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Autore: Kimly    23/07/2010    2 recensioni
Dieci shot sulla coppia FleurBill. L'inizio di tutto...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour | Coppie: Bill/Fleur
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-Potrei parlare con Bill Weasley, per favore?-
Eccone un'altra, pensò Fleur quel piovoso martedì di ottobre.
Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che tutti chiedessero sempre di lui, dopo che erano mesi che lavorava duramente per aver almeno un minimo riconoscimento.
-In questo momento non sc'è. Potrebbe aspettare un attimo da questa parte, s'il vous plaît?-
Fleur capì bene che il tono da lei usato era stato troppo spazientito, ma non se ne curò, non aveva voglia di essere gentile quel giorno.
-E' una questione molto importante. Devo assolutamente parlargli.- continuò la donna di fronte a lei, ma la ragazza aveva già abbassato gli occhi sulla posta da smistare ai vari indirizzi.
-Le ho sjià spiegato che non è qui, madame. Ora mi losci lavorare.- ribatté, stringendo i denti e mostrandole un sorriso tirato.
Possibile che nessuno l'ascoltasse mai?
-Maleducata.- borbottò quella in risposta e Fleur non si trattenne più.
-Maleducata? Moi? Come o... ?-
-Mamma! Che ci fai qui?-
La voce di Bill congelò la Delacour sul posto. Aveva combinato un altro bel guaio.
-Oh, Bill. Eccoti finalmente. Devo parlarti di una cosa importante. E' stato scelto il posto dove farlo, capisci? Stasera vieni alla Tana e saprai tutto. Non potevo aspettare a dirtelo e volevo essere sicura che sarei stata la prima.- la signora aveva pronunciato quel lungo discorso senza mai riprendere fiato, mentre Fleur aveva cercato una scappatoia per il suo comportamento.
-Va bene, però ora rilassati. Siamo tutti preoccupati, ma non è il caso di diventare isterici.- le sorrise comprensivo, mentre la donna si calmava un poco.
Scelto il luogo per che cosa? Pensò la ragazza, incapace di staccare gli occhi da quella scenetta familiare.
Bill, ovviamente, se ne accorse.
-Mamma, questa è Fleur Delacour. Ha partecipato al Torneo Tremaghi l'anno scorso ed è rimasta qui a Londra per imparare l'inglese.- la presentò lui, avvicinando la donna al bancone della giovane.
-Ah. Molto piacere. Molly Weasley.- il tono era gelido e freddo, il minimo dopo il modo in cui l'aveva trattata.
Il ragazzo, però, non riuscì a capire la causa di tanto distacco e diede la colpa allo stress della madre.
-Beh, forse ora è meglio che io vada. Tuo padre sarà in pena dopo avermi visto schizzare nel camino così in fretta, senza dirgli una parola.- la signora Weasley baciò il figlio sulle guance e fece un cenno a Fleur che provò a ricambiare con un sorriso sincero.
Non aveva fatto per nulla una buona impressione.
-Scusala, è un po' agitata. Problemi in famiglia e poi le voci su Tu-sai-chi alimentano ancora di più la sua frustazione.-
La ragazza era impressionata dal fatto che non avesse mai dato la colpa a lei, ma avesse sempre trovato giustificazioni per gli altri.
Non l'aveva mai rimproverata di niente, neanche quando aveva quasi schiantato un folletto dalla rabbia o aveva trattato come una pezza da piedi un importante dirigente.
Bill era stato fin troppo gentile con lei.
-Beh, mi devo rimettere al lavoro. A dopo.- la congedò con un saluto della mano e sparì oltre una porta.
Era davvero arrivato il momento di porgere le sue scuse. Fleur aveva sempre odiato scusarsi, non era abituata a sbagliare ed ammettere di averlo fatto.
Era cambiato tutto, però, non appena aveva varcato l'entrata dell'edificio.
La bella ragazza perfetta e impeccabile aveva lasciato spazio ad una goffa stagista viziata che Fleur non amava per niente.
-Gonci, sostituiscimi un attimo.- e si stupì perfino lei del suo perfetto inglese in quelle semplici parole.
