L’ordine con cui le ho postate è: Vɑиiʟʟɑ
• Pɑʀтʏ • Suиᴅɑʏ •
L’ordine cronologico sarebbe: Pɑʀтʏ •
Vɑиiʟʟɑ • Suиᴅɑʏ •
Comunque, per la comprensione della storia potete leggerle con la
successione
che preferite e, ad ogni modo, non è necessario leggerle
tutte e tre.
Buona Lettura!
Disclaimer: questa fan fiction non
è stata scritta a scopo di
lucro, i personaggi non mi appartengono e i fatti non sono realmente
accaduti.
Pɑʀтʏ •
<<
…Secondo
cassetto del comodino, in fondo a destra >>
Alzo un sopracciglio e
sul mio volto inizia a dipingersi un’espressione di disgusto
<< Ti ho già
detto che non me ne frega di sapere dov’è,
perché non lo userò… però,
scusa, ma
tu come fai a saperlo? >> domando all’uomo
dalle cosce all’aria
che mezzo brillo sembra voler diventare un tutt’uno col
divano. Non ricordo da
quanto tempo stia seduto lì.
<< Lo so e basta e
comunque… guarda che gli farai male se non lo usi! Reikun,
non si fa! >>
La mia mano destra si
schianta da sola sul mio viso, un impulso dovuto alla rassegnazione
<<
Non hai capito >> annuncio poco dopo con uno sbuffo.
<< Vuoi fare con la
saliva? >>
Se continuo questa
inutile conversazione, va a finire che lo picchio.
<< Reikun?! Dove te
ne vai?! >>
<< Da
un’altra
parte della casa, lontano da te >>
Il frigorifero mi regala
il lusso una birra fresca, l’ultima. Si vede che nessuno
aveva cercato
abbastanza per trovarla abbandonata nello scomparto in basso e in
fondo. Oramai
sono tutti mezzi ubriachi o…
<< Mammaaaaaa!
>>
…o completamente
ubriachi
come Maya, che proprio adesso ha deciso di chiamare in suo soccorso la
mamma
che sarebbe Kai, visto che è caduto per terra non si sa bene
come e non riesce
più ad alzarsi.
<<
Mammaaaaaaaaaaaa! Mammaaaaa, dove seiiiiii??! >>
Lo osservo da dove sono,
appoggiato al mio amato frigo. Sta lì, buttato sul pavimento
della cucina ad
attendere impaziente il mio batterista. Non ho la minima intenzione di
provare
a tirarlo su.
<< Maya? Ma che
fai? >> eccolo che è arrivato. Bhe, ovviamente
lui non ha bevuto. Deve
tenere d’occhio l’incolumità degli altri
e l’integrità della casa del
festeggiato.
Oltrepasso mucchi di
carta da regalo lasciati marcire a terra dall’inizio della
festa dal metro e
sessantadue di strazio e scocciatura che se ne sta
appollaiato sulla
poltrona della sala e prendo la via difficoltosa per il bagno. Il primo
ostacolo è sicuramente Saga che mi si appiccica addosso
appena giro l’angolo
<< Reitaaaaaaa >> oddio, pure questo
l’abbiamo perso << Hai
visto Takeru? >> mi domanda con un leggero sorrisetto
sempre
sorreggendosi a me.
<< No, mi spiace.
Cerca in salotto, magari sta lì >> lo mollo e
gli do una leggera spinta e
questo cade a peso morto sulla moquette del corridoio.
Scavalco il corpo quasi
del tutto immobile che sembrerebbe quello di Takuya, affiancato da un
Miku
sicuramente ubriaco che cerca invano di destarlo dall’inerzia
e faccio cenno
con la testa a Yuuki -di fronte a me- di occuparsi di loro.
Dio, che macello.
Busso ripetutamente alla
porta chiusa del bagno. Non si aprirà entro breve, non ci
spero neanche.
Mi siedo, schiena
appoggiata alla porta e gambe leggermente piegate. Chiudo gli occhi per
un
attimo, percepisco il sonno addosso, andrei volentieri a
dormire…
Sento una leggera
pressione sulla spalla << Che vuoi? Anche tu ubriaco?
>> chiedo a
Shou, che mi sorride sarcastico di risposta.
<< Tranquillo, non
ancora… volevo sapere se lo farai >>
Eccolo, un altro.
Appoggio la bottiglia
ormai vuota vicino al muro << No. smettetela di rompere
>>
<<
Uffaaaaa…. Ma
perché?! >> chiede scocciato, i palmi delle
mani in aria.
Io non li capisco. Come
possono anche solo pensare, supporre, ipotizzare che io accetti?!
È una cosa
improponibile e hanno pure avuto il coraggio di domandarmelo senza
pensarci su
due volte.
<< Basta!
