11. Strana alleanza (parte 3)

Più passavano i giorni più i miei rapporti con Jacob e gli altri ragazzi diventavano migliori e, con la stessa velocità, il mio rapporto con Leah peggiorava. Avevo capito che era perchè lei era gelosa della mia amicizia con Jacob ma qualunque cosa facessi per esserle amica sbagliavo e basta.Non che mi servisse un'amica licantropo ma pensavo che con l'aiuto di una come Leah avrei trovato Edward. Evitavo sempre di pronunciare il nome del mio antico amore davanti ai lupi e, di conseguenza, la mia ricerca non proseguiva. Ero ferma nello stesso punto da ormai settimane. Pensavo che dicendo tutto a Jacob avrei risolto il mistero del corpo scomparso ma in realtà avevo fatto solo danni. Gli avevo spiegato che in passato avevo amato con tutta la mia anima una persona che ora non c'era più ma lui non mi aveva capito, glielo si leggeva negli occhi, così avevo abbandonato. Mi supplicava di andare avanti ma ero impassibile: avrei solo rievocato altro dolore senza ottenere nient'altro. Iniziavo a pensare che infondo Jacob non era il mio tipo, il mio compagno ideale ma sapevo che era l'unico che poteva darmi amore, e io avevo bisogno di amore. Quando pensavo di dire tutto a jake arrivava sempre un imprevisto a rovinare il momento, come se qualcosa o qualcuno volesse dirmi che stavo sbagliando. Forse non potevo o non dovevo trovare qualcuno che potesse amarmi diverso da Edward. "Sono matta"pensavo spesso" sono ancora attaccata al ricordo di un...morto! Non ci posso credere! Jacob è vivo, può darmi quello che cerco, può baciarmi, consolarmi!E io cosa faccio? Penso a un...morto!! Sono matta!!". Matta o non matta pensavo sempre al mio Edward. Il ricordo si faceva più vivo quando mi trascinavo al confine invisible che mi era proibito attraversare. Non ne conoscevo le ragioni ma mi era vietato mettere piede oltre quel muro trasparente. Nessuno voleva spiegarmi il perchè. Nemmeno Jacob. Diceva che era una cosa vecchia ma che se avessi provato a passare quel confine potevo dire addio alla tribù dei licantropi e alla nostra amicizia. L'ultima cosa che voleva era perderlo e Jake lo sapeva bene. Usava la perdita come minaccia per non farmi passare nel territorio "nemico" come lo definivano gli anziani. Mi piaceva illudermi che Jacob non mi volesse morta, ammazzata dal nemico oltre il confine, forse troppo forte per una come me. Ma sapevo che non era così. Nella zona tabù ci vivevano degli umani e se il nemico non riusciva a distruggere loro cosa poteva fare contro di me? Contro un vampiro? Certo avevo eprso le abitudini tipiche della mia specie, come mangiare umani e stare a debita distanza dai lupi , ma infondo ero pur sempre una "sanguisuga". Una "sanguisuga" strana, capace di piangere lacrime di cristallo e giocare con i licantropi senza provare la voglia di ucciderli e berne il sangue. Ero strana ma non ero priva della forza necessaria per uccidere anche se cercavo di non farlo. Avevo ucciso solo un umano ma avevo le mie ragioni: stava per uccidere una ragazza, in un vicolo, in una città non molto distante da Forks. Sapevo di aver agito nel modo giusto ma quel morto mi pesava sulla coscienza. Chi ero io per strappare un uomo dalla sua vita, dalla sua famiglia, dai suoi cari? Odiavo almeno quanto Leah la mia natura. Avevo provato a dire a Jacob che io non sarei dovuta nemmeno esistere ma Jake mi consolava dicendo che per lui ero troppo importante e non voleva pensare a una vita senza la mia presenza. Era questo il problema di Jacob: quando mi convincevo che lui per me era solo un amico lui diceva una delle sue frasi dolci e io tornavo nel dubbio.

Alle volte pensavo mi potesse leggere dentro: mi confondeva nei momenti in cui ero quasi convinta che lui dovesse essere solo un'amico.

Comunque io e Jake non ci eravamo mai spinti oltre a un abbraccio o una carezza. Lui aveva provato più volte a baciarmi ma io mi ero sempre ritratta, alle volte spaventata altre volte lacerata dal dolore provocati dai ricordi. Nello stesso momento voleo enon volevo che Jacob fosse il mio...fidanzato. Fidanzato. Una parola che per anni aveva avuto un solo sinonimo nella mia testa: Edward. Ma più passavo il mio tempo con i licantropi più Edward diventava sinonimo di defunto, amore perduto.

scusatescusatescusatescusate

lo so, è un capitolo corto ma mi manca l'ispirazione!! ho bisogno di uan vacanza XDXD

allora intanto rispondo alle recensioni:

Giova71: grazie per il supporto!=) spero saprai pazentare un pochino perchè nn posso dirti come va a finire...ma sappi che nemmeno a me piace come coppia XDXD baciotto!

cullengirl: ciao! sono contentissima che ti piaccia la mi storia!naturalmente non posso dirti come va a finire XDXD mi spiace ma spero saprai  aspettare!non manca molto alla svolta, promesso!baciotto!

Gigetta97: ciao! grazie! sono felicissima che ti piacci la mia storia! rispondo molto volentiri alla tua domanda: i suoi occhi sono così perchè il dolore nel vedere la bara del nostro Eddy vuota gli ha schiariti! sisi ci sarà il lieto fine, non preoccuparti XDXD spero saprai attendere gli altri capitolo baciotto!

Avviso: dal 4 agosto sono in vacanza =( ...sicuramente tornerò con mille idee e forse riuscirò a finire la storia esna deludervi...lo spero tanto! scusate ancora per il capitolo corto XDXD besos e morsetti!

P.S. GRAZIE A CHI MI SEGUE E A CHI MI LEGGE!!! MI RENDETE FELICISSIMA GRAZIE =)