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Autore: Funny Face    23/07/2010    4 recensioni
Molly mi sorrise. -Quando ho conosciuto Arthur era la persona più fredda e pragmatica che conoscessi. L’amore non può rivoluzionare una persona, è vero- spiegò lei guardandomi con attenzione -Ma puo' senza dubbio plasmarla, addolcirla, smussare gli angoli più spigolosi del carattere. E tu, Hermione, sei sempre stata molto gentile, dolce, tu non sei fredda e calcolatrice. Hai un cuore grande-   Una Harry/Hermione dopo Hogwarts :) Spero vi piaccia!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cho Chang, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Sparkle And Fireworks-

 

 

 

Third Chapter: Ho bisogno di un finto appuntamento.

 

 

Io e Cho stiamo guardando qualche vestito per me. Davvero non so quale scegliere, sono tutti esageratamente belli.

-Il rosa ti sta bene, lo indossasti al Ballo del Ceppo vero?- domanda Cho proponendomi un tubino semplice rosa chewing gum.

-Odio il rosa- ammetto ridacchiando. –Perche’ non verde?-

Cho annuisce e chiama la commessa spiegandole la sua idea di vestito ed è in quel momento che realizzo che non siamo sole.

-Harry?- domando inarcando un sopracciglio. -Non sapevo frequentassi questi posti!-
Lui ride e mi posa le labbra sulle guance. -A dire la verità Cho mi ha chiamato per un’opinione maschile-spiega quasi gongolando.

Sorrido ed annuisco. -Okay, fashion victim!-

La commessa, finalmente, ci viene incontro con qualcosa che le abbiamo richiesto e non suoi suggerimenti.

Una decina di vestiti verdi, di qualsiasi tonalita’.

Ne scarto qualcuno per scollature eccessive che non sopporto, qualcun altro per esagerati spacchi sulla gamba e ne rimangono solo tre, cosa che causa l’ilarita’ di Harry e Cho.

Ma ce n’e’ uno che mi colpisce in particolar modo. Di seta, accollato con delle pieghette in verticali, non esageratamente corto, ne’ lungo e con uno scollo sulla schiena.

Mi guardo allo specchio e decido che può andare, esco dal camerino e Cho emette un gridolino di felicita’. Okay, lo adora.

Guardo Harry cercando la sua approvazione. Quasi boccheggia e non nasconde un sorriso compiaciuto, indice di gradimento.

Improvvisamente ricordo quella sera al ballo del Ceppo in cui indossava la stessa espressione mentre scendevo le scale.

Mi si stringe il cuore ripensando a quella sera in cui andai al Ballo con Krum, quando in realta’ cio’ che volevo era andarci con Ron. Ed Harry in realta’ avrebbe voluto Cho al suo fianco.

Ma mentre scendevo quelle scale, pensavo che forse Harry sarebbe stato perfetto come compagno del Ballo.

Scuoto il capo scacciando quei pensieri e faccio un piccolo giro su me stessa.

-Approvo!- dice infine Harry sostenuto dal capo di Cho che annuisce in maniera entusiasta.

Mi cambio e vado a pagare, senza alcuna esitazione. Cho ci abbandona, deve andare a vedere con Kevin per la casa e quindi rimaniamo solo io e Harry.

-Mangiamo qualcosa?- propone prendendo la busta del mio vestito sotto il mio sguardo contrariato che lui ignora bellamente.

Siamo sulla riva del Tamigi, in un localino babbano piuttosto carino.

-Quindi credi che mi stia bene?- domando, rubandomi una patatina fritta dal suo piatto.

-Certamente, Hermione, ti sta splendidamente!- risponde guardando la mia mano appropriarsi delle patatine che io non ho ordinato perche’ sono “a dieta”.

-Sai, la tua espressione mi ricordava quella del Ballo del Ceppo- ammetto, pentendomi immediatamente di quell’affermazione.

Harry sorride. -Beh quella sera eri davvero bella, ma adesso e’ diverso, sei cresciuta quindi non puoi che stare meglio-

Tossisco lievemente per l’imbarazzo, mascherandolo come una patatina andata di traverso e prendo il boccale di birra di Harry bevendone almeno la meta’.

Lui sorride. -Non capisco perche’ qualunque cosa ordini finisci per approfittare del mio pasto-

-Si chiama amicizia!- mi giustifico velocemente ridacchiando.

-Ti ricordi al Ballo? Io ero pazzo di Cho!- ammette con aria divertita.

Annuisco, sentendo un sapore amaro fra le labbra. Deve essere la birra.

C’è qualcosa che non ho mai confessato a nessuno. Quando eravamo a Hogwarts ero dannatamente gelosa di Cho. Non perché Harry fosse il mio migliore amico e lei, megera, gli avrebbe spezzato il cuore. Ero fisicamente attratta da Harry. Ed era una cosa terribile a dirsi!

