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Autore: Giulia K Monroe    24/07/2010    10 recensioni
E se Harry Potter avesse avuto una sorella minore?
E se Sirius Black non fosse stato catturato e portato ad Azkaban?
Cosa sarebbe successo alla storia più amata di tutti i tempi? Scopritelo leggendo!
***
All'improvviso lo sguardo opaco, grigio metallo sporco, si accese. Luminoso e carico di rabbioso odio, si riversò su quello della ragazza, che trasalì spaventata.
Alexis fece per indietreggiare, ma lui non glielo permise: lasciata scivolare la mano da sotto le sue, le aveva artigliato le spalle con una presa tanto violenta da farla gemere per il dolore; l'aveva quindi trascinata contro l'armadio e l'aveva sbattuta furibondo contro lo specchio, facendole mancare il respiro.
«Perché non ti sei fidata di me?!» ruggì Draco e alzò il braccio con una mossa così repentina che lei, per un attimo, temette che stesse per colpirla; lui invece scaraventò il pugno al di sopra della sua spalla e il suo viso venne sfiorato solo dall'aria smossa: le nocche pallide avevano cozzato con lo specchio al quale era poggiata, incrinandolo.

[IN FASE DI REVISIONE]
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
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Salve mie care lettrici!
Eccomi con il nuovo capitolo, dopo neanche una settimana!
In teoria, avrei voluto postarlo lunedì, ma non sono riuscita a farvi aspettare!
Insomma, la volta scorsa mi avete lasciato ben 10 recensioni *.*
Ma insomma: io vi A D O R O!
Anche se era passato tanto tempo voi non mi avete abbandonata, vi ringrazio davvero di cuore!
E poi, mi avete lasciato dei commenti davvero lunghissimi ò___ò
*è tutta emozionata*

Quindi grazie, davvero <3
Bhe, finalmente eccovi il capitolo del tanto agognato appuntamento: godetevelo!
Spero sinceramente che non deluda nessuna aspettativa, ce l’ho messa davvero tutta per scriverlo!
Quindi, vi lascio alla lettura *.*

 Un bacione enorme

 

Giulia
–sto cominciando ad apprezzare il mio vero nome, ultimamente, quindi piacere x3-

 

 

 

PS. Vorrei dedicare questo capitolo a cinque persone in particolare:

 

a terryborry: che è approdata da poco in questa fanfics e alla quale do un caloroso benvenuto! Che si è letta tutta la lunga storia *ben quasi 300 pagine* in pochi giorni! Che mi ha fatto intendere che si è letta anche tutte le mie lunghe presentazioni e risposte! E che mi ha scritto una recensione che mi ha lasciata davvero senza fiato. Grazie, davvero!

 

a elita: che da quando ha cominciato a leggermi, mi segue un po’ ovunque, qualsiasi sfida io decida di affrontare; che mi lascia sempre le sue ‘recensioni del buon umore’, che mi fanno sorridere tanto; grazie, ti voglio bene <3

 

a Misery13: che mi segue qui e anche nell’altra mia storia originale, lasciandomi commenti sempre molto dettagliati, che mi fanno sentire fiera di ciò che scrivo; che si è definita addirittura ‘mia accanita lettrice’, cosa di cui sono oltremodo onorata; grazie carissima, spero di non deluderti mai *-*

 

a le_montagnine: le sorelle più frizzanti di tutto il sito, che mi fanno sempre sorridere con i loro commenti intrecciati! Che avevano mandato una squadra di recupero per trovarmi; che si sono addirittura stampate un mio capitolo, per leggerlo durante la pausa pranzo; che hanno scritto una storia su Sirius che mi sto impegnando a leggere e a recensire in ogni capitolo! Vi voglio davvero bene, ragazze, anche se ci conosciamo solo attraverso delle parole, per me questo è più che sufficiente <3

 

a Melikes: che mi ha lasciato una recensione lunghissima! Che mi ha rassicurata sul fatto di non dovermi sempre scusare per la mia lentezza; che commenta i miei capitoli parte per parte; e che mi ha detto che non smetterà mai di seguirmi! Grazie davvero *.*

 

 

 

E ovviamente, tutta la mia storia, è dedicata a voi che mi seguite!
A chi mi recensisce sempre;
A chi mi aggiunge tra i suoi autori preferiti;
A chi aggiunge questo storia tra preferiti, seguiti e ricordati;
A chi legge, restando in un silenzio lo stesso apprezzato;
E a te, che sei arrivato a leggere questa storia fin qui e che, spero, mi accompagnerai fino alla fine e che vorrai farmi sapere anche cosa ne pensi *non esser timido e lasciami un commento, te ne sarei infinitamente grata ;D*

 

 

 

 

 

 

 

 

 


~Un Particolare In Più~

 

 

 

 

 

 

 

 























 

 

 

 

[ Perchè ogni volta che ci tocchiamo, ho questa sensazione
E ogni volta che ci baciamo, giuro di riuscire a volare
Non riesci a sentire il mio cuore che batte così veloce?
Voglio che questo finisca, ho bisogno che tu sia accanto a me
Perchè ogni volta che ci tocchiamo, sento la staticità
E ogni volta che ci baciamo, raggiungo il cielo
Non riesci a sentire il mio cuore che batte così?
Non posso lasciarti andare.
Ti voglio nella mia vita]

 

 

 

 

