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Autore: Funny Face    21/07/2010    4 recensioni
Molly mi sorrise. -Quando ho conosciuto Arthur era la persona più fredda e pragmatica che conoscessi. L’amore non può rivoluzionare una persona, è vero- spiegò lei guardandomi con attenzione -Ma puo' senza dubbio plasmarla, addolcirla, smussare gli angoli più spigolosi del carattere. E tu, Hermione, sei sempre stata molto gentile, dolce, tu non sei fredda e calcolatrice. Hai un cuore grande-   Una Harry/Hermione dopo Hogwarts :) Spero vi piaccia!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sparkle And Fireworks-

 

 

First Chapter : Il segreto dell’amore.

 

 

 

La Seconda Guerra era terminata, ci aveva cambiati in qualche modo, irrimediabilmente.

Si', ora si poteva camminare tranquillamente di notte a Diagon Alley, persino a Nocturn Alley, fatta eccezione delle malefatte di qualche mascalzone. Ma ciò che era venuto a mancare, il vuoto, l’abisso che si era creato era stato irrimediabile.

Molti dei nostri più cari amici erano andati via, sacrificati per la pace, morti, celebrati come eroi, e ricordati come tali. Ma spesso i ricordi non bastavano.

Specie per Ron. George senza Fred non sembrava avere un senso e nemmeno la famiglia Weasley sembrava averne.

I primi tempi gli ero stata vicina, ero stata sempre con lui, sacrificando preziose ore di sonno, di cui risentivo le mattine al lavoro. Dormivo sempre da lui, cercavo di non lasciarlo mai solo.

Avevo rischiato di perdere i miei genitori durante la guerra, non potevo capire Ron, ma riuscivo ad immaginare. Eppure non ce l’avevamo fatta insieme. Io e Ron eravamo durati poco, specie perché lui era partito con la sua squadra di Quidditch, era sparito e poi tornato a Londra per liquidarmi in fretta. Ed io ero stata codarda, mi ero tirata indietro, conscia del fatto che non sarei mai stata capace di stargli vicino in eterno.

E proprio in quei mesi, dopo che Ron mi aveva lasciato, avevo conosciuto Keith. Auror, come me, ex-Grifondoro come me, molto più grande di me (quando io entravo a far parte dei Grifondoro lui era al suo ultimo anno), con i miei stessi interessi.

Sembravamo fatti l’uno per l’altro e per qualsiasi osservatore lo sembriamo tutt’ora.

“Noiosi”. Così ci aveva definiti Ginny non molto tempo prima. Non eravamo noiosi, non siamo noiosi, abbiamo le nostre routine. Certo mancano i “fuochi d’artificio” ma non si può avere tutto da una relazione, vero?

Ho posto questa domanda a Molly, che nonostante la mia storia passata con Ron, ha saputo restarmi amica e divenire un’ottima confidente.

Ero a casa sua, alla Tana, che nonostante gli orrori della guerra, sembrava uguale, almeno dal di fuori, e stavamo sorseggiando un tè.

Stare alla Tana mi fa illudere che nulla sia cambiato, che nessuno porta i segni della guerra passata.

Lei mi ha risposto con un sorriso furbo, quasi amaro. -Hermione cara, davvero, non puoi pensare a soli vent’anni che i fuochi d’artificio non siano importanti. Non puoi davvero credere che non si possa avere tutto da una relazione-

-Tu e Arthur siete diversi, lo so. Vi ho sempre ammirato, ma, se posso, mi chiedo se sia solo di facciata o se vi sia un segreto-

-Nessun segreto che non possa essere rivelato- mi aveva sorriso dolcemente sorseggiando il suo tè. -Semplicemente amore, Hermione. Tu ami questo Keith?-

-Beh.. gli voglio molto bene- ammisi io vergognandomi del non saper pronunciare quelle due paroline.

-Male, molto male- convenne lei scuotendo il capo. -Quando parli di lui dovresti arrossire quasi, sorridere, ed invece vedo solo una fredda analisi nei tuoi occhi-

-E' nel mio carattere!- mi giustificai in contropiede.

Molly mi sorrise. -Quando ho conosciuto Arthur era la persona più fredda e pragmatica che conoscessi. L’amore non può rivoluzionare una persona, è vero- spiegò lei guardandomi con attenzione -Ma puo' senza dubbio plasmarla, addolcirla, smussare gli angoli più spigolosi del carattere. E tu, Hermione, sei sempre stata molto gentile, dolce, tu non sei fredda e calcolatrice. Hai un cuore grande-

Boccheggiai per qualche secondo. Io non ero una fredda, una cinica, una calcolatrice. Non lo sono mai stata, certo, non ho mai amato perdermi in effusioni, eppure la mia idea di relazione fissa non era mai stato un commento cancelleresco delle notizie del giorno, un veloce bacio e di corsa al lavoro.

Molly non mi aveva consigliato su cosa fare con Keith, probabilmente perché non avevo avuto il coraggio di domandarglielo, conoscendo già la probabile risposta e temendola.

 

-Ciao Hermione-mi sorride Keith sfilandosi il giubbino e sfiorandomi le labbra con gentilezza.

-Mi ami?- domando alzando lo sguardo dal libro che sto leggendo.

Lui si passa una mano fra i capelli castani e sbatte più volte gli occhi. -Beh, si', certo!-

-Perche'?- gli chiedo insistente.

-E' un gioco della personalita', di quelli che leggi sempre?- mi chiede curioso.