E lui sembra leggermi nel pensiero. –Si’, tu odiavi Cho, eppure guardatevi: migliori amiche!-

-Non odiavo Cho!- mugugno sentendomi in colpa.

-Non mentire, me l’ha detto Ron l’anno successivo, dopo che io e Cho ci baciammo-

-Io non ho mai detto qualcosa del genere a Ron!- sbotto.

-L’hai detto a Ginny- precisa smascherandomi.

-Quei Weasley!- borbotto scartando le cipolle dalle foglie d’insalata.

-E perché la odiavi?- chiede Harry con un’espressione gongolante.

Sorrido nervosa e fortunatamente il mio cellulare squilla. E’ Keith. Rifiuto la chiamata e ripongo il cellulare in borsa.

-Qualcosa di grave?- domanda Harry preoccupato.

-No!- mento con un largo sorriso. Non voglio che Keith rovini questo pomeriggio. -Sai, ieri sono stata da Molly, ho visto Ginny-

-Ah sì?- domanda Harry masticando il suo panino. -Domani la rivedro’ anche io per le carte del divorzio-

-Sta uscendo con Seamus- mormoro.

-Non m’interessa- sorride vedendo il mio palese imbarazzo. -E comunque non hai ancora risposto alla mia domanda-

-Quale?- domando cercando di recuperare tempo.

-Perché odiavi Cho?- ripete insistente.

Nuovamente l’irritante, ma benevola, suoneria del mio cellulare. E’ Keith, di nuovo.

-Sai, devo assolutamente prendere questa telefonata, e’ Keith, sembra urgente- rispondo in fretta premendo il tasto verde.

Harry annuisce, un po’ infastidito.

-Keith, dimmi- dico alzandomi ed allontanandomi dal tavolo.

-Ciao Hermione, volevo dirti che nel primo pomeriggio passo a casa a prendermi delle cose, lascio le chiavi sul tavolo. Sai ci ho pensato, e’ davvero definitiva come cosa- dice con la sua solita voce roca.

-Ah bene! Non avevamo gia’ deciso una cosa del genere?- domando con una punta di veleno nella mia voce.

-Sto frequentando un’altra persona, Hermione- replica lasciandomi silenziosa per qualche secondo.

-Mi fa piacere, hai controllato quanto guadagna? Non vorrei che guadagnasse più di te e ti frustrasse come cosa- ribatto astiosa.

-Hermione, cerchiamo di essere maturi… volevo dirti che la portero’ al matrimonio di Cho, tutto qui. Prepararti-

-Ah, bene! Anche io portero’ qualcuno- aggiungo velocemente non rendendomi conto della bugia che sto dicendo.

C’e’ una silenziosa pausa poi un saluto e la telefonata e’ conclusa.

Torno a sedermi al tavolo e noto che Harry e’ taciturno. In effetti non mi sono mai allontanata per prendere una telefonata, non capisco nemmeno il perche’ del mio gesto.

-Passava a prendersi delle cose a casa nel pomeriggio e mi diceva che portera’ una ragazza al matrimonio di Cho- dico cercando di rompere il silenzio.

-Luogo romantico per un appuntamento, se non altro- ridacchia Harry.

Io scuoto la testa. -C’e’ del peggio-

-Se la sposa?- tenta Harry.

-Oh no, peggio. Ho detto che anche io ho un appuntamento- sospiro passandomi una mano sulla fronte. -Non so nemmeno perche’ l’ho detto. Forse non volevo sentirmi in difetto-

-Se ti stai chiedendo se ha a che fare con i tuoi sentimenti, ti assicuro di no. Anche io i primi tempi facevo una semi-gara con Ginny. E anche io ho inventato qualche appuntamento!- ammette imbarazzato. -Si tratta di istinto di sopravvivenza-

Ridacchio e rimaniamo a chiacchierare un po’ del piu’ e del meno.

 

Sono le sei, entro in casa e trovo le luci accese.

E trovo Keith che guarda una nostra foto.

-Pensavo fossi già andato via- dico chiudendo la porta alle spalle.

Keith scuote il capo. -Ho fatto tardi, scusami. Pensavo le avessi già tolte tutte-

-Non ho avuto tempo, sono passati solo due giorni- spiego avvicinandomi. -Le tolgo, non ti preoccupare-

-Non voglio che tu lo faccia,e’ una tua scelta, non una mia- replica velocemente. -E così hai un appuntamento, posso sapere chi e’?-

Boccheggio qualche secondo. -Oh, ma non e’ niente!-

-Harry?- chiede.

-Sta a casa, credo, perche’?- rispondo stupita dalla domanda.