Nulla.
Non vedeva più nulla.
Appena aveva preso la mano di Draco, questo l’aveva fatta voltare e le aveva legato una benda sugli occhi, per nasconderle anche il percorso verso la sua sopresa.
Lei si era limitata a sorridere, capendo solo allora il perché di quella domanda: ‘Ti fidi di me?’
Sì, si fidava di lui, con tutta se stessa.
-Tranquilla, non ti faccio andare a sbattere. Vieni avanti.-
Le diceva di tanto in tanto, mentre la guidava lungo i corridoi bui del castello. Alexis lo seguiva, stringendogli una mano con entrambe le sue. Faceva passi piccoli e instabili –sia per il fatto di essere praticamente cieca, sia per il fatto che indossava un paio di scarpe tutt’altro che comode. Oh, mannaggia a Diamond: non aveva decoultè verdi con il tacco meno alto?
Mentre camminava, con il cuore in gola per l’emozione, si ritrovò a pensare che non aveva mai notato come, senza la vista, gli altri sensi fossero nettamente più forti: riusciva a sentire chiaramente il calore e la morbidezza della mano di Draco; o il suo profumo di pioggia fresca, che la stordiva appena.
Così, non riuscì ad impedirsi di sobbalzare, quando un rumore –come di una pietra che scivolava sul pavimento, a pochi centimetri da lei – si diffuse nel silenzio. Avrebbe gridato spaventata, se Draco non le avesse premuto la mano sulla bocca e non l’avesse stretta a sé, cullandola appena.
-Ssssh…E’ tutto apposto, sono stato io.-
Le sussurrò in un orecchio, sfiorandole una guancia con le labbra. Lei sorrise, nervosa.
-E’ difficile, con questa benda.-
Si lamentò e Draco le riprese la mano, riiniziando a guidarla.
-Fidati di me.-
Le ripetè ancora, mentre un freddo vento li accoglieva, sorprendendola.
-Dove siamo?-
Corrugò le fine sopracciglia, fermandosi titubante.
-Vieni.-
Si limitò a risponderle, mentre la trascinava di nuovo, gentilmente. Lei fece qualche altro passo incerto.
-Attenta ora, scendiamo dei gradini.-
La avvertì, mentre le si metteva di fianco e le circondava la vita con un braccio, aiutandola.
Alla fine della scalinata, Alexis era ormai sicura di trovarsi fuori da Hogwarts, ma da quale parte fossero usciti, non avrebbe saputo dirlo: forse, era anche per quello che aveva voluto bendarla. Mentre avanzavano nel freddo della notte, col vento che le sferzava il viso e i fili d’erba umida che le sfioravano le caviglie nude, un dubbio la assalì, costringendola a fermarsi. Draco si voltò verso di lei, preoccupato.
-Qualcosa non va?-
Alexis rimase in silenzio, a mordersi le labbra. Aveva lasciato andare la mano del ragazzo e ora si torturava le sue, in grembo.
-Tu ti fidi di me?-
Fu lei a domandarglielo, questa volta. Se non avesse avuto gli occhi bendati, probabilmente avrebbe abbassato lo sguardo, nervosa. Invece, si limitò a torturarsi un ricciolo sfuggito all’acconciatura. Draco sospirò e le si avvicinò, avvolgendola in un abbraccio che la fece sussultare appena, per la sorpresa. Le sfiorò una guancia con la sua, avvicinando le labbra all’orecchio.
-Certo che mi fido di te, mia bella Black.-
Il tono intenso con cui aveva proferito quelle parole le fece scorrere un brivido lungo tutta la schiena.
Dio, ora che era così vicino, il suo profumo fresco la ubriacava quasi.
-E allora perché mi hai bendata? Non volevi che vedessi quale strada avremmo fatto per uscire dal castello?-
Non riuscì a trattenersi e le due domande uscirono veloci e confuse.
Draco si distanziò appena e la osservò per un silenzioso istante. Poi, inaspettatamente, scoppiò in una fredda risata, mentre scioglieva l’abbraccio.
-Sciocca di una Black: come ti vengono in mente certe cose?-
La schernì, sfiorandole il viso con una carezza.
-Ma allora perché…-
Ma non riuscì a concludere la frase, perché le sue labbra vennero occupate da quelle del biondo, che le lambì con un piccolo, dolce bacio.
-E’ solo una sorpresa, Alexandra: rilassati e fidati di me.-
Le sussurrò sulla bocca, prima di prenderla per mano e guidarla attraverso il giardino.
Alexis non protestò più.
Non avrebbe saputo dire quanto spazio avessero percorso, perché con gli occhi bendati e lui così vicino, aveva decisamente perso la concezione del tempo. E poi, riusciva ancora a sentire quelle labbra morbide sfiorare le sue, e questo non le permetteva molto di badare al resto.
Alla fine, Draco si fermò e Alexis quasi sbattè contro la sua schiena. Il ragazzo si voltò e le posò le mani sulle spalle. Un rumore strano, come un fruscio irrequieto, riempiva il silenzio della notte.
-Ora, aspettami qui: torno subito.-
Le ordinò e lei si limitò ad annuire con un sorrisino, mentre lo sentiva allontanarsi.
Rimase sola, con solo quel suono insistente a farle compagnia. Essere bendata era una cosa veramente fastidiosa: non poter vedere quanto accadeva intorno la rendeva oltremodo nervosa.
All’improvviso, le sembrò di stare aspettando da un’eternità.
-Draco…?-
Lo chiamò, nervosa, voltando il capo da una parte all’altra, piuttosto inutilmente.
Lui non rispose.
-Draco, dove sei?-
Tentò di nuovo, allungando le mani davanti a sé e compiendo qualche incerto passo in avanti. L’erba umida ancora le sfiorava le caviglie, mentre il vento le scompigliava i capelli.
Ma, ancora una volta, il ragazzo non rispose.
Fece qualche altro passo in avanti, alla cieca.
-Malfoy, sappi che se stai scherzando, questo gioco non mi piace…-
Mormorò stizzita, stringendo le mani, ora lasciate abbandonate sui fianchi. Avanzò ancora e una folata di vento più forte la investì, spazzandole indietro i capelli lasciati ricadere sul viso, subito seguita da un forte rumore frusciante.

E poi, dal suo grido.
-ALEXANDRA NO! SPOSTATI DA LÌ!-
La voce di Draco era lontana, alla sua destra.

