Il mio nome è Francesco “Spaceless” Rossi..Mi chiamano tutti Spaceless, o Frankie. Sono alto 1.85, ho 18 anni e lunghi Rasta e una bandana con sopra la bandiera italiana, ho gli occhi azzurri, una maglietta bianca a maniche corte e jeans.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Andammo in vacanza dallo zio, in Francia, Parigi. Bella, ok, ma al 4 anno che vai là, resta ben poco da vedere..
Il mio nome è Francesco “Spaceless” Rossi..Mi chiamano tutti Spaceless, o Frankie. Sono alto 1.85, ho 18 anni e lunghi Rasta e una bandana con sopra la bandiera italiana, ho gli occhi azzurri, una maglietta bianca a maniche corte e jeans.
Arrivammo in aeroporto, grande, con un sacco di gente. Mio padre mi chiama, attirando l'attenzione di tutti
-Frank, vedi che ti perdi!-
Mio padre era uguale a me, solo con i capelli ricci, che col passare degli anni diventavano sempre più bianchi.Una barbetta sfatta, nera dava un'aria da maturo e saggio.Il contrario di quello che era.
Si, mio padre ha la maturità, ma è un perenne adolescente. Sa fare sacrifici, ma non perde occasione di giocare...diciamo così.
-Papà , ho 18 anni, cosa vuoi che mi succeda?-
Mia madre era di lato a lui...capelli lunghi e biondi, occhi azzurri...nonostante le rughe, sembra abbastanza giovane.
-Non ti cacciare nei guai!-
Prendemmo un taxi e ci avviammo a casa di zio...Un vigneto enorme era dietro alla casa, con tre piani, bianca . Il giardino davanti casa era enorme, non coltivato come i campi, ma all'inglese e con una viuzzola di mattonelle che conduceva alla veranda, e dunque alla casa. L'ingresso era molto elegante, uno stile bello a vedersi, costruito in legno...Il salone era grande, e la tavola poteva tranquillamente servire a 15 o più persone.
Incontrammo nostro zio, Aldo.
-Benvenuti, nipoti!-
nostro zio era sulla settantina, stempiato e con gli occhiali, era comunque uno che ha molti hobby, nonostante l'anzianità.
-Ciao zio!-
Mia sorella,che fino a ora era con l'mp3 parlò.
Aveva 14 anni, alta 1.60, occhi blu, e neri capelli mossi. Era il mio contrario, a parte il fatto che entrambi a scuola siamo dei disastri.
L'altra mia sorella ha 4 anni, è ancora piccola, ma è un diavolo nascosto da una faccia da angioletto.
Ha i caratteri di mamma, dunque ha gli occhi grandissimi blu, e dei capelli ricci e biondi.
-Tao zio!-
la mia camera aveva un letto e una scrivania, dove mi sedetti e versai subito una paginetta di parole sul mio quaderno. Stavo posando tutto, Quando entro una cameriera, che aveva all'incirca la mia età, occhi neri e capelli biondi, una bellezza che mi sconcertava e mi chiese, dolcemente:
-Tutto ok, sir?-
-Si, grazie. Chiamami Frankie o Spaceless, odio le formalità.-
e le sorrisi.Lei sorrise a me e mi disse :
-Ok, Frankie.-
si girò per andare via, ma la richiamai prontamente.
-Scusa, qual'è il tuo nome?-
lei mi guardo strana e io continuai:
-Solo per non chiamarti “signorina cameriera”-
Lei sorrise ancora, che bello vedere il suo sorriso.
-Lucia Cavalli.-
Io fui stupito, il nome era chiaramente Italiano.
-oh,Sei italiana come me?-
lei un po' arrossita, mi rispose.
-Già, mia madre era cameriera di vostro zio, e io l'ho sostituita il mese scorso, compiuti 18 anni.-
-oh, hai la mia stessa età.-
-ora, se non le dispiace, mi congedo.-
-Grazie, e scusa per averti distratto.-
Dopo un viaggio in aereo, il letto è sempre il mio migliore amico, e si conferma tale. Dopo aver riposato i pochi neuroni attivi al momento, mi alzai e mi vestii. Sono le 6, è ancora presto per andare a cena, che di solito è verso le 9. Scendo ed esco fuori, il francese non lo so parlare molto, ma l'Inglese lo so parlare discretamente. Accendo l'mp3 e metto buon rap, esco e trovo Lucia, che sta uscendo probabilmente stacca ora.
Mi tolgo un auricolare, e le parlo.
-Ehi, stacchi?-
-Oh, ciao, ti sei svegliato. Comunque si.-
-ti offro qualcosa, dai!-
lei arrossi e rispose
-non potrei mai farmi offrire dal nipote del mio capo, non credi?-
-ma al momento sono solo un ragazzo, non il nipote del capo.-
-Va bene, ma tuo zio non lo deve sapere.-
-ehm....mi dici dove dobbiamo andare?-
entrambi ci mettemmo a ridere, poi ci siamo diretti a un bar, e la gli ho offerto un gelato.
-Mamma mia, che sono cari qua i gelatai...5 euro per due coni!- esclamai, uscendo del gelato con un cono nocciola.
-Ahahahahaahah!Hai ragione, ma non siamo in Italia....è tutto più costoso.-
disse,mentre mangiava il suo cono alla fragola.
-Ed è anche peggio! Ahahahahahahahahah -
salimmo sulla Tour Eiffel, ormai era obbligatoria come tappa, ma non è mai stato tanto bello.
-Cazzo, le 8.30!Corriamo, ti accompagno a casa e poi vado a casa di zio!-
Arrivai alle 9.30 da mio zio, chiesi scusa per il ritardo e mio zio si mostrò come sempre molto comprensivo...Avrebbe capito la mia uscita con Lucia?
Mangiai, e decisi di mantenere il segreto.
Alle 10.30, presi un buon libro, e mp3 acceso, mi persi nelle pagine. Finii finalmente il libro “Per tutto il resto della vita” e mi coricai. Non vedevo l'ora che venisse domani.