Il folletto la squadrò in malo modo, ma la ragazza aveva già aperto la soglia che il ragazzo poco prima aveva attraversato.
Lo trovò nel suo ufficio, intento a scribacchiare qualcosa e a legarla sulla zampa di una grossa civetta, mentre vicino ad essa un piumino respirava a fatica.
-Quello è Errol, non temere. Il nostro gufo è un tantino vecchio e stordito, quindi rispondo a mio padre con una delle nostre civette.- Bill aveva risposto alla muta domanda della ragazza, che annuì debolmente.
-Hai bisogno di qualcosa?- le chiese dopo aver risposto Errol in una gabbia e aver fatto volare via la civetta.
-Oui, cioè... sì. Devo... è diffiscile per me, Bill, quindi non ridere.- ma il ragazzo non stava affatto ridendo, aveva anzi assunto un'espressione seria.
-Va tutto bene?-
-No. Devo chiederti... devo chiederti scusa. Tua madre oggi mi ha trattata con freddessa, perché io ho fatto altrettanto prima che arrivassi tu. Non avevo idea che fosse... beh, mi dispiace.- abbassò lo sguardo, si vergognava troppo per poterlo guardare negli occhi.
-Capirò se non mi vorrai più qui. Non ho legato con nessuno, sono scontrosa e faccio male il mio lavoro. Se vorrai assumerne un'altra, non me la prenderò.- mentì lei, sapendo bene quanto si sarebbe infuriata.
-Perché mai dovrei licenziarti?- la domanda di Bill era davvero sorpresa. Fu naturale per Fleur, quindi, alzare gli occhi e guardarlo scettica.
Non aveva sentito quello che aveva appena detto?
-Perché... te l'ho sjià spiegato, Bill.-
Lui rise e per un attimo la ragazza si trovò a pensare a quanto bella fosse la sua risata.
-Ti devi solo ambientare, tutto qui. Conosci poco la lingua, è normale che ci sia stato poco tempo per il dialogo ed i folletti non sono grandi ascoltatori. Purtroppo io andrò in Egitto un paio di settimane, se non di più, ed ho bisogno che tu rimanga qui a fare da supervisore.-
-Cosa?- Fleur era scandalizzata. Era partita convinta di doversi cercare un nuovo lavoro ed adesso riceveva addirittura una promozione.
Quel ragazzo la stupiva sempre di più.
-Io non sono brava a fare quello che fai tu. E poi chi dovrei supervisionare se non sc'è nessun altro, eccetto i folletti?-
Il quel momento qualcuno bussò alla porta, rivelando una persona che Fleur conosceva fin troppo bene.
-Ivy?-
-Ivy, ciao! Entra pure.-
La ragazza che fino a pochi mesi fa non avrebbe mosso alcunchè in Fleur si era trasformata in una potenziale rivale.
Gli occhiali erano spariti ed i capelli avevano assunto una sfumatura lucente che la bionda non ricordava di aver mai visto.
-Bill, Fleur. E' bello riveder... Ahia!-
Qualcosa della vecchia Ivy era rimasto, comunque. La sua goffagine non aveva limiti.
-Sono un impiastro, mi dispiace. Fleur, sei sempre più bella.- si complimentò la ragazza, alzandosi e andandole incontro.
-Merci.Devo tornare al lavoro. Fai un buon voyage, Bill. Ivy, appena hai finito, vieni da me.-
Fleur aveva preso in mano la situazione. Avrebbe fatto vedere chi era la vera Delacour, avrebbe tirato fuori le unghie ed avrebbe mostrato a Bill quanto era in gamba.
Due settimane erano sufficienti per migliorare le cose e torturare un po' Ivy le avrebbe di sicuro migliorato l'umore, sì.


Spiegazioni, varie ed eventuali:
Ci avviciniamo sempre di più alla loro unione!
Il viaggio in Egitto è lo stesso viaggio di cui si parla nel quinto libro. Chi ricorda bene la scena, saprà anche che Bill arriverà a Grimmauld Place con Fleur, quindi manca davvero poco. Il luogo è già stato scelto per l'Ordine!
Ed Ivy è tornata, pronta a mettere chiarezza nel cuore di Fleur.
Ringrazio  Lady_Sue1789 per la recensione (Fleur farà di tutto per ottenere ciò che vuole xD)  e tutto coloro che hanno letto o anche aggiunto questa storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Grazie mille e a presto <3

   
 
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