Ma che diavolo stava succedendo?
Corrugò le fine sopracciglia e si decise ad abbassare la benda: voleva capire che stava accadendo. Ma, appena riaperti gli occhi, quello che vide non le piacque affatto: era a pochi metri dal Platano Picchiatore, che agitava funesto i suoi rami ormai spogli. E una manciata di questi si stava dirigendo verso di lei, a tutta velocità, con l’intenzione di scaraventarla lontano. Non riuscendo più a muoversi, strinse forte gli occhi e, istintivamente, portò le mani davanti al viso, in una sorta di protezione.
Poi, venne colpita.
Ma non come aveva immaginato: era come se qualcuno le si fosse lanciato addosso, placcandola, e l’avesse scaraventata in terra, costringendola a finire con la schiena sul terreno umido. Picchiò la testa, ma il dolore era sicuramente meno acuto di quello che avrebbe provato se quei rami l’avessero colpita.
Disorientata, riaprì piano gli occhi, per trovarsi Draco Malfoy cavalcioni su di lei, con un’espressione a metà tra il preoccupato e il sofferente, che la guardava dall’alto, i capelli biondi che scendevano scombinati, sfuggendo ormai alla mano di gel che li aveva precedentemente trattenuti. I rami del platano picchiatore passarono a pochi centimetri dalle loro teste, investendoli solo con un una forte folata di vento.
Rimasero ad osservarsi per qualche silenzioso minuto, entrambi incapaci di fare altro che non fosse respirare.
-Stai bene?-
Le domandò infine lui, sfiorandole i capelli con una carezza apprensiva. Lei annuì lentamente, ancora leggermente scossa.
-Io…sì, credo di sì.-
Draco sospirò e si puntellò sui gomiti, per poi toglierlesi da sopra e mettersi seduto accanto a lei.
Era affannato e Alexis, mentre si tirava su a sedere a sua volta, massaggiandosi la nuca, capì che doveva aver corso fin da lei, per riuscire a spingerla via prima che i rami la ferissero.
-Grazie, mi hai salvata.-
Mormorò, osservandolo di sottecchi, con il cuore che le batteva fuorioso nel petto. Lui si limitò a scuotere la testa e a scrollare appena le spalle, mentre estraeva la bacchetta e la puntava su qualcosa alle spalle della ragazza.
-Ecco dov’era, maledetta.-
Mormorò, lanciando un incantesimo ad una radice vicina.
Immediatamente, il Platano Picchiatore smise di agitare la sua funesta chioma spoglia.
Draco si voltò, per osservare il risultato del suo incantesimo, e fu allora che Alexis lo notò: illuminato dai raggi di quella luna, che, piena e pallida, brillava nel cielo scuro della notte, si vedeva chiaramente che la manica sinistra della camicia di Draco era stata strappata; e sotto di essa, sulla pelle bianca del braccio, sfigurava un enorme sfregio, fresco e sanguinante.
-Oh mio Dio!-
Esalò, inorridita e preoccupata.
Draco si voltò a guardarla, con un cipiglio confuso.
-Che succede?-
Le lo prese per il braccio, delicatamente, costringendolo a farsi più vicino, per poter esaminare meglio la ferita; il sangue scendeva in più rivoli e aveva ormai sporcato la camicia.
-Draco! I rami del Platano Picchiatore ti hanno colpito! Dobbiamo andare in infermeria, subito!-
Esclamò apprensiva, lanciandogli un’occhiata angosciata.
-Mi dispiace…Se io fossi rimasta ferma, come mi avevi detto, a quest’ora tu…e tutta co…-
Mormorò, abbassando il capo e mordendosi violentemente il labbro inferiore.
-Non dirlo e non pensarci neanche. Non è colpa tua.-
La interruppe, con tono seccato; con uno strattone infastidito, si liberò della presa della ragazza, senza riuscire a trattenere una smorfia di dolore, che gli storse appena le labbra fine.
-E’ un graffietto da niente. Non preoccuparti.-
Aggiunse, serio e deciso, alzandosi in piedi e porgendole la mano non insanguinata, per aiutarla ad alzarsi.
Lei lo guardò dal basso, titubante.
Prese la mano e il ragazzo la tirò su senza alcuno sforzo, portandosela quasi addosso. Alexis barcollò un pochino e poi si distanziò, premendogli le mani sul petto ampio.
Draco la guardò dall’altro con un’occhiata impenetrabile dei suoi occhi gelidi – era chiaro come il sole che cercava di nasconderle il dolore che gli correva lungo il braccio insanguinato e la cosa le faceva davvero male. Alzò un braccio e la sfiorò in viso, riponendole le ciocche di capelli sfuggite all’acconciatura, ormai distrutta, dietro l’orecchio.
-Mi dispiace. Ti sei sporcata tutta. Dovevo stare più attento.-
Mormorò assorto, ma lei scosse la testa.
-Non dire sciocchezze e non cambiare argomento: quella ferita non è una cosa da niente! Devi fartela medicare o rischi di prendere qualche infezione!-
Esclamò decisa e questa volta fu lui a scuotere la testa. Sorrise appena, senza riuscire tuttavia ad illuminare gli occhi, che rimasero privi di espressione.
-Black: sto bene, davvero. Non è niente.-
Fece per sfiorarle il viso, con la punta delle dita, ma lei si scostò brusca, facendo un passo all’indietro. Draco la guardò confuso, mentre lei abbassava il capo e stringeva le mani in due pugni, accanto ai fianchi.
-Smettila di atteggiarti a supereroe.-
Mormorò, improvvisamente triste. Un sospiro tremante le lasciò le labbra, mentre se le inumidiva appena con la lingua, nervosa.
-Io non voglio…- si morse il labbro, in difficoltà -…che tu ti mostri a me sempre così perfetto e indistruttibile.-
Draco la fissò sorpreso, ma quando lei alzò il viso di scatto, per incontrare il suo sguardo, questo era tornato freddo e impassibile. Lo osservò per un lungo istante, prima di fare un passo in avanti e colmare la distanza prima creata. Gli depositò una mano sulla guancia, costringendolo a prestarle attenzione.
-Io voglio conoscere ogni cosa di te.-
Soffiò, con voce morbida e improvvisamente dolce, appena velata dall’imbarazzo.
-Non solo i tuoi lati positivi.-
Mosse la mano in una lenta carezza, finchè le dita non gli sfiorarono le labbra.
-Voglio che tu mi mostri anche i tuoi difetti.-
Scese ad accarezzargli il collo bianco, fino a percorrere tutta la linea della clavicola e poi i muscoli del petto.
-Perché voglio imparare ad amarli anche più dei pregi.-
Sorrise timida, mentre si avvicinava a lui e gli posava il viso sul petto, vicino al cuore, per riuscire a sentire i suoi battiti.
-E quando stai male, voglio che tu me lo dica. O quando sei preoccupato, voglio che tu ti sfoghi con me.-
Ormai la sua voce non era più che un morbido sussurro, ma in quella notte silenziosa, cullata solo dal freddo vento, si propagava chiaramente, con tutto il suo infinito amore.
Si aggrappò alle sue spalle, stringendolo forte.
-Draco, io voglio sapere tutto, tutto di te. Tu fai così tanto, preoccupandoti, proteggendomi, amandomi e io, a volte, mi sento…inutile.-
A quel punto, il ragazzo non riuscì a trattenersi oltre e, come se si fosse appena risvegliato da un coma, le circondò la vita con il braccio non ferito, stringendola forte contro di sé. Abbassò il viso, fino ad essere con le labbra vicino all’orecchio.
-Non dire cazzate. Tu non sei inutile, affatto. Non lo saresti mai, per me.-
Mormorò, con tono cupo. Poi si allontanò leggermente, per poterla vedere in viso, e le accarezzò una guancia.
-Vuoi sapere tutto di me? Allora devi sapere che ti voglio. Adesso.-
Quelle parole uscirono come un ordine intenso, che le scivolò sulla pelle con quel respiro di pioggia. Lo guardò per un lungo e silenzioso istante, prima di alzarsi appena in punta di piedi e, dopo avergli poggiato le mani sul petto, annullare completamente la distanza tra i loro visi e le loro labbra. Si fusero, come solo la nutella con la panna avrebbero saputo fare; o il burro d’arachidi con la marmellata; perfetti, nel loro intreccio di lingue; dolcissimi, nel loro sapore di albicocca fresca di rugiada. E le labbra si mordevano in modo delicato; e le carezze si assorbivano con morbida gentilezza, in infiniti attimi che avvolsero entrambi, portandoli al di là dell’universo. Al di là di tutto.
Alla fine, dopo un incipit deliziosamente delicato e un seguito possessivamente violento, si tornò alla gentilezza iniziale. Draco le depositava piccoli baci, facendo scivolare le sue labbra su quelle torturate della ragazza, mentre, con una mano, le sfiorava la guancia e i capelli. Poi, si allontanò appena, per riaprire gli occhi e osservarla fare lo stesso.
-Cazzo.-
Mormorò sulle sue labbra, con sguardo indecifrabile. Lei corrugo le fine sopracciglia.
-Il braccio fa un male Gramo!-
Si lamentò finalmente, stringendo gli occhi e storcendo appena la bocca. La ragazza lo guardò preoccupata, scostandosi appena, e lui riaprì un occhio, scrutandola.
-Sono abbastanza sincero, così?-
Alexis scoppiò in una risata allegra, circondandogli il collo con le braccia e stampandogli un altro bacino a fior di labbra.
-Sei perfetto. Grazie.-
Mormorò. Poi si allontanò appena, per vederlo farle un’occhiolino.
-E ora è meglio se andiamo in infermeria, sul serio. E’ davvero una brutta ferita, quella.-
Lo prese per mano, ma lui non si mosse e, anzi, la tirò appena, costringendola a voltarsi. Appena lo fece, con cipiglio confuso, lui le posò una mano sulla guancia, sorridendo appena.
-No, per favore. C’è una cosa che ho fatto per te e voglio che tu la veda.-
Sussurrò, ma lo sguardo di lei corse sulla ferita sanguinante.
-Ma il braccio…-
-Mi fa un male da Maledizione Senza Perdono, sì. Ma farebbe più male il rimpianto di una serata non conclusa.-
La interruppe, avvicinandosi al suo viso e poggiando la fronte su quella di lei. La guardò dritta negli occhi.
-Il ricordo del dolore se ne andrà; quello di una serata passata con te, rimarrà indelebile.-
Le soffiò, ad un centimetro dalle labbra, sincero – e anche un po’ sornione: sapeva che con la dolcezza si conquistava ogni donna, e a volte, tendeva a farne uso solo per ottenere ciò che voleva; un comportamento non molto onorevole, ma infondo, lui era Draco Malfoy.
Alexis non riuscì a fermare il sorriso che, spontaneo, le colorò le labbra, insieme al rossore tipico che le scaldava le guancie. Il cuore prese a batterle frenetico nel petto, tanto che pensava sarebbe riuscito a sfondarle la cassa toracica per raggiungere quello di lui. Si chiese se riuscisse a sentirlo.
-Sì, riesco a sentire ogni battito del tuo cuore. Il mio cuore.-
Si corresse, quasi le avesse letto nel pensiero. Le passò una mano tra i capelli, accarezzandola.
-Quindi, non preoccuparti per il mio braccio: starà bene. Ora, andiamo.-
Alexis lo guardò indecisa, disorientata e stordita. Poi, alla fine sorrise, scuotendo la testa.
-Sei un gran testardo.-
-No, sono un Malfoy.-
Si limitò a risponderle, con una scrollata di spalle.
-E ora andiamo, prima che questo dannato albero riprenda a muoversi.-
Fu lui, questa volta, a prenderla per mano. E fu lei, questa volta, a non muoversi.
-Aspetta!-
Lo fermò, mentre districava le loro dita e si chinava a prendere qualcosa dal terreno. Quando tornò da lui, stringeva la benda tra le mani.
-Voglio che tutto sia come l’avevi programmato.-
Soffiò con un sorriso. Draco la guardò piacevolmente sorpreso – la sua piccola Black non avrebbe mai smesso di stupirlo; e non sapeva quanto avesse ragione.
Prese la benda e lei si voltò, mentre lui, ancora una volta, gliela legava intorno agli occhi, per poi prenderla per mano e condurla dove voleva.
Ad Alexis non importava poi molto dove la stesse portando: se lui era al suo fianco, anche l’inferno sarebbe andato bene.