>>
sbotto << Ma che ve ne frega a voi?! Io il regalo
gliel’ho già fatto, non
c’è bisogno di altro… >>
<< Ma a lui farebbe
più piacere quello di un qualsiasi altro regalo…
>> sussurra malizioso
<< E chi altro te l’ha chiesto, scusa?
>>
Oh, una marea di gente. A
quanto pare lo sapevano tutti tranne me quello che dovevo fare. Quello
che dovrei
fare, perché non lo farò
<< Beh, Uruha, ad esempio, è tutta la sera
che rompe… mi ha pure detto dov’è il
lubrificante! Ti rendi conto?! >>
Shou si volta abbastanza
perplesso verso di me e sibila << Ti rendi conto che lui
sa dov’è e io
no? E’ questo il vero problema >> annuncia,
rivoltandosi.
Ah. Bene.
<< E allora fallo
tu >> gli propongo, osservando Byou che alla fine del
corridoio sta
tentando di stuprare Aiji -un altro dei pochi sani- venendo malamente
trattenuto da Maayatan -ovviamente infinitamente geloso- trattenuto a
sua volta
dalla nostra mammina che non l’ha mollato un secondo durante
la festa, a quanto
pare.
<< No, devi farlo
tu, a me l’ha detto sai? >>
<< Che cosa?
>> distolgo lo sguardo dalla scena di prima e ritorno a
guardare
Kazamasa.
<< Che…
che a lui
piacerebbe, insomma >>
Oh.
<< E…
non gli
piacerebbe nient’altro? Qualcosa di meno imbarazzante per me,
magari >>
Il mio interlocutore
scrolla la testa con una piccola risata. Si sente il tintinnio di
numerosi
bicchieri provenire dal salotto… stanno brindando
sicuramente a qualche
insulsaggine.
La porta si apre di
scatto, perdo l’equilibrio e cado all’indietro
<< Buonasera >> mi
saluta Aoi. Dietro di lui spunta Hiroto rosso in volto.
<< Pedofilo
pervertito >> lo etichetto così, comprendendo
perfettamente la
situazione.
Di tutta risposta, il mio
chitarrista mi tira un leggero calcio nello stomaco <<
Brutto tonno ossigenato
senza naso >> inizia ad insultarmi, in stile nano
imperiale. Intanto
Hiropon si da alla fuga. << Lasciami in pace una volta
ogni tanto
>>
<< Guarda che
è
Ruki quello che rompe sempre le palle >> nel frattempo mi
rialzo, seguito
da Shou.
<< A proposito,
dove sta? Non sei con lui? >>
Anche lui lo sa. Ma mica
è stato occupato tutta sera?
<< Sgraziato
vecchiaccio che tenta di nascondere le rughe…
Perché dovrei essere con lui?!
>>
<< Il vecchiaccio
-come mi chiami tu- sa tutto, persino prima degli altri
>> annuncia,
scostandosi una ciocca di capelli dal viso.
<< Sì,
perché non
ti fai mai gli affaracci tuoi, visto che ti piace spettegolare
>>
Fa una smorfia di
dissenso e si dirige in sala, suppongo. Entro in bagno per bisogni
fisiologici,
poi mi ricordo di dover chiudere la porta a chiave per evitare
intrusioni mal
accette. Mi volto e Shou compie il gesto per me.
<< Stavamo
dicendo…
>> inizia, mentre alzo un sopracciglio <>
domanda, vedendomi
contrariato.
<< Devo pisciare
>>
<< E quindi?
>>
<< Esci
>>
<< Ho pisciato pure
io in vita mia, sai? E nello stesso modo in cui pisci tu
>>
Mi rassegno e alzo la
tavoletta. Kazamasa è uno di quelli con cui è
inutile discutere, tanto poi ti
devi arrendere per esasperazione. Uno di quelli che fa i capricci. Tipo
Ruki. O
Takeru. O Byou. O Miyavi. O Miku. O Maya.
Sarà una roba tipica
dei
vocalist.
<< Bene, quindi
>> riprende << Tra quanto lo fai? No, sai,
perché devo portarlo in
camera e rassicurarlo e legarlo e- >>
<< CHE?
>>
sbotto, interrompendo il probabile sclero -perché di altro
non si può trattare-
<< Cos’è che fai, tu?!
>>
<< Devo-
>>
<< No. non
c’è
bisogno che ripeti. E poi non ho mica accettato! >>
Tiro su la zip e vado al
lavandino a lavarmi le mani. Sbuffo.
<< Ok, tra dieci
minuti nella sua camera >> sentenzia.
E se ne va.
Lo uccido. Lo uccido
sgozzandolo, così potrò godere degli schizzi di
sangue che mi finiranno sulla
maglietta.
