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Autore: Vale_Hiwatari    23/09/2005    1 recensioni
Per un'interrogazione servono fondamentalmente tre persone: un professore che interroghi e due alunni che siano interrogati. E non è detto che un'interrogazione di Storia dell'Arte possa trasformarsi in una strana spirale di pensieri ed emozioni..... Alessandra, Giovanni e il prof. Cattaneo in una storia un po' d'amore e un po' di odio; una riflessione su diversi quadri e sul passato.
Quali foto vorresti strappare dal tuo album dei ricordi?
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il professore di storia dell'arte entrò in classe pochi minuti dopo il suono della campanella.
Il mormorio di disappunto della classe si diffuse per l'aula mentre Omar Cattaneo sedeva in cattedra.
Tutti tornarono ai loro posti e si misero in piedi per accogliere l'insegnante.
Aveva una camicia bianca, Cattaneo.
Portava dei Jeans e un maglione peruviano con una sciarpa azzurra e scarpe intonate, Alessandra.
Indossava Pantaloni neri e maglietta rossa con un leone ricamato sulla schiena, Giovanni.
"Dritto con la schiena, Ripoli!"
Mirko Ripoli drizzò la schiena, pancia in dentro e petto in fuori.
"Adesso non esagerare, Ripoli"
Si rilassò, Mirko.
Compilando il registro il prof. fece segno a tutti di sedersi; il rumore di sedie spinte su e giù fece, come al solito, scattare la reazione dell'insegnante.
"Allora, ragazzi?"
Naturalmente tutti erano rigidissimi, seduti ai loro posti.
Quanto il professor Cattaneo riusciva a farli sentire in colpa non ci riusciva nessuno.
Alessandra ripassava.
Giovanni si sentiva sicuro della sua preparazione.
Sfogliano appunti e libro, sempre di più Alessandra si accorgeva di NON essere preparata.
Per la prima volta forse.
In effetti c'era la verifica di Chimica, e Arte le era proprio passato di mente... Sperò ardentemente che non la chiamasse, supplicò qualche dio che non succedesse proprio quel giorno quella dannata interrogazione.
"Oggi ho deciso che facciamo un bel ripassone di TUTTO quello che abbiamo studiato, a piacere mio"
Terrore dipinto su occhi che osservano altri venti occhi terrorizzati.
"Quindi che ne dite se oggi interrogo due persone?"
Sollievo delle persone già interrogate, tensione più alta per i mancanti al giro.
"Perché ve lo chiedo, tanto decido io"
Sguardo maligno verso la classe del professore.
"Oh, sarà un'interrogazione difficile, quindi chiamerò due persone brave. Oggi sono buono, voglio mettere due bei voti. Quindi Gianese, che ne dici di venire qui avanti a sederti?"
Dal suo terzultimo banco, Giovanni si alzò sereno e si diresse al primo posto, proprio di fornte a Cattaneo, come imponeva la tradizione del professore.
"...e Ripoli, perché non gli fai compagnia?"
Mirko si irrigidì di nuovo.
"Ma prof...."
"Che c'è Ripoli, non sei preparato?"
Sudava, Mirko, sperando non fosse vero.
Non era il primo 2 che si prendeva, ma in Arte era sempre diverso.
"E allora?"
"Ecco... Ieri ho avuto la febbre"
Che non era la verità.
Ma non era nemmeno una bugia.
Il giorno prima era stato un po' male, Mirko, però poi aveva avuto tempo (non voglia) per studiare o Chimica o Arte.
E aveva scelto Chimica.
"Ripoli, non sei molto bravo a mentire. E in più sei milanista"
"E' la verità" -Disse simulando un colpo di tosse.
Omar Cattaneo si stava stufando di perdere tempo; ok, aveva due ore per interrogare ma non voleva certo perderle dietro Ripoli.
"Per questa volta voglio crederti. Ma la prossima non ti salvi. Siedi"
Si rimise a sedere.
Cattaneo riprese a scorrere con la penna il registro su e giù.
Si soffermò su un nome, poi cambiò idea, poi ci tornò. Scuotendo la testa decise che per quel giorno le cose doveva farle in gran stile.
Quindi avrebbe chiamato la seconda persona che più stimava nella classe, Cattaneo.
"Colombi. Signorina Treccedoro, vieni a sederti qui di fronte a me, così ti vedo meglio"
Era bella, Alessandra.
Ma in quel momento non pensava che questo avrebbe potuto salvarla.
Sapeva il resto del programma di Arte, ma Boccioni proprio no.
Magari 6 avrebbe potuto prenderlo, Alessandra.
In fondo era bravina, poteva sperare nella clemenza del prof.
Si sedette tentando di mantenere lo sguardo alto mentre Cattaneo finiva di scrivere la I che segnava la sua condanna.
Era tranquillo, Giovanni.
Così almeno pareva al professor Cattaneo.
Era agitata, Alessandra.
E di questo si sorprese il professor Cattaneo, la ragazza era sempre calmissima.
"Bene, signori, guardate e imparate" -E così dicendo Cattaneo aprì il libro di Storia dell'Arte.
  
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