugò le mani sui pantaloni bagnati, riprese lo zaino e salì. Il ragazzo la vide prendere posto a metà, in un sedile anonimo.
La vide alitare sul vetro e si avvicinò per leggere.
Stranamente, la scritta era in inglese, ed era fatta in modo che si leggesse dall'esterno.
Durò un istante solo, poi lei la cancellò con violenza e tirò la tendina.
Ma lui aveva visto.
They promised, then they betrayed me.
Il ragazzo pensò a lungo a quella frase.
No, lei non era una incazzata come tante. Lei ce l'aveva con qualcuno, ed era seria. Era piena di una rabbia forte, incontrastabile, e dolorosa. Quella notte il ragazzo, Andrea, sognò la ragazza.
La stessa scena che aveva visto, ma con un cambiamento; lui la raggiungeva e le puliva le mani. Lei alzava lo sguardo, ma poi sfuggiva, evanescendo come un fantasma.
E lasciava un vuoto doloroso.