Esco dal bagno e vedo
Shou che porta già Takanori in camera da letto
<< Tranquillo, è solo un
regalo, ok? Ti farà piacere >> sento che lo
tranquillizza. Ruki ha gli
occhi sgranati e la fronte corrucciata. Mi passano di fianco e
meccanicamente
mando giù un golone di saliva.
Io non lo voglio fare.
<< Ehi? Reita?
>> mi chiama Maya appena entro in sala <<
Uruha mi ha detto che
vuoi fare un altro regalo a Rukichan… ma che regalo
è? Non me lo dicono!
>>
Sospiro profondamente e
mi lancio su una poltrona << E’ un regalo che
non voglio fargli >>
<<
Perché? >>
mi chiede, con i suoi solito occhioni da cerbiatto.
<<
Perché non è una
mia abitudine >>
<< Che cosa? Fare
regali? >> quant’è curioso.
<< Fare regali di
questo genere >>
<< Ma che regalo
è?
Perché nessuno me lo diceeeee??!! >>
piagnucola, lanciandosi tra le
braccia di Aiji -che, a quanto sembra, è riuscito a scappare
dalle grinfie di
Byou- ed esigendo una risposta.
<< Sei troppo
piccolo e innocente per queste cose, Maya >> lo coccola
il suo
chitarrista.
Beato lui che è
ubriaco.
<<
TIRAMISù NYAPPY
POPPO!!! >>
Sento un peso sulle gambe
e questa inquietante frase pronunciatami a due centimetri
dall’orecchio. Mi
volto lentamente verso l’assatanato -che poi sarebbe,
ovviamente, Miku- che mi
si è lanciato addosso e ora sta a cavalcioni su di me, lo
fisso terrorizzato
mentre lui sorride felice.
<< Rispondigli
>> mi suggerisce Yuuki da dietro <<
Rispondigli o si incazzerà
>>
Vedo il vocalist cambiare
espressione piano piano, sembra che si stia davvero irritando.
<< Poppo nyappy
tiramisù…?? >> gli dico di
risposta. Voglio evitare che la sua ira
funesta si scagli su di me.
Questo, tutto contento,
mi lascia un bacio a stampo e se ne va saltellando.
Guardo Yuuki e lui alza
le spalle.
Voglio andare a casa.
<< Reikuuuuun
>> oramai è troppo tardi <<
Reikun, guarda che ti sta aspettando
>>
<< Shou, io non ti
ho dato il permesso >>
<< Mi spiace, me lo
sono preso da solo >> e se la ride, ‘sto
stronzo.
Il campanello suona.
Suona ripetutamente. Che c’è adesso?
<<
Mammaaaaaaaaaaaaaaa >> Maya, infastidito, pretende che
questa effettiva
scocciatura cessi.
Il suddetto batterista si
lancia sulla porta, gira le chiavi nella serratura e finalmente apre,
rivelando
la radiosa immagine dell’ex chitarrista degli An Cafe
<< Ciao >>
saluta con estrema grazia, i capelli biondi e lunghi ondeggiano
leggermente
quando sposta lo sguardo per tutta la sala << Scusate il
ritardo…
>>
Anche questo non sapevo.
Non ero a conoscenza neanche della sua partecipazione.
Osservo divertito gli
sguardi dei presenti. Sono tutti puntati su di lui, gli occhi
luccicano.
Infondo -lo devo ammettere- è davvero un bel
ragazzo… forse lo penso perché il
suo dolce aspetto e la figura curata ricordano quella di una giovane
ragazza
innocente.
Miku è il primo ad
andare
a salutarlo. E poi gli altri, a ruota. Io no… che importa?
Mi concedo un bicchiere
di sakè, l’ennesimo nonostante le innumerevoli
birre che ho consumato, afferro
il vetro spiacevolmente caldo e mi accomodo di nuovo sulla poltrona.
<< Ciao Reita
>> la voce delicata e tenera di Bou mi raggiunge le
orecchie << Non
mi saluti? >>
Mi volto, senza sapere
bene che dire << Beh… scusami, eri
circondato… >>
<< Non fa nulla
>> sorride di rimando e mi fa anche arrossire,
‘sto ragazzo.
Si avvicina e mi lascia
un sottile bacio sulla guancia.
<<
Eggiàààà! Non
vale! >> eccolo che si lamenta, Mr (o Miss?) Cosce
All’Aria.
<< Uruha, non
cominciare >> gli lancio un’occhiataccia e
mando giù un altro sorso
<< Non è colpa di nessuno se io sono
più bello di te >> rido,
sapendo bene di aver fatto male, malissimo, a dire una cosa del genere.
Mi ritrovo spalmato per
terra, la faccia bagnata di sakè e il corpo infuriato -ma
anche divertito, ora-
del mio chitarrista addosso << Prova a ripeterlo!
