Cathy è in sala parto, io mi ritrovo qui. Seduto in una squallida sala d'attesa con Bill, Tom, Georg e mia sorella... mentre mia madre era dentro con Cathy.
Sto per diventare padre.
Gli si erano rotte le acque durante la notte e quando eravamo arrivati in ospedale era già in travaglio.
Bill cammina nervoso avanti e indietro per la sala, mi irrita un po' ma è uno dei miei pensieri minori,
il mio più grande pensiero era la donna che amavo e il mio figlioletto.
- Dio mio, quanto ci mette? Spero non stia soffrendo - Non fa in tempo a terminare la frase che risuona per tutta la stanza un urlo di dolore.
Stava soffrendo e a giudicare dall'urlo non poco.
Mamma esce dalla sala parto asciugandosi il sudore dalla fronte, mi avvicino a lei preoccupato - Come sta? - fa no con la testa.
- Temono di dover ricorrere al cesareo, Cathy sta davvero soffrendo -
- Posso andare da lei? -
- Ha bisogno di tranquillità... - Annuisco riprendendo il compito di tenere calda quella sedia che fra un po' persino la plastica si sarebbe sciolta.
Un altro urlo, seguito da un altro e da un altro ancora.
- Coraggio, è una donna forte - Tom i batte sulla spalla.
- Tom ce li hai due minuti per me? Ho bisogno di fare quattro passi - Annuisce seguendomi appena fuori dalla sala.
Cammino in silenzio - E' successo solo una volta? -
- Cosa? -
- Con Cathy - si pietrifica, non si immaginava che io ero al corrente di cosa era successo fra loro.
- Te le ha detto lei? - faccio no con il capo
- Ci sono arrivato da solo... Quando quel giorno siete spariti tutti e due. Beh tu avevi lo zip abbassato e la sera mentre Cathy si metteva il pigiama ho notato che avevo le mutande storte... -
- Io avevo intenzione di parlartene... -
- Immagino quel giorno che poi Bill ti ha bloccato con la stupida scusa del battesimo - assentisce. - Tranquillo, non ti odio. So che non l'hai fatto per farmi un torto ma era amore... -
- Davvero non ti odio per essere stato con la tua ragazza Gustav? -
- No... Credo che tutti meritano una seconda possibilità e tu mi sembri davvero dispiaciuto... Torniamo dentro dai, volevo solo dirti questo. -
Rientriamo è tutto come prima, solo urla e urla.
Osservo l'orologio, sono già passate due ore.
Mamma è rientrata da Cathy, tenta quanto meno di tenerla tranquilla e di incitarla a spingere.
L'ennesima infermiera esce dalla stanza senza dirci nulla, mi basterebbe anche un cenno con il capo, un sorriso o beh qualsiasi cose per calmare la mia ansia.
Un altro urlo, prima si sentire anche un pianto disperato.
Tutti si fermano ed osservano nella mia direzione, sto piangendo dalla felicità, sono diventato padre.
- Chi è il padre?- un infermiera esce solo con la testa dalla porta.
- Io - rispondo fiero di essere al centro dell'attenzione.
- Mi segua -
Mi conduco davanti ad una grande vetrata, Cathy è semi incosciente distesa sul lettino.
Noto il piccolo pargoletto nelle mani di un dottore, lo stanno lavando e pensando.
- Faticava a respirare così gli abbiamo messo un tubicino... Verrà rimosso fra qualche giorno -
Continuo ad annuire ignorando totalmente qualsiasi cosa mi stesse dicendo quella povera ragazza,
osservavo il mio piccolo e sognando già il momento in cui l'avrei tenuto fra le mani.
- La mia ragazza come sta? -
- Ha perso molto sangue ed è stanca... Gli stiamo facendo una trasfusione, riprenderà i sensi fra qualche ora.. Ci servirebbe il nome del piccolo -
Ripenso agli ultimi anni, a come ci eravamo conosciuti.
A quanto lei fosse fredda e scontrosa all'inizio nel nostri confronti, ripenso alla collaborazione e ripenso a come per Tom deve essere stata dura mandare giù la mia relazione con lei.
- Signore? -
Dovevo in qualche modo ringraziarlo, per essersi fatto da parte e per aver messo i suoi sentimenti in un angolo, permettendomi di essere felice con lei.
- Tom - dico sicuro - Tom Schafer -
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Posso con
tranquillità dire che l'ultimo capitolo è il mio
preferito.
Arrivare alla fine di una storia è sempre triste,
arrivi a mettere completa e ti rendi conto di
quanto tu ti sia affezionata a questa storia.
Prima che qualcuno me lo chieda lo metto
subito in chiaro,
NON CI SARA' UN SEQUEL.
Non è difficile immaginarsi cosa può ossere successo
dopo... Gustav, Cathy e il piccolo hanno iniziato la loro vita felice.
Ringrazio tutte quelle che hanno seguito questa ff
Grazie di cuore,
se infondo io sono ancora
qui a postare e scrivere storie è
perché VOI mi date la forza per farlo.
Grazie per il nostro sostegno,
Sara.
P.s Lui è il piccolo =)
Arrivare alla fine di una storia è sempre triste,
arrivi a mettere completa e ti rendi conto di
quanto tu ti sia affezionata a questa storia.
Prima che qualcuno me lo chieda lo metto
subito in chiaro,
NON CI SARA' UN SEQUEL.
Non è difficile immaginarsi cosa può ossere successo
dopo... Gustav, Cathy e il piccolo hanno iniziato la loro vita felice.
Ringrazio tutte quelle che hanno seguito questa ff
Grazie di cuore,
se infondo io sono ancora
qui a postare e scrivere storie è
perché VOI mi date la forza per farlo.
Grazie per il nostro sostegno,
Sara.
P.s Lui è il piccolo =)