-Perche' mi ami?- insisto.

-Che domande sono! Ormai conviviamo, mi piaci e ci troviamo bene- risponde scrollando le spalle.

-Qual e'  il mio colore preferito?-

Boccheggia per qualche secondo, poi si butta. -Rosa?-

-Lo odio- ribatto inarcando un sopracciglio. -E' il verde. Quali sono i miei fiori preferiti?-

-Non ne ho idea!- esclama.

-Sono allergica- spiego. -Se vuoi farmi fuori, spediscimene un mazzo-

-Lo terro' a mente- sorride esilarato da quello strano susseguirsi di domande.

-Cosa non sopporto principalmente?-

-Il disordine?-

-I ritardi. Qual è il mio piatto preferito?-

-Hermione…-

-Preferisco la Burrobirra o l’Idromele?-

-Perche' mi fai queste domande?- mi blocca piombandosi davanti a me.

-Viviamo sotto lo stesso tetto ma non sai nulla di me. Probabilmente non sapresti nemmeno dirmi cosa indosso o di che colore sono i miei occhi- spiego scuotendo il capo.

-Tesoro, io.. - balbetta prendendomi la mano.

-Non credo di amarti, Keith, mi dispiace- replico ritraendo la mano dal suo tocco. -Non sei tu, sono io. Non facciamo “fuochi d’artificio” -

-Fuochi di che?- chiede incredulo Keith.

-Io voglio il massimo da una relazione!- esclamo chiudendo il libro con violenza. -E invece mi sembra di essere in una di quelle deprimenti relazioni casa e lavoro-

-Sai che sono in attesa di una promozione- replica arrossendo per lo stupore.

-Cio' non toglie che sei totalmente inutile in casa, non stiamo mai insieme, non mi fai mai una sorpresa, fra un po' smetteremo anche di fare l’amore quella volta a settimana!- spiego iniziando ad  innervosirmi.

-Scusami se tu, salvatrice del mondo, sei già capo di un dipartimento ed hai uno stipendio abbastanza alto da permetterti il lusso di tornare a casa alle quattro!- mi urla contro.

Probabilmente questa è una delle prime volte che lo vedo infuriarsi, agitarsi. -Non permetterti. Credimi, preferirei guadagnare la metà piuttosto che rivivere tutti gli orrori del passato-

Keith si calma, ritornando pallido, come suo solito e mi dedica un sorriso smorzato. -Scusami Hermione io.. è un brutto periodo, passera'-

-Lo so- ammetto premendo forte le labbra l’una contro l’altra. -Pensavo ad un po' d’aria-

-Vuoi uscire?- mi domanda senza capire.

-No, un po’ d’aria da questa cosa. Proviamo a prenderci una pausa, Cho ne ha presa una con il ragazzo ed ora dice che va molto meglio- dico incredula delle mie stesse parole.

-Io non credo alle pause- replica Keith. -Ma se non mi ami d’altronde, persino la pausa sarebbe inutile. Dico di finirla qui, ecco-

-Mi stai lasciando?- chiedo allibita.

Lui annuisce. -Torno nel mio appartamento, magari fra un po' davvero ci ripensiamo, magari va davvero meglio. Ma non ti assicuro niente-

Con mia grande sorpresa non piango, non urlo, non sento nulla. Mi limito ad annuire, quasi sorrido.

Se qualcuno mi chiedesse come sto, avrei l’aggettivo giusto per descrivere il mio stato d’animo.

 

-Sollevata- rispondo sospirando. -Ormai non aveva più senso stare insieme-

Harry, il mio migliore amico, l’unico che la guerra non mi ha portato via, mi poggia una mano sulla spalla. -Capisco come ti senti-

-Ginny?- chiedo temendo di sfiorare l’argomento.

-Sembra acqua passata, ormai- risponde con aria tranquilla. -La rivedro' dopodomani per firmare le carte del divorzio. Per fortuna nessuna lite, entrambi concordiamo sul fatto che siamo andati troppo velocemente, anziché fare le cose passo per passo. Ma eri a tu a doverti sfogare-

-Non c’e' nulla da sfogare, piuttosto, che prendi? Io credo una pizza ed una Burrobirra-

-Credevo preferissi l’Idromele- esclama stupito. -Ehi, che ti è successo, Herm, non dirmi che vuoi rivoluzionarti! -

Sorrido. -Si', amo l’Idromele, ma con la pizza? -

Harry annuisce. -In effetti sarebbe un pessimo accostamento-

Sorrido di nuovo, pensando che se ieri sera al posto di Keith ci fosse stato Harry lui non ne avrebbe sbagliata una.

Io e Harry passiamo così la nostra pausa pranzo a chiacchierare, del più e del meno, come siamo soliti fare ogni giorno, solitamente insieme a Cho e Kevin, il suo ragazzo, che pero' oggi ci hanno dato buca per via del loro terzo anniversario.

Fortunatamente io e Keith non siamo nello stesso dipartimento, quindi non lo vedo mai durante la giornata. So che correro' al rischio alla chiusura, ma di certo non posso regredire ad una sedicenne imbarazzata. Devo essere matura, più forte, più donna.

 

Spero vi piaccia! (:

PS: Ho una storia incompleta, una Fred/Hermione vecchia secoli...per chiunque l'abbia seguita e si trova casualmente qui, anzitutto chiedo perdono, ma non avevo idea di come continuarla, ma conto di rivederla e riprenderla!!!

Un bacio!

Alice

  
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