>>
Mi passo una mano sulla
faccia, raccogliendo un po’ di liquido appiccicoso
<< Ripeto:
io-sono-più-bello-di-te >> detto questo,
lascio che la mia mano percorri
la lunghezza dei suoi capelli mandandogli, inevitabilmente, a quel
paese la
piega << E ora tuoi capelli non profumano più
>> ed è una cosa che
odia profondamente.
Lo vedo che assume uno
sguardo malizioso e ho fortemente paura << E ora tu stai
per baciare un
uomo più brutto di te >> oddio.
Impulsivamente mi
divincolo e mi copro la faccia << Lasciamiiiii
>> mi lamento sotto
di lui, mentre gli altri se la ridono.
Qualcuno di sobrio mi
aiuti, per favore. Per favore!
Kai? Kai, tu stai per
fare qualcosa, vero?
<< Dai, fatti
baciare, così lo fai contento >>
<< Aoi, ma sei
matto?! >> rispondo a quell’ameba dai capelli
corvini che si sta
divertendo assieme agli altri a vedermi qua così.
Ruki.
Ommioddiosantissimo. Si starà lamentando di là da
solo legato al letto. E poi
mi toccherà subirmi i suoi piagnistei. Mi
assillerà con i suoi lamenti. Mi
tormenterà con i suoi rinfacci.
Ok. Devo andare.
<< Kouuuuuu! Devo
andare da Taka! Spostatiiiii >> cerco di giustificarmi
così, ma non
sembra intenzionato a lasciarmi in pace.
Signor Cosce All’Aria
ne
approfitta in un mio attimo di distrazione. Beh, non è mica
colpa mia se Bou ha
un bel fondoschiena << Vedi a guardare il sedere altrui?
Succede che poi
ti fottono! >> detto così è brutto,
però.
<< Si, ma, sei
contento ora? Posso andare? >>
<< Hai
così tanta
fretta ora? Prima sembravi disgustato >> ride, facendo
scivolare una mano
sotto la mia maglietta. E l’altra si poggia sul cavallo dei
miei jeans chiari.
<< Kou, stai fermo!
>> gli blocco la mano. Una sola.
Qualcosa non va.
Sbarro gli occhi quando
la mano libera inizia a stimolare il mio membro.
Lancio uno sguardo al
corridoio << Preferiresti che te lo facesse Ruki, vero?
>> mi
sussurra all’orecchio, continuando a compiere quel gesto
insolito per me.
Insolito perché lo sta
facendo
lui.
Perché lo sta facendo
lui
a me.
Perché lo sta facendo
un
ragazzo a me.
Perché io me lo sto
facendo fare.
<< Uru-
>>
Il fragoroso rumore di un
bicchiere di vetro che si schianta al pavimento blocca i movimenti di
tutta la
sala. Ruoto la testa verso il danno appena compiuto e vedo gli occhi
sgranati,
l’espressione preoccupata e l’agitazione di Yutaka.
Era in cucina, ecco perché
non mi ha aiutato.
<< Uffi…
ho finito
di divertirmi >> annuncia il chitarrista dagli occhi
color miele e i
capelli che usualmente profumano di buono.
Mi alzo. Scappo appena
sono in piedi. Inizio a percorrere il corridoio, consapevole che sia in
quella
camera il posto migliore dove andare. Perché io voglio
andare lì.
L’odore di un
dolcissimo
incenso alla vaniglia mi invita a portarmi davanti a quella porta.
Passo due dita sulle
labbra e cancello il sapore del bacio rubato di Uruha. Poi porto quella
mano
sulla maniglia della porta.
La vera festa inizia ora.
Forse.
Oppure quest’aroma alla
vaniglia lo ricorderò per qualcos’altro.
****************************
Note dell’autrice:
Eeeeehm *fischietta
allegramente* sì, lo so u_u è i n s i g n i f i c
a n t e, però non volevo
buttare ore di sbattimento
(sèèèèè, se mai
di cazzeggio NdChiunque) quindi l’ho
postato.
Bene.
Se volete leggere “La
Parte Dopo” cercate Vɑиiʟʟɑ • e magari se a qualcuno
interessa *Beh, interessa
anche a lei, in realtà* potrei anche fare un pensiero su
“La Parte Dopo Vɑиiʟʟɑ
•” u_uV (Oddio si salvi chi può o_o
NdChiunque) (Chiunque, ti
uccideròòòòò
NdAoi *che ha scoperto essere il suo… prosuocero
ò.ò*) (No Vecchiaccio, non
puoi reggere una battaglia del genereeee >o< NdRuki)
(Taci, Nanetto!
NdAoi) (ghgoyujd#*hyiw#u8y&%ophjkb#*o!=owih NdRuki)
Ok, basta.
Grazie a chi ha letto e
grazie a chi recensirà (se qualche santo lo farà
^^”).
^^Nami loves u^^