-No, mi chiedevo se l’appuntamento fosse Harry-

-Scusami?-

-In tutto il tempo in cui siamo stati insieme ho notato quanto tu e lui siate legati. E non parlarmi di amicizia e non dire “e’ come un fratello”-

-Insinui che ti abbia tradito, forse?!- domando offesa.

-Affatto. Ti conosco, sei una persona fedele. Ma penso che adesso lui, che ha tutte le carte in regola, sia il tuo appuntamento-

-Ah- rispondo sgranando gli occhi.

-Me lo dirai chi e’?- chiede curioso.

-Lo vedrai tu stesso, Keith, non credo sia il caso parlare dei nostri nuovi impegni!- ribatto facendogli strada verso la porta.

Keith ride. -Okay, ciao!-

Lo fermo bloccandolo per un polso ed avvicinandomi minacciosa al suo volto. -Le chiavi- sussurro con aria antipatica.

Lui me le ripone fra le mani. -Per un attimo ho pensato volessi baciarmi-

-Fuori- gli intimo seccata.

Chiudo la porta e sento il cuore battermi all’impazzata, ma non per Keith.

Piuttosto per quello che ha detto su Harry.

Decido di imboccare la via dell’autismo e della solitudine andandomi a stendermi sul divano.

Insomma, l’idea che Harry ed io potessimo essere qualcosa mi era balenata una sola volta in tutta la mia vita, la sera del Ballo del Ceppo.

Anzi due, anche quando Harry ha baciato Cho.

Probabilmente tre, quando Harry ha conosciuto i miei.

Quattro, contando la mattina, anche se in maniera piuttosto labile.

E con ora siamo a cinque.

Ottima media per chi considera una persona il proprio migliore amico.

E’ una catastrofe, un disastro, un problema classificabile come una calamita’ naturale.

E la cosa peggiore e’ che le uniche due persone che potrebbero ben consigliarmi sono le uniche due off-limits: Harry, per motivi abbastanza palesi e Molly, giacché lei e’ stata la suocera di Harry stesso.

L’autismo e’ semplicemente la via migliore.

 

-Sei uno zombie!- esclama Cho passandomi una mano fra i capelli.

-E tu non dovresti essere a lavoro!- ribatto guardandola e passandomi una mano sul volto stropicciato.

-Sì sono in ferie, ma dovevo prendere una cosa- spiega. -E ho notato quanto tu sia in forma. Che e’ successo?-

-Niente, ho solo sonno- mento, in parte. E’ vero, ho sonno, ma non solo quello!

-Dovresti smetterla di fare le ore piccole per Harry!- sento sobbalzando.

-Che cosa?- balbetto.

-Dovresti smetterla di fare le ore piccole per il lavoro- ripete mentre io avvampo.

Okay, perfetto, la mia mente adesso classifica lavoro come sinonimo di Harry.

Cho va via ed al suo posto entra lavoro.

Improvvisamente mi scopro a ricompormi. -Ciao Harry!-

Sorride sedendosi, anzi accasciandosi, sulla sedia del mio studio. -Sono appena tornato dall’incontro con l’avvocato-

-E?-

-E sono un uomo separato, nonché single!- risponde senza nascondere un sorriso.

-Bene! Ho bisogno di un favore- ammetto mordicchiandomi le labbra imbarazzata per la proposta che sto per fare. 

-Mi accompagneresti al matrimonio di Cho?- domando.

-Hai bisogno di un passaggio?-

-No, di un finto appuntamento!-

-Perche’ proprio io?- domanda sporgendosi verso di me.

-Non ho ne’ tempo ne’ voglia di conoscere qualcuno. Tu saresti credibile-

-Un monaco tibetano sarebbe più credibile agli occhi di Keith. Siamo amici da non so quanto tempo e..-

-Proprio perche’ siamo amici, mi devi un favore!- replico quasi in lacrime.

Annuisce. -Se credi che se la beve, ci sto. Hermione, saro’ il tuo appuntamento-

-Grazie- sorrido.

Preferirei andarci con un vero appuntamento, magari con un vero appuntamento con Harry. L’idea balenata nel mio cervello viene scacciata immediatamente. Ma a cosa sto pensando? Dove ho la testa? Harry?

Inizio a fissarlo mentre mi parla dell’incontro con l’avvocato. Certo che e’ cresciuto. Si e’ fatto ancora più carino. E sa tutto di me, con lui verrebbe tutto più semplice.

-Hermione, mi stai ascoltando?- mi domanda interrompendo i miei inappropriati pensieri.

Annuisco. Poi arrossisco notando il suo sguardo critico. -No! Stavo pensando a cosa devo cucinare stasera, scusami davvero Harry!-

 

Okay! Qui le cose si fanno piu' interessanti ;)
Grazie a tutti quelli che hanno letto (:
Vorrei sapere cosa ne pensate, quindi magari una piccola recensione... solo due minutini !!!
A domani :D

Alice.

  
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