Nel buio della benda, si lasciò docilmente condurre: si abbassò, camminò, fece più di una rampa di scale. Poi, finalmente, si fermarono di nuovo.
-Alohomora.-
Mormorò Draco e lo scattare di una serratura si diffuse nel silenzio del luogo. Il vento freddo aveva smesso di colpirla, quindi immaginò di trovarsi al chiuso ora.
-Vieni, siamo arrivati.-
Il ragazzo le si mise alle spalle e le pose una mano sulla schiena, spingendola all’interno di un luogo piacevolmente caldo. La porta alle loro spalle si chiuse con un debole clic, ma questa volta non sobbalzò. Si limitò a sorridere, un po’ ansiosa.
Senza più dire nulla, Draco armeggiò con la benda, fino a riuscire a toglierla, lasciandola scivolare lentamente.
-Ora puoi aprire gli occhi, mia bella Black.-
Le soffiò in un orecchio e lei sorrise più apertamente, annuendo. Le palpebre si sollevarono appena, sbattendosi un paio di volte su quegli smeraldi sinceri, prima che lei riuscisse a mettere a fuoco quel che aveva intorno. E, appena lo fece, rimase letteralmente senza fiato.
Si trovavano in una stanza piccola e decisamente accogliente; dalla forma rettangolare, era completamente ricoperta di legno, sia il pavimento lucido che le mura; sulla parete più lontana, c’era un enorme camino di mattoni, nel quale scoppiettava vivida una calda fiamma; lì vicino, gettati in terra, c’erano parecchi cuscini azzurri. L’ambiente era in penombra, rischiarato dal fuoco del camino e dalle molteplici candele che profumavano l’ambiente di rosa; ma non erano solo quelle a mandare quel profumo inebriante: sparsi per la stanza, in una scia che conduceva al letto matrimoniale, e anche sopra di esso, c’erano una miriade di piccoli petali di rosa blu.
Alexis avanzò di un passo, la bocca spalancata, coperta da una mano tremante. Gli occhi di smeraldo scintillavano in un modo incredibile.
-Per tutti i Troll di montagna…-
Fu l’unica cosa intelligente che riuscì a dire. Ok, non proprio intelligente, ma non poteva chiedere di più al suo cervello, in quel momento.
Draco la guardò, con un ghignetto divertito, e poi la prese per mano, facendola sobbalzare appena: era rimasta così meravigliata da quel posto, che sentirlo all’improvviso l’aveva spaventata.
La condusse sul letto dove, tra i petali del suo fiore preferito, si sedettero. Il ragazzo non disse nulla, si limitò a fissarla. Lei ancora si guardava intorno, con gli occhi spalancati.
-Tu sei pazzo.-
Riuscì a sussurrare dopo una manciata buona di minuti, mentre si voltava, finalmente, ad osservarlo. Lui si strinse nelle spalle, con indifferenza, e poi le sorrise divertito.
-Sono fiero di esserlo…-
Sbuffò, avvicinandosi improvvisamente al suo viso. Sogghignò e le sfiorò una guancia con le dita fredde, beandosi del suo calore.
-…di te.-
Aggiunse dopo, sfiorandole le labbra con un bacio veloce. Poi si allontanò di nuovo, passandosi la punta della lingua sulla bocca. Fissò un punto lontano, come se, all’improvviso, fosse in difficoltà. Alexis lo guardava ancora stupita, con il cuore che le martellava furioso nel petto.
-Non sono bravo con le parole, dovresti averlo capito ormai.-
Esordì, mettendosi le mani sulle ginocchia e sbuffando.
-Blaise dice che non si puo’ comprare tutto con il denaro: forse ha ragione. Ma non conosco altro modo per farlo.-
Sorrise mesto, a disagio, mentre si passava una mano tra i capelli, che ormai gli ricadevano sullo sguardo.
-Questo è l’unico modo che conosco…per dirti grazie.-
Alexis sorrise e si avvicinò a lui, posandogli la testa su di una spalla e sfiorandogli il braccio non ferito, con l’indice, ripercorrendo tutti i muscoli tesi.
-Tu non hai bisogno di ringraziarmi. E tutto questo è…pazzesco e meraviglioso.-
Lo interruppe, sentendosi goffa all’improvviso. Lui si voltò ad osservarla, alzando la mano ed accarezzandole il viso, con la punta delle dita.
-Sì, invece. Devo dirti grazie per aver portato un po’ di luce nella mia vita.-
Riuscì a dirlo in modo sincero e disinvolto, guardandola dritta negli occhi, e questo la rese ancora più felice: era quella la parte di Draco che voleva imparare a conoscere ed amare; la parte che teneva più nascosta, la più semplice.
Sorrise, senza avere parole da dire. Temeva che, con la sua goffagine, avrebbe solo rischiato di rovinare l’atmosfera. Così fece la cosa più naturale che potesse: si sollevò appena e lo baciò, trasmettendogli in quel morbido modellarsi di labbra, tutte le cose che non avrebbe saputo dire a voce.
Passarono qualche minuto, semplicemente a coccolarsi. Poi, lo sguardo di lei corse sulla ferita, ancora sanguinante del braccio. Sbuffò e si alzò.
-Non hai voluto andare in infermeria, ma almeno permettimi di curarti come meglio posso.-
Insistette, meritandosi un’occhiataccia. Poi, però, alla fine, Draco le porse il braccio, con un gesto brusco e infastidito e lei sorrise, soddisfatta.
Lo esaminò, un po’ ansiosa, ma non poteva fare molto con la camicia sopra. Abbassò lo sguardo, arrossendo leggermente.
-Dovresti toglierla…-
Mormorò imbarazzata, portandosi un boccolo, sfuggito all’acconciatura, dietro l’orecchio.
Lui sollevò un sopracciglio e poi ghignò, divertito.
-Toglimela tu.-
Ordinò quasi, con tono privo di vera espressività. Alexis alzò lo sguardo di scatto, gli occhi sbarrati.
-Come, scusa?-
Domandò sorpresa, assumendo un delizioso colorito sulle guance. Lui, per tutta risposta, si strinse nelle spalle, con un gesto incurante.
-Sei tu che vuoi curarmi: fai bene il tuo lavoro.-
La schernì serio, senza guardarla. Alexis ebbe l’impressione che si stesse trattenendo dallo sghignazzare divertito.

Bastardo di un Malfoy!
-E d’accordo.-
Bofonchiò nervosa, senza avere il coraggio di guardarlo in viso. Si concentrò sui bottoni della camicia che, dopo un profondo respiro incoraggiante, cominciò a far passare per le asole. Si sentì incredibilmente goffa: le mani tremavano appena, e faticava a far uscire i bottoni; le asole le sembravano troppo piccole e lei troppo maldestra. Si vergognava da morire. Alla fine, riuscì a togliere anche l’ultimo bottone e aprendo entrambi i lembi, si ritrovò a fissare il petto bianco, ampio e muscoloso del giovane Serpeverde: era evidente che si impegnava nel Quidditch; i fasci di muscoli e nervi lo confermavano chiaramente.
Passato il primo nervoso iniziale, gliela sfilò lentamente, scoprendo prima le spalle forti e poi, facendo attenzione alla ferita, gliela tolse definitivamente, lasciandola ricadere alle sue spalle.
Ok, era ufficiale: Draco Malfoy a petto nudo era decisamente mozzafiato.
Cercò di non rimanere troppo a fissarlo, altrimenti sarebbe passata per una stupida quindicenne affamata di sesso: cosa che, in nessun modo o circostanza, era o sarebbe stata.
-Ecco fatto.-
Mormorò, per spezzare quel silenzio carico di tensione. Draco fissava le fiamme pigre del caminetto, senza mostrare un reale interesse. Sembrava lontano, in quel momento: chissà a che stava pensando.
In realtà, si stava trattenendo per non saltarle addosso: sentire quelle piccole mani inesperte sfilargli la camicia, gli aveva provocato una reazione intensa che cercava di mantenere a bada. Non era il momento, decisamente.
Alexis si frugò nel cinturino della gonna, per estrarre la bacchetta e, non trovandola, ricordò che lui gliela aveva sequestrata.
-Draco…-
Mormorò, cercando di risvegliarlo dal suo stato di apparente assenza, ma lui non diede segno di averla sentita. Sospirò, nervosa, e si avvicinò di più a lui, proprio quando questo stava voltando la testa nella sua direzione. Si ritrovarono in una situazione piuttosto imbarazzante: lui a petto nudo e lei tanto vicina da poterlo sfiorare, in ginocchio sul letto, con il vestito corto che lasciava scoperta buona parte della coscia. La ragazza deglutì e quando vide le guance di lui –incredibile ma vero- tingersi appena, non riuscì a trattenere una risatina divertita.
-Ma allora anche tu sei in grado di arrossire!-
Lo prese in giro e lui sbarrò gli occhi, voltandosi immediatamente dall’altra parte.
-Cazzo Black: non hai vestiti un tantino più lunghi?-
Si difese, con tono brusco. Ma Alexis aveva capito di essere riuscita ad imbarazzarlo e la cosa segnò un punto nel suo piccolo orgoglio personale.
Ridacchiando ancora, sottilmente divertita, si avvicinò di nuovo a lui e il suo viso gli sfiorò una spalla. Quando il ragazzo si voltò di nuovo a guardarla, con un cipiglio nervoso, lei sorrise dolcissima, conservando una nota dannatamente sensuale.

Maledetta Black!
Si piegò appena, con uno sguardo malandrino – degno di James Potter – e, lentamente,  lasciò scorrere le dita sul ventre scolpito, i cui muscoli si irrigidirono al suo passaggio, prima di infilare la mano nel cinturino e prendere la bacchetta, che gli sfilò con un gesto fluido. Lui si limitò ad osservarla dall’alto, sforzandosi di rimanere fermo e impassibile: quella piccola serpe stava mettendo a dura prova il suo auto controllo – che, già di per sé, non era decisamente forte.
-Che cosa stai facendo?-
Le chiese, con tono quasi meccanico, lanciandole un’occhiataccia. Lei si limitò a sorridere e a stringersi nelle spalle, per poi allontanarsi, in modo studiatamente lento.
Quando aveva imparato ad essere così…intraprendente, non lo sapeva neanche lei.
Lo guardò innocente, sventolando appena la bacchetta.
-Mi serviva questa.-
Se ne uscì, con tono innocente. In realtà, dentro al petto, il cuore le stava gridando dietro un insulto dietro l’altro, perché non riusciva più a battere ad un ritmo regolare.

Atteggiamento da Grifone, cuore decisamente fifone.
Draco la osservò impassibile, le sembrava un po’ arrabbiato, così decise di smetterla con i giochetti e abbassò lo sguardo sul suo grembo.
-E ora pensiamo alla tua ferita.-
Tentò di spezzare il silenzio. Puntò la bacchetta sul letto e la agitò appena.
-Ferula.-
Pronunciò, e una lunga benda uscì dalla punta del bastoncino.
Ne strappò una parte e poi, ci puntò la bacchetta sopra.
-Aguamenti.-
Dell’acqua bagnò la stoffa.
La strizzò appena, in terra, macchiando il parquet, ma non se ne curò. Si avvicinò al braccio che il Serpeverde le stava porgendo e, delicatamente, cominciò a ripulire la ferita, con gesti meticolosi. Lo squarcio era lungo e profondo qualche millimetro, ma non sembrava essere troppo grave, per fortuna. Alla fine, dopo averlo disinfettato alla meglio, passò a bendarlo con la fascia.
-Ti fa male?-
Si informò, mentre fermava la benda con un nodino piccolo. Draco si voltò, finalmente, a guardarla.
-Un po’, ma è sopportabile.-
Si limitò a rispondere, scrollando le spalle. Lei lo osservò dal basso, con espressione tesa. Poi, gli depositò un bacino all’altezza della ferita. Il ragazzo la osservò sorpreso, ma non riuscì ad impedire ad un piacevole calore, di scaldargli il petto.
-Così farà meno male.-
Sussurrò, sorridendogli imbarazzata. Lui annuì, socchiudendo appena gli occhi.
Alexis osservò quel viso perfetto e, preso tutto il coraggio che aveva in corpo, si riavvicinò al braccio e gli depositò un altro bacio. Poi, lentamente, sotto lo sguardo sorpreso del biondino, cominciò a risalire, sfiorandogli la spalla nuda, l’incavo del collo, la mandibola, una guancia e infine le labbra, che rapì con un bacio dolce e intenso, che lui non esitò a ricambiare, infilandogli una mano nei capelli. Erano in una posizione un po’ imbarazzante, di nuovo: lui ancora seduto, e lei inginocchiata, con le mani che premevano sulle spalle forte; i loro corpi, vicinissimi.
All’improvviso, Draco scattò e, agile come un felino, ribaltò la situazione.
Alexis si ritrovò imprigionata tra il letto e il corpo del giovane Malfoy, che le bloccava i polsi sopra la testa e le stringeva le ginocchia attorno alla vita, continuando a divorarle le labbra. Si allontanò appena solo per proferire una frase.
-Pensavo che, ormai, avessi imparato a non giocare con me…perdi prima ancora di iniziare la danza.-
E riprese a morderle le labbra, per poi scendere con baci roventi lungo la guancia, nell’incavo del collo, sulle spalle lasciate scoperte dal vestito. Alexis non riuscì a trattenere un sospiro, mentre lui ripercorreva la sua scia.

Dio, se la voleva. Ma non poteva…insomma: Alexandra aveva quindici anni e, nonostante lui si fosse dato da fare già a quell’età, lei le sembrava troppo piccola e fragile. Non poteva fare sesso –no, non sesso, amore, si ripetè nella mente- con lei, purtroppo. Non era una di quelle sgualdrine che si portava a letto e basta: lei era Alexandra Black. La sua Alexandra Black e per lei e la sua candida purezza, avrebbe resistito. Non l’avrebbe macchiata.
Risalì a baciarle il viso ma, quando avrebbe dovuto sfiorarle le labbra, si limitò a depositarle un bacino sulla punta del naso.
Brama 0. Amore 1.
Sogghignò divertito.
-Torna da me, mia bella Black.-
Alexis riaprì gli occhi, decisamente stordita, e sorrise oltremodo imbarazzata. Il cuore, ormai, l’aveva letteralmente mandata a Notturn Alley. Draco le sfiorò il viso con una carezza e poi si rialzò, ricomponendosi e riinfilandosi la camicia. Non la guardò ancora, perché così, sdraiata sul letto, e con quell’aria dolcemente disorientata, aveva un aspetto terribilmente invitante.
-Vieni, andiamo a mangiare: sarai affamata.-
Le propose, quando fu sicuro di riuscire a controllare le sue reazioni. Alexis si era rimessa seduta e stava controllando che il cuore riuscisse ancora a battere in modo regolare.
Per tutte le mutande di Merlino: in quel momento, stretta contro il suo petto muscoloso, aveva desiderato che Draco non si fermasse mai. Era possibile avere già pensieri del genere, alla sua età?
Scosse la testa, decidendo di non pensarci e sorrise, annuendo appena. Ora che ci faceva caso, un po’ di fame l’aveva davvero.
Draco si alzò dal letto e le porse una mano, invitandola a sedersi al piccolo tavolino tondo, che prima non aveva notato.
E cenarono, tra una presa in giro, una chiacchierata, dolci scambi di sguardi e qualche risata.
Poi, si buttarono sui cuscinetti accanto al caminetto, dove Draco stappò una bottiglia di champagne che aveva l’aria di essere molto costosa. Ne versò un po’ in due bicchieri e poi ne porse uno ad Alexis, che sorrise. Il ragazzo alzò il calice al cielo.
-A te, Alexandra Black: per riuscire a portare luce nella mia vita.-
Brindò, con un sorriso bellissimo. Anche Alexis alzò il calice e lo fece tintinnare contro quello del ragazzo.
-A noi: e che questo sia il primo di tanti bei momenti passati insieme.-




 
 

 

*

 

 

 

x le_montagnine: E’ un piacere per gli occhi e per il cuore rileggere le vostre recensioni, ragazze! Bhe, che dire? Molto l’ho già detto nella prima parte e spero abbiate apprezzato la dedica!*.* Per quanto riguarda la squadra di recupero, tenetela comunque vicina, non si sa mai mi dovessi riperdere *speriamo di no, in questi giorni son riuscita a concludere ben due capitoli xD* Spero che anche il tanto atteso appuntamento abbia soddisfatto ogni vostra aspettativa e, come al solito, voglio sapere che ne pensate x3
Un sondaggio su più boni di HP? *.* Mha, la mia classifica verte in questo stato al momento *mostra una piccola diapositiva proiettata su un muro, in cui Draco, Lucius, Sirius e James fanno a botte per ottenere il primo posto* XD Non so chi scegliere tra loro, forse Draco supera tutti –cosa che mi ha spinto a scrivere una ff con lui protagonista maschile, ma anche gli altri stuzzicano la mia enorme fantasia XQ___
Ron all’ultimo posto dite? Mmm, io non lo trovo così brutto xD Avrei messo Peter Minus…o Tiger e Goyle xD o Silente *rotola*
Bhe, che altro dirvi? Come voi mi rinnovate i complimenti, io vi rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti e vi dico che, sul serio, vi adoro con tutta me stessa *.*
Se vi va, rinnovo anche l’invito al mio personal forum (http://adawong.forumfree.it/) se volete farci un salto, mi piacerebbe conoscervi anche all’infuori delle recensioni! Inoltre lì potete trovare di tutto sulla storia e anche sulle altre che sto scrivendo ;D
Ora vi lascio, se no viene più lunga la risposta del capitolo x3
Un bacione enorme! <3

x elita: Ben ritrovata, carissima! I tuoi commenti sono sempre un toccasana! Spero che la mia dedica ti sia piaciuta, e lo stesso per il capitolo! *.* Ti ho anche mandato una mail per ringraziarti personalmente per aver recensito anche la mia shot su Kodocha, ma li rinnovo qui: grazie, grazie, grazie! Tu dici che ci saranno guai per la nostra Potter, ora che i due sono così vicini? Chissà, chi vivrà vedrà, si dice, infondo xD Intanto, goditi questo appuntamento e i momenti felici che passeranno insieme! Per il dopo…non ti resta che continuare a seguirmi xD
Ci sentiamo presto dunque, un abbraccio forte forte!

x mantovanina: Oh, che piacere leggere un tuo commento anche a questa storia! Ben ritrovata, quindi x3 Sono davvero onorata che tu abbia letto anche la mia presentazione, pensavo a nessuno interessasse dell’autrice xD E grazie mille per i complimenti a questa storia e a Queens Park –che tra l’altro ho aggiornato giusto qualche giorno fa ^^. So come ci si sente ad arrivare all’ultimo capitolo e a rimanere a secco, per cui ecco qui quello nuovo, spero ti piaccia *___* Non pensavo di riuscire a catturare tanto una lettrice, quindi sono davvero contentissima di sentirtelo dire –o di vedertelo scrivere, sarebbe meglio xD
Per quanto riguarda il momento in cui verrà fuori tutta la verità, ti basterà continuare a seguirmi, per saperlo, e spero vivamente che tu lo faccia, continuando a farmi sapere cosa ne pensi –sai, sono abbastanza recensioni dipendente, ne ho bisogno per scrivere *rotola*
Quindi grazie ancora, davvero, e a presto! *___*

x PiKkOlA_mAnGiAmOrTe: E chi non vorrebbe essere al posto di Alexis?*.* Io per prima, sinceramente x3 Comunque, grazie mille per i complimenti *Oddio, addirittura scrittrice formidabile?o////o…vuoi farmi proprio morire di infarto xD*
Bhe, spero allora che anche questo capitolo ti sia piaciuto!
Fammi sapere come sempre eh: un bacio!

x Minnieinlove: Allora cuggia, sono perdonata?*____* Spero di sì, perché ci ho messo davvero tutta me stessa per scrivere questo tanto atteso appuntamento!
Anch’io voglio il vestito verde di Alex e soprattutto le sue scarpe *le sto cercando disperatamente x3* E soprattutto Blaise: mi va bene anche se non diventa me *rotola*
E tu, sbrigati ad aggiornare, che son curiosa ù___ù
Un bacione =*

x terryborry: Per le mutande di tutti i Mangiamorte e di Lord Voldemort anche! Nessuno mi aveva mai scritto una recensione tanto lunga ò___ò *va in iperventilazione*
Ok, cerco di stare calma e di riprendermi *cielo, sono davvero emozionata x3*
Allora, andiamo con ordine, altrimenti rischio di fare un casino dietro l’altro!XD
Innanzitutto, credo di aver già detto molto con la dedica che ti ho fatto di questo capitolo –e spero, con tutta me stessa, che tu l’abbia apprezzata! Anche se sei nuova della storia, mi hai lasciato una delle recensioni più belle che io abbia mai letto in tutto il tempo che posto qui su EFP, quindi un mega G R A Z I E è decisamente d’obbligo!
In ogni caso, ti rinnovo il mio benvenuto all’interno della mia storia!
Sono davvero contenta che questo ‘ribaltamento’ della storia sia, secondo te, ben fatto e sono anche onoratissima che tu abbia letto ogni mia presentazione o risposta!
Tu disegni delle tue storie?*.* Anch’io faccio qualche disegno, ma alla fine mi sono dedicata alla scrittura perché la sento più mia! Se ti va, potresti farmi qualche disegno dei personaggi di questo storia, ne sarei non onorata: di più! E, ovviamente, li posterei qui, per farli vedere a tutti *___* Se vuoi, davvero, mi renderesti felicissima!
Per quanto riguarda Draco: mi hai reso davvero davvero contenta, dicendomi che riesco a muoverlo bene!*_* Ho sempre paura di renderlo fuori dai canoni, dandogli un carattere diverso…invece, se tu dici che riesco a gestirlo bene, ne sono veramente felice!
Per Alexis: sì, è una piagnucolona x3 Ma in questo capitolo, niente lacrime, hai visto?xD Spero che, già da qui, stia uscendo un po’ fuori il suo caratterino, perché ora basta esser solo sottomessa da Draco: anche se, secondo me, è una cosa che le piace, infondo XD
Blaise e Diamond: anch’io mi diverto moltissimo a muoverli insieme e a far invertire tanto i loro caratteri a seconda dei personaggi con cui vengono a contatto; c’è stato un periodo in cui pensai di farli fidanzare, ma alla fine ho gettato via l’idea: sono perfetti così, impicciare tutto con l’amore, rovinerebbe ogni cosa! E poi, sì Diamond con Nott piace anche a me x3 E Blaise non puo’ certo rinunciare al suo fedele fan club, giusto? XD
Per quanto riguarda il momento della verità, per sapere cosa succederà ti basta continuare a seguirmi: e spero vivamente che tu lo farai, continuando a lasciarmi tante recensioni come questa che, sul serio, mi hanno resa l’autrice più felice del sito *_*
E poi, hai visto che non ti ho fatto aspettare tanto? Finalmente hai letto del tanto atteso appuntamento e spero di non aver deluso le tue aspettative! Il campo di rose blu non c’era, ma ci sei andata vicino, perché i petali erano sparsi ovunque :3
Ora, finalmente, passo a rispondere alle tue domande –e non preoccuparti, fa sempre piacere riceverne, significa che la storia interessa davvero *.*:

  1. Allora, Harry e Alexis hanno un anno di differenza, circa: ad essere specifici, hanno circa 10 mesi di differenza; Harry è nato il 31 Luglio del 1980, mentre Alexis il 17 Maggio del 1981 –Lily sarebbe rimasta incinta un mese dopo aver partorito Harry. Quando Lily e James sono morti, dunque, Harry aveva un anno, ed Alexis aveva circa cinque mesi –sono morti il 31 Ottobre 1981. Quando io dico ‘gemelli’, probabilmente mi riferisco ai loro sguardi *non credo di averlo mai usato per altre occasioni*. I loro occhi, infatti, sono gemelli, essendo entrambi verde smeraldo, come quelli di Lily! Spero di essermi spiegata bene ^_^
  2. Voldemort conosce Alexis, ovviamente: quando ha ucciso Lily e James, c’era anche lei in casa, ma ovviamente ha cercato di uccidere prima Harry, perché era quello il suo obiettivo. Ma, come ben sappiamo, non è riuscito a farlo: quindi non ha avuto neanche il tempo di toccarla Alexis. Per quanto riguarda il fatto che cerchi di portarsela dalla sua parte, non è proprio proprio così, se ti riferisci al sogno che fa Alexis, bhe non posso rivelarti nulla, ma seguendo i capitoli si arriverà allo scioglimento di questo enigma, ovviamente! Inoltre, Voldemort ha cercato di uccidere Harry perché nato il 31 Luglio, seguendo la profezia. Alexis, essendo nata il 17 Maggio, pur essendo la sorella del ‘Prescelto’, non c’entra nulla^^
  3. Come spiegato nella risposta precedente, Alexis non ha alcun compito, in realtà. E’ semplicemente la sorellina del bambino sopravvissuto: non ha poteri speciali, né una missione da compiere. E’ una normale ragazza che ha avuto la ‘sfortuna’ che il fratello fosse il prescelto. Per il resto, non deve fare nulla x3 Questa mia scelta è stata dettata dal fatto che non volevo creare una cosìddetta ‘Mary Sue’, che avesse grandi capacità e grandi missioni. E’ un personaggio normale, che ho cercato di rendere quanto più reale possibile ai fini della trama: non è perfetta ed è piena di difetti –piange sempre, come hai fatto notare tu; non è brava a scuola; non riesce a dire la verità neanche alle persone che ama. E’ dunque una ragazza normale, come anche Hermione o Ginny!

Spero di aver risposto a tutte le tue domande, in modo esaudiente! Se avessi ancora qualche dubbio, non esitare a chiedere, sono qui apposta, onorata di risponderti!
Dunque, finalmente ti lascio con un bacione enorme e, ancora un grazie mega-galattico!*__*

x sackiko_chan: Eccoti il nuovo capitolo: hai visto che non ti ho fatto attendere tanto questa volta?*_* Spero ti sia piaciuto almeno quanto quello precedente e grazie mille per tutti i tuoi complimenti! Sono felice che Draco e Alexis ti piacciano come coppia *ho sempre paura che la gente non la apprezzi, perché Alex è un nuovo personaggio, e non sempre vengono accettati!*
Dunque, goditi la serata della coppietta!
Un bacione e fammi sapere che ne pensi, mi raccomando=)

x Misery13: E come potrei mai scordarmi di te? Che cara che sei, a dare un commento così completo, io ti adoro, davvero *_* Per questo, e anche per seguirmi sempre, ti sei meritata la dedica del capitolo: spero ti abbia fatto piacere, davvero *.*
Come sempre, non posso che rinnovare i miei ringraziamenti! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto –nonostante fosse più leggero, come dici tu^^- e anche di essere riuscita a farti ridere con l’idea di Blaise/Alex, era il mio obiettivo x3
Comunque hai visto che non ti ho fatto aspettare tanto per il nuovo capitolo? *leva Missy dalle spine e la mette su un comodo letto, vicino a Sirius che al momento è fuori dalla storia, così lo puo’ consolarex3*
Allora, spero che ti sia davvero piaciuto questo tanto atteso appuntamento! Ci ho messo tutta me stessa *_*
Per quanto riguarda Sirius: tornerà, te lo prometto; dovrai solo pazientare ancora un po’, ma *spoilerando >.<* farà la sua comparsa in tutto il suo *giovane(?)* splendore! Ma non ti anticipo niente, altrimenti rovino la sorpresa x3
Quindi, fammi sapere come sempre che ne pensi e, se ti va, vieni a fare un salto sul mio forum, mi farebbe un immenso piacere! (http://adawong.forumfree.it/)

x Melikes: Che bello rivederti! Son contenta che anche tu non mi abbia abbandonato e che asserisci di non farlo mai, grazie davvero *_* Spero che la dedica ti sia piaciuta, te la meritavi tutta! Grazie anche per tutta la tua compresione per i miei ritardi: ma questo volta niente scuse, ho postato molto presto, proprio per ringraziare chi, come te, non mi ha abbandonata nonostante tanti mesi di silenzio stampa x3
Finalmente il tanto atteso appuntamento è stato fatto: spero di non aver deluso le tue aspettative! Io mi sono divertita davvero a scriverlo e ne sono piuttosto soddisfatta *_*
Per quanto riguarda il momento della verità: bhe, dopo tutto il casino che ho combinato, non si poteva mica risolvere così facilmente x3 Sono una a cui piace mettersi in difficoltà da solaXD
Comunque, arriverà prima o poi, non disperare! E sì, dovrebbe essere un bel momento riunione con Silente davanti. *Forse…Chissà…Non lo so: non anticipo nulla x3*
Dunque, per saperlo, ti basta continuare a seguirmi, ovviamente, e farmi sapere che ne pensi!*____*
Se ti va, passa sul mio forum, mi renderesti felice (http://adawong.forumfree.it/)
Un bacione enorme <3

x miyuko: Ecco di già il nuovo capitolo! Spero che anche con l’occhio pizzicorante riuscirai a leggere e a recensire! Spero ti sia piaciuto il tanto atteso primo appuntamento! Un bacio.

 

 


PS (per tutte le lettrici): non sento più i polsi, dopo tutte queste lunghe risposte, ma ne sono orgogliosa.

GRAZIE!

GRAZIE DAVVERO